Che cosa ne pensi di questa foto?Hai domande e curiosità su questa immagine? Vuoi chiedere qualcosa all'autore, dargli suggerimenti per migliorare, oppure complimentarti per una foto che ti ha colpito particolarmente?
Puoi farlo iscrivendoti a JuzaPhoto, è semplice e gratuito!
Non solo: iscrivendoti potrai creare una tua pagina personale, pubblicare foto, ricevere commenti e sfruttare tutte le funzionalità di JuzaPhoto. Con oltre 251000 iscritti, c'è spazio per tutti, dal principiante al professionista.
| inviato il 25 Maggio 2018 ore 23:23
Grazie Fabio Ciao |
user12181 | inviato il 19 Novembre 2018 ore 11:32
Questo è stato sempre il vero ingresso naturale delle grotte note da secoli, chiuse per sicurezza da un cancello (sul fondo della prima grotta). Mi ricordo il mistero che si celava dietro il cancello, si narrava di gente che in passato si era avventurata nella "grotta" e che non era più tornata, il tempio del Valadier non sta lì per caso… Poi negli anni '70 del novecento gli speleologi hanno scoperto nella zona, seguendo un altro percorso, la "Grotta grande del vento" e hanno continuato a fare scoperte. Per sfruttare turisticamente le nuove grotte e renderle almeno in parte accessibili ai turisti, fu aperto artificialmente, con un tunnel nella roccia, quello che oggi è l'ingresso ufficiale (e molto profano). Trascrivo la lapide ottocentesca posta sul luogo, veramente deliziosa e molto significativa dei sentimenti dei marchigiani "di ogni paese" per queste grotte dalla natura "arcana", di cui stava iniziando la profanazione scientifica e positiva, oltre che della loro ingenua curiosità per il "celebre" (e in un certo senso terribile…) ministro delle finanze piemontese (studioso di mineralogia e cristallografia, alpinista e fondatore del CAI). QUINTINO SELLA COI GEOLOGI ITALIANI IN CONGRESSO A FABRIANO NEL SETTEMBRE MDCCCLXXXII VENNE QUI INDAGANDO LE ARCANE ORIGINI DELLA GROTTA SEGUITO DA MARCHIGIANI D'OGNI PAESE DESIDEROSI DI CONOSCERE E ONORARE IL CELEBRE MINISTRO DI VITTORIO EMANUELE NELLA RIVENDICAZIONE DI ROMA ALL'ITALIA IL MUNICIPIO DI GENGA POSE IL XVII GIUGNO MDCCCC |
| inviato il 19 Novembre 2018 ore 14:11
Murmurto, ti ringrazio tanto per questo approfondimento. Sinceramente non conoscevo la Grotta grande del vento, anche se dubitavo che ci fosse molto di più dietro al tempio. Non per niente le stesse grotte di Frasassi non sono così lontane e mostrano come questo territorio possa riservare delle "profonde" soprese. Un saluto Roby |
user12181 | inviato il 19 Novembre 2018 ore 16:35
La Grotta grande del vento è la principale componente e attrazione delle "Grotte di Frasassi" come le conosciamo oggi, quelle raggiungibili con il tunnel artificiale, è quella che può contenere il Duomo di Milano, come dicono le guide, quindi l'hai visitata senz'altro. Ma fino agli anni '70 quelle grotte non erano state ancora scoperte e la grotta di Frasassi era per tutti quella che cominciava al di là del cancello nel luogo del tempio fotografato, nota quasi esclusivamente ai marchigiani e agli studiosi. Era la meta di un turismo locale, delle gite domenicali dei marchigiani. Probabilmente costituiscono tutte un unico sistema carsico, ancora non completamente esplorato. Ma non voglio essere troppo prolisso e pedante. Le mie precisazioni non è che servano a molto, più che altro hanno interesse per me perché occupano in qualche modo un luogo (oscuro e vago, arcano e misterioso) del mio tempo perduto... |
| inviato il 20 Novembre 2018 ore 9:08
E' vero! Ora che me lo dici, mi viene in mente! Subito non l'avevo collegata alle grotte di Frasassi. Questa cosa è molto interessante: sicuramente pochi sanno di questo "spostamento" del nome, specialmente se non sono marchigiani (siamo piemontesi) e non hanno avuto la possibilità in pochi giorni di guardare al di là di ciò che indicano le guide turistiche. Ho trovato molto bella dal punto di vista geologico anche la stessa vallata dove si trova il tempio, che mi ha ricordato le rocce calcaree della gola del Furlo. Non sei prolisso, figurati! Ma in passato ti sei occupato anche di speleologia? Ciao |
user12181 | inviato il 21 Novembre 2018 ore 17:48
No, però |
user12181 | inviato il 21 Novembre 2018 ore 18:36
No, però quando facevo il liceo avevo intenzione di fare un corso di speleologia organizzato dal gruppo speleologico Nottoloni di Macerata (dopo aver cercato in rete ho trovato tracce di questi nottoloni maceratesi come centro di ricerche speleologiche) la cosa finì lì Comunque di fenomeni carsici ce ne sono parecchi nelle Marche. Se ti capita di tornare da quelle parti, non mancare di visitare l'Abbazia di S. Vittore di Genga, se non l'hai già fatto. Ci sono anche delle terme di acque sulfuree (dall'odore di uova marce…), anche queste legate ai miei ricordi d'infanzia. Per alcuni anni mio padre mi portava là a fare inalazioni a causa della mia asma (che fortunatamente è poi passata). Ricordo le levate all'alba, la puzza dell'aerosol e della camera di nebulizzazione, il vapore umido che si appiccicava addosso), anche questo è un fenomeno di quel mondo infero e arcano.... Vedo che hanno cambiato nome, non si chiamano più Terme di S. Vittore, ma Terme di Frasassi, indubbiamente per trarre giovamento dalla fama addirittura internazionale guadagnata negli ultimi decenni dal nome di Frasassi… tutto scorre e muta, non solo l'acqua sulfurea e ipogea... |
| inviato il 21 Novembre 2018 ore 23:33
Ti ringrazio delle info Sicuramente ci ritorneremo nella zona perché ci sono ancora tante cose che non abbiamo potuto vedere, come la stessa abbazia e le terme. Era il primo dell'anno (quando molti posti sono chiusi) e diluviava. Per questo abbiamo dovuto limitare la gita al tempio e alle bellissime grotte di Frasassi. Le terme che mi hai descritto mi ricordano la Bollente che c'è ad Acqui Terme in Piemonte, soprattutto per l'odore! Ciao |
|

Metti la tua pubblicità su JuzaPhoto (info) |