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| inviato il 12 Ottobre 2022 ore 11:29
Complimenti alla gatta per la cattura ed a te per aver "catturato" questo momento! |
| inviato il 13 Ottobre 2022 ore 1:19
Assolutamente d'accordo con Cappa_cp. Evitiamo di dire stupidaggini sui gatti e sulla biodiversità e difendiamo con grande impegno la Natura dai danni procurati dall'uomo (mari e oceani pieni di plastica che ha guastato la catena alimentare, pesticidi che hanno messo in pericolo di estinzione le api e, di conseguenza, la nostra sopravvivenza, bracconieri che hanno messo in pericolo di estinzione molte specie animali e cacciatori che considerano la loro passione uno sport. I miei gatti sterilizzati e vaccinati, vivendo in collina, ci aiutano a tenere sotto controllo ratti (dannosi, la cui crescita esponenziale è favorita dal comportamento incivile di tanta gente nell'abbandonare rifiuti a cielo aperto), scorpioni, bisce, leprotti come quello catturato dalla gatta nella fotografia (sicuramente prima o poi sarebbe stato accoppato da un cacciatore "in difesa della biodiversità!"). Voglio aggiungere che, comunque, un gatto recluso in casa fino alla sua morte mi fa pena perchè è vittima dell'egoismo del suo padrone essendo costretto a vivere contro la sua natura. Concludendo, è finalmente ora che l'essere umano, ponga fine al proprio comportamento avido e distruttore, che ha portato il nostro pianeta sull'orlo di una probabile prossima catastrofe e la fine della biodiversità. Questo sì che è un problema di gigantesca importanza (dato che dovremmo raggiungere in pochi anni il numero di 10 miliardi di esseri umani quando già ora le risorse della terra non bastano per 7,5 miliardi) e non la gatta che ha catturato un leprotto!. Nick |
| inviato il 14 Ottobre 2022 ore 15:41
@Nickclick50 Vedi, il tuo concetto di ambiente è ancora viziato da un forte antropocentrismo; le api sono utili "solo" perché servono alla nostra (ovvero dell'uomo) sopravvivenza, mentre ratti, scorpioni e biscie, che non presentano utilità immediate per l'uomo, sono dannosi. E' esattamente il medesimo modo di pensare che impedirà (e non è l'unico esempio possibile) di eliminare la caccia, perché i cacciatori si faranno sempre forti del fatto di uccidere animali che sono "dannosi" per contadini e allevatori, che in fondo sono i produttori di quello che anche tu porti in tavola ogni giorno; ma gli ecosistemi non si sono creati in funzione dell'uomo, quindi dobbiamo metterci in testa che nessun organismo è "utile" o "dannoso" di per sé. D'accordissimo che la crescita del numero di ratti è dovuta al “ comportamento incivile di tanta gente nell'abbandonare rifiuti a cielo aperto „ ma è questo comportamento che va combattuto, non i ratti in quanto tali, quelli li combatterai se proprio ti entrano in casa, come farebbe qualunque altro animale nella sua tana, o negli spazi pubblici destinati ai bambini, ma non sempre e comunque. Proprio sul tuo tipo di ragionamento voglio farti una domanda: eticamente, che differenza c'è tra il leprotto ucciso da un gatto, già perfettamente sfamato dal proprietario, e una lepre adulta uccisa da un cacciatore già sfamato dal supermercato sotto casa? “ Voglio aggiungere che, comunque, un gatto recluso in casa fino alla sua morte mi fa pena perchè è vittima dell'egoismo del suo padrone essendo costretto a vivere contro la sua natura „ Pensa che a me fa pena il gatto del mio vicino di casa che ogni volta che esco, che sia prima dell'alba, in pieno giorno o alle 11 di sera, vedo sulla soglia che miagola per poter entrare, mentre il mio non ha mai accennato a voler uscire quando apro la porta; si vede che nella mia zona vivono gatti... pantofolari! |
| inviato il 16 Ottobre 2022 ore 14:20
Gent.mo Daniele mi chiedi: "eticamente, che differenza c'è tra il leprotto ucciso da un gatto, già perfettamente sfamato dal proprietario, e una lepre adulta uccisa da un cacciatore già sfamato dal supermercato sotto casa?". Ti rispondo che sono molto appassionato e studioso di comportamento animale (felini in particolare) e ti posso assicurare che la gatta in questione ha catturato il leprotto solo per cibarsene e sicuramente aveva fame esattamente come fanno leoni, leopardi, ecc. che osservano pigramente e senza interesse predatorio gazzelle,gnu, scimmie, ecc. anche a pochi metri di distanza avendo già la pancia piena. Questa è la dicotomia tra l'istinto predatorio del felino (a pancia vuota!) e il comportamento del cacciatore "già sfamato dal supermercato sotto casa" con l'uso di un fucile (per me simbolo della sua frustrazione) puntato sulle lepri, sugli uccellini, fagiani imbambolati come polli allevati in batteria, i falchi che ogni anno volano sullo stretto di Messina (per una ignorante superstizione) e , oltre a una grande varietà di selvatici da impagliare e da mettere nel salotto buono di casa, anche su cani e gatti!. Nick |
