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Lapponia finlandese (marzo 2018)

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avatarsenior
inviato il 01 Maggio 2018 ore 1:30

Fabrizio Moglia Le cose vanno spiegate come ha fatto semplicemente Conti Cristiano nel post della volpe. Sia da parte tua che nel post della volpe dall'altro utente mi vedo un commento criptico con dei puntini sospensivi, non sapendo a cosa si riferisca, data la mia ignoranza in questo genere, comincio a pensare di aver fatto qualcosa di male ma non so cosa, è logico che poi si cade nel dubbio e nell'equivoco, mettici anche la mia permalosità e si finisce in polemiche. Semplicemente non sapevo che bisognasse specificare cattività o meno, appena mi è stato segnalato ho subito corretto il tiro, quindi bastava poco, mi scuso se sono stato brusco e sgradevole ma ho corretto il tiro quindi le foto che già ho e quelle che metterò indicherò, come già fatto, le condizioni in cui è stato effettuato lo scatto e per me è chiusa quì senza alcun risentimento .

Cadl Dopo il chiarimento avuto quì mi sono fatto delle ricerche e ho capito che la questione cattività o meno è molto dibattuta e i naturalisti la vedono così, ma credo che ci voglia sempre un po' di flessibilità, una cosa è mettere un animale in gabbia e questo dispiace anche a me e una cosa è metterlo in un ambiente ampio con altri pari della sua specie dandogli tutto ciò di cui hanno bisogno senza che vadano a cercarselo da soli e cmq avvicinarlo all'uomo. Queste foto le ho fatte nello zoo di Ranua, quello più a Nord del mondo e non ho visto animali tristi o sacrificati, soprattutto le volpi stavano in branco e giravano ben lontano da dove ho fotografato io, infatti ho dovuto aspettare quasi fino alla chiusura per beccarne una e nel frattempo mi sono preso un principio di congelamento alle falangette della mano destra. Incrociare, quando l'animale era presente, il suo sguardo per me è stato molto emozionante perchè io amo molto gli animali, e credo che loro siano spesso incuriositi da me, infatti quasi sempre guardano in camera. Detto questo anche a me gli animali relegati negli zoo in pochi metri quadrati non piacciono, ma non era questo il caso.

avatarsenior
inviato il 04 Maggio 2018 ore 18:07

Michelangelo, senza risentimenti nemmeno da parte mia, ci mancherebbe.

Però permettimi di fare alcuni appunti alle Tue affermazioni ! Tu non puoi valutare se degli animali stanno bene o meno in cattività e che se ne stiano in disparte non significa nulla, purtroppo. Gli animali (a parte quelli domestici) sono fatti per vivere in Natura, ovvero in libertà e non c'è ragione che tenga..... in ambienti controllati (sempre e comunque zoo e gabbie) non vivono una condizione a loro consona. Vorrei vedere un essere umano in una cella, seppur grande e confortevole, se si trova a suo agio !


