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| inviato il 26 Novembre 2017 ore 22:24
Matteo, per me era tutto chiaro... Dopo questo tuo intervento, un po' meno. Comunque, religione a parte, sarebbe interessante approfondire cosa intendi per "imporre una direzione" in generale nel presentare una fotografia... La fotografia la fa il fotografo e quale forma espressiva egli vuole comunicare qualcosa attraverso di essa agli osservatori. Questo però non vuol dire imporre. Un altro ci avrebbe visto una cosa diversa e ci sta, ma la comunicazione parte dal fotografo e arriva all'osservatore. Così anche in altre forme d'arte quali la pittura. Magritte addirittura giocava su questa "ambiguità": ti invito a vedere come ha intitolato il suo famoso quadro della pipa. Questo per dire che la fotografia non può essere svincolata da chi la fa; anzi la fotografia parla proprio del fotografo e del suo modo di vedere le cose. Può piacere, si può essere d'accordo o in disaccordo, può non piacere: questo rientra nella soggettività e nei gusti di ognuno. Questa é la mia visione e non pretendo di convincere nessuno; é semplicemente il mio modo di concepire la fotografia. Buona serata, Alberto. |
| inviato il 26 Novembre 2017 ore 22:48
Penso che se fossimo tutti intorno ad un tavolo, anche con Mauro, vis a vis ci si spiegherebbe meglio, e finirebbe magari in una risata. In pratica: secondo me in un forum di fotografia l'immagine in quanto tale è "sovrana". Non dovrebbe pubblicizzare col titolo un proprio (liberissimo, sempre) pensiero. Dovrebbe anzi stimolarlo all'osservatore. Per quanto riguarda anche i titoli di Mauro, probabilmente, potrebbero essere interpretati con una visione ironica. Anche questa è libertà d'interpretazione, giusto? Penso anche che la pittura sia tutt'altra forma d 'espressione, (conosco l'opera che citi) non la tirerei in ballo, in quanto la creazione parte dal nulla, ha meno confini ed è ancora più personale e/o astratta. La tua foto, insomma, dovrebbe eventualmente parlare per te come dici, e non viceversa, cioè tu per lei. Rimane sempre il mio parere e basta eh? Poi, se dici che prima avevi capito meglio, parlando di religione e laicità, dubito... |
| inviato il 26 Novembre 2017 ore 22:50
"" Questo per dire che la fotografia non può essere svincolata da chi la fa; anzi la fotografia parla proprio del fotografo e del suo modo di vedere le cose. "" Anche io, come Viola81, condivido assolutamente il tuo modo di interpretare le immagini. Un cordialissimo saluto Alberto |
| inviato il 26 Novembre 2017 ore 22:53
Proprio così. La fotografia parla del fotografo. Non viceversa.. |
| inviato il 27 Novembre 2017 ore 7:05
Solo due parole: bella foto! Complimenti. Lino. |
| inviato il 27 Novembre 2017 ore 12:08
Alberto e Lino, vi ringrazio per aver espresso il vostro parere! Matteo, stiamo andando sul filosofico spinto... Lasciamo perdere! Ti ringrazio per aver espresso civilmente la tua visione. Ciao, Alberto. |
| inviato il 27 Novembre 2017 ore 16:29
Che "l'amore" terreno o quello universale sia più o meno un mistero, chi più o meno rimane credente di fronte ad un crocifisso, restano dilemmi che sicuramente non possono e non devono districarsi dinnanzi ad una foto; godiamoci almeno qui, uno scatto che nasce da un'idea personale e che va rispettata in ogni sua forma fino al titolo, non dimenticandoci poi che ognuno di noi nelle proprie foto, inevitabilmente mette ciò che ha nel proprio bagaglio culturale, oltre a quello tecnico, e se smuove l'occhio, la testa e il cuore di chi la osserva, vuol dire che quella foto oltre che tecnicamente valida e bella, resta certamente come direbbe Gianni Gardin..."soprattutto una buona foto". Per me questa lo è! Ancora bravo Alberto. Un saluto a tutti Voi. Lino. |
| inviato il 27 Novembre 2017 ore 17:31
Grazie Lino per essere ritornato a spiegare meglio il tuo pensiero! Ciao, Alberto. |
| inviato il 27 Novembre 2017 ore 19:37