| inviato il 16 Ottobre 2022 ore 16:52
Nickclick50 Allora come spieghi l'atteggiamento di tanti gatti, personalmente ne ho visti più d'uno, che letteralmente "giocano col topo" finché non l'hanno ucciso per poi andarsene (lasciandolo intatto, ma morto, ovviamente) quando non reagisce più? Evidentemente non è la fame che li spinge. Infatti hai omesso di prendere in considerazione, pur citandola, quella parte della domanda dove mettevo in chiaro che anche il gatto viene già adeguatamente sfamato dal padrone. Perché il gatto domestico porta spesso al padrone il topo o l'uccellino morto (anziché mangiarlo), anche quando la cosa al padrone fa schifo? Perché la sua specie è stata abituata ad ottenere "dal padrone" la ricompensa in cibo per il servizio svolto; in fondo è stata addomesticata proprio per questo: io ti sfamo se tu mi ripulisci il granaio da topi e altri animali. Un po' come quei cani a cui viene insegnato che suonando il campanello riceveranno un croccantino. Col gatto la cosa è andata avanti per talmente tanto tempo che, in molti individui, risulta ormai un'abitudine atavica, ma non è naturale, non è come la madre che porta il pasto ai cuccioli, tant'è vero che spesso sono gatti maschi adulti che portano il topo al padrone (i due maschi che avevo prima lo facevano); in natura non sarebbe mai il padre a sfamare i cuccioli, quindi non si può nemmeno invocare l'istinto materno, è proprio un'altra cosa. Il paragone tra i comportamenti di un selvatico e di un animale addomesticato da alcuni millenni, fatto senza rilevare le differenze pur evidenti, è tipico di chi non si rende conto dei profondi cambiamenti che abbiamo provocato durante questi millenni di domesticazione (anch'io mi interesso da anni di etologia, oltre che di botanica, di evoluzione... pensa che lavoravo in un museo di scienze naturali!?!). |
| inviato il 16 Ottobre 2022 ore 17:49
Sono convinto che il gatto semidomestico, come i miei, porta la piccola preda dal padrone per fargli un dono e non per il meccanismo del riflesso condizionato di Ivan Pavlov, altrimenti per ogni topo o uccellino che ci porta il nostro gatto dovremmo allungargli un croccantino. In ogni caso il gatto porta il topo vivo o ferito o morto al padrone punto primo: non sa che al padrone fa schifo, punto secondo: come manifestazione di affetto dato che si considera un componente della nostra famiglia esattamente come lo consideriamo noi dimostrandogli il nostro amore alimentandolo, vaccinandolo e portandolo regolarmente dal veterinario quando ne ha bisogno. Voglio anche puntualizzare che le mie gatte mi fanno spesso regalini in natura, ma non sto certamente a ringraziarle o gratificarle ogni volta che lo fanno. E' ovvio che ci sono differenze comportamentali inconfutabili tra un gatto selvatico e un gatto domestico così come tra un lupo e un cane di qualsiasi razza di appartenenza altrimenti non avrebbe senso dibattere sulla domesticazione Io non ho lavorato in un museo di scienze naturali, però mi piace tantissimo il mondo animale, osservarlo diretta- mente con almeno due documentari al giorno o leggendo Boitani, Konrad Lorenz, Desmond Morris ed altri (che non sto a citare per farmi bello) oppure con binocolo o caccia fotografica dato che abito sulle colline dell'Oltrepo (spero di avvistare prima o poi qualche lupo visto che sono arrivati da un pò in questa landa) e confesso che da tempo preferisco la compagnia dei miei gatti e dei selvatici del mio giardino a quella degli umani. |
| inviato il 16 Ottobre 2022 ore 19:48
Se volete potete aprire un post nella sezione apposita. |
| inviato il 16 Ottobre 2022 ore 23:54
Caro Paul86 hai perfettamente ragione dato che tra due opinionisti con idee diverse la verità sta nel mezzo e, sincera- mente, ribadisco che la tua foto mi piace molto e non mi scandalizza... Buona notte. Nick |
| inviato il 17 Ottobre 2022 ore 10:09
D'accordissimo, Paul86, abbiamo sicuramente sforato rispetto alla foto in sé che, per inciso, anche a me piace e documenta semplicemente un fatto. |
| inviato il 17 Ottobre 2022 ore 12:45
Grazie |
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