Le absidi di S. Secondo a Cortazzone, pagina 3

JuzaPhoto utilizza cookies tecnici e cookies di terze parti per ottimizzare la navigazione e per rendere possibile il funzionamento della maggior parte delle pagine; ad esempio, è necessario l'utilizzo dei cookie per registarsi e fare il login (maggiori informazioni).

Proseguendo nella navigazione confermi di aver letto e accettato i Termini di utilizzo e Privacy e preso visione delle opzioni per la gestione dei cookie.

OK, confermo

Puoi gestire in qualsiasi momento le tue preferenze cookie dalla pagina Preferenze Cookie, raggiugibile da qualsiasi pagina del sito tramite il link a fondo pagina, o direttamente tramite da qui:

Accetta Cookie

Personalizza

Rifiuta Cookie

Gallerie
Paesaggio con elementi umani

34.9 MEGAPIXEL

Adatta alla pagina

Chiese del Piemonte Vedi galleria (1 foto)

Le absidi di S. Secondo a Cortazzone inviata il 27 Giugno 2022 ore 8:23 da Edecapitani. 59 commenti, 1071 visite.

, ISO 100, treppiede.

San Secondo è una chiesa romanica del XIII secolo e si trova sul Mongiglietto, ad ovest di Cortazzone (AT). La chiesa dipendeva in origine dal vescovo di Pavia, in seguito dal vescovo di Asti. Fino al XVII s. sorgeva al centro del paese, poi – forse per ragioni di sicurezza – l'abitato si trasferì nella posizione attuale, ad est della chiesa che rimase isolata. Come la gran parte delle chiese antiche è orientata con le absidi ad est e la facciata ad ovest, con un leggero disassamento dovuto alla morfologia del terreno. L'architettura, costruita in pietra arenaria, è armonica per forme e proporzioni e presenta una bellissima bicromia – cosa che condivide con altre chiese romaniche della zona (Montiglio, Montechiaro d'Asti e Cavagnolo) - data dall'inserimento di decorazioni in cotto. La parete Sud e le absidi sono arricchite da una fiorente e fantasiosa decorazione, fatta di archetti pensili, cornici a scacchiera, inserti di un motivo a denti di lupo, semicolonne e lesene, mensole capitelli e rilievi figurativi. La permette nord è invece decorata in modo più sobrio. L'interno, a tre navate voltate, completa la ricca decorazione con capitelli figurati. Sono state tentare diverse interpretazioni simboliche dell'impressionante repertorio di immagini della chiesa, talune interessanti ma prive di una solida base documentaria, almeno quelle relative ad immagini che non hanno confronti altrove, altre del tutto arbitrarie. Le tre absidi riprese al mattino in questa fotografia sono scalate, con quella centrale più alte e sporgente di quelle che concludono le navate laterali. Sono tutte e tre impostate su un altro zoccolo, coronate da archetti pensili e da una fascia a scacchiera, illuminate da finestre monofore strombate (cioè con i piedritti e l'archivolto inclinati per raccogliere la luce proveniente da ogni angolatura, variabile durante il giorno e durante l'anno): tre nell'abside maggiore, una in ciascuna abside laterale. L'abside maggiore è scandita in cinque campi da lesene e semicolonne; la sua finestra centrale presenta ancora una parte del diaframma lapideo originario dell'apertura che filtra e modula la luce indirizzata all'interno dell'abside nelle ore del mattino. È ben visibile sulle e i rilievi la decorazione sopra. #chiese #romanico #architetturaRomanica

Vedi in alta risoluzione 34.9 MP

PAGINA: « PAGINA PRECEDENTE | TUTTE LE PAGINE |

Che cosa ne pensi di questa foto?

Hai domande e curiosità su questa immagine? Vuoi chiedere qualcosa all'autore, dargli suggerimenti per migliorare, oppure complimentarti per una foto che ti ha colpito particolarmente?

Puoi farlo iscrivendoti a JuzaPhoto, è semplice e gratuito!

Non solo: iscrivendoti potrai creare una tua pagina personale, pubblicare foto, ricevere commenti e sfruttare tutte le funzionalità di JuzaPhoto. Con oltre 242000 iscritti, c'è spazio per tutti, dal principiante al professionista.

Edecapitani

inviato il 24 Luglio 2022 ore 5:32

Grazie Ciriaco. L'interno è molto interessante, con capitelli scolpiti ma la cosa più sorprendente è forse il fianco sud all'esterno.

Mafo50

inviato il 28 Luglio 2022 ore 8:17

Egregiamente ripresa, interessante didascalia.
Ciao
Mario

Edecapitani

inviato il 28 Luglio 2022 ore 8:52

Grazie Mafo!

Ingmaggiore

inviato il 28 Luglio 2022 ore 9:00

Splendido románico...

Claudio Cozzani

inviato il 28 Luglio 2022 ore 9:03

Semplicemente meravigliosa

Edecapitani

inviato il 28 Luglio 2022 ore 9:06

Grazie Ingmaggiore!
Grazie Claudio!

Paolo P

inviato il 10 Agosto 2022 ore 17:16

Al "patito" del romanico non poteva sfuggire un simile edificio. Bella la foto ed ottima la didascalia. Noto che la costruzione è in arenaria, facile da lavorare e molto utilizzata ai tempi. Mi pare strano osservare come la pietra sia ancora in eccellente stato di conservazione; faccio il paragone con la chiesa di San Michele in Pavia che. pur più attempata di tre secoli, negli ultimi 50 anni è collassata in modo incredibile (ora la stanno restaurando).
Un piacere ammirare e leggere, complimenti.

Edecapitani

inviato il 10 Agosto 2022 ore 18:41

Grazie Paolo. Bisognerebbe vedere quanto è stata restaurata Cortazzone. Le sculture però credo siano originali. A S. Michele forse ha inciso anche l'inquinamento. Cortazzone è isolata. In Borgogna c'è molta scultura in arenaria ben conservata, lì i danni e le mutilazioni sono state inflitte intenzionalmente dagli uomini.

Paolo P

inviato il 11 Agosto 2022 ore 22:10

Si, concordo pienamente con la tua diagnosi. Il mese scorso sono passato dalla Borgogna e capitato casualmente a Jaligny sur Bresbe che non conoscevo; un bel castello, tanta storia ed una bella chiesetta romanica (ma penso che tu la conosca già)

Edecapitani

inviato il 11 Agosto 2022 ore 22:30

Non ci sono mai passato, due anni fa ho fotografato a Neuilly-en-Donjon che è ad una ventina di minuti da Jaligny. Ho visto le foto del castello, veramente bello.

Lorisb

inviato il 12 Agosto 2022 ore 10:22

Una descrizione dettagliata e interessante in didascalia, i Mastri di un tempo sapevano come impressionare i fedeli, tra architetture e pitture, opere d'arte dalla prima pietra all'ultima pennellata.
Complimenti, ottimo lavoro.
Loris

Ginno