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| inviato il 01 Marzo 2018 ore 22:36
Jeant carissimo grazie infinite delle tue bellissime parole buona notte amico Jeant |
| inviato il 01 Marzo 2018 ore 22:41
Giorgio io di fronte a un fatto del genere resto sbigottito e sgomento sento il grido disperato di quei bambini e vedo il buio assoluto che li ha inghiottiti l'uomo mi appare sempre più indegno di chiamarsi essere umano c'è poca umanità in lui e anche la bestia più feroce è meno cruenta e vile di molti uomini, grazie per la tua testimonianza un abbraccio |
| inviato il 01 Marzo 2018 ore 23:17
Che dire Giu, il mondo sta precipitando e la pazzia è sempre più presente. Quelle bambine, vite impaurite e spezzate, e la madre ... sopravvissuta che ancora non sa... Quanti fatti di sangue ogni giorno anche per futili motivi, basta un niente per essere coinvolti in questa jungla di mostruosità. Un sorriso ammirando la tua piccola creatura; qui nella neve oggi, sui davanzali, ne ho visti molti di pettirossi, un regalo, un raggio di dolcezza e di tenerezza. Grazie per le parole che accompagnano questa splendida foto e per quello che ci hai trasmesso per merito della tua grande sensibilità. lory |
| inviato il 01 Marzo 2018 ore 23:34
Lory le tue parole hanno l'umanità che i più hanno perso sei un'anima gentile e per me un punto di riferimento grazie della tua amicizia e grazie amica mia per la tua testimonianza un'abbraccio a presto |
| inviato il 02 Marzo 2018 ore 4:21
Credo che siamo in tanti sbigottiti ed affranti, increduli; guardo mio figlio ed i suoi amici e .... no, non riesco ad immaginare ... La foto è molto bella. Ciao Paolo |
| inviato il 02 Marzo 2018 ore 5:40 | Questo commento è stato tradotto automaticamente (mostra/nascondi originale)
Dedizione forte e bello scatto! Bellezza e debolezza nello stesso momento ... Complimenti, Emme! Strong dedication and beautiful shot! Beauty and weakness in the same moment... Compliments, Emme! |
| inviato il 02 Marzo 2018 ore 16:00
“Nessuna follia” Dopo un femminicidio annunciato c'è sempre chi prova a dare lezioni su come bisognerebbe denunciare, quando, a chi, con quali parole. Si prova a offrire una giustificazione a quello che viene definito un gesto folle. «Nessuna follia, quando accadono episodi come questi ci troviamo di fronte sempre a gesti molto lucidi, frutto di una sottovalutazione del rischio corso dalla donna e della incapacità di capire le ragioni della sua paura», commenta Maria Monteleone, procuratore aggiunto, alla guida del gruppo di pm che si occupa dei reati contro le vittime vulnerabili come i minori e le donne che subiscono violenze. Invece di follia meglio usare la parola «sottovalutazioni» come fa anche il ministro dell'Interno Marco Minniti, e evitare lezioni su come e che cosa denunciare. «Il problema non è la terminologia, e quindi l'uso dell'esposto o di una denuncia formale né se la donna racconta di aver già subito violenze o semplici minacce», prosegue Maria Monteleone. Quello che conta, secondo il magistrato e tutti quelli che si occupano di lotta contro la violenza sulle donne, è attivare una protezione quando esistono alcuni presupposti: una denuncia di maltrattamenti subiti a vario livello, un processo di separazione di coppia, il possesso di armi da parte del partner che non si rassegna alla fine del rapporto. La tragedia di Cisterna di Latina aveva tutti i presupposti che avrebbero dovuto far scattare un campanello d'allarme eppure a scattare è stato soltanto il grilletto di una pistola creando l'ennesimo femminicidio annunciato. «È un errore continuare a dire che le donne non denunciano. Le donne denunciano, eccome». afferma Lella Palladino, presidente dell'associazione Dire-Donne in rete contro la violenza, che riunisce 77 associazioni che nel 2016 gestivano 83 centri antiviolenza presenti in tutta Italia. «Ma che cosa accade dopo? Questo è il problema. Le parole delle donne vengono