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| inviato il 21 Settembre 2019 ore 13:21
Grande Emme. Buon weekend Corrado |
| inviato il 21 Settembre 2019 ore 15:11 | Questo commento è stato tradotto automaticamente (mostra/nascondi originale)
Wow Emme, splendida immagine, bellissimo paesaggio, colore, dettagli e composizione il mio amico... grande colpo e bel lavoro.. congratulazioni... dai Jean... buon fine settimana.. 8-) Wow Emme, gorgeous picture, beautiful landscape, color, details and composition my friend...great shot and nice job..congratulations...bye Jean...good weekend.. |
user62049 | inviato il 21 Settembre 2019 ore 16:08
Concordo con la tua didascalia , in Italia ci sono migliaia di siti e luoghi contaminati dal cemento e ne se saranno sempre più , non so che fine faremo , Celentano aveva già visto lungo con la sua canzone Via Gluk Bellissima comunque la panoramica con colori eccellenti ( a parte le case ) Un saluto Marco |
| inviato il 21 Settembre 2019 ore 16:19
Un grande documento. Complimenti. Ciao, Francesco. |
| inviato il 21 Settembre 2019 ore 17:54
Giuseppe grande uomo, un caro saluto, Felice |
| inviato il 21 Settembre 2019 ore 18:10
Non rimane che esprimere il nostro dissenso...però la tua maestria nello scattate e nello scrivere è impareggiabile...Un abbraccio Raimondo |
| inviato il 21 Settembre 2019 ore 20:19
Colori bellissimi Ciao |
| inviato il 22 Settembre 2019 ore 1:10
Emme, cosa aggiungere? È già stato scritto tutto, le disuguaglianze ci sono sempre state e ci saranno sempre, ma quel che è peggio è che vanno aumentando e, di pari passo, crescono l'arroganza e la smania dei potenti... E poi, quasi nessuno è del tutto innocente: per non parlare della miriade di abusi edilizi di cui è disseminata l'Italia (non solo ville milionarie), la sensibilità ecologica è veramente al minimo, a partire dalle cose più semplici come la raccolta differenziata... comunque, speriamo che il meteorite, se deve cadere, cada solo sul bersaglio giusto mentre non c'è dentro nessuno, si capisce Ciao, Michele |
| inviato il 22 Settembre 2019 ore 10:43
Caro Giuseppe, il tuo continuo e incessante lavoro di denuncia verso questo scempio è ammirevole e continuo, speriamo solo che arrivi a toccare il cuore e la sensibilità di chi è preposto a porre fine a tutto questo e preservare questi angoli di paradiso, non solo in Sardegna ma su tutto il territorio nazionale. Buona Domenica amico carissimo, un caro saluto da, Livio |
| inviato il 22 Settembre 2019 ore 19:58
Bella foto Emme, bellissima e profonda descrizione come sempre per una lotta contro le disuguaglianze e le ingiustizie Un saluto Andrea |
| inviato il 22 Settembre 2019 ore 20:34
Caro Emme, cosa fare? Cosa dire? Questo è il frutto del cosiddetto benessere. CI hanno educati al consumismo, perché bisogna accumulare denaro e questi personaggi che devastano tutto, lo fanno in modo più o meno inconsapevole proprio perché il meccanismo non si inceppi. La foto della "minuscola spiaggia" è testimone. Guarda quante macchine, prodotte in grandi fabbriche, con tante persone che avvitano lo stesso bullone per 8 ore al giorno per riempire le saccocce degli azionisti, guarda quanti ombrelloni, acquistati da un'azienda che per pagare meno quelli che lavorano, li va a produrre ovunque si possano far lavorare delle persone, anche bambini, per un tozzi di pane. E poi la Regione, anzi lo Stato, che lucra sulla concessione demaniale, il gestore dello stabilimento balneare che vende bibite e panini e chissà che altro. Tutto in nome di un interesse solo: il denaro. Quelle formiche sono polli da spennare e chi se bene frega se dopo tutto questo circo resterà un territorio ferito, deturpato, irriconoscibile. Cercheranno