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Il rapimento della regina Prunisinda...

Storie leggende e Regine di Sarde

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Il rapimento della regina Prunisinda inviata il 15 Dicembre 2022 ore 0:34 da Emmegiu. 26 commenti, 958 visite. [retina]

, 1/250 f/6.3, ISO 100, mano libera.

Il rapimento della regina Prunisinda ---- Prunisinda era una bellissima nobile catalana, andata in sposa al Judike Costantino II di Torres che è stato giudice del Giudicato di Torres dal 1186 fino al 1198. I Giudicati erano dei veri e propri regni e il Judiche era il re di questi territori. Nel 1194 questi era in guerra con il sovrano del Giudicato di Calari, Guglielmo I Salusio IV di Lacon Massa, detto il "terribile" uomo privo di scrupoli e di morale, che invase il settentrione della Sardegna con una possente armata. Per proteggere sua moglie la regina Prunisinda, Costantino la inviò con truppe scelte nel castello di Burgos, considerato il luogo più sicuro nel regno. Guglielmo sorprese le truppe di Costantino presso le Terme di Benetutti, le trucidò in battaglia e puntò verso il castello di Burgos. Iniziò un assedio che si concluse con la caduta degli assediati per colpa di un tradimento, perché altrimenti imprendibile per la sua triplice cinta muraria alta 12 metri. Aperta in segreto una porta alle truppe del judike di Calari, queste occuparono la fortezza e rapirono Prunisinda. Per insultare Costantino, o forse solo per malvagia libidine, Guglielmo violentò e seviziò ripetutamente la povera Prunisinda e la imprigionò nel suo stesso castello, poi la portò con sé a Calari, dove la poveretta morì di stenti nella capitale cagliaritana di Santa Igia. --------------------- La foto della Regina Prunisinda l'ho fatta nel Museo dei Castelli di Burgos, che fa luce sul medioevo in Sardegna e le sue storie che si intrecciano con le storie d'Italia ed Europa, una visita che consiglio vivamente. Il percorso museale è strutturato in tre ambienti tematici. Una parte ospita mostre temporanee sul tema dei castelli. Un'altra riguarda l'esposizione di carte tematiche che indicano le torri costiere di età spagnola e i punti strategici di difesa dell'isola, particolarmente esposta per via della sua particolare posizione geografica al centro delle rotte commerciali e militari mediterranee. Una parte della struttura è, invece, interamente dedicata alla ricostruzione della vita contadina. Offre un viaggio nella memoria tra strumenti di lavoro d'altri tempi e utensili di fogge diverse che illustrano il lavoro e la fatica dell'uomo. In una zona del museo si trova un'esposizione di foto antiche e recenti che hanno per soggetto i castelli. Chiude il percorso una sala multimediale attrezzata con visione a 360 gradi. Invece il murales che costituisce il fondo dell'immagine è una piccola parte di un enorme murales che si trova sulla strada per Burgos in un curvone poco prima del paese, questo murales era stato realizzato dai ragazzi del paese poi restaurato da Giulia e Tony Amos e io l'ho adattato alla mia immagine. -------------------------------------- Con questa immagine voglio ricordare un fatto storico successo in Sardegna che ha a che fare con la libertà e la violenza sulle donne, il fatto è riportato perché ne fu vittima una regina, purtroppo delle miriadi di episodi capitati alle donne comuni non vi è traccia, questo è un fatto successo nel 1194 e mi serve per dire che a distanza di quasi 900 anni l'uomo non è migliorato, non sono bastati secoli di progresso per mitigare la sua infame sete di malvagità e potere, questo dovrebbe bastare ai benpensanti fiduciosi di una possibile redenzione, per me con questa razza la partita è persa, l'uomo è malvagio e poco importa se alcuni uomini lo sono meno, la sua natura è quella di far del male. Saludos a tottus dae sa terra de Sardigna.



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avatarsenior
inviato il 17 Dicembre 2022 ore 19:16

Ciao Giuseppe, stasera sono di fretta, domani appena ho un po' di tempo torno su questa tua immagine per leggere la didascalia. Per l'immagine direi che hai fatto un capolavoro dalla bellissima idea. Tanto di cappello, Ciao, buon weekend.

avatarsenior
inviato il 18 Dicembre 2022 ore 22:29

Hai fatto un grande lavoro in didascalia che la trovo interessante poi per la violenza direi che accompagnerà l'uomo malvagio finché esisterà..... . Ciao.

avatarsupporter
inviato il 19 Dicembre 2022 ore 21:17

Ancora una volta dimostri il legame per la tua terra, con le sue storie, tradizioni, usi e costumi. La cultura di un popolo orgoglioso e tenace. Il narrazione esplicativa, così come la meravigliosa immagine, sono il frutto di una ricerca certosina e puntuale che coinvolge immancabilmente il visitatore. Concludo con la tua riflessione finale. È l'eterno dilemma che accompagna fin dalla notte dei tempi la lotta del bene e del male. Spesso la malvagità prevale, la storia è zeppa di orribili esempi, ma l'uomo sa anche donare amore, coraggio, onestà. Questa è la chiave di lettura dalla quale ognuno di noi deve trarre speranza e certezza, ovvero che l'unico antidoto alla crudeltà resta sempre e comunque la bontà. Altrimenti che viviamo a fare?
Complimenti sinceri per questa opera così importante carissimo Giuseppe.
Bye gios ;-)

avatarsupporter
inviato il 19 Dicembre 2022 ore 22:11

Una storia toccante che non conoscevo, grazie per averla condivisa. Celebreremo tra una settimana il Natale in cui lo stesso autore della creazione è intervenuto in questa situazione di umana ferocia e avidità insaziabile. Un piccolo bambino per una grande speranza. Sorriso

avatarsenior
inviato il 21 Dicembre 2022 ore 9:20

Ecco il nostro cantastorie che di foto in foto ci narra tanto della sua bella e fiera terra, di vicende terribili come questa ne è costellata la storia mi consola solo il fatto che le belle e buone notizie non facevano testo.....allora come adesso.
Stupenda l'immagine correlata al racconto, complimenti a te e hai restauratori che hanno salvato dall'oblio questa meraviglia.
Leggo sempre con piacere appena posso, ancora saluti e Tanti Auguri. Barbara.

avatarsenior
inviato il 22 Dicembre 2022 ore 22:57

Buon Natale Giuseppe e complimenti per foto e didascalia.


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