sottovalutate, pensano che stiano esagerando. Non solo. Se anche vengono credute e disposti provvedimenti, le misure che permettono di limitare i contatti, allontanare gli uomini violenti e proteggere le donne e i figli sono ancora troppo deboli e complesse da applicare, al punto che spesso è troppo tardi. Servono efficaci misure di prevenzione e un percorso di liberazione che permetta alle donne di rendersi autonome sia da un punto di vista psicologico che economico. E serve immediatamente, nel momento stesso in cui una donna avvia una separazione legale da un uomo violento, o nel caso in cui il marito o ex compagno cominci a perseguitarla». «Il vero limite è la lentezza della giustizia che spesso non à pene certe», avverte Gabriella Moscatelli, presidente di Telefono Rosa Invece sono complessivamente 6,788 milioni, le donne che in Italia hanno subito, almeno una volta nella loro vita, un atto di violenza fisica o sessuale. E dei quasi 7 milioni di donne che hanno incontrato un uomo violento, in base ai dati Istat del 2016 il 20% ha subito violenza fisica (il 21% violenza sessuale. Su 149 omicidi di donne, in quasi la metà dei casi i responsabili i sono i partner. Secondo la relazione della Commissione parlamentare sul femminicidio approvata lo scorso 6 febbraio nell'ultimo quadriennio i femminicidi rappresentano oltre un quarto degli omicidi commessi. Lo scorso anno, da gennaio a dicembre 2017, sono state 113 le donne che hanno perso la vita, sostiene Sos Stalking. Quasi tutte - prosegue - uccise da mariti, compagni o ex". (tratto da MSN) |
| inviato il 02 Marzo 2018 ore 23:30
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| inviato il 02 Marzo 2018 ore 23:39
Miloga siamo messi male |
user33208 | inviato il 03 Marzo 2018 ore 0:31
Si ma vogliamo per una volta dare la colpa a chi ce l'à?Stò parlando dèlle nostre,troppe,leggi e leggine fasulle piene di raggiri per ovviarle?Vogliamo parlare dèl nostro sistema politico inefficente? Vogliamo parlare di tutti quèi togati da 15 20000 euro al mese che sono li perchè non hanno avuto le palle per mettersi in proprio come avvocati?La deficenza dèl nostro sistema va cambiata e qui ci vuole la mano dèl popolo.Datevi una mossa il 4 l'Italia và cambiata non può continuare cosi è tutta l'Europa che ci stà prendendo per il c..... da anni e per chi non l'ha capito............... |
| inviato il 03 Marzo 2018 ore 0:37
Arrigo for president hai ragione |
| inviato il 03 Marzo 2018 ore 9:28
Si penso che i titoloni ci saranno senz'altro ma non come quelli del film "Travolti da un insolito destino nell'azzurro mare d'agosto" ma dispersi (tre, quattro o cinque è ancora da decidere se viene anche Rosario e Elio) con una feluca inadatta e poche conoscenze marine quattro pazzi sono alla deriva nell'infinito e nero oceano, Gianka al timone con ghigno sardonico Elio che prega a poppa, Emme che tiene la vela con Rosario perché l'albero si è rotto |
| inviato il 03 Marzo 2018 ore 9:44
Io non sono uccello ho provato ma non riesco a volare ragazzi partite senza di me e riportatemi Arrigo che mi sembra che già gli manca il panettun e la Madunnina |
| inviato il 03 Marzo 2018 ore 10:17
... Emme, da buon conoscitore del milanese, mi permetto di correggerti, Si scrive Panetun e Madunina.., Non possiamo rinunciare all'impresa senza la tua fondamentale presenza... Poremmo incoraggiarti, somministrandoti un paio di pinte di grappa prima dell'imbarco sul volo diretto in Brasile ... |
| inviato il 03 Marzo 2018 ore 10:19
Beh se è l'unica maniera che si parta con grappa e quant'altro di utile all'impresa |
| inviato il 03 Marzo 2018 ore 10:30
Gianka ci invidiano perché noi non abbiamo perso la leggerezza degli indiani d'America che passavano leggeri sul mondo, noi rispettiamo tutti e tutto ma scherziamo su tutti e tutto e passeremo senza lasciare una traccia profonda ma come la carezza di una piuma |
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