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#Notturno#NightPhotos#LungheEsposizioni#Borgo A Mozzano #Notte#Ponte#Riflessi#Reflection Commenti e critiche sempre graditi, grazie Peter ###La storia: Il ponte della Maddalena scavalca il fiume Serchio nei pressi di Borgo a Mozzano, in provincia di Lucca (vedi galleria). E' un'eccezionale opera di ingegneria medioevale, probabilmente voluta dalla contessa Matilde di Canossa. Fu fatto restaurare nel secolo XIII da Castruccio Castracani. Il ponte deve il nome ad una edicola, che custodiva al suo interno la figura della Maddalena, costruita intorno al 1500 e oggi non più esistente. Nei secoli è stato più volte rimaneggiato, mettendone a rischio la struttura. Un atto del 1670 della Repubblica di Lucca proibiva di passarci sopra con le macine di mulino: l'intento era di preservarlo nella sua integrità. Agli inizi del '900, per far passare la linea ferroviaria Lucca -Aulla, fu aperto un nuovo arco, che ne modificò notevolmente la fisionomia. La struttura, ardita, ad arcate asimmetriche, con l'arco centrale che sfida la forza di gravità, ha resistito nei secoli a innumerevoli piene e, ancora oggi, il ponte è percorribile a piedi grazie alla sua forma a "schiena d'asino". La leggenda: Il sinistro nome di Ponte del Diavolo è dovuto a una leggenda di cui esistono varie versioni. La più nota è quella che ci rimanda alla sua costruzione: si narra che il compito di edificare il ponte sia stato affidato a S. Giuliano l'Ospitaliere. L'opera si rivelò fin dall'inizio di difficile realizzazione. Il capomastro incaricato dell'opera, resosi conto che non avrebbe completato il lavoro per la scadenza prevista, era sprofondato nella disperazione: ma una sera, mentre sedeva da solo sulla sponda del Serchio, pensando al disonore che gli sarebbe derivato per non aver terminato il ponte in tempo utile, gli apparve il diavolo, che gli propose di stipulare un patto. Il maligno avrebbe terminato il ponte in una sola notte, ma ad una condizione: avrebbe preso l'anima di colui che avesse attraversato il ponte per primo. Il patto fu siglato: in una sola notte il diavolo con la sua forca sollevò la grande campata del ponte. Il costruttore, pieno di rimorso, andò a confessarsi da un religioso, che gli disse di rispettare il patto, ma di aver l'accortezza di far ad attraversare per primo il ponte a un? maiale. Il giorno successivo il capomastro impedì l'accesso alle persone e fece attraversare per primo il ponte alla bestia. La leggenda vuole che il diavolo, inferocito per la beffa, si sia gettato giù dal ponte nelle acque del Serchio e non si sia fatto rivedere mai più da quelle parti.
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In questo caso preferisco la versione normale a colori perché in questa c'è meno contrasto di luminosità, anche se la seppiatura è sempre gradevole! Pensavo se era il caso di fare una doppia esposizione per avere un cielo maggiormente stellato!... Ma va bene anche così!
@fulvio - grazie fulvio per commento... li ero veramente solo per una oretta quindi non avevo tempo tanto sono andato anche altra parte poi mi sono accorto che prime scatti avevo fatto con fuoco manuale che avevo dimenticato manuale quindi era un casino coreva da una parte ad altra e poi 15 minuti prima di partire ultimo treno... sicuramente ritorno li pereche lo voglio anche al giorno e ci provare ancora di notte ma con calma... magari se sara sereno ci provo anche con le stelle con apertura minima ... ciao buon proseguimento a presto fulvio, ciao peter
Posso chiederti un consiglio? hai settato il bianco e nero ed usato un filtro seppia a lastra? di che intensità? oppure hai usato la seppiatura in post produzione