RCE Foto

(i) Per navigare su JuzaPhoto, è consigliato disabilitare gli adblocker (perchè?)






Login LogoutIscriviti a JuzaPhoto!
JuzaPhoto utilizza cookies tecnici e cookies di terze parti per ottimizzare la navigazione e per rendere possibile il funzionamento della maggior parte delle pagine; ad esempio, è necessario l'utilizzo dei cookie per registarsi e fare il login (maggiori informazioni).

Proseguendo nella navigazione confermi di aver letto e accettato i Termini di utilizzo e Privacy e preso visione delle opzioni per la gestione dei cookie.

OK, confermo


Puoi gestire in qualsiasi momento le tue preferenze cookie dalla pagina Preferenze Cookie, raggiugibile da qualsiasi pagina del sito tramite il link a fondo pagina, o direttamente tramite da qui:

Accetta CookiePersonalizzaRifiuta Cookie



 
Midian...

Landscape

Vedi galleria (26 foto)

Midian inviata il 11 Maggio 2017 ore 16:34 da Gianluca Podestà. 37 commenti, 1639 visite.

, 2 sec f/10.0, ISO 100, treppiede.

ciao Ragazzi !! vi propongo un'altro scatto di una valle francese , Val claree . le montagne sullo sfondo mi hanno subito attratto perchè mi sembrava un passaggio per un'altro mondo, e quindi ho enfatizzato la scena per rendere l'idea di un passaggio notturno ! come al solito commenti e critiche ben accette!



Vedi in alta risoluzione 2.7 MP  



PAGINA: « PAGINA PRECEDENTE | TUTTE LE PAGINE |


Che cosa ne pensi di questa foto?


Hai domande e curiosità su questa immagine? Vuoi chiedere qualcosa all'autore, dargli suggerimenti per migliorare, oppure complimentarti per una foto che ti ha colpito particolarmente?


Puoi farlo iscrivendoti a JuzaPhoto, è semplice e gratuito!

Non solo: iscrivendoti potrai creare una tua pagina personale, pubblicare foto, ricevere commenti e sfruttare tutte le funzionalità di JuzaPhoto. Con oltre 243000 iscritti, c'è spazio per tutti, dal principiante al professionista.




avatarsenior
inviato il 22 Maggio 2017 ore 14:06

Angus: chiedo anche io a Gianluca di scusarci se utilizziamo in modo improprio il "suo" spazio. Le tue parole sono dettate da saggezza e buon senso e, sinceramente, le apprezzo così come apprezzo, e molto, le tue bellissime foto. Il mio è puro ragionamento e capisco che un vero paesaggista-naturalista ( quale io probabilmente non sono) prenda spunto e ritragga la natura così come è. Però, dai, da sempre l'arte ha subito continui cambiamenti e modificato il proprio stile, il proprio linguaggio e le proprie tecniche. E la fotografia è una forma d'arte. Scrivevo, banalizzando il concetto, parlando di pietrine e rametti e di filtri e sono con te che la natura possa essere ritratta quale essa è e con gli elementi che le sono propri, ma non si può nemmeno continuare all'infinito con uno stile, un certo modo di comporre, un'unica estetica. E' come rifare uguale Caravaggio a distanza di centinaia di anni. Il problema, ti confesso, me lo sono posto (anche con un po' di fastidio) ascoltando le critiche di qualche mio amico che vive nel mondo dell'arte (ma non fotografa) e che si occupa di esposizioni e di musei. Vedendo un bel po' di foto di paesaggio (anche le mie mediocri), dopo un'iniziale gradimento, alla fine ha concluso utilizzando termini come di "noiosa e ripetitiva perfezione". Sinceramente la cosa da tempo mi ha fatto pensare.
Certo, tu parli, giustamente, di "linguaggio fotografico al servizio della natura...non viceversa" e ci siamo, e poi di "raccontare un luogo inserendo parte di noi stessi" dove la parte di noi stessi non sempre traspare, non si percepisce e/o è troppo simile a quella di tanti altri. E allora mi chiedo se per essere un naturalista serva necessariamente usare la reflex o solo...esserci e guardare. E se descrivere una realtà ci faccia essere fotografi o, che so, scrittori. C'è qualcosa che stride, penso che lo senta anche tu.

