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Aspettando G....

Covid, tra autarchia ed archivi

Vedi galleria (18 foto)

Aspettando G. inviata il 21 Aprile 2020 ore 12:07 da Paolo P. 37 commenti, 934 visite. [retina]

, 1/20 f/6.3, ISO 100, mano libera. Pavia, Italia.

Un murales del 2016 che migliaia di pavesi certamente ricordano (sotto il ponte della tangenziale, sponda SX, verso “La casa sul fiume”). Oggi ne vorrei conoscere l'autore, essendo diventato di macabra attualità, un manifesto predittivo di un futuro prossimo che è la nostra odierna realtà. La conferma di tanta miserabile povertà intellettiva che accompagna da sempre il genere d'appartenenza. Ripeto, con assurda ed inutile ostinazione (lo so) domande già poste a contorno di un'altra fotografia: chi ? – chi paga ciò che non ha prezzo ? – chi paga ciò che non è (sarebbe) negoziabile ? Il titolo dato a questa foto è volutamente incompleto riguardo al nome proprio. Ovvio che il pensiero vada all'opera di Samuel Beckett in attinenza, soprattutto, all'attuale mancanza di qualsivoglia certezza in termini prospettici, si chiami “terapia specifica”, oppure “vaccino” (il miraggio), oppure “ripresa economica” di una crisi ancora in divenire. Il “teatro dell'assurdo” non è più tale, è demolito, annichilito, da una realtà più forte dell'idea d'origine di Beckett. Questa è l'apologetica dell'assurdo. Il nome proprio è volutamente omesso dal titolo. Se il riferimento all'opera teatrale potrebbe essere congruo e pertinente all'attuale situazione, la personale, piccola provocazione attiene alla sostituzione di “Godot” con altro nome proprio, magari femminile, di identica iniziale. La bimba svedese fu ben scelta da una quasi-abile regia, quale feticcio intoccabile (bimba, bruttina, d'immacolata coscienza) ad esporre demagogiche verità, profezie dell'ovvio da tutti conosciute, senza un coinvolgimento diretto di alcun potere: mai esporsi in termini impopolari per richiedere sacrifici al popolo, per questo ci sono “i tecnici” o le ragazzine a salvaguardia di chi -…..ha la faccia e mostra solo il viso, sempre gradevole sempre più impreciso… -(Da “La bomba in testa” F.d.A). Roba da v.. , insomma, il coraggio l'abbiamo solo noi. Noi che si subisce la situazione con un esercizio del quale, probabilmente, non abbiamo bisogno, essendone già capaci. Ancora, altra analogia la trovo nell'opera di Buzzati “Il deserto dei Tartari” e ancora mi ripeto: il nostro miglior contributo alla situazione attuale la nostra migliore azione sta nell'essere privi di qualsivoglia azione, non fare nulla. Il deserto è quella separazione metafisica che ci divide dal Nemico, invalicabile per noi, che non lo sappiamo combattere, ma perfettamente permeabile a “Lui” che ci trafigge. La sintesi finale del romanzo di Buzzati (ripresa nel concetto da un certo signor Falcone) porta il protagonista a dare un senso alla sua apparentemente inutile vita elidendo non la morte ma la paura di morire. Ma, a “noi” non serve. Siamo già capaci di morire con insospettata dignità.



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avatarsenior
inviato il 23 Aprile 2020 ore 22:45 | Questo commento è stato tradotto automaticamente (mostra/nascondi originale)

Immagine molto drammatica.

avatarsupporter
inviato il 24 Aprile 2020 ore 3:10

Hello Larry.
Thank you.
Paolo

avatarsupporter
inviato il 25 Aprile 2020 ore 13:06

top

avatarsenior
inviato il 25 Aprile 2020 ore 13:27

Il messaggio che hai lanciato è chiaro, ma sappiamo bene che le persone semplici, che vivono la loro quotidianità non avendo partecipazione attiva e fattiva nei giochi di potere, assistono impotenti a tutte le vicissitudine a cui assistiamo. Bellissima foto e grande interpretazione, un saluto e buon 25 Aprile.

avatarsupporter
inviato il 25 Aprile 2020 ore 13:54

Werner, grazie per il passaggio,
Dylan, si, è vero ciò che dici, ma almeno il coraggio di esporre una riflessione... Se avessi scritto "ce la faremo" , bestemmiando sulle centinaia di morti di ogni giorno, avrei avuto molti più consensi. Un sentito grazie per presenza e commento.
Buon 25, buon weekend.
Paolo

avatarsenior
inviato il 25 Aprile 2020 ore 23:38

Commento il murales, per le tue domande non ho, ovviamente, risposte. La mano è di un artista abile che ha seguito un suo schema magari improvvisando, ed è partito da un soggetto macabro rafforzandolo con una specie di millepiedi che attraversa il teschio con una sorta di danza rituale, sarebbe interessante vedere, con una vista più ampia, se la margherita nell'angolo centra con il resto dell'opera. Così com'è ricorda molto l'art rock o l'illustrazione di una copertina anni 70/80/90 di un gruppo heavy metal, certamente è affascinante nella sua semplicità, mi ricorda molto gli scarabocchi che facevo a scuola tantissimi anni fa…Sorriso buona domenica