un altro posto, lo faranno diventare una moda e lo ridurranno anch'esso a una piaga. Chiudere Stintino sarebbe un peccato. Ci sono stato anch'io. Non c'era tutta quella gente e vedere la tua fotografia mi fa male. Io sarei per il numero chiuso, un biglietto d'ingresso che comprenda il prezzo dell'ombrellone, del panino, del parcheggio a pagamento, ma nessun ombrellone, nessun panino, nessun parcheggio. Solo i piedi, per passeggiare un paio d'ore in questo paradiso meraviglioso, riempirsi gli occhi e il cuore. Se poi pensi che il tuo denaro valga di più di questa visione, stai a casa o vai da un'altra parte. Stintino ti ringrazia. Scusa la polemica. E' ora di smetterla. Stintino è di Stintino, non è nostra. Un grosso abbraccio Gabbia65 |
| inviato il 23 Settembre 2019 ore 9:43
Io ho riletto la didascalia di Emme e la concordo . Però mi viene spontanea una domanda a me ed a tutti quanti : come mai il faro del 1590 ci piace e fa bello , mentre le case costruite ci danno fastidio ? Che differenza c'è ? Se ci fossero rovine storiche di abitazioni o villaggi ci piacerebbero ma le case di oggi invece non le tolleriamo ? Quanto alla spiaggia che si rovina per la calca di gente quello non saprei cosa dire : a me stare in spiaggia non piace e non so quando è l'ultima volta che ho trascorso più di un'ora in spiaggia . Però mi metto nei panni di persone cui piace e mi chiedo : "se hanno lavorato tutto l'anno e magari si sono affaticate nel mettere da parte un gruzzoletto per le vacanze , perchè non sarebbe giusto che si godano quei giorni di vacanza in spiaggia ?" Sarebbe giusto predisporre una sorta di esercito che controlla ogni cartaccia , mozzicone o altro rifiuto gettato in spiaggia cosi da punire pesantemente l'individuo che compie lo scempio . Ma calpestare una spiaggia non mi pare sto gran problema anche se poi la spiaggia viene meno . Se invece si crea problematiche serie all'ecosistema , allora è un altro conto . |
| inviato il 23 Settembre 2019 ore 9:55
“ Bella foto Emme, bellissima e profonda descrizione come sempre per una lotta contro le disuguaglianze e le ingiustizie „ Il mio punto di vista è più articolato ma è un tema che mi sta molto a cuore questo delle disuguaglianze . Io ritengo che non siamo tutti uguali ed ognuno di noi opta per scelte differenti che , è giusto , porta a risutati differenti . Cosi come ritengo giusto che chi insegue ambizioni , ottenga qualche appagamento in più rispetto a chi sceglie una vita più bilanciata tra affetti e doveri a favore quindi del tempo libero . Allo stesso modo uno dei miei sogni è che in questo mondo la povertà si azzeri e tutti gli individui del mondo abbiano una vita decorosa e serena . Purtroppo nel mondo ci sono tante tante tante cose brutte oltre ad una moltitudine di cose belle. Ma criminalità , povertà e degrado sono dei mali che penso non si potranno mai estirpare . Purtroppo noi stiamo parlando di fotografia mentre ci sono persone che stanno lottando ora per mettersi un boccone in bocca . La vita con me è stata molto generosa perchè vivo in un periodo bello e sono nato in un luogo del pianeta dove si può vivere serenamente . Si , ok qualche sventura mi è capitata ma vedo al mondo tanta gente che firmerebbe per fare a cambio con chi può spendere del tempo a discorrere di una sua passione . Ambè ... se apro questo libro parlerei per ore quindi non voglio andare offtopic . |
| inviato il 23 Settembre 2019 ore 10:52