avatarsenior
inviato il 22 Maggio 2017 ore 14:35

Isolo due tuoi passaggi, che per la mia visione si uniscono in un unico ragionamento


dai, da sempre l'arte ha subito continui cambiamenti e modificato il proprio stile, il proprio linguaggio e le proprie tecniche. E la fotografia è una forma d'arte


allora mi chiedo se per essere un naturalista serva necessariamente usare la reflex o solo...esserci e guardare. E se descrivere una realtà ci faccia essere fotografi o, che so, scrittori


Per la prima affermazione non tutti la pensano così...Tra gli illustri sostenitori abbiamo ad esempio Berengo Gardin, che da sempre dichiara di non considerare la fotografia arte...
Io in parte invece credo lo sia, così come lo sostiene Guy Tal in un suo bellissimo libro (More Than A Rock) che stra consiglio a tutti (ma è in inglese)...Però credo occorra stare attenti, perché come dicevo, in ambito naturalistico inquadrare la fotografia come forma d'arte potrebbe portare fuori bersaglio...
E qui mi allaccio al secondo Quote...Talvolta ci sfugge il potere della fotocamera...Cioè quello di registrare un momento, una situazione che stiamo vivendo...Per cui, tra l'"essere li" e l'essere li e fare "click", credo passi una differenza non da poco...Credo che da questo punto di vista occorra sgombrare il campo dagli equivoci...Possiamo poi discute su come uno fa il click...Con quali vetri e che postproduzione applica in seguito...ecc ecc...

Per concludere, credo che come avevo accennato sia fondamentale porre l'accento su qualcosa che i social non possono portare all'attenzione e valorizzare, cioè il progetto fotografico.
Credo, almeno in naturalistica, che il vero fine di uno scatto sia quello di legarlo ad un progetto...E di poter leggere la singola immagine all'interno di un contesto più articolato...
Conscio del fatto che il mondo dei social non è il più adatto a mostrare tutto ciò, mi trovo costantemente impegnato a prendere decisioni su quali scatti valga la pena pubblicare qui e altrove e quali invece sia meglio mostrare attraverso altri canali o, perché no, per ora, non mostrare affatto...;-)

Gianluca...
Riscusa!!!!!!MrGreenMrGreenMrGreenMrGreen

avatarsenior
inviato il 22 Maggio 2017 ore 15:13

Ok, resteremo a guardare l'evolversi del genere, qualcosa succederà: non credo che tra 10-20 anni rivedremo le stesse inquadrature e le stesse composizioni. Sarà interessante ogni futuro dibattito.
Un saluto a tutti

avatarsenior
inviato il 22 Maggio 2017 ore 17:06

Ragazzi ci mancherebbe !!! queste discussioni dovrebbero essere sempre messe sul tavolo, magari dentro ad un forum rischiano di diventare una sorta di "rissa da bar" perchè non avendo di fronte gli interlocutori si puo ricadere in facili fraintendimenti .

Le argomentazioni di Angus sono molto ben fondate, e trovo che la sua visione di fotografia sia ben chiara , precisa, sa dove andare e come .D'altra parte ciò che dice Claudio è corretto .

Specialmente nel paesaggio , è davvero ma davvero facile l'omologazione . Sia per chi fa paesaggio naturalistico sia per chi lo fa piu' digital art . Credo che il "paesaggio" sia uno dei generi piu' difficili, piu' scontati e svalutati nella fotografia .
Ci sono lidi fotografici dove il paesaggio non è neanche considerato "fotografia" , perchè è solo una semplice cartolina... non racconta nulla , non è concettuale come un'astratto , non ha valore di reportage come appunto il reportage o il piu' artistico stii-life, non cerca le sensazioni e le emozioni come il ritratto , insomma , è banale , scontato e debole. Proprio per questo i paesaggisti famosi sono davvero pochi... nella "naturalistica" chi fà wild life è piu' soggetto a tramettere un'emozione, da animali piuttosto schivi e rari ( ho guardato almeno 5 volte "Artique" di Munier che secondo me è la quintessenza del wildlife..) e proprio per questo motivo i paesaggisti cercano qualsiasi ramo, rametto, pietra, fiore per poter descrivere al meglio un paesaggio . Non è una regola , ma aiuta di certo a rendere bene l'idea di natura.