avatarsupporter
inviato il 26 Aprile 2020 ore 9:38

Grazie Alberto.
Buona domenica.
Paolo

avatarsupporter
inviato il 28 Aprile 2020 ore 0:09

Un'analisi profonda e articolata con tante domande Paolo, noi siamo pedine in una gigantesca dama, possiamo essere mangiati, ma di mangiare non se ne parla, al massimo possiamo fare un passo di lato e tentare la fortuna e come concludi "siamo già capaci di morire con insospettata dignità"
Per il titolo che hai dato alla tua fotografia non so se la dobbiamo aspettare la G. credo solamente che nel mondo in cui viviamo ognuno cerca la sua speranza e quando questa viene dalla gente comune e giovane è più bello credere a quelle parole invece di credere ai soliti falchi.
Sempre molto ficcanti le tue riflessioni, non so se sono riuscito a stare al tuo passoMrGreen
Un carissimo salutoSorriso
Loris

avatarsupporter
inviato il 28 Aprile 2020 ore 0:36

Carissimo Paolo, il murale è tremendamente attuale e di conseguenza impressionante, mi piace la tua "rabbia", ci hanno tolto tutto ma abbiamo questa piccola ma forte valvola di sfogo che ci da la possibilità di "parlare", di scambiarci pareri e opinioni e in qualche modo di far sentire la propria voce e aprire a nuove riflessioni ... complimenti.
Un caro saluto, Rod;-)

avatarsupporter
inviato il 28 Aprile 2020 ore 0:59

La foto è ben fatta, il murales molto crudo ed intenso, incarna questo difficile momento per l'umanità, le tue riflessioni infine sono profonde e amare.....
Un saluto Agata

avatarsenior
inviato il 28 Aprile 2020 ore 1:12

Non avendo partecipazione attiva nei giochi di potere equivale a comunismo,
morire con insospettata dignita`e comunismo e chi accetta e parassita,
che brutta definizione, si adatta a chi non ha il coraggio di ribellarsi,a chi si adagia su un divano
e aspetta.....che cosa aspetta ? Che muoiano i vecchi per far posto ai giovani che senza l ìnsegnamento dei vecchi
i giovani son persi ? Dovrei scrivere tanto ma mi fermo qui Paolo,troppe cose da dire sul sistema politico italiano
prettamente dittatoriale.......

avatarsupporter
inviato il 28 Aprile 2020 ore 1:59

Caro Paolo , una didascalia che ben racconta il momento....
ottima la ripresa.
E' una guerra non so quanto casuale Tristema....lasciamo perdere...
So solo che se non riparte il lavoro ,saranno dolori..............

avatarsupporter
inviato il 28 Aprile 2020 ore 6:39

Loris: la situazione è comune ed "il passo" pure, sono riflessioni stimolate dal momento, dall'aver rivisto negli archivi, un vecchio scatto divenuto di macabra attualità
Rod: si, è vero. Preferirei mettermi a lottare con l'orso piuttosto che restare a guardare il mondo fatto a pezzi da una schiera (non solo cinesi) di imbec.. Almeno, cercando di non valicare certi limiti si può dare sfogo a qualche riflessione
Agata: lo so di non essere gradevole ma la nostra attuale realtà non lascia molto spazio in altre direzioni
Arrigo: forse qualche chiacchiera con te vale il biglietto per il Brasile.... Sul fatto che il sistema politico sia dittatoriale, ovvero di partitocrazia piuttosto che democrazia non ho dubbi. Se trovi similitudini su ideologie preesistenti ti assicuro che sono del tutto casuali ritenendomi lontanissimo da qualsivoglia "pensiero pre-confezionato" . Se proprio dovessi trovare una qualche similitudine ti dico che potrei definirmi anarco-cristiano individualista e non cattolico tipo Thoreau, Don Gallo etc.. E, a 60 passati, non prendo lezioni da una ragazzina indottrinata.
Claudio: ammiro sempre la tua capacità di esprimerti su concetti e situazioni con chiarezza ma fors'anche con termini pacati e, magari, un sorriso che non fa mai male. Io non ne sono così capace.

Un grazie particolarmente sentito a voi tutti che su qualche riflessione scomoda non esitate ad esporvi con un commento.
Il mio più cordiale saluto con la consueta stima.
Paolo

avatarsupporter
inviato il 28 Aprile 2020 ore 22:11

molto bella Paolo, ottimo murales, mi ricorda un pò qualche bella copertina rock ... dei vecchi 33 giri, saluti ;-)

avatarsupporter
inviato il 28 Aprile 2020 ore 22:30

Si, Massimo, reminiscenze di un tempo che pare tanto lontano.
Grazie per il passaggio.
Paolo

avatarsenior
inviato il 16 Giugno 2020 ore 8:43

Un'immagine presentata con la consueta maestria. A mio modo ho provato anche io, con minor abilità. Nel momento in cui scrivo queste righe l'emergenza sanitaria sembra stia rientrando. Si ritorna alla normalità, quella routine quotidiana che ci è tanto mancata, quella della "produttività", degli affollamenti in quei buchi neri, i centri commerciali, che fagocitano energia e pensiero. In fin dei conti questo vogliamo e questo ci danno.

Dimenticheremo presto tutto se non lo abbiamo già fatto, seppellendo una verità ove non vogliamo vederla, così come è stato per le migliaia di persone svanite in pochi mesi.
Chi, pur isolato, tenacemente non vorrà dimenticare sarà deriso su..gram,..eet,..ook, per non minare la fiducia nelle istituzioni che tanto si sono adoperate per la nostra salute e il nostro benessere. Continueremo a fidarci di chi ha sferrato questo duro colpo perché il "capitalismo un fin dei conti è più importante della democrazia". E andrà tutto bene.

un caro saluto

avatarsupporter
inviato il 16 Giugno 2020 ore 10:12

Grande Fabio, mi rinnovi il piacere di leggere le tue riflessioni a cui proprio non occorre aggiungere altro.
Un cordiale saluto supportato dalla consueta stima.
Paolo


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