Buon giorno signor Yellowstone, nome derivante dallo Yellowstone National Park, Parco che si trova negli Stati Uniti d'America e che dal 1978 è stato dichiarato Patrimonio dell'umanità dall'Unesco, che differenza fa fra la torre difensiva eretta sullo scoglio di fronte alla Pelosa? Sotto metto la spiegazione del perché sono nate queste torri costiere (disabitate e quindi non inquinanti) che servivano a difendere le popolazioni dalle cruente e terribili scorrerie dei pirati saraceni che tanti lutti e dolore hanno causato alla Sardegna, sono state erette per necessità e dopo centinaia d'anni di onorato servizio hanno il diritto di sopravvivere come testimonianza di anni di grandi sofferenze, non sono neanche brutte e il mare e le intemperie le hanno amalgamate all'ambiente circostante, le orribili ignobili case dei vacanzieri sono invece altamente deturpanti e inquinanti e sono quanto di più brutto possa esistere, non erano necessarie e privano tutta la comunità di un paesaggio che è patrimonio di tutti non di chi con la sua arroganza vuole mettersi davanti agli altri per godere da solo, non mi voglio dilungare aggiungo che in Sardegna ci sono centinaia di km di spiagge ma una sola spiaggia della Pelosa che è minuscola e in precario equilibrio praticamente già compromessa e scomparsa che quell'angolo di Sardegna è uno dei posti più belli al mondo e doveva essere difeso e protetto, questa volta, dai pirati buzzurri umani con un parco a protezione integrale. Se l'uomo di botto scomparisse dalla faccia della terra sarebbe una gran giornata per tutto l'ambiente naturale, noi siamo un corpo estraneo che si moltiplica e divora e distrugge tutto quello che lo circonda, chi se ne frega dell'ambiente naturale e degli altri esseri viventi, non ho compassione per l'uomo che in generale è un essere cattivo ed egoista e non è specie in estinzione, non bastano pochi buoni a controbilanciare tanti cattivi, io la penso così sono più le volte che mi vergogno ad appartenere alla razza umana di quelle che me ne posso vantare, basta leggere i giornali e guardare la tv non c'è mai fine alle nefandezze dell'uomo, chiudo qui perché non voglio addentrarmi in altri discorsi, la saluto e buona giornata a tutti e a tutte. ____________________________________________________________________ Le torri costiere della Sardegna, sono un complesso di strutture fortificate che dall'alto medioevo sino alla metà del diciannovesimo secolo, hanno costituito il sistema difensivo, di avvistamento e di comunicazione della fascia costiera dell'isola. Le incursioni corsare e piratesche contro la Sardegna ebbero inizio nell'ottavo secolo. Il primo attacco documentato risale al 705, periodo della dominazione bizantina, nel quale vi furono due incursioni degli arabi ai quali il presidio bizantino, poco numeroso e piuttosto improvvisato non poté in nessun modo opporsi. Oltre che seminare il terrore tra la popolazione inerme ed impreparata, la razzia fruttò un consistente bottino in beni ma anche di vite umane, infatti decine di uomini e donne furono rapiti per essere ridotti a schiavi. Durante i successivi cinquant'anni gli attacchi seguirono con intensità sempre maggiore: a questo periodo risale la costruzione delle prime torri e castelli lungo le coste della Sardegna. In seguito anche i Giudicati sardi, di Torres, Cagliari, Gallura e Arborea - le forme di governo della Sardegna dall'VIII al XV secolo - e poi le repubbliche marinare di Pisa e Genova, realizzarono numerose fortificazioni costiere di prima difesa che, all'inizio della dominazione spagnola (1479), ammontavano a circa una sessantina. Con l'editto del 1502 che decretava la definitiva cacciata dei moriscos dalla Spagna, la pirateria mediterranea ricevette un forte impulso infatti nell'Africa settentrionale si riversò un gran numero di musulmani, profughi della Penisola Iberica appunto, che si unirono ai Berberi del Nord Africa i quali già da secoli vivevano dei proventi