Conscio del fatto che il mondo dei social non è il più adatto a mostrare tutto ciò, mi trovo costantemente impegnato a prendere decisioni su quali scatti valga la pena pubblicare qui e altrove e quali invece sia meglio mostrare attraverso altri canali o, perché no, per ora, non mostrare affatto...;-)
questa è un'altra sacrosanta verità , ad oggi il mondo social ha bisogno di immagini wow, di fotografie che lascino a bocca aperta... ma che , inesorabilmente ricadono nel banale
Vedendo un bel po' di foto di paesaggio (anche le mie mediocri), dopo un'iniziale gradimento, alla fine ha concluso utilizzando termini come di "noiosa e ripetitiva perfezione". Sinceramente la cosa da tempo mi ha fatto pensare.
esattamente come ha scritto Claudio , il rischio piu' grosso è quello di ricadere in una noiosa e ripetitiva perfezione.


Ed è proprio per questo motivo che molte volte provo a fare delle composizioni diverse, a non mettere tutti gli elementi dove le regole dicono , provo a "sbagliare" per dare forza ad una foto. Credo che questo approccio molte volte dia risultati poco condivisibili, nei quali poche persone ne vedono un senso , ma credo che alla lunga possa dare i suoi frutti , perchè nella mia testa , non ci deve essere omologazione, quando questa è stata omessa , sono nati i piu' grandi" artisti " anche in campo fotografico. Penso che se non avessi messo quelle due pietre in quel modo , simettriche alle montagne , non si sarebbe creata questa discussione , sarebbe stata una foto fatta bene , come tante altre.

No mi voglio nascondere dietro questa scusa... ma non voglio neanche farmi bloccare , io ci provo , al limite , ho sbagliato la foto MrGreen
MrGreenMrGreenMrGreen

avatarsenior
inviato il 22 Maggio 2017 ore 17:24

Intanto io non chiedo scusa a Gianluca per lo spazio occupato.... MrGreenMrGreenMrGreen
La standardizzazione della fotografia in certi ambienti è un pensiero che in parte condivido anche io. La fotografia naturalistica è una fotografia tendenzialmente di documentazione, al limite di emozione e qui basta per riprenderla un buon artigiano , magari con qualche dote escursionistica /atletica come valore aggiunto. Questi fotograferà secondo la sua cultura fotografica che è fatta di nozioni, regole studiate e di un background di probabilmente migliaia di altre fotografie simili alle sue o simili al suo gusto.
E' qui che il fotoamatore evoluto o il professionista agiscono e fotografano. Un miscuglio di conoscenza, cultura naturalistica, tecnica sul campo e di sviluppo.
Ma essendo in tanti, perchè per fare l'artigiano basta applicazione e conoscenza, doti che si sviluppano studiando e impegnandosi, si tende un pò ad essere tutti molto simili. E' per questo che vediamo fiorellini nei primi piani, il sasso nell'acqua, il cespuglio o la radice, con dietro il paesaggio e magari un cielo con una piacevole luce o atmosfera. Ma cosa può fare un artigiano di più, se deve fotografare la natura senza distorcerne la visione non ci si può inventare molto altro, i fattori in gioco permessi sono qualche scatto con tempi lunghi all'acqua o a qualcosa che si muove. Se si superano queste cose dette, quindi colorando, variando luci, togliendo o mettendo, allungano o accorciando, si cade in una altra fotografia, che è il genere fantasy ma non è più naturalistica.
Questo è l'artigiano della fotografia, facilmente frequentatore di forum e/o social dove cerca visibilità per emergere, poi però non dimentichiamo che esitono anche fotografi che hanno un talento innato e che li rende, questi sì, artisti della fotografia naturalistica. Ma sono come il leopardo nelle nevi...Cool

avatarsenior
inviato il 22 Maggio 2017 ore 17:26

Credo che il "paesaggio" sia uno dei generi piu' difficili, piu' scontati e svalutati nella fotografia .
Ci sono lidi fotografici dove il paesaggio non è neanche considerato "fotografia" , perchè è solo una semplice cartolina... non racconta nulla , non è concettuale come un'astratto , non ha valore di reportage come appunto il reportage o il piu' artistico stii-life, non cerca le sensazioni e le emozioni come il ritratto , insomma , è banale , scontato e debole. Proprio per questo i paesaggisti famosi sono davvero pochi


Son ben d'accordo...;-)
E mi fa ben arrabbiare sta cosa...Ma infondo penso sia solo figlia del distacco dalle sue origini (la natura) che sta progressivamente ed inesorabilmente vivendo la razza umana...

