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Tirolesi di Sardegna...

Donne di Sardegna

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Tirolesi di Sardegna inviata il 30 Agosto 2022 ore 0:02 da Emmegiu. 61 commenti, 2205 visite. [retina]

a 94mm, 1/500 f/4.5, ISO 400, mano libera.

Desulo con Fonni è sicuramente il paese più montano della Sardegna, è ubicato nel bel mezzo delle montagne del Gennargentu in una profonda valle e si dipana in un lungo serpentone fra gli 830 metri della zona più bassa e i mille metri della zona alta, immerso fra boschi e foreste incontaminate, nel suo territorio si trova Punta Lamarmora 1834 metri. il costume sardo di Desulo è unico per foggia e colori, in cui spiccano il rosso, il blu, il verde e il giallo. Il costume femminile è composto da un copricapo formato da una cuffietta minuziosamente ricamata e variopinta su base in panno rosso (su cucuddu), sostituita nelle occasioni di gala da un lungo velo nero in broccato di seta; una camicia bianca ornata con ricami nel colletto, nei polsini e nelle spalle (sa camisa); un bustino in seta colorato e senza maniche, anch'esso impreziosito da ricami (is palettas); un giacchino (su cippone); una gonna in orbace rosso, con strisce orizzontali blu e gialle (sa camisedda), e un grembiule ricamato dello stesso tessuto e colore della gonna, bordato in taffetà azzurro (su saucciu). __________________ Per chi ha voglia di approfondire riporto un articolo di Antonio Malandrone sull'abito tradizionale sardo. L'abito della tradizione sarda ha caratteristiche analoghe alla lingua locale. Ogni comunità ha il suo abito tradizionale, così come ha la sua parlata tipica. Ma tutti gli abiti della tradizione dei diversi paesi contribuiscono a definire un'immagine unitaria dell'abito tradizionale sardo, così come le diverse parlate definiscono una sola lingua: il sardo. In effetti, nonostante le differenze, vi sono, in analogia a quanto accade per “sa limba sarda”, alcune caratteristiche che accomunano quasi tutti gli abiti tradizionali dell'Isola. Salvo alcune eccezioni, che comunque raccontano vicissitudini storiche particolari, una delle caratteristiche comuni del vestito tradizionale femminile sardo è data dall'uso di corsetti attillati, che mettono in particolare evidenza il seno. Questo curioso aspetto è stato evidenziato nel tempo da molti personaggi, sia italiani che stranieri. Anche Dante Alighieri, nella Divina Commedia, ebbe modo di parlare delle barbaricine per l'abito permissivo e poco pudico. I religiosi cristiani in Sardegna, in ogni epoca, in obbedienza alle raccomandazioni della Chiesa affinché l'abbigliamento dei cristiani fosse sufficientemente pudìco, fecero di tutto per rendere meno evidente, questa “inquietante” ostentazione del seno nell'abito tradizionale femminile sardo. Così consigliarono, in certe occasioni, almeno l'uso di fazzoletti per coprire quelle forme femminili “troppo evidenti”. Ma i fazzoletti sono stati sempre considerati un elemento estraneo alla tradizione e venivano, per questo, messi da parte sistematicamente. Diventa difficile pensare che questa foggia sia nata in periodo di evangelizzazione cristiana. Padre Antonio Bresciani (1798-1862), gesuita e letterato italiano molto attento alle usanze dei sardi, rimase molto colpito dal costume popolare sardo e in fondo ammirava la dignità con cui le donne difendevano la forma tradizionale dell'abito dalle ingerenze religiose. Egli così si espresse circa l'origine del costume sardo: “..assai scrittori le reputarono fogge del medio evo; laddove per converso io le ravviso per antichissime al ragguaglio de' monumenti…” (pag. 44-45 del libro “Dei costumi dell'isola di Sardegna comparati cogli antichissimi popoli orientali -1855”). Questa particolare caratteristica dell'abito tradizionale sardo, che evidenzia sorprendentemente i seni, consente di accostare il costume sardo con i costumi minoici (cretesi), quelli ispirati all'abito della Dea dei Serpenti. La cosa non deve stupire, dal momento che gli antichi sardi hanno viaggiato nel Mediterraneo, con gli altri popoli del mare e hanno scambiato materiali e usanze. I costumi minoici erano caratterizzati da uno stretto corsetto che lasciava direttamente a vista l seno nudo. La vicinanza tra gli abiti tradizionali sardi e cretesi, trova delle curiose conferme nel bronzetto sardo (n.143) di una donna offerente, che potrebbe essere considerato una sorta di anello di congiunzione tra i modi di vestire Sardo e Minoico. Questo bronzetto presenta una gonna a balze ed un copricapo simile alla statua minoica della Dea dei serpenti. Negli abiti della Barbagia troviamo vari riscontri su questo accostamento: dalla prepotente evidenza del seno, alla presenza delle balze nella gonna del costume di Orgosolo e alla sorprendente somiglianza tra le forme del costume di Aritzo (ed anche di Gadòni e di Belvì) e il costume della Dea cretese. Resta ancora da osservare il largo uso dell'orbace, vicino alle più recenti stoffe, nell'abito tradizionale sardo, L'orbace è un tessuto di lana molto semplice, caratteristico della Sardegna, il cui uso nella nostra Isola risale alla notte dei tempi. A guardar bene anche gli abiti tradizionali possono essere considerati dei veri e propri monumenti, che portano i segni della lunga storia dell'Isola e dei suoi abitanti. Essendo quasi decaduto l'uso quotidiano dell'abito tradizionale sardo, alcuni tendono a trascurarne l'importanza. Ma anche grazie all'uso attuale che possiamo definire di “rappresentanza”, questo abito resterà vivo nell'immaginario collettivo. Con i canti e i balli della tradizione sarda, l'abito tradizionale è sempre quello più giusto. Molte ragazze e ragazzi sardi terranno ancora l'abito tradizionale nel loro armadio, come il più prezioso tra quelli di valore, da indossare, per rappresentare una comunità e per farsi ammirare, nelle grandi occasioni. Gli abiti della tradizione vanno tenuti in grande considerazione perché contribuiscono, sicuramente in modo fondamentale, alla definizione dell'identità positiva dei sardi.



