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| inviato il 18 Agosto 2015 ore 0:44
Tris d'assi, trittico d'immagini, ter di teatro. Mag-nifica GM  |
| inviato il 18 Agosto 2015 ore 1:04
Non è uno scatto già visto in altre mille similitudini e varianti. Questo per me è un grande pregio. Quello che una fotografia interessante riesce a fare, offrire un contenuto, un significato, una domanda, chiedere una risposta. Certo è una risposta varia quante sono le persone che la guardano e la interpretano. --------------------------------------------------------------------------------------------------- Un saluto cordiale. Patrizio |
| inviato il 18 Agosto 2015 ore 8:29
Molto interessante |
| inviato il 18 Agosto 2015 ore 15:35
@ E allora tre volte Grazie Gio' !!! @ Grazie Patrizio, un commento il tuo, inusuale e sentito, che terrò prezioso! Un caro saluto! @ Ciao Giani! Grazie! |
| inviato il 18 Agosto 2015 ore 18:37
Che sia un'immagine inusuale è fuori discussione. Che offra un contenuto e un significato ne sono convinta. E' la risposta che mi riesce difficile, come al solito. Ma di sicuro quest'immagine è cibo per la mente. E questa è una gran cosa. Paola |
| inviato il 18 Agosto 2015 ore 19:13
Carissima Paola, questa volta attendo davvero una tua risposta e non importa il tempo che ci vorrà! Poi ti darò la "versione" dell'autore: sarà il nostro (pur modestissimo!) contributo "concreto" ai dibattiti di notevole interesse che si stanno misurando qui nel forum sui modi e sui contenuti non tecnici di una fotografia! E, ovviamente, qualsiasi altro responsabile apporto sarà il benvenuto. Un abbraccio! |
| inviato il 18 Agosto 2015 ore 19:31
Gran bella immagine Giorgio, una di quelle che ti rinfrancano dalle singolarità lette in questi giorni Complimenti, ciao. |
| inviato il 18 Agosto 2015 ore 19:48
Caro Giorgio, Prima di inserire questo commento l'ho guardata più e più volte ed ogni volta mi suscita delle emozioni e spunti diversi. A mio parere solo le foto di grande spessore hanno questa caratteristica di emozionare ogni volta che si osservano. Complimenti Giorgio Un caro saluto Angelo |
| inviato il 18 Agosto 2015 ore 19:54
Quoto Angelo... Ciao Giorgio! |
user55929 | inviato il 18 Agosto 2015 ore 20:28
È una grande foto Giorgio...che voglio rivedere bene su un grande schermo...ora dispongo Solo del telefonino...a presto |
| inviato il 18 Agosto 2015 ore 21:32
Vedo che l'Autore invita Paola ad esprimere eventualmente una sua visione in futuro, non escludendo altri interventi. Avendo attribuito con il mio commento precedente a questa immagine un contenuto, il suo essere una possibile domanda, non voglio eludere la mia risposta. Mi sento dunque libero di scrivere la mia visione, una interpretazione che è certo soggettiva, parziale e frammentaria. Mi colpisce l'inclinazione del fondale del palcoscenico, le variazioni profonde dei piani di luce e di buio che forniscono una visione stratificata delle molte realtà presenti e coesistenti fuse in questa fotografia. I grandi camini che si intravedono sono un elemento tipico presente anche nei centri minori dei palazzi di Este, Montagnana, Lendinara e molti altri luoghi del Veneto. Non sono soltanto un motivo architettonico e decorativo, ma si utilizzavano queste forme anche per evitare possibili incendi, quei camini li vediamo ancora oggi. Nel fondale ci sono persone di un'altra epoca, una scena cittadina spettacolare per qualche importante avvenimento, tanti visi che si affacciano alle finestre per vedere quello che accade. Colpisce la grande tela, dalle irreali dimensioni sulla destra, che viene calata, è tenuta in mano ed è alta più di un piano del palazzo stesso. Colpiscono gli spettatori , raggruppati in basso a vedere lo spettacolo. Poi ci sono le due grandi ombre proiettate e presenti ad osservare quel passato. Io immagino siano un uomo e una donna che si conoscono e parlano alla luce del presente, uniscono le loro idee, i loro pensieri, le loro emozioni in una trasmissione di esperienze, di sapere e di umanità. E noi siamo dietro di loro, proprio adesso. Tutto questo è il cinema, la fotografia, la pittura, la poesia, la letteratura e tutte le arti che comunicano qualcosa a qualcuno. Potenti veicoli di comunicazione del pensiero in grado di superare i limiti del tempo e delle singole vite per diventare un patrimonio comune che vivrà fino a quando ci sarà qualcuno in grado di comprenderlo e trasmetterlo. Chiedo scusa se ho usato troppe parole. Un saluto a tutti gli intervenuti. Buona serata. Patrizio |
| inviato il 18 Agosto 2015 ore 21:33
La complessità la rende misteriosa. Grande Giorgio! |
| inviato il 18 Agosto 2015 ore 21:43
grande scatto Giorgio, tanti complimenti ciao Giuliano |
| inviato il 19 Agosto 2015 ore 1:33
Il film di Tornatore a cui fai riferimento è centrato sull'importanza del cinema come mezzo di comunicazione e memoria collettiva, che accomuna e fa crescere persone, trasmettendo loro idee e pensieri. La folla che si accalca sullo schermo sembra oltrepassarlo, per entrare dentro gli spettatori. Qui vedo il legame tra cinema e fotografia. GM, ci ho provato, e ora attendo la "versione" dell'autore. Ricambio l'abbraccio Paola |
| inviato il 19 Agosto 2015 ore 5:22
Mi piace molto il profilo del telo che, con le sue ombre e luci, disegna l''antica' pellicola 35 mm, nostro indimenticato amore. Ciao Giorgio Giò |
| inviato il 19 Agosto 2015 ore 8:14
Complimenti Giorgio, veramente una gran bella immagine. Ciao! Sergio |
| inviato il 19 Agosto 2015 ore 8:24
Mi è venuta in mente un'altra cosa. Mi colpisce la folla che fugge, si sostiene, si spinge, si accalca. Qualcuno precipita in un buco nero. Mi vengono in mente i migranti e i loro barconi. Alle finestre delle case si affaccia un'altra folla, spettatori che osservano senza muoversi, indifferenti o giudici, quello che sta accadendo sotto i loro occhi. Poi c'è la folla di spettatori esterni allo schermo, dalla quale emergono due ombre grandi che mi danno l'idea di riflettere su quello che stanno vedendo e di comunicarsi i loro pensieri. C'è poi il punto di vista del proiezionista (il fotografo), che registra il tutto E' stato detto che ogni foto "di espressione" ha tante interpretazioni quante sono le persone che la guardano. Questa è la mia. Ciao GM |
| inviato il 19 Agosto 2015 ore 9:45
Ognuno ci "legge" qualcosa ed è una grande cosa perché c'è da "leggere" in questo scatto. A me è sembrata una locandina con la quale si pubblicizza un film, appesa per le vie della città. Si ragazzi, ma mica un film moderno, un film anni '50 in bianco e nero magari del grande Fellini. E scusate se è poco. Grande Gio' - |
| inviato il 19 Agosto 2015 ore 10:05
Una bella ed interessante prova, che mi stimola in quanto anch'io vorrei andare verso la medesima direzione. L'Intuibile piuttosto che il dettaglio , il quale spesso diventa orpello. Grazie, Giorgio. |
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