RCE Foto

(i) Per navigare su JuzaPhoto, è consigliato disabilitare gli adblocker (perchè?)






Login LogoutIscriviti a JuzaPhoto!
JuzaPhoto utilizza cookies tecnici e cookies di terze parti per ottimizzare la navigazione e per rendere possibile il funzionamento della maggior parte delle pagine; ad esempio, è necessario l'utilizzo dei cookie per registarsi e fare il login (maggiori informazioni).

Proseguendo nella navigazione confermi di aver letto e accettato i Termini di utilizzo e Privacy e preso visione delle opzioni per la gestione dei cookie.

OK, confermo


Puoi gestire in qualsiasi momento le tue preferenze cookie dalla pagina Preferenze Cookie, raggiugibile da qualsiasi pagina del sito tramite il link a fondo pagina, o direttamente tramite da qui:

Accetta CookiePersonalizzaRifiuta Cookie


  1. Gallerie
  2. »
  3. Fauna (no uccelli)
  4. » La tana del geco

 
La tana del geco...

Il mondo dei gechi

Vedi galleria (7 foto)

La tana del geco inviata il 12 Marzo 2023 ore 18:26 da MarcoCoppola. 27 commenti, 625 visite. [retina]

, 1/250 f/14.0, ISO 100, mano libera. Specie: Hemidactylus turcicus

I gechi verrucosi mi hanno sempre incuriosito, per questo dalla primavera all'autunno dedico molte notti alla loro osservazione. Vivono tra le fenditure delle pareti di una piccola capanna abbandonata, è una zona con tante specie di insetti e il cibo non gli manca. Questo posto è molto sicuro per loro, non ci sono predatori e il tetto li protegge anche dalla pioggia; li ho fotografati molte volte durante i temporali. Da maggio ad ottobre vado quasi tutte le notti da quelle parti e molti esemplari sono ormai abituati alla mia presenza e non scappano più, solo i piccoli spesso sono più paurosi. Fotografarli è molto difficile: all'interno della capanna ho costruito con dei tronchi un appoggio per la macchina fotografica e i flash, così posso posizionarla vicino alle tane e scattare con un telecomando appostandomi ad 1 metro di distanza. Uso questo sistema molto raramente solo in posti stretti e difficili da raggiungere, la macchina fotografica è fissa in un punto e per scattare devo aspettare che il geco sia nella giusta posizione. Preferisco sempre fotografare a mano libera in modo da seguire i movimenti dei gechi con agilità. Fotografare la parete esterna è ancora più difficile, il terreno è in discesa e non posso costruire nessun appoggio; proseguo solo con la macchina fotografica e i flash in modo da avere una mano libera. Mi apposto vicino alla parete e aspetto che i gechi escano dalle tane; uso solo la debolissima luce della torcia, nelle notti con luna piena invece aspetto completamente al buio perché con la poca luce naturale vedo molto bene. Lo spazio è molto stretto e devo fotografare sempre con il 35mm e i flash montati davanti all'obiettivo. La scorsa estate ho provato a posizionare delle fototrappole per una notte mentre io esploravo un altro posto, purtroppo il giorno dopo ho visto che la qualità era veramente troppo bassa. Non mi è piaciuto nemmeno il suo funzionamento: fin da piccolo ho sempre osservato gli animali da vicino, il fatto di dover lasciare lì la fototrappola e non poter osservare la scena mi faceva sentire come se mi stessi allontanando da quel mondo che ho sempre voluto raggiungere. Sono un amante della natura, la fotografia è solo lo strumento che mi consente di avere un ricordo di questi momenti unici e rari. Ho sempre saputo che le fototrappole non sono adatte a me, questa prova non ha fatto altro che rafforzare la mia già enorme ostinazione in questa passione. Dal giorno dopo ho ripreso i miei appostamenti in quel posto e non ho più smesso fino all'arrivo dell'inverno. Quella notte di fine agosto mi sono avvicinato alle tane con la torcia e ho visto questo bellissimo esemplare, non si è spaventato e sono rimasto ad osservarlo per qualche minuto, poi si è allontanato nascondendosi nel terreno. La fenditura che vedete in basso è solo una delle tante tane, hanno costruito anche dei profondi cunicoli sotterranei nel terreno intorno alla capanna. Mi piace moltissimo fotografarli nel loro ambiente, i gechi sono molto paurosi e se mi avvicino troppo possono scappare. Come con altre specie, ho vissuto alcuni momenti unici e inaspettati: alcune volte sono stati loro ad avvicinarsi, a salire anche sulla mia mano e tante volte ho sentito il loro particolare verso simile ad uno squittio. Ora è ancora presto, ma tra due mesi ricomincerò le mie esplorazioni notturne, senza tregua fino al prossimo inverno.



Vedi in alta risoluzione 24.0 MP  



PAGINA: « PAGINA PRECEDENTE | TUTTE LE PAGINE |


Che cosa ne pensi di questa foto?


