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| inviato il 01 Novembre 2020 ore 12:05
Carissimi: Fiorenzo - Gianni - Marco - Michele - Sergio - Giordano - Seba - Mariano. Vi ringrazio per la presenza ed i graditi commenti. Anche in questo caso apprezzo molto la ricchezza di un'opinione e di un punto di vista (soprattutto se connotati da esemplare educazione nell'esporli). Personalmente sono lontanissimo dal celebrare una festa, un'occasione, che tale non è in funzione della tradizione e della cultura d'origine. Halloween sarebbe solo irlandese, fu importata in nord-America a seguito di una emigrazione massiccia determinata da una grave carestia nel XIX secolo; così divenne popolare anche in quei territori. In area mediterranea ho acquisito con piacere la conoscenza della tradizione sarda proposta con la consueta passione da Giuseppe ("Emmegiù") ben distinguendo il significato di "tradizione" da quello, assai più povero, di "moda" commerciale. Detto ciò, la mia opinione personale.... beh, credo sia evidente, io non ho mai festeggiato neppure il carnevale, nemmeno da bimbo, salvo un'odiosa comparsa quando mia madre volle mettermi in maschera a forza, avendo confezionato un bel costume da ar×*. La compagnia di un libro, o della mia "gravel", mi è sempre più cara. Nell'occasione presente ho occupato parte di un pomeriggio con mia moglie: il primo giorno del nuovo "lockdown". Un cordiale saluto a voi tutti. Paolo *Santo Cielo, mi è stato corretto pure arlec-chino....... Signor Emanuele questo è un po' bigotto, sembra vagliato da Tomàs de Torquemada |
| inviato il 01 Novembre 2020 ore 12:14
Composizione originalissima e bei colori! Complimenti Federico |
| inviato il 01 Novembre 2020 ore 12:56
Grazie Federico. A presto. Paolo |
| inviato il 01 Novembre 2020 ore 13:19
Bellissimi colori e grande definizione, complimenti ciao Corrado |
| inviato il 01 Novembre 2020 ore 15:13
Grazie Corrado. Un saluto. Paolo |
| inviato il 01 Novembre 2020 ore 16:20 | Questo commento è stato tradotto automaticamente (mostra/nascondi originale)
Eccellente lavoro di composizione! Hello: Delphinus Excellent composition work! Hello: Delphinus |
| inviato il 01 Novembre 2020 ore 17:42
ottimo scatto |
| inviato il 01 Novembre 2020 ore 18:26
Delphinus, Carlo, grazie per il passaggio ed i commenti. Un cordiale saluto. Paolo |
| inviato il 01 Novembre 2020 ore 21:13
Davvero tanti complimenti per questo scatto. |
| inviato il 01 Novembre 2020 ore 21:38
Grazie..... Fabio ? o comunque Fabiuss. Lieto del passaggio e del benevolo commento. Un saluto. Paolo |
| inviato il 02 Novembre 2020 ore 19:40
Ciao Paolo, solo per precisare che anch'io, come te, sono sempre stato estraneo a questo tipo di feste, ti assicuro che non scendevo in strada con la maschera di Scream; intendevo che, messi come siamo, prossimi a un nuovo lockdown, ci viene quasi da rimpiangere gli Halloween degli anni passati. Ciao! Michele |
| inviato il 02 Novembre 2020 ore 20:10
Caro Michele, "messi come siamo" (purtroppo dici bene), se fosse possibile o se portasse a qualcosa di positivo, andrei volentieri contro le mie attitudini a fare baldoria per strada.... Penso, in ogni caso, che nessuno debba giustificare nulla, queste piccole cose non sono discriminanti per stabilire una superiorità di pensiero o cultura mentre lo è la maleducazione di alcuni che ne approfittano, come è stato detto, per sporcare ed esagerare nelle loro manifestazioni. La festa in sé, poi, non ha radici né tradizione per nessuno fatto salvo, come ha ben raccontato Giuseppe, per la Sardegna. Allora, se proprio volessimo indagare: - Giuseppe ci spende tempo e prosa per raccontare ciò di cui ha profonda conoscenza..... - La maggior parte dei festaioli credo, senza alterigia o supponenza, non abbia la minima idea di quale sia il significato d'origine. Ti ringrazio per il commento. Paolo |
| inviato il 02 Novembre 2020 ore 22:30
Ciao Paolo, lo still life è simpatico e ben realizzato, complimenti. Conosco le origini celtiche di questa ricorrenza e ho letto con interesse gli interventi. Come saprai, la tradizione della zucca rappresenta in fondo l'esorcizzazione delle paure di fronte al mistero della morte e al sovrannaturale. Dal mio punto di vista bisognerebbe accompagnare le nuove generazioni (e non solo) a considerare seriamente l'idea della morte perché fa parte della vita. Certo non fa piacere pensarci, ma è necessario per ricordare le proprie origini e riflettere sul valore della propria vita. Ecco perché non festeggio Halloween, ma preferisco dare più importanza alla Festa di Ognissanti e alla Commemorazione dei defunti. L'idea della morte fa paura e per questo cerchiamo di allontanarla il più possibile anche, e soprattutto, nei momenti dedicati, trasformandola in un'allegra e superficiale “carnevalata”. Nulla di più sbagliato secondo me. Grazie per aver dato l'occasione di parlarne |
