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| inviato il 22 Ottobre 2016 ore 10:22
Al primo sguardo ho avvertito un richiamo alla tua Bassa padana. Due immagini diverse: una caratterizzata dal movimento, l'altra dall'immobilità. Eppure... Il trait d'union che mi ha portato a quest'accostamento è forse l'eleganza un po' retró, quasi anacronistica delle due donne e la loro femminilità delicata e discreta, in contrasto con l'ambiente che le circonda. Ciao Francesco |
user81257 | inviato il 22 Ottobre 2016 ore 19:33
Io Francesco lo conosco poco, infatti ho pensato che IO avrei clonato quella parte, sono per l'essenziale, quel cartello non mi piace proprio Poi possiamo dargli tutti i significati del mondo, anche belli da come li hai espressi, ma continua comunque a non piacermi Marco. |
| inviato il 23 Ottobre 2016 ore 15:20
Carissimo Marco, detto che posso anche convenire senza fatica sul fatto che si poteva clonare... Vedi come, l'idea di "critica costruttiva", che tale non può in alcun modo essere, sposta l'osservazione su soggettività non più interessanti degli oggetti a cui si rivolge? Cioè, detto che il cartello non ti piace, e detto che io non trovo la cosa rilevante (e sono quindi di idea diversa, poi spiego perchè), cosa utilmente possiamo farne? Ecco perchè trovo sempre più sensate espressioni del tipo "sta foto mi fa schifo", magari, questo si, aggiungendo che così è per via del cartello Probabilmente la foto è più bella senza, clonandolo? Magari si. Clonarlo è un "atto impuro"? Certamente no. Premesso questo, e dandoti quindi ragione, io non lo clonerei perchè: - visivamente crea una linea con il volto e mantiene certi pesi nel fotogramma. Se lo tolgo porto tutta l'attenzione sul viso, verissimo, ma l'equilibrio mi cade troppo da quella parte e la geometria non mi convince molto. - Inoltre, su un piano totalmente diverso.... Immaginiamo che si osservi questa foto tra un secolo: quel cartello sarà iconografia di un tempo, narrante probabilmente assai più della donna. C'è, fa parte della scena, del treno. Di una società. Quando io osservo immagini di tempi e luoghi non miei, tutto questo è "pezzo" di vita. Esteticamente sono di certo più avvincenti le acque setose, non c'è dubbio. E clonare tutto ciò che disturba fa bene. Ma lasceremo qualcosa, attraverso kilolitri di acque setose e cieli impressionanti? Grazie di cuore Marco, per i tuoi sempre graditissimi passaggi. Ale carissimo, grazie del passaggio, del tuo sempre graditissimo apprezzamento, del tuo modo di leggere le immagini, che sento vicino e che mi piace... Però, dai, clonare non è mica peccato, no? Anonima-Paola carissima.... sempre capace di vedere relazioni sottili, ben al di la di ogni intenzione a monte E sempre capace di una nota tua, in ogni lettura.... Un abbraccio F |
user81257 | inviato il 23 Ottobre 2016 ore 16:12
Se io avessi scritto "mi fa schifo a causa del cartello" (cosa peraltro non vera), non avrei instaurato un dialogo sulla fotografia e sul modo di vederla/leggerla. Hai fornito una spiegazione dal tuo punto di vista (più che sacrosanto, sei tu che hai scattato la foto) ed io posso essere d'accordo con le tue parole o no, ma non importa, hai spiegato del perché e hai dato uno spunto a me di un significato che non coglievo. E magari io potrei aver dato un punto di vista diverso dal tuo. Quindi, sono sempre più d'accordo che la "critica costruttiva" (chiamala come vuoi) non debba alterare la volontà del fotografo, ma è importante che ci sia, se non altro per parlare e spiegare, o meglio, per far comprendere al 100% la fotografia a chi magari non ne cogli subito le mille sfaccettature che essa può donare. Quindi “ Cioè, detto che il cartello non ti piace, e detto che io non trovo la cosa rilevante (e sono quindi di idea diversa, poi spiego perchè), cosa utilmente possiamo farne? „ semplice: parlarne Marco. |
user81257 | inviato il 23 Ottobre 2016 ore 17:13
Mi fa piacere parlare con te. Alla prossima. |
| inviato il 23 Ottobre 2016 ore 19:42