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avatarsupporter
inviato il 31 Agosto 2022 ore 11:34

Ottimo ritratto Giuseppe pieno di colore e luce. Interessante la didascalia!
Un salutone,
Giorgio

avatarsupporter
inviato il 31 Agosto 2022 ore 14:25

Un tripudio di colori e di tradizioni , bellissimi l'espressione e il sorriso della ragazza in primo piano , un altro tassello della tua amata Sardegna impreziosito dalla interessante ed esaustiva didascalia .
Leonardo

avatarsenior
inviato il 31 Agosto 2022 ore 15:57

dove la storia incontra i colori

avatarsupporter
inviato il 31 Agosto 2022 ore 17:18

Bellissima ;-)

avatarsupporter
inviato il 31 Agosto 2022 ore 17:45

È uno splendido “viaggio per immagini” attraverso i luoghi, le tradizioni, i costumi, i colori della sua Sardegna quello in cui Giuseppe ci accompagna con le sue foto. Mai “semplici”, nemmeno quelle che appaiono tali. C'è sempre una storia dietro, qualcosa da raccontare o da commentare. Al di là della maestria tecnica, della composizione impeccabile e di un grande gusto per il colore, anche qui l'immagine colpisce per l'emozione che riesce a trasmettere, per l'amore e l'orgoglio di Giuseppe per la sua terra. :-P
Bellissimi il sorriso e l'espressione della ragazza in primo piano. Molto interessante la didascalia. :-P

avatarsenior
inviato il 31 Agosto 2022 ore 18:10

Uno splendido doppio ritratto, quasi triplo.
Luminosità e vivacità dei colori come piatto forte in questa storica rievocazione.
Massimo.

avatarsupporter
inviato il 31 Agosto 2022 ore 21:24

Un'altro magnifico ritratto da Te realizzato... Cool

avatarsenior
inviato il 31 Agosto 2022 ore 22:35

Ciao Giuseppe, bello il titolo che hai dato all'immagine , in didascalia hai fatto un super lavoro che regala interesse ed emozioni. Per l'immagine direi che è un botto di caldi colori arricchito da un dolce sorriso. Bravissimo, ciao, buona nottata

avatarsupporter
inviato il 01 Settembre 2022 ore 0:18

Ragazze incantevoli nei loro splendidi costumi, molto solare e coloratissima la tua foto!

avatarsenior
inviato il 01 Settembre 2022 ore 6:13

Straordinariamente bella caro Giuseppe, complimenti. Come sempreSorriso
Un saluto.
Roberto

avatarsenior
inviato il 02 Settembre 2022 ore 3:17

Ottimo scatto e grazie per l'interessante spiegazione.

avatarsupporter
inviato il 02 Settembre 2022 ore 3:35

Un viso dolcissimo che esprime serenità, fantastici costumi sardi, interessante la didascalia, complimenti ottima ripresa.
Un saluto
Mario;-)

avatarsupporter
inviato il 02 Settembre 2022 ore 15:37

SUPER

avatarsupporter
inviato il 02 Settembre 2022 ore 22:29






Appena ho visto questa tua foto, di una incredibile plasticità, la luce, i colori, mi è subito balzato in mente l'opera di Sandro Vacchetti. Questa è del 1942, molto rara perché è l'anno in cui la sua bottega artigiana fu bombardata e la sua produzione si ridusse drasticamente. Vacchetti è uno dei padri della ceramica italiana della prima parte del '900 apprezzato e ricercato in tutto il mondo… innamorato dei costumi sardi che ritrasse a più riprese…
Il tuo lavoro, come sempre è straordinario, così come le tue didascalie. Complimenti!

avatarsenior
inviato il 04 Settembre 2022 ore 9:41

Splendida e coloratissima! Come sempre bravissimo caro Giuseppe.
Un abraccio e buona domenica, Nadia ;-);-)

avatarsenior
inviato il 04 Settembre 2022 ore 10:11

Sei pronto oltre che a fotografare a scrivere articoli per riviste culturali. Naturalmente guardo leggo e apprezzo.
Ciao Alessandro

avatarsenior
inviato il 28 Settembre 2022 ore 15:49

si alza il sipario e la natura da spettacolo
complimenti
un saluto da Giancarlo e buona giornata

avatarjunior
inviato il 17 Ottobre 2022 ore 22:40

Bellissimo caleidoscopio di colori, splendida esecuzione.
un saluto.
Roberto

avatarjunior
inviato il 28 Ottobre 2022 ore 23:53

La passione, con la quale racconti la tua meravigliosa terra, è coinvolgente

avatarsupporter
inviato il 27 Agosto 2023 ore 10:22

Grazie per questo meraviglioso regalo


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