avatarsenior
inviato il 04 Maggio 2018 ore 21:10

Su questo discorso mi son fatto un giretto in un po' di forum e ho notato che spesso ci sono correnti di pensiero opposte e sicuramente la più accreditata è la tua. Io semplicemente per natura cerco di analizzare le cose dal mio punto di vista e quindi ti dico come la penso io. Che gli animali in zoo e in gabbie non vivono una condizione a loro consona mi sembra palese. Privare un animale del suo habitat naturale significa metterlo in prigione, te ne rendi conto anche guardandoli negli occhi che non hanno la vitalità che hanno in natura. Detto ciò per me esiste una terza alternativa che è la cattività in ambienti molto vasti che cerca di creare (per quanto possibile) l'habitat naturale, per farli sentire meno a disagio in una realtà controllata dall'uomo. In quest'ultima condizione credp che un animale possa sentirsi limitato ma non in prigione, o almeno questo è quello che ho percepito osservando dal vivo. Nel caso di queste foto per ogni specie c'erano immensi spazi tanto che spesso l'animale che era previsto stesse in quello spazio non si riusciva a trovare o si riusciva a scorgere molto in lontananza. Lo spazio per esempio delle volpi rosse è stato quello più difficile dato che si sentivano solo gli ululati e si vedeva qualche coda in lontananza di gruppi di esemplari che giravano ben alla larga di dove c'era il ponte per l'avvistamento. Per quanto riguarda la volpe artica addirittura non sono riuscito proprio a vederla; ne vidi due esemplari in Islanda casualmente, stavo facendo delle foto col treppiede al paesaggio, mi girai e le vidi dietro di me che cercavano cibo (credo) nella loro veste autunnale marrone e stavolta volevo vederle con la veste bianca invernale per fotografarle meglio ma erano nascoste o in qualche tana nella neve o non so dove. C'erano due aquile trovate ferite che erano state messe nel parco senza neanche una rete dato che dicevano che non erano pericolose perchè ancora non si erano ristabilite e non riuscivano a volare.

Per non portarla troppo per le lunghe credo che alcune condizioni non siano gravose per gli animali, che in natura sec. me possono tranquillamente vivere con l'uomo a patto che si rispettino le loro esigenze. In questa condizione io ho visto degli animali sereni che godevano di ampi spazi e, se per contro c'è la privazione della libertà, a favore c'è la sicurezza di avere tutto ciò di cui hanno bisogno (cure, cibo, ecc.) per vivere, senza andarselo a cercare in natura, una natura quella lappone con temperature medie invernali tra i -10 e -30, alle quali sicuramente sono abituati a vivere, ma che sec. me non li espone ad una vita facile.

avatarsenior
inviato il 05 Maggio 2018 ore 9:39

No Michelangelo !!!!! Assolutamente no ! L'unico senso che si può dare per privare un animale della libertà è nei centri di recupero dove vengono stabulati per cure.... il resto non è concepibile..... è solo business per chi vuole illudersi di fotografare un animale raro e selvatico...... spazi ampi o meno si tratta sempre di zoo e, a mio modo di vedere, sempre e comunque da condannare !

avatarsenior
inviato il 06 Maggio 2018 ore 0:29

Senza polemica alcuna, sottoscrivo in toto quanto scritto da Fabrizio: esclusi i centri di recupero, gli altri "ambienti controllati" sono parchi di divertimento (anche se meno barbari degli zoo di una volta) ad uso di noi poveri uomini moderni desiderosi di vedere "la natura".
Probabilmente non riuscirò mai a fotografare un lupo, una lince, ma meglio un avvistamento da 1 km che una falsa realtà. Ciao

avatarmoderator
inviato il 04 Luglio 2018 ore 23:32

Se il soggetto è stato ripreso in ambiente controllato o durante uno spettacolo di falconeria, come da regolamento,Michelangelo, basta scrivere " soggetto ripreso in amb.controllato" nel campo "Didascalia che esiste per aggiungere altre annotazioni o qualsiasi informazione tu voglia condividere riguardo la foto ;-) .

Per quanto riguarda lo scatto la composizione è ben curata, ottimi i colori e i bianchi sono ben controllati. Il tamron 28-300mm non sarà una lama ma distanze brevi può dare soddisfazioni come in questa occasione Sorriso

Ciao, lauro

avatarsenior
inviato il 13 Luglio 2018 ore 18:13

Grazie Lauro. Non lo sapevo dello specificare in didascalia, ma appena informato ho provveduto ad aggiornare tutti gli scatti non effettuati in natura con l'aggiunta della nota

avatarsenior
inviato il 17 Settembre 2018 ore 13:27

In tutto ciò nessuno ha scritto che la foto non è a fuoco...vabbè!

avatarsenior
inviato il 17 Settembre 2018 ore 16:09

Fantastica;-)




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