Hai domande e curiosità su questa immagine? Vuoi chiedere qualcosa all'autore, dargli suggerimenti per migliorare, oppure complimentarti per una foto che ti ha colpito particolarmente?


Puoi farlo iscrivendoti a JuzaPhoto, è semplice e gratuito!

Non solo: iscrivendoti potrai creare una tua pagina personale, pubblicare foto, ricevere commenti e sfruttare tutte le funzionalità di JuzaPhoto. Con oltre 242000 iscritti, c'è spazio per tutti, dal principiante al professionista.




avatarsupporter
inviato il 18 Marzo 2023 ore 11:52

ottima!Sorriso

avatarsupporter
inviato il 18 Marzo 2023 ore 12:32

In tuta mimetica!!!!!!
Spettacolo!!!!

avatarsenior
inviato il 18 Marzo 2023 ore 20:13

grazie mille Mario e Oleg sono contento che vi sia piaciuta.
Ciao

avatarsenior
inviato il 19 Marzo 2023 ore 15:40

bellissima
quasi non si nota nemmeno
complimenti ciao ;-)

avatarsenior
inviato il 20 Marzo 2023 ore 21:40

Grazie di cuore Lello Sorriso
Ciao

avatarsupporter
inviato il 21 Marzo 2023 ore 18:58

Magnifico anche il mimetismo. Ti risulta che il Geco comune sia invece confidente?

Un salutone
Maurizio

avatarsenior
inviato il 21 Marzo 2023 ore 20:22

Ciao Maurizio
Quello che dico io non è ovviamente un dato scientifico e credo che con tutto l'impegno non potremo mai conoscere veramente il comportamento di un'animale; possiamo imparare le sue abitudini ma molte azioni restano inaspettate e imprevedibili.
Come per tutti gli animali, molto dipende anche dal nostro comportamento, sono molto intelligenti e sanno capire molto bene le nostre intenzioni.
Sono una persona silenziosa e in natura mi piace diventare quasi invisibile, anche il rumore di un passo può far scappare un geco.
Come ho detto altre volte fin da piccolo ho imparato a conoscere gli animali e a sviluppare con loro una certa confidenza che descrivere a parole è molto difficile. Questo per me è la cosa più importante e gratificante.
Preferisco il contatto ravvicinato, per questo non mi piace usare le fototrappole; anche se tante specie sono molto elusive e non avvicinabili.

Oltre a conoscere le specie ho imparato anche ad interpretare i diversi tipi di comportamento che ogni esemplare può assumere, ad esempio: Un geco quando vede un intruso può anche decidere che scappare sia rischioso, quindi credendo di non essere visto resta fermo con le zampe molto vicino al corpo in modo da sentirsi più piccolo possibile.
Questo per me è un segno che l'esemplare è stressato e impaurito, in quei casi preferisco allontanarmi e bastano pochi passi per vederlo di nuovo muoversi normalmente per la sua strada.
Questo succede molto spesso quando l'ambiente favorisce il mimetismo, l'esemplare in foto come puoi vedere era molto tranquillo perché era in una posa rilassata.

Ricordo che le prime notti scappavano sempre, questo perché io ero nuovo nel loro territorio e nonostante restavo lì in silenzio non si facevano vedere.
In questi anni però si sono abituati a vedermi nei paraggi la notte e mi capita raramente di vederli spaventati.
Hanno capito che non gli faccio del male quindi continuano normalmente le loro attività anche in mia presenza.
Non mi piace esagerare e dopo un po' mi allontano, il geco verrucoso è molto raro nel mio terreno ed è presente solo nei dintorni di quella capanna.

Gli esemplari giovani, non essendo ancora troppo esperti, possono essere più diffidenti, ma lo scorso anno mi sono avvicinato tantissimo anche a loro; li ho anche potuti toccare e altre volte sono stati loro ad avvicinarsi.
Il flash, se usato poco, non crea danni ai gechi.
Come per tutti gli animali scatto poche foto alla volta, è l'utilizzo continuato che causa danni agli occhi.

Detto questo durante le mie osservazioni i gechi verrucosi mi sono sembrati sempre più sensibili rispetto a quelli comuni.
Con i gechi comuni posso permettermi qualche movimento in più senza spaventarli.
Molto dipende però dall'ambiente, dal nostro comportamento e anche dal meteo; quando li fotografo sotto la pioggia sono più agitati.




RCE Foto

Metti la tua pubblicità su JuzaPhoto (info)
PAGINA: « PAGINA PRECEDENTE | TUTTE LE PAGINE |



Alcuni commenti possono essere stati tradotti automaticamente con Microsoft Translator.  Microsoft Translator



 ^

JuzaPhoto contiene link affiliati Amazon ed Ebay e riceve una commissione in caso di acquisto attraverso link affiliati.

Versione per smartphone - juza.ea@gmail.com - Termini di utilizzo e Privacy - Preferenze Cookie - P. IVA 01501900334 - REA 167997- PEC juzaphoto@pec.it

www.juzaphoto.com - www.autoelettrica101.it

Possa la Bellezza Essere Ovunque Attorno a Me