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Mentre cala la notte sulla baia il nero veliero si avvicina alla costa silenzioso come la morte, nella torre di guardia la sentinella si è accorta del pericolo e già un armigero è corso ad avvertire il paese oltre la collina, forse questa volta si riuscirà a salvare le donne e i bambini, gli uomini combatteranno per respingere l'assalto dei mori e impedire la razzia del paese ma questa notte le strade del borgo si tingeranno di sangue. --------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- Con la morte del profeta Maometto alla Mecca nel 632, gli arabi islamizzati iniziarono la conquista dei territori limitrofi per portarvi la nuova fede. In breve caddero i territori oggi occupati da Siria, Iraq, ed Egitto le cui popolazioni furono facilmente convertite; l'Islam avanzava senza trovare particolare resistenza. L'ideale religioso giustificava ogni aggressione e le sottomissioni di interi popoli; per ogni credente la cosa più importante era la diffusione della vera fede e la conversione dei miscredenti. Con questa convinzione i musulmani si affermarono in tutto il Medio Oriente e nell'Africa Mediterranea, preparandosi ad esportare il loro credo nell'Occidente tradizionale. Nel 711 Malik attraversò lo stretto che porta ancora il suo nome, Gibilterra e con il suo esercito dilagò nella penisola iberica battendo i Visigoti ed assoggettandola. La potenza bizantina fu costretta a rinunciare alle sue terre africane comprese nell'esarcato d'Africa, la Sardegna di conseguenza fu abbandonata a se stessa. In questa situazione gli arabi, partendo dalla Tunisia, si presentarono nelle coste sarde e fu il terrore. Al 704 risale il primo assalto all'isola, che, data la sorpresa, fu sicuramente disastroso per i suoi abitanti. I Musulmani si avvicinavano furtivamente con le loro imbarcazioni, guadagnando una spiaggia accessibile nelle vicinanze del luogo prescelto per il saccheggio e piombavano improvvisamente nei luoghi abitati distruggendoli e depredandoli. Portavano con sé il bottino razziato e gli abitanti catturati, quasi sempre giovani uomini e donne, uccidendo tutti gli altri. I prigionieri venivano poi venduti nei mercati di schiavi o avviati ai lavori pesanti per il resto della loro vita. I paesi costieri della Sardegna, dal 705 in poi, furono meta di scorrerie decine di volte, anche se la storia ce ne tramanda solo alcune. Gli abitanti terrorizzati si rifugiarono in zone interne, più sicure, abbandonando le coste che rimasero disabitate. Tratto da uno scritto di Sergio Atzeni Per chi volesse proseguire con la lettura ecco il riferimento http://www.comuni24ore.it/2019/02/23/le-incursioni-musulmane-e-barbaresche-in-sardegna-seminano-morte-e-distruzione/
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inviato il 05 Dicembre 2020 ore 17:28 | Questo commento è stato tradotto automaticamente (mostra/nascondi originale)
Foto dall'atmosfera speciale. Si adatta a quanto descritto nel testo. Ottimo lavoro! Preseipre i saluti, Delphinus Photo with a special atmosphere. Fits what is described in the text. Great job! Best regards, Delphinus
Con questa bellissima immagine e altrettanto bella didascalia...sei riuscito a creare una atmosfera molto suggestiva e affascinante Uno scatto eccellente........come sempre Ciao Stefano
Bravo Giuseppe, un racconto lontano nel tempo ma di fatti che hanno segnato la storia di una terra e dei suoi abitanti. Splendida la foto. Buona serata Paolo
Ciao Giuseppe, mi stava scappando questa tua immagine. Trovo eccellente la composizione, idem per tutto quello che racchiude in se questa bellissima immagine, accompagna da un formidabile viraggio del B/N. Proponi sempre scatti da grande artista. Trovo molto interessante e mi fa pure venire la pelle d'oca la didascalia che hai scritto, povera gente che lavorava la sua terra in piena pace, dev'essere stato terribile vivere a quei tempi, lo dico spesso che oggigiorno tutti noi stiamo vivendo molto bene, in se l'unico intoppo è la salute, speriamo di averne sempre tanta
SUPER bravissimo caro Emme, ciao, buona nottata e buona domenica
inviato il 06 Dicembre 2020 ore 7:32 | Questo commento è stato tradotto automaticamente (mostra/nascondi originale)
Uno scatto che riflette i tuoi sentimenti sulla storia del luogo in modo molto efficace! Mastermente usato grandangolare e tonatura BW! Complimenti. Tutu A shot that reflects your feelings about the history of place very effectively! Masterly used wide angle and BW toning! Compliments. Tutu
Il viraggio in bianco e nero si accompagna con il titolo e la descrizione della foto che è molto interessante. Mi domando: ma quel veliero era lì davvero? Ciao.
Ciao Giuseppe, una bellissima foto e , come sempre, didascalia che ci fa conoscere il tuo mondo. Volevo allegare , come dedica, “Ave Maria sarda “ di De Andre' , che mi piace un sacco, ma non sono riuscita, sbaglio qualcosa. Un caro saluto. Luci
La meravigliosa Sardegna fu terra di conquista e ambita dalle grandi civiltà, dai fenici, ai carrtaginesi, ai romani, bizantini, aragonesi, Savoia e via dicendo. Per questo le testimonianze più vere e degli usi e tradizioni del popolo autoctono si trovano all'interno. Bella immagine in bn della mia regione d'adozione. Buona domenica Giuseppe. Bye gios
Grazie infinite amici per il vostro passaggio gentile sulla mia foto è un onore che fate a me e alla mia terra antica che dall'epoca nuragica in poi è stata sempre martoriata e come ha ricordato Gios non solo dai pirati saraceni, l'amica Luci voleva postare l'Ave Maria sarda su questa immagine siccome non è riuscita lo faccio io per lei e la ringrazio del pensiero, metto la versione di Maria Carta e quella nella versione di De Andrè e le dedichiamo a tutte le genti che hanno sofferto per le aggressioni e conquiste, colgo l'occasione per dire che ho aggiunto un piccolo antefatto nel mio stile alla didascalia, saludos
questa l'Ave Maria di De Andrè a cui si riferiva Luci
Un ottimo b/n per raccontare una storia che e'stata!!. Certo che ancor oggi ha lasciato strascichi... la fuga dal mare versi i monti!! Vero Emme!! Ormai i Mori son passati dopo che sarà passata anche questa emergenza sanitaria sarà arrivata l'ora per tornare verso la bella costa sarda .Bosa ti aspetta a braccia aperte. Ciao Alessandro
Che bella foto! Grazie per averla condivisa e grazie per averla commentata. In realtà la fato basta a se stessa, secondo me... Tuttavia leggerti è sempre bello, anche quando citi! Simone