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Scialuppa n. 2...

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Vedi galleria (54 foto)

Scialuppa n. 2 inviata il 10 Aprile 2018 ore 17:40 da Antonio Ruscito. 47 commenti, 1289 visite. [retina]

a 31mm, 1/15 f/5.6, ISO 800, treppiede.

Dopo aver scoperto un primo clandestino nascosto nella scialuppa n. 1, Emme non ha fatto in tempo a chiedere a Tore di controllare che, come per magia, ecco comparire dalla scialuppa n. 2 … un altro clandestino! Rosario, benvenuto a bordo!



Vedi in alta risoluzione 16.5 MP  





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avatarsupporter
inviato il 13 Aprile 2018 ore 16:08

Ma le donne portavano o portano ancora sfortuna ? A me non me ne frega delle superstizioni e preferirei avere più ragazze a bordo per ingentilire un equipaggio che si preannuncia fin troppo rude, almeno avremo i fiorellini accanto al timone MrGreen

avatarsenior
inviato il 13 Aprile 2018 ore 16:30

MrGreenMrGreeneffettivamente un disegnatore di traversata e del diario di bordo è indispensabile per narrare e lasciare ai posteri visivamente avventure inenarrabiliMrGreenCiao Rosario

avatarsenior
inviato il 13 Aprile 2018 ore 16:35

Fatti valere Emme, daltronde sei tu l'armatore ed il proprietario del veliero, non lasciamo che il comandante Gianka ci porti tutto allo sfaceloMrGreenviva le donne :-P

avatarsupporter
inviato il 13 Aprile 2018 ore 17:33

Le donne stiano tranquille saranno rispettate non per niente viene con noi Claudio persona integerrima ed ex pugile che all'occorrenza interverrà per sedare eventuali facinorosi poi c'è con noi il reverendo Rod che è uomo di fede ma io detto tra noi mi fido più degli uppercut del Claudione nazionale che dei sermoni, quindi donne fatevi avanti, poi per quanto riguarda il Capitano Gianka ultimamente è un po' strano ma bisogna avere fiducia non per altro è l'unico che può portarci alla meta (o alla malora) perché quaranta anni fa ha fatto un corso Radio Elettra per aspiranti navigatori, quindi carissimo Rosario porta pazienza ma ricorderò al capitano che il rispetto della ciurma è la prima cosa MrGreen

avatarsenior
inviato il 13 Aprile 2018 ore 17:47

Caro Emme,
come avrai notato, è bastato ricordare al mozzo Rosario, quali sono le tradizioni marinare, e la funzione che avrebbe svolto se non avesse obbedito agli ordini del comandante, per riportarlo a più miti consigli... MrGreenMrGreenMrGreen
Sono certo che pur di evitare di essere arruolato con la mansione di mozzo da cu-lo, non lesinerà di fornire alla cambusa abbondanti quantitativi di bibite Polara e di cioccolato di Modica. ;-);-)
Il comandante Gianka
P.S. riguardo alla presenza di elementi femminili nell'equipaggio, dovrò confrontarmi con quelle che sono le ferree ed intransigenti tradizioni e regole marinaresche.... che applicherò alla lettera. MrGreen


avatarsenior
inviato il 13 Aprile 2018 ore 17:53

Ma i marinai sono superstiziosi?