Caro Ale, apprezzo molto, nel leggerti, soprattutto la tua lucidità: al di la del merito, al di la del concordare su questa o quella cosa specifica, apprezzo sinceramente un approccio che sa essere insieme lucido, appunto, ma parimenti "sensibile" (sensibile nel senso di inquadrare la fotografia in quella sua dimensione che è comunicazione, enunciazione morale e travaso di stati d'animo. Sensibile appunto...). Molto spesso, il problema più grosso delle chiacchiere nei forum è costituito dal fatto di procedere eccessivamente per bianchi e neri. Come già mi è capitato di dire, io credo che nel 99% delle faccende la risposta giusta sarebbe... dipende Questo per dire cosa? Che le clonature, per esempio, non sono satana e va bene farle. Ma so che detta così... poi diventa lo sdoganamento (per qualcuno) per ogni volgare eccesso di pp. Sembra cioè che o sei puro-purissimo o sei tarocco-tarocchissimo. Ma la mia cultura fotografica esclude sia l'una che l'altra posizione, cercando di evolvermi, di maturare, per discernere da me, ogni volta, quali sono gli equilibri, le soglie, per rimanere in quel codice di racconto che ho scelto di provare a portare avanti. Per questo dico che, di base, o si apprezza oppure no. Perchè ognuno ha il suo, di codice, le sue soglie, e il giudizio non è quindici così semplice. Se non nel dire "sta roba non mi piace". Berengo Gardin e Eugene Smith dicono in sostanza l'opposto, in termini di "come si fa", di "cosa è giusto". Ma non sono entrambi (e giustamente) storia della fotografia? E non è un caso credo, che proprio in questo forum, io pure sono stato tacciato tanto di "purismo integralista", quanto del suo opposto, e cioè di risultare "taroccatore disonesto" Si, mi piace il tuo approccio, perchè crea la possibilità di fare quello che la "critica costruttiva" (a mio parere ovviamente) non riesce a fare: ovvero quel parlare "intorno" alla fotografia, che personalmente credo sia, quello si, un ottimo modo per crescere. Non tanto per migliorare la capacità di focheggiare, certo, ma magari per evolversi un po' nel dare spazio alle idee. E, ultima cosa... se il tuo modo di relazionarsi alle cose fosse arrogante, allora l'arroganza sarebbe la benvenuta per trasformare in meglio ogni luogo di comunicazione in rete Grazie davvero, anche per queste chiacchierata, e buona serata F |
| inviato il 25 Ottobre 2016 ore 14:20
Francesco, magnifica anche questa! Da un solo fotogramma emerge la curiosità sulla donna assorta con il fiore, su cosa stia pensando, sul suo momento di preoccupazione o malinconia....prima della prossima fermata. Complimenti! Gabriele |
| inviato il 26 Ottobre 2016 ore 12:55
Caro Gabriele... davvero grazie ancora una volta per la tua "presenza" Un caro saluto F |
| inviato il 26 Ottobre 2016 ore 19:29
Francesco, grazie a te per la disponibilità e apertura nel condividere sia le immagini, sia le valutazioni. Sulla questione del cartello non ho le idee chiarissime. La mia prima considerazione è che, più che un elemento di distrazione, è un elemento del treno. Qui sembra avere l'effetto di dare un po' più di peso visivo alla parte sinistra dell'immagine, senza rubare la scena agli altri elementi. Non entro nella questione della legittimità della clonazione. Ma immagino che se il cartello fosse stato molto più luminoso, più del volto della donna, probabilmente avrebbe sbilanciato troppo l'immagine e la avrebbe resa meno efficace di come è adesso. Ma in quel caso, per il miglior risultato finale, consiglierei agli smanettoni clonatori di scurire il cartello, piuttosto che eliminarlo. |
| inviato il 13 Novembre 2016 ore 16:45
mi colpisce la serafica staticità della donna..tutto è contrasto in lei... la posa contenuta ma imponente, la leggera arroganza che fu di un tempo, velata da una dignitosa calma. Come vivere l'oggi in un tempo passato che si legge nel suo sguardo attraverso la velocità del paesaggio che sorre dai finestrini di una metropolitana moderna. Un grande scatto ...pieno di contraddizioni ..le nostre contraddizioni...Ciao un saluto:-) |
| inviato il 13 Novembre 2016 ore 19:38
Grazie del passaggio e del commento cara Maurizia Ottima la lettura, che bene si attanaglia a un luogo, Berlino, dove tutto si sovrappone e tutto si somma. Dalle architetture agli stati dell'anima. Dove le contraddizioni che tu richiami si sublimano, diventando insieme emblema di un tempo e traccia, per un tempo a venire. Un abbraccio F |
| inviato il 16 Novembre 2016 ore 6:56
Stupenda foto, sono da poco sul portale e non conosco tutti, come ho fatto a non notare le tue foto! Il tuo stile mi piace moltissimo. Complimenti per la produzione che ho proprio voglia di "sfogliarla tutta" . Complimenti davvero! Salvatore |
| inviato il 16 Novembre 2016 ore 17:51
Caro Salvatore... se sei da poco in questi lidi, per prima cosa... benvenuto! Mi piace che ti piaccia, e ti ringrazio di cuore per l'apprezzamento. Se poi sfogliando cambiassi idea, ne chiacchiereremo, in giro per il forum Un caro saluto F |
| inviato il 10 Febbraio 2017 ore 22:19
Un viaggio non solo sul treno, ma anche nei pensieri di lei.... Bellissima !!! Un saluto. stefano |
| inviato il 21 Febbraio 2017 ore 0:07
Viaggio, imperscrutabile, mio caro Stefano Grazie, di cuore, e un abbraccio! F |
| inviato il 29 Marzo 2017 ore 13:59
Anche questa merita tanto... |
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