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1757 posa della prima pietra. (grande benefattore Sebastiano Frichieri) 1764 consacrazione della nuova chiesa. 1879 primi affreschi di Emanuele Appendini. (di Carmagnola) 1885 termine degli affreschi da parte del giovane Paolo Gaidano. 1932 costruzione del campanile. A metà del XVII secolo, l'antica parrocchiale, consacrata nel 1484, risultava insufficiente ad accogliere la popolazione carignanese, e si trovava in pessime condizioni statiche. Nel 1755 il Consiglio Comunale deliberò l'abbattimento dei vecchio edificio - con il consenso dell'abate commendatario di S. Michele della Chiusa, da cui la chiesa dipendeva - e la sua ricostruzione. Si nominarono alcuni cittadini coi titolo di fabbriceri affinché attendessero a quanto occorreva per l'erezione. Il progetto fu offerto gratuitamente - su intermediazione dei marchese Sanmartino e forse dei principe di Carignano - dal conte Benedetto Alfieri, Primo Architetto dei Re dopo la morte di Filippo Juvarra. Secondo alcuni studiosi, l'architetto Bernardo Vittone, attivo da tempo in Carignano (suoi sono i disegni per l'Ospizio di Carità e per la Chiesa dei Valinotto), avrebbe presentato un altro progetto, che sarebbe stato scartato per l'ingente spesa che avrebbe comportato; è verosimile che il progetto di Vittone sia stato proposto per il Duomo Nuovo da riedificare in Torino e non in Carignano. Con l'atterramento della vecchia parrocchiale fu possibile recuperare parte dei materiale da costruzione; una fornace per i mattoni fu insediata presso la cappella di S. Rocco, fuori dell'abitato, mentre Alfieri richiese l'abbattimento delle migliori roveri della zona per provvedere alle capriate. La chiesa della Madonna della Misericordia (Battuti Neri), fu scelta come parrocchiale provvisoria. Grande benefattore dell'opera fu il notaio Sebastiano Frichieri, che sceglierà di vivere povero tra i poveri nell'Ospizio di Carità. La fabbrica della parrocchiale si protrasse, dal 1757 (posa della pietra fondamentale) al 1764 (consacrazione), con alterne: vicende e fasi di interruzione dei lavori. Nel settembre 1757, a cantiere ormai avviato, Alfieri presentò un nuovo progetto, che fu quello definitivo; mancando il disegno originale del primo e confrontando: le copie eseguite dall'arch. Mella nel 1870 partendo dagli originali alfieriani, si possono solo fare delle congetture sui primo progetto. Il risultato finale Comunque risultò il capolavoro che possiamo ammirare. A Carignano, l'architetto soddisfa appieno un tema funzionale, architettonico ed urbanistico. La chiesa infatti viene posta al centro della città, verso lo spazio pubblico più rappresentativo per la Comunità (l'antica P.zza dei Mercato, su cui prospettava il Palazzo Civico), ma esigenze legate alla presenza della vecchia chiesa ed in parte all'uso razionale del lotto edificabile, richiedono una planimetria con il lato maggiore a fronte della piazza. Non sarebbe stato impossibile utilizzare la superficie in profondità, ma l'architetto pare accettare la sfida, creando uno spazio nuovo con l'ampliamento della piazza, attraverso un intervento tipico dell'arte barocca.
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