della guerra "di corsa". La costa dall'Egitto a Gibilterra divenne base di operazioni piratesche e per tutta la prima metà del Cinquecento le incursioni si moltiplicarono portando terrore e distruzione tra le popolazioni costiere della Sardegna e di gran parte di quelle dell'Italia meridionale e della Spagna; addirittura, dal 1522, anno in cui il condottiero turco-ottomano Khayr al-Din detto Barbarossa si riprese la città di Peñón de Vélez de la Gomera - che insieme ad Algeri divenne la principale base dell'attività corsara, gli assalti diventarono pressoché quotidiani. Una lapide rammenta una delle tante scorrerie: A 5 de Arbili 1546 esti istada isfatta sa villa de Uras de manus de Turcus e Morus essendi capitanu de Morus Barbarossa ("Il 5 aprile del 1546 è stata distrutta la città di Uras per mano di Turchi e Mori essendo capitano dei Mori Barbarossa"). Il grande pericolo turco-barbaresco e l'estrema vulnerabilità delle coste sarde, in ragione della sua vicinanza alla costa del Nordafrica, che - con venti favorevoli - distava soltanto un giorno di navigazione, aumentava dunque il rischio della Corona di Spagna di perdere il controllo dell'isola. A partire dal 1570 iniziò a farsi strada l'idea di dotare le coste della Sardegna di una rete di torri simili a quelle di cui erano già provvisti i regni di Granada e di Valencia e, nel mezzogiorno d'Italia, il Regno di Napoli e la Sicilia. Già nell'aprile del 1572 venne portata a termine la prima Relaciòn de todas las costas maritimas del Reyno de Cerdena y de los lugares donde se deven hazer las torres y atalayas, un piano di difesa regionale estremamente dettagliato realizzato da Marco Antonio Camos. Fu probabilmente il saccheggio dei villaggi di Quartu Sant'Elena, Quartucciu e Pirri da parte dei pirati barbareschi avvenuto nel 1582, che in quell'occasione giunsero fino alle porte di Cagliari, che indusse il re Filippo II di Spagna a concretizzare questo progetto difensivo con la costituzione, pochi mesi dopo, della "Reale amministrazione delle torri". Da wikipedia |
user81750 | inviato il 23 Settembre 2019 ore 11:10
Perdonami, carissimo Giuseppe, ma i casi sono solo 2: 1) queste case sono abusive e allora perchè non si demoliscono immediatamente (richiedendo poi il costo ai proprietari ovviamente)? 2) queste case sono regolari e allora bisogna prendersela con chi ha permesso ciò e non contro chi vi ha regolarmente costruito... Scusa ma è deformazione professionale... P.S. A vederle, se sono regolari, è da crocifiggere prima chi ha pianificato urbanisticamente il territorio e poi chi le ha autorizzate così orribili... |
| inviato il 23 Settembre 2019 ore 12:27
Caro Ale mi meraviglia questa tua precisazione, sei del mestiere e sai benissimo che la colpa è a vari livelli, l'amministratore che senza alcuna lungimiranza e rispetto verso le future generazioni ha deturpato il patrimonio ambientale del suo comune, chi ha pianificato lo scempio e non parlo solo di quelle case ma di tutta la collina a picco sul mare cementificata sino alla sommità da case non certo di proletari, da chi ha ordito tale scellerata lottizzazione per tornaconto economico e non ultimo la colpa è di chi perché ha i soldi e agogna con arroganza infinita ad avere una casa così esclusiva è disposto a sborsare tanti soldi fregandosene dell'ambiente e di tutti, chi ha una coscienza ambientale si vergognerebbe e si astiene dall'essere complice di un misfatto simile, capisco il punto di vista del professionista per lui tutto è lavoro, come l'avvocato che difende il suo assistito pur sapendo che è colpevole, poi non basta costruire bene infiorando lo scempio, in certi posti che sono sacri non si deve costruire punto, il caso è uno solo per me e io me la prendo con tutti che importa se è abusivo o meno è un orrore in dispregio delle future generazioni che non potranno vedere ciò che ho visto io ed Augusto da giovani, in una generazione abbiamo distrutto posti incantevoli e unici che si erano salvati dall'uomo per migliaia di anni, complimenti, buona giornata Ale |