Come se ad esempio, giusto per citarne uno...Guy Tal non un fotografo di livello assoluto...

avatarsenior
inviato il 22 Maggio 2017 ore 17:44

grazi ancora Gianluca per avere "ospitato" simpaticamente la digressione.

avatarsupporter
inviato il 22 Maggio 2017 ore 21:56

Bella discussione, avete detto cose interessanti e centrato bene alcuni punti, secondo me però la via per sfuggire all'omologazione resta una sola, quella di sempre, purtroppo la più difficile specie nel paesaggio, la visione del fotografo, il fotografo rivela diceva la Sontang, il vero salto di qualità lo si fa quando si vedono cose che agli altri sfuggono, non serve infrangere regole tanto per, scovare luoghi remoti o cercare effetti speciali in post, non esistono tutorial che lo insegnino, si prova, si allena lo sguardo e intanto si ci contenta di quello che si riesce a fare, che può anche non essere poco specie se proviamo almeno a raccontare ciò che troviamo realmente, senza per forza lavorare sul copione portato da casa e magari scritto da un altro, non arriviamo probabilmente al top ma facciamo un buon lavoro;-)

avatarsenior
inviato il 22 Maggio 2017 ore 22:28

secondo me però la via per sfuggire all'omologazione resta una sola, quella di sempre, purtroppo la più difficile specie nel paesaggio, la visione del fotografo, il fotografo rivela diceva la Sontang, il vero salto di qualità lo si fa quando si vedono cose che agli altri sfuggono, non serve infrangere regole tanto per, scovare luoghi remoti o cercare effetti speciali in post, non esistono tutorial che lo insegnino, si prova, si allena lo sguardo e intanto si ci contenta di quello che si riesce a fare, che può anche non essere poco specie se proviamo almeno a raccontare ciò che troviamo realmente, senza per forza lavorare sul copione portato da casa e magari scritto da un altro, non arriviamo probabilmente al top ma facciamo un buon lavoro;-)

come sempre precisa e essenziale l'analisi di caterina.
hai descritto alla perfezione il mio mondo fotografico.solo una frase non mi identifica.
non arriviamo probabilmente al top ma facciamo un buon lavoro

da togliere assolutamente il "probabilmente"MrGreen ma sono consapevole dei miei limiti.
l'unica cosa che conta è solo la soddisfazione personale,quella che mi accompagna fin da quando ho iniziato a fotografare e tanto mi basta.

avatarsupporter
inviato il 22 Maggio 2017 ore 22:45

Certo Simone, con una consapevole soddisfazione personale e nel mio caso l'idea di far bene il proprio lavoro, si può essere contenti, poi si continua ad impegnarsi per migliorare...

avatarsenior
inviato il 23 Maggio 2017 ore 9:53

Pensando a "Omologazione" nella foto naturalistica di paesaggi mi vengono in mente le 10000 foto tutte uguali alle 3 cime e alla baita Segantini, le 100000 foto alla piana di Castelluccio e il milione a Vitaleta. (in ordine di fatica per arrivarci...). Ecco, se superassimo questo sarebbe già un passo avanti, ma è troppo forte per alcuni lo stimolo di andare a fare foto che sicuramente riceveranno vagonate di like...Cool

avatarsenior
inviato il 23 Maggio 2017 ore 10:01

Max concordo ma...

Spesso durante un viaggio o un trekking li ci si finisce....E volente o nolente la foto la si fa...

Esempio eclatante?
Kirkjufell, Islanda...

HO girato come un pellegrino per trovare una situazione differente dalla solita inquadratura montagna più cascatelle...