| inviato il 02 Novembre 2020 ore 23:52
Solo applausi Paolo |
| inviato il 03 Novembre 2020 ore 0:20
Buonasera Viola. Lieto che ti piaccia lo still life. E' stato generato, come a volte accade, da una congiuntura di eventi: venerdì era la prima giornata del lockdown-bis qui in Francia, cosa che vivo in modo tutto sommato sopportabile, avendo spazi esterni di discreta dimensione, ma le condizioni meteo hanno infierito sulla già triste situazione per cui abbiamo pensato, mia moglie ed io, di occupare un paio d'ore con allestimenti e foto. Non male. Modesta e temporanea alternativa a lettura, internet e... poco altro, giusto per dare miglior senso allo scorrere del tempo in questo vivere (o non vivere n.d.r.) che mi sembra molto parziale, stretto e soffocato da troppi limiti. Quanto ad Halloween.... Mi trovi assolutamente d'accordo. Sempre nel rispetto di ogni idea e tradizione, ritengo che supporre di esorcizzare la morte sia quanto di più sbagliato si possa pensare. E' l'ineluttabile evento di cui ognuno ha certezza. L'evento a cui si deve essere preparati con illuministico sentimento perché non sarà possibile avere, in quell'occasione, il supporto di nessuno, sarà qualcosa di assolutamente proprio, come un esame da superare, l'ultimo impegno da assolvere. Poi, sospensione, vuoto e nulla da aggiungere a ciò che è stato. Proprio per questo credo che la coscienza della morte sia essenziale per poter vivere con migliore consapevolezza il nostro tempo; mi piace pensare alla figurazione del tempo come ad un calcolo integrale matematico, ovvero il nostro potere limitato ad una serie infinita di attimi che costituiscono il nostro presente, nostro ma sfuggente e scorrevole più di quanto non si vorrebbe. E' tema che ho trattato anche con un modesto dittico di foto: Da un giorno..... all'altro. In quell'occasione vedevo un paesaggio ricorrente ma mutevole mentre, quotidianamente, mi recavo a far visita a mia madre che, novantenne, era ricoverata in una struttura per anziani utilizzando ormai, del vivere, una tenue parte essenzialmente biologica. Così, ogni giorno mi sovvenivano le parole di "Inverno", vecchia scrittura di De André, che mi pareva quanto mai appropriata a quel dicembre padano, a quel contesto in attesa di un divenire a senso unico, facilmente intuibile anche in assenza del suggerimento di un grande profeta. E tuttavia, il testo stesso di De André induce a pensare ad un "passaggio" piuttosto che ad una "fine" , ad un'ipotesi di rinnovamento attraverso o per mezzo della fine stessa. Ognissanti e Defunti sono per me commemorazioni ..... Mi ricordano il nonno, la persona più importante che ho conosciuto nel mio vivere, ben oltre mio padre e mia madre. Ne ricorre oggi (anzi, ormai ieri, che coerenza il nonno!) l'anniversario della morte, avvenuta un attimo fa, ovvero 46 anni or sono. Vive e rivive ogni giorno nel mio ricordo, ed il tempo che passa non ne affievolisce la memoria ma ne aumenta la dimensione a fronte di una crescita di maturità ed esperienza che mi porta a meglio apprezzare tutto ciò che è stato. Evidente l'interesse del tuo commento, differentemente avrei scritto meno. Un cordiale saluto. Paolo |
| inviato il 03 Novembre 2020 ore 0:21
Claudio, la tua presenza è un onore irrinunciabile. Buonanotte amico mio. Paolo |
| inviato il 03 Novembre 2020 ore 0:46
Molto colorata e bella compo, complimenti Pietro |
| inviato il 03 Novembre 2020 ore 8:10
Bellissima e colorata immagine |
| inviato il 03 Novembre 2020 ore 9:49
Esorcizzare ciò che fa paura di per sé non è “sbagliato”, ma piuttosto normale. Nella vita, giustamente, occorre anche saper sdrammatizzare... Ciò che invece ritengo pericoloso è il messaggio che passa: la morte intesa come un evento cupo, minaccioso e macabro da temere. Personalmente non mi piace pensare la morte come un “esame da superare” o come “l'ultimo impegno da assolvere”, ma come un passaggio naturale verso qualcosa di più grande e meraviglioso anche se sconosciuto. La morte per me è il cambiamento, il salto più importante che tutti prima o poi affronteremo, come la nascita... in fondo da quando siamo venuti al mondo abbiamo attraversato diverse fasi in cui ci siamo “trasformati”. La Festa dei Santi e la Commemorazione dei defunti, pertanto, per me non rappresentano soltanto semplici tradizioni tristi e ormai superate (come molti ritengono), ma diventano un'occasione di crescita personale perché ci portano a ripensare la nostra esistenza con umiltà, gratitudine e speranza. |
| inviato il 03 Novembre 2020 ore 11:56
Bellissimo Still Life, con rappresentata questa tradizione celtica, che io personalmente non conoscevo. La fotografia è anche racconto. Stupenda! |
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