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| inviato il 29 Luglio 2018 ore 18:28
Documento interessantissimo
complimenti
Marco
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| inviato il 29 Luglio 2018 ore 19:16
Gran documento, complimenti per lo scatto |
| inviato il 29 Luglio 2018 ore 21:40
Documento abbastanza forte, molto interessante, efficace la ripresa grandangolare, bravo! |
| inviato il 30 Luglio 2018 ore 13:38
Mi associo a Giac747 , neanche da parte mia nessun complimento per questa foto, mio parere personale, e gentilmente se mi eviti risposte e giustificazioni inutili te ne sarei molto grato.
Saluti
Francesco |
| inviato il 30 Luglio 2018 ore 13:55
“ Mi associo a Giac747 , neanche da parte mia nessun complimento per questa foto, mio parere personale, e gentilmente se mi eviti risposte e giustificazioni inutili te ne sarei molto grato.
Saluti
Francesco „
...un intervento che è quasi inutile quanto questo mio  |
| inviato il 30 Luglio 2018 ore 14:16
Bellissima foto, un documento molto, molto interessante!
Complimenti !! |
| inviato il 30 Luglio 2018 ore 14:29
Io la trovo una foto interessantissima (che avevo notato al tempo della pubblicazione) e resa con una buona dose di sensibilità nonostante la scena cruda.
Marco_one67 non ha "spettacolarizzato" lo scatto, non ci ha mostrato fiotti di sangue sulla neve candida o inquadrature morbose, ha solo testimoniato quello che ha visto. In altre foto della galleria si vede quel che si può trovare su qualunque banco di macelleria, e in questo caso la cosa anche dal punto di vista "etico" può essere più che giustificata, a mio parere.
Capisco che il "sapere" comunque quello che sarebbe successo da lì a qualche decimo di secondo dopo può turbare, ma non capisco proprio cosa ci sia da ridire sulla foto in sé o sul modo in cui è proposta.
Far finta che scene come queste non esistano e girarsi dall'altra parte non cambia lo stato delle cose.
"La morte non va fotografata" è una frase senza senso a mio parere, la fotografia è anche racconto della realtà, e la morte è parte integrante della realtà in cui viviamo (anche dal punto di vista prettamente pratico, senza risvolti filosofici) ed in qualunque arte figurativa è sempre stata rappresentata in infiniti modi. Fare la scelta di "non voler vedere" foto simili è una libera decisione di chi "guarda", ma è una scelta che non ha a che fare con il fotografo. Forse avrebbe più senso chiedere a Juza un "filtro" (magari basato su tag da inserire nella descrizione delle foto?) per immagini che possono essere considerate crude/violente, un po' come per la galleria di nudo. Io poi lo chiederei anche per la categoria avifauna (son stufo di vedere foto di uccelli ), ma quello è un altro discorso 
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| inviato il 30 Luglio 2018 ore 18:50
“ Io la trovo una foto interessantissima... „
...non posso fare a meno di quotare l'intervento di Nicfit, ecco un intervento utile e ragionevole, anche per quello che riguarda gli uccelli
In ogni caso suggerisco a tutte le persone sensibili di non entrare in chiesa, sorvolo sui particolari più crudi ma dico solo che c'è la rappresentazione di un uomo crocifisso nel bel mezzo e spesso ai lati si possono vedere dipinti raffiguranti martiri morenti o teche con resti di persone esposti come reliquie.  |
| inviato il 30 Luglio 2018 ore 22:04
I moralisti sono sempre in agguato.
La morte fa parte della vita! Ed a volte è anche cruenta. I debolucci d'animo dovrebbero avere accesso soltanto a siti "depurati ".
Non me ne vogliate, ma leggere certi interventi. .... |
| inviato il 30 Luglio 2018 ore 22:07
Quotone per chi mi ha preceduto |
| inviato il 30 Luglio 2018 ore 22:50
“ I moralisti sono sempre in agguato. „
Non per deragliare i commenti alla foto (magari varrebbe la pena aprire una discussione apposita sul tema che sta venendo fuori, se non esiste già, che mi par sinceramente interessante..), capisco cosa intendi con quella frase ma voglio esser "positivo" una volta tanto e prendere più per espressioni di una sincera "sensibilità" gli appunti fatti da altri forumisti piuttosto che moralismo. Il problema è che la propria sensibilità non deve finire con il limitare la libertà di espressione e comunicazione altrui (ovviamente nei limiti della legalità e della civile convivenza si intende, non con l'accezione che ognuno possa far quello che vuole e gli altri muti), men che meno in un forum online fatto apposta per confrontarsi (ragion per cui capisco poco l'intervento di Frank6003). Un filtro viuuuleeeenza alla feisbucc potrebbe essere uno sviluppo interessante. Esempio pratico: prima ho visto in home la foto di un qualche felino con di fronte la carcassa di una preda. L'effetto "psicologico" probabilmente è diverso (è "violenza naturale", per così dire, non prodotta da attività umana), ma anche una foto come quella può impressionare chi è sensibile. |
| inviato il 31 Luglio 2018 ore 14:24
Nicfit, apprezzo la "morbidezza " con la quale hai stemperato la mia crudezza. D'accordo trattasi di sensibilità. Occorrerebbe mettere 1000 filtri ognuno per la propria sensibilità affinché si possa vedere solo ciò che ci fa stare bene. Ma mettere su un pò di palle e iniziare a vedere la Vita per quello che è...... no? Anche quando possono presentarsi scene poco gradevoli.
Ma?
Una cosa che non condivido a causa della mia visione è il concetto di "violenza naturale ". Per me l'uomo è sempre stato ,per natura, in natura. Soltanto dopo ,una certa corrente "modernista" ,ha portato questo a staccarsi dalla Madre con le conseguenze che tutti noi oggi conosciamo.
Cordiali saluti |
| inviato il 01 Dicembre 2018 ore 17:38
Da profondo amante degli animali, vegetariano ma non fanatico, per me ci sta come idea mangiare carne visto che siamo in cima alla catena alimentare, ma non ci