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Urthos e Buttudos...

Carnevale

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Urthos e Buttudos inviata il 11 Marzo 2025 ore 0:05 da Emmegiu. 37 commenti, 560 visite. [retina]

a 24mm, 1/250 f/8.0, ISO 4000, mano libera.

C'è una maschera in Sardegna che spicca per irruenza è quella de S'Urthu di Fonni, sos Urthos si lanciano sulla folla terrorizzando soprattutto le ragazze, salgono sui muri e sui tetti sono spericolati e travolgono tutto al loro passaggio. Sos Urthos e Buttudos sono due maschere che descrivono e rappresentano la tradizione carnevalesca e folkloristica di Fonni (comune montano della provincia di Nuoro). Definite come "mascheras bruttas", S'Urthu e Su Buttudu sono due travestimenti che la Chiesa aveva vietato in quanto la prima maschera bestiale e la seconda, suo lugubre padrone e domatore, dal richiamo figurativo demoniaco. Vennero così descritti da Max Leopold Wagner: «Maschere cenciose e sudicie, dal vestito a sbrendoli, ricoperte di pelle, tinte di fuliggine, che l'ultima sera di carnevale cantano parodie carnevalesche e impauriscono i ragazzi e le ragazze». Esistono testimonianze di tali maschere risalenti all'800. S'Urthu --S'Urthu raffigura, in base all'ipotesi più accreditata, il dio dei morti e delle tenebre: l'Orcus latino. Dolores Turchi infatti avvalora la sua tesi asserendo che Orco (traduzione letterale di Urtzu o Urthu) è un nome caratteristico in Sardegna, comunemente dato a molti siti archeologici pre-nuragici e nuragici: uno su tutti la tomba dei giganti Sa Domu'e s'Orcu di Siddi, ossia La casa dell'Orco in italiano. Orcus era il dio degli Inferi nella prima mitologia romana. Come Ade per i Greci, era la personificazione dell'Inferno e dell'Orrore. Tale divinità infera viene assimilata anche a Dioniso. Lo stesso Eraclito precisò che: «... la medesima cosa sono Ade e Dioniso, per cui impazzano e si sfrenano». Nei culti orfici il sacrificio di Dionisio/Zagreo rappresenta la morte della vegetazione in inverno e la sua rinascita in primavera e, come tale, viene smembrato dai Titani, per rinascere. In analogia, o in continuazione a tale ruolo, Sos Urthos fa parte di un rito ancestrale incentrato sul sacrificio alla divinità in cambio di fertilità e benessere. Si noti infatti come lo stesso termine utilizzato per indicare il carnevale Sardo, Carrasecare ("carre de secare") significhi "carne viva da lacerare" e cade tra mesi più corti dell'inverno e la ripresa vegetativa, quando era in uso presso innumerevoli popolazioni effettuare sacrifici propiziatori per il ritorno del sole e della fecondità della terra. Tale origine presuppone remoti culti idolatri ed agro-pastorali, che l'avvento del Cristianesimo trasformò, come tutto ciò che era pagano, in demoniaco; ciò nonostante, non potendo sradicare determinate pratiche, quest'ultime furono mascherate da ricorrenze cattoliche. Sulla figura dell'Orcus nel carnevale barbaricino, si ha una testimonianza anche in La porta chusa, novella contenuta in Chiaroscuro,] opera di Grazia Deledda: «....La gente raccolta in piazza attorno alle maschere simili ai bovi ed a orsi che ballavano una danza selvaggia accompagnata da gridi malinconici. » (Grazia Deledda, Chiaroscuro, 1912) La maschera è caratterizzata da un costume fatto in pelli di montone solitamente bianche e ha gli arti e il viso ricoperti di fuliggine. Questa maschera è inscenata solitamente da una persona possente, agile e forzuta capace di trascinare i buttodos ovunque voglia, che cerca di divincolarsi arrampicandosi a pali, balconi e terrazze. Sos Buttudos - Il nome Sos Buttudos deriva dal termine sardo bottùdo (ossia montone non castrato). In quanto una delle mascheras bruttas o maschere sporche in contrapposizione a sas mascheras limpias, il vestito è caratterizzato da un cappotto in orbace, su cappotto, sopra di quest'ultimo una fascia di campanacci, pantaloni in velluto, gambali e scarpe di colore nero. Vengono definiti come i guardiani dell'orso in quanto cercano di tenerlo al guinzaglio con catene e fruste (detta in sardo su nerviu).



Vedi in alta risoluzione 6.0 MP  



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avatarsupporter
inviato il 12 Marzo 2025 ore 0:33

Begli scatti in un ottimo bianco e nero, ciao.

avatarsupporter
inviato il 12 Marzo 2025 ore 1:21

Spettacolare (e magistralmente resa) la figura ferina e ancestrale di queste maschere.

avatarsupporter
inviato il 12 Marzo 2025 ore 6:38

Sei un cultore della tua Sardegna
Ottimo reportage e didascalia interessantissima come sempre
Bn ben gestito
Complimenti Giuseppe

avatarsupporter
inviato il 12 Marzo 2025 ore 7:05

Magnifica serie! Un salutone!

Bo

avatarsupporter
inviato il 12 Marzo 2025 ore 9:07

spettacolare giuseppe

avatarsupporter
inviato il 12 Marzo 2025 ore 9:52

;-)Questi sono i tuoi momenti dove esprimi tutta la tua bravura
Marco;-)

avatarsupporter
inviato il 12 Marzo 2025 ore 10:19

Una bellissima serie corredata da un'ottima didascalia. Complimenti.
Ciao, Rosario

avatarsupporter
inviato il 12 Marzo 2025 ore 11:53

Reportage molto bello, immagini spettacolari, l'ultima è impressionante. Ottimo il testo che ho letto con grande interesse

avatarsenior
inviato il 12 Marzo 2025 ore 12:10

Bellissima tradizione da tè raccontata in maniera magistrale foto stupende e ottimo racconto come sempre ,ciao Giuseppe

avatarsenior
inviato il 12 Marzo 2025 ore 17:01

Finito il Carnevale, la Macchina del Tempo viene spenta in Sardegna?

avatarjunior
inviato il 12 Marzo 2025 ore 17:56

L'incubo dell'estetista!MrGreen

avatarsupporter
inviato il 12 Marzo 2025 ore 19:04

Super
Ciao Corrado

avatarsupporter
inviato il 12 Marzo 2025 ore 20:00

Bellissimo reportage, con immagini di grande effetto, complimenti Giuseppe!
Un saluto Agata;-)

avatarsupporter
inviato il 14 Marzo 2025 ore 15:52

SUPER

avatarsupporter
inviato il 14 Marzo 2025 ore 16:11

Molto interessante anche questa Giuseppe !!!

avatarsupporter
inviato il 15 Marzo 2025 ore 21:11

Personaggi cattivi e dispettosi a tal punto che pur tenuti legati con le catene riescono a disturbare ragazzi e ragazze, li vorrei vedere come nell'ultima foto arrampicarsi sui pali e terrazziCool
Ottime immagini che chiariscono la dettagliata didascalia.
Complimenti Giuseppe
un caro saluto Loris

avatarsenior
inviato il 19 Marzo 2025 ore 10:35

Bellissimo e interessante racconto...scatti favolosi e intensi come solo tu sai rappresentare riuscendo sempre ad emozionarmi Giuseppe. Complimenti e un abbraccio grande. Ciao NadiaSorriso




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