Ho risalito il fiume, sono ridisceso...Ho fatto tante inquadrature differneti..Qualcosa ha funzionato...Molto altro no...
Poi sono passato davanti alla mattonella, e lo spirito maligno del fotografo omologato mi ha posseduto...Mi sono seduto li e ho scattato...
Non è un male a mio avviso fotografare le icone...E' deleterio forse andare in quel luogo SOLO per fare QUELLA foto con QUELLA inquadratura...
Questo perché lo vedo come un fotografare con il solo intento del "like sul social" non pensando a tuto il resto che in realtà è l'unica cosa che conta...

avatarsenior
inviato il 23 Maggio 2017 ore 11:16

tutto quanto è stato detto è assolutamente condivisibile: e se, come dice giustamente Simone, "l'unica cosa che conta è la soddisfazione personale", probabilmente il viaggio, il percorso seguito, il tempo impiegato per raggiungere un luogo, le chiacchiere con amici e compagni di strada, i propri pensieri, il mettercela tutta, sono il giusto complemento di una foto. E allora anche la classica "mattonella" (di cui parla Angus) può essere un bel momento di fotografia

avatarsenior
inviato il 23 Maggio 2017 ore 11:20

utto quanto è stato detto è assolutamente condivisibile: e se, come dice giustamente Simone, "l'unica cosa che conta è la soddisfazione personale", probabilmente il viaggio, il percorso seguito, il tempo impiegato per raggiungere un luogo, le chiacchiere con amici e compagni di strada, i propri pensieri, il mettercela tutta, sono il giusto complemento di una foto. E allora anche la classica "mattonella" (di cui parla Angus) può essere un bel momento di fotografia


non sono mai stato piu' d'accordo con qualcuno Claudio !!

avatarsenior
inviato il 23 Maggio 2017 ore 12:09

@Angus (ma come fai di nome? Sorriso) quando si và in vacanza in luoghi remoti, per il tempo a disposizione, la poca conoscenza del luogo etc etc si fà quello che si può, lo capisco bene, quindi in quel caso mi sarei comportato come te. MrGreen E se invece riesco, pur scattando dalla stessa mattonella, a raccontare qualcosa di diverso, ben venga e bravo io. ( Ma è molto difficile..) Però personalmente la foto omologata me la terrei per me, come ricordo, perchè se fotografare può essere anche un bellissimo momento passato insieme ad amici immersi nella natura, se questo non viene trasmesso nella foto non ha motivo di essere condivisa a chi non ne è stato partecipe.

avatarsenior
inviato il 23 Maggio 2017 ore 12:54

@Max ... il problema molte volte è proprio fare uscire queste emozioni attraverso uno scatto , specialmente attraverso un paesaggio che non ha il potere comunicativo, ad esempio, di uno sguardo umano o animale.
Mi sta capitando ultimamente di arrivare nella location, assistere anche ad un bel tramonto, ma non riuscire a scattare , perché dentro la foto non riesco a trasmettere quello che vivo. Credo che sia un limite queste perché se non ho il monte che svetta, il primo piano importante e una linea guida, a volte mi blocco.

La mia scelta adesso è quella di scattare lo stesso , provando a "guardare" oltre... magari qualcosa ne usciràSorriso

avatarsupporter
inviato il 23 Maggio 2017 ore 13:26

Secondo me non è tanto la scena a causare omologazione quanto il modo in cui viene ripresa, a Manarola facendo quattro passi per il paese la quasi totalità dei fotografi arriverà a fare la stessa foto anche senza aver mai visto una foto di Manarola prima, semplicemente c'è un punto di ripresa comodo, facile e con uno scenario splendido davanti che è impossibile ignorare, non è omologazione è istinto, se invece in uno dei classici nititissimi tramonti invernali tipicio della nostra costa rappresento una Manarola tra la nebbia perchè mi hanno spiegato nel tutorial che va fatto così e quindi applico lo stile ( frutto di una mia visione artistica personale ovviamente!!!MrGreen) sempre indiferentemente dall'Islanda alla Corsica, non solo faccio foto omologata ma non racconto assolutamente nulla.




Metti la tua pubblicità su JuzaPhoto (info)
PAGINA: « PAGINA PRECEDENTE | TUTTE LE PAGINE |



Alcuni commenti possono essere stati tradotti automaticamente con Microsoft Translator.  Microsoft Translator



 ^

JuzaPhoto contiene link affiliati Amazon ed Ebay e riceve una commissione in caso di acquisto attraverso link affiliati.

Versione per smartphone - juza.ea@gmail.com - Termini di utilizzo e Privacy - Preferenze Cookie - P. IVA 01501900334 - REA 167997- PEC juzaphoto@pec.it

www.juzaphoto.com - www.autoelettrica101.it

Possa la Bellezza Essere Ovunque Attorno a Me