user81750 | inviato il 23 Settembre 2019 ore 12:47
Emme, io non difendo nessuna categoria...io me la prendo ad esempio con tanti colleghi che prima hanno ad esempio "aiutato" tanti proprietari a costruire abusivamente e a deturpare il monte Artemisio qui a Velletri, anche se non è paragonabile paesaggisticamente col mare sardo! Io dico solo che lapiderei in piazza i proprietari solo se avessero costruito abusivamente! Se fossero invece case regolari lapiderei chi le ha autorizzate, tutto qui! Che responsabilità ha uno che ottiene un regolare permesso di costruire? Sono i pianificatori urbanistici a dover tutelare i beni paesaggistici, mica deve essere lasciato al senso ecologico e civico dei cittadini! |
| inviato il 23 Settembre 2019 ore 13:14
Credo che la questione sia molto semplice: chi ha potuto costruire in un luogo così unico e meraviglioso, sia dal punto di vista ambientale e naturalistico che storico ( vedi torre ) ha deturpato un luogo patrimonio della comunità locale e non solo. Non ho dubbi che le costruzioni siano regolari, ma chi ha predisposto un piano urbanistico che permettesse tali costruzioni non lo ha fatto in buona fede, è chiaro che ha subito e accettato le pressioni dei proprietari, senza dubbio molto influenti economicamente e politicamente. Non possiamo e non dobbiamo giustificare una scelta simile, semplicisticamente, adducendo motivi sulla libertà della società e dell'individuo, no questo è un abuso e se noi italiani avessimo un minimo di coscienza e disciplina del senso comune avremmo dovuto opporci con tutta la forza. Purtroppo questo non è un caso isolato, anzi direi quasi una prassi, e questo la dice lunga sulla corruzione presente nel nostro Paese. Le coste della nostra meravigliosa penisola sono state massacrate in lungo e in largo compromettendo per sempre e ripeto per sempre la loro bellezza e tutto ciò che ne consegue. |
| inviato il 23 Settembre 2019 ore 13:35
Immagine di un posto splendido, già osservato altre volte, ma senza le abitazioni, le auto e la folla, probabilmente scatti ripresi fuori dalla stagione balneare o da pdr diversi. Il luogo è talmente bello che lo scatto riesce ad esser bello anche con l'inquinamento umano. Ho letto con attenzione la tua didascalia- denuncia che non posso che condividere. Non è la prima volta che entro in argomento, perché l'inquinamento da turismo selvaggio non riguarda solo luoghi di mare, ma anche le città, le campagne ed anche altri juzini ne hanno fotografato testimonianze. Abbiamo raggiunto spesso limiti inaccettabili ed occorre una regolamentazione. Il problema, però, è poi, farle rispettare le regole. È qui che è debole l'Italia. Quegli edifici, non so se siano abusivi. Se lo fossero, bisognerebbe denunciarli agli organi competenti, non verrebbero demoliti, son rarissimi i casi in cui ciò è avvenuto, ma magari sequestrati o chi li ha edificati ne pagherebbe le conseguenze, civili e penali. Fossero legittimi. Ahimè, potremmo solo prendercela con chi non ha pensato per tempo. Complimenti Emme per la sensibilità e la denuncia che fai spesso con le tue immagini. Chissà che questi piccoli sassi che lanci, non riescano a diventare macigni che colpiscano chi meriterebbe esser colpito. Ciao Sergio |
| inviato il 23 Settembre 2019 ore 20:53
Per capire meglio a cosa mi riferisco

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