Sia la foto che il titolo mi risuonano dentro. Mi piace e grazie per aver proposto questo scatto |
| inviato il 27 Novembre 2017 ore 19:42
Kindly Light (bel nickname! ) ti ringrazio di cuore per aver espresso apertamente il tuo pensiero. Come si può vedere dai riscontro su una semplice foto, il crocefisso é segno di "contraddizione" ieri come oggi. E in questo senso é "misterioso"! Ciao, Alberto. |
| inviato il 27 Novembre 2017 ore 19:56
Molto bella, Alberto. E il titolo dice la sua, a mio avviso. Buona serata, Nicola |
| inviato il 27 Novembre 2017 ore 21:49
Grazie Nicola, per questa conferma! Buona serata, Alberto. |
| inviato il 28 Novembre 2017 ore 22:01
Ciao Alberto, non so se definirla bella o buona ma sicuramente una foto che lascia il segno. A parte il senso cristiano intrinseco che, penso, nessuno mette in discussione, ho provato a guardarla con occhi e con spirito diverso. La croce non è nata col cristianesimo ma era ben nota già agli antichi egizi ed era quasi un simbolo di divinazione, poi col tempo si è trasformata in un oggetto di tortura e di condanna. Infatti i condannati a morte, ancor prima dell'impero romano, dovevano recarsi al luogo dell'esecuzione portando sulle spalle il patibulum (la parte orizzontale della croce) che poi veniva infissa sullo stipes (parte verticale e già infissa nel suolo). Partendo da questo ho considerato la croce come simbolo di morte e l'ho abbinato al titolo che hai dato alla foto e mi son chiesto come può abbinarsi la morte all'amore, la risposta me l'hanno data il volto dell'uomo crocifisso e la scena che sta attorno. Ci sono persone che per amore si sacrificano per gli altri e sono disposti pure a morire per salvare delle vite umane, la storia e anche fatti di cronaca ci possono confortare in questo. Lo si fa senza sapere e capire il perché è un gesto di un momento spontaneo e il volto sereno dell'uomo inchiodato alla croce ci svela il mistero dell'amore, perché l'amore non ha regole è una sentimento spontaneo che, come la nebbia nasconde gli alberi, non ti fa capire e vedere più nulla oltre al gesto che il tuo cuore ti propone di fare e che tu farai, costi quel che costi. E' un mistero e resterà un mistero per chi non crede nei valori della vita, cristiano o ateo che sia, ma sarà una cosa normale per chi riesce ad andare oltre e, senza essere eroi, riesce a dare un senso ad ogni cosa che ci attornia e vivere la vita, fino in fondo, con serenità e, a volte, immergendosi nella nebbia per ritrovare se stessi. Riccardo |
| inviato il 28 Novembre 2017 ore 23:19
Grazie di cuore Riccardo. Il tuo commento "vale" la foto, che voleva proprio suscitare una riflessione sull'amore. “ il volto sereno dell'uomo inchiodato alla croce ci svela il mistero dell'amore „ Proprio così: per chi crede è quel volto la "chiave" per andare oltre la nebbia, perchè Egli è già oltre la croce. Ciao, Alberto. |
| inviato il 28 Novembre 2017 ore 23:23
amen............................ |
| inviato il 28 Novembre 2017 ore 23:36
“ amen............................ „ vedi Mauro,io la foto non l'ho commentata proprio perchè,da ateo, quel simbolo non mi rappresenta ormai da moltissimi anni,però non riesco a mancare di rispetto verso chi la pensa diversamente. tu lo hai fatto dal primo commento,fino a quest'ultimo. si vede che ti ha dato proprio fastidio. sinceramente ti facevo mooolto più intelligente. |
| inviato il 28 Novembre 2017 ore 23:51
La tua mi sembra una semplificazione. Io non ho mancato di rispetto a nulla e a nessuno. Mancare di rispetto è ben altra cosa. Non voglio andare oltre ma il tuo commento è piuttosto deludente. |
| inviato il 28 Novembre 2017 ore 23:54
Invece ha ragione Commissario71! Ognuno è libero di avere la propria opinione, ma in certi casi è meglio tacere... |
| inviato il 29 Novembre 2017 ore 0:04
La religione è veramente una sciagura per l 'umanità . |
| inviato il 29 Novembre 2017 ore 0:12
Le sciagure sono altre... |
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