Proverbialmente sembra proprio di si e per menzionare tutte le loro superstizioni bisognerebbe scrivere un'enciclopedia. La storia della marineria è intrisa di riti scaramantici ancora oggi diffusi.
Stregonerie, esorcismi, rituali pagani e religiosi erano e sono il pane quotidiano di capitani e marinai sempre attenti a non sfidare le regole della fortuna e ingraziarsi, con riti propiziatori, la benevolenza degli elementi naturali. Di natura irrazionale, le superstizioni possono influire sul pensiero e sulla condotta di vita delle persone che le fanno proprie. Il credere che gli eventi futuri siano influenzati da particolari comportamenti, senza che vi sia una relazione casuale, vengono da molto lontano. La paura dell'ignoto e dell'immensità degli oceani ha generato sin dagli albori della navigazione una fitta serie di credenze. Per secoli miti e leggende sono stati tramandati a colmare col soprannaturale, quel vuoto che la razionalità ancora non riusciva a riempire. In Grecia, per esempio, si compivano sacrifici umani per assicurarsi il favore degli dei. Così Agamennone, re di Argo, fece immolare sua figlia Ifigenia per ottenere nuovi venti per le navi che dovevano lasciare Troia. I vichinghi invece versavano il sangue degli schiavi sgozzati in segno di benedizione prima del varo di una nave o prima di intraprendere la navigazione. I miti e le leggende che si narravano intorno al mare e alle terribili creature che lo abitavano assunsero tinte ancora più fosche con il diffondersi del cristianesimo, quando a fare degli oceani campi di battaglia, non furono più dei capricciosi spiriti malvagi, ma santi e satanassi. Alle tempeste opera del diavolo venivano contrapposti ed invocati i santi (tutt'ora i marinai invocano per esempio Santa Barbara durante i forti temporali). Sempre durante il cristianesimo non si potevano mollare gli ormeggi il primo lunedì del mese di aprile perché coincideva con il giorno in cui Caino uccise Abele oppure il secondo lunedì di agosto era meglio restare in porto: in quel giorno Sodoma e Gomorra furono distrutte; partire poi il 31 dicembre era altrettanto di cattivo auspicio perché era il giorno in cui Giuda Iscariota si impiccò.
Gli agenti atmosferici come i “fuochi di Sant'Elmo” o come il passaggio di una cometa erano presagi buoni o cattivi a seconda dell'interpretazione che se ne dava; mentre una tromba d'aria in avvicinamento all'orizzonte poteva essere “tagliata” con una spada e deviata recitando una preghiera o una formula magica; le onde si placavano mettendo in mostra i seni nudi di una polena, o facendo scoccare in acqua dal più giovane dei marinai una freccia magica.
Anche gli animali non erano (…sono) immuni dai preconcetti scaramantici. Il gatto, malgrado ami poco il contatto dell'acqua, ha trovato un posto di tutto rispetto sui vascelli. La ragione della sua presenza a bordo si collega alla sua naturale propensione a scovare i roditori ed era anche ritenuto capace di prevedere eventi climatici: se soffiava significava che stava per piovere, se stava sdraiato sulla schiena c'era da aspettarsi una bonaccia, se era allegro e baldanzoso il vento stava per arrivare; se un gatto inoltre andava incontro un marinaio sul molo era segno di buona fortuna, se gli tagliava la strada il contrario (oggi per alcuni se un gatto nero ti attraversa la strada è presagio di brutte notizie); se si fermava a metà strada c'era da aspettarsi invece qualcosa di sgradevole. Si riteneva infine che i gatti potessero invocare una tempesta grazie al potere magico delle loro unghie. Per questa ragione a bordo si faceva sempre in modo che fossero ben nutriti e coccolati. Tra gli uccelli gabbiani e albatros erano l'incarnazione dei marinai morti in mare e portatori di tempeste. Peggio ancora se un cormorano si posava sul ponte di una nave e scuoteva le ali, guai a fargli del male si era posato per rubare l'anima di qualcuno e avrebbe significato naufragio sicuro. Così se tre uccelli si trovavano a volare sopra la nave in direzione della prua, l'equipaggio si disperava per l'imminente disgrazia da questi annunciata. Se uno squalo per esempio seguiva la scia di una nave era di cattivo auspicio perché si credeva fosse in grado di fiutare l'odore della morte. Diversamente i delfini e le rondini erano di buon augurio.
Ma le superstizioni colpiscono anche le persone e allora: “occhio, malocchio prezzemolo e finocchio” (come avrebbe recitato il principe De Curtis).
Gli avvocati (categoria particolarmente detestata dai marinai inglesi che li apostrofano spregevolmente squali di terra) e i preti (averli a bordo rappresentava una aperta sfida a Satana) portavano male (…avvocati, preti e polli non sono mai satolli). Stessa sorte per la donna averla in barca portava male (ora non si dice più, forse per la parità dei sessi). Secondo alcune tradizioni però una donna nuda, o incinta poteva placare anche la più terribile delle tempeste. Poi non ci poteva essere cosa peggiore, prima di salpare, di incontrare una persona con i capelli rossi, con gli occhi storti o con i piedi piatti (…rosso malpelo sprizza veleno). L'unica modo per salvarsi in questo caso era parlargli per prima.
C'erano e ci sono usanze che i marinai cercano assolutamente di evitare a bordo: indossare abiti di un altro marinaio, soprattutto se morto nel corso dello stesso viaggio; evitare di fare cadere fuori bordo un bugliolo o una scopa; imbarcare un ombrello, bagagli di colore nero, fiori e guardare alle proprie spalle quando si salpa); salire a bordo della nave con il piede sinistro; poggiare una bandiera sui pioli di una scala o ricucirla sul cassero di poppa (attualmente i marinai italiani nel ripiegare la bandiera lasciano il colore verde fuori in segno di speranza); lasciare le scarpe con la suola verso l'alto (presagio di nave capovolta); accendere una sigaretta da una candela (significava condannare un marinaio a morte); evitare il suono prodotto dallo sfregamento del bordo di un bicchiere o di una tazza; il rintocco della campana di bordo se non mossa dal rollio; pronunciare le parole: verde, maiale, uovo, tredici, coniglio; parlare di una nave affondata o di qualcuno morto annegato; indossare le magliette fornite dall'organizzazione di una regata; capi di abbigliamento nuovi; cambiare nome a una barca o battezzarla con un nome che finisce con la lettera “a”(in passato è stata sempre una eresia, soprattutto in Italia è ancora fonte di numerosi scrupoli. I francesi hanno risolto il problema cambiando il nome a ferragosto e mettendo in atto questo rituale: procedendo di bolina la barca deve compiere sei brevi virate e poi scendere in poppa piena tagliando in questo modo la sua stessa scia. In questo modo, secondo alcuni, si disegnerebbe un serpente che si morde la coda scongiurando la iella. Solo a questo punto la barca sarà pronta a un nuovo nome ) e tantissime altre superstizioni.
E' invece di buon augurio per un marinaio avere un tatuaggio; lanciare un paio di scarpe fuori bordo immediatamente dopo il varo di una nave, indossare un orecchino d'oro (usanza antica che serviva a coprire le spese di sepoltura qualora il marinaio fosse deceduto); toccare il solino o la schiena di un marinaio; dipingere occhi sul moscone delle barche.
Oggi quando si vara una nave ci si limita a versare dello champagne sul ponte. Più raramente si lancia contro lo scafo l'intera bottiglia del prezioso vino: se questa si rompe è di buona sorte, altrimenti sono dolori.
Il pallino della superstizione di chi va per mare non accenna a svanire neppure oggi e, se non è superstizione, è certamente scaramanzia. E' bene ricordare a tutti che qualunque marinaio prima di salpare, come nella vita di tutti i giorni, non accetta di buon grado gli “auguri” o i “buona fortuna”. Meglio porgergli in “bocca al lupo” o “in culo alla balena


avatarsupporter
inviato il 13 Aprile 2018 ore 17:58

TristeIniziamo bene Confuso

avatarsupporter
inviato il 13 Aprile 2018 ore 18:01

Il capitano Gianka ci ha fatto un corso approfondito di superstizioni marinare a noi occorrerebbe uno stralcio del corso Radio Elettra per provetti navigatori che aveva frequentato quaranta anni fa magari conserva ancora i fascicoli settimanali MrGreen

avatarsenior
inviato il 13 Aprile 2018 ore 18:21

Tranquillo Emme non ti fare illudere;-) Gianka è un fotocopiatore Wikipedia professionista è ci fa credere di essere un gran conoscitore ,in realtà sappiamo bene che ha come base la Scuola Radio Elettra ,specializzazione comandante di velieroMrGreen
Mahhh

avatarsupporter
inviato il 13 Aprile 2018 ore 18:28

Fiducia ragazzi fiducia se no non andiamo da nessuna parte rispettiamo la cultura enciclopedica del capitano MrGreen

avatarsupporter
inviato il 13 Aprile 2018 ore 18:30

Poi non facciamo intendere che siamo (come effettivamente siamo) una ciurma sgangherata se no le ragazze scappano Confuso

avatarsupporter
inviato il 13 Aprile 2018 ore 23:37

sei un artista
complimenti Antonio

claudio c

avatarsenior
inviato il 14 Aprile 2018 ore 1:15

Bisognerà che ogni elemento della ciurma auto certifichi il titolo di studio che ha conseguito..... Al bando, come le superstizioni richiedono, tutti gli avvocati!!! SorrisoMrGreen
..... Francamente non lo sapevo di questa avversione verso gli avvocati!!! MrGreenMrGreenMrGreen
A proposito... Emme, non è che per caso ti sei laureato in giurispripudenza ????? :MrGreenMrGreen
Per dare l'esempio visto il mio ruolo di comandante inizierò per primo: "giuro davanti a Dio, che non sono un avvocato!!!" MrGreenMrGreenMrGreen


avatarsupporter
inviato il 14 Aprile 2018 ore 1:29

Anche io alla larga MrGreen

avatarsenior
inviato il 14 Aprile 2018 ore 7:59

io ho amici avvocatiMrGreenqualche problemaMrGreen

avatarsupporter
inviato il 14 Aprile 2018 ore 8:03

No e che il capitano ha dovuto pagare un salatissima parcella e adesso odia gli avvocati e noi ci dobbiamo adeguare perché se soffre il capitano dobbiamo soffrire anche noi Triste

avatarsupporter
inviato il 14 Aprile 2018 ore 8:04

Buongiorno a tutti e a tutte Sorriso

avatarsenior
inviato il 14 Aprile 2018 ore 8:09

Buongiorno anche da parte mia:-Pun saluto particolare ad Antonio che gentilmente ci accoglie nel suo spazio con discorsi strampalatiSorrisoMrGreen

avatarsupporter
inviato il 14 Aprile 2018 ore 8:35

Si Antonio scusa io però sono strampalato di natura non mi sforzo MrGreen

avatarsenior
inviato il 14 Aprile 2018 ore 10:15

Buongiorno,
intanto grazie a Claudio C. per passaggio e complimenti, non ne sono sicuro, mi è parso di intravederlo da qualche parte sul veliero... :)) Prima però mi è venuta in mente un' altra cosa ! :))
Buon fine settimana e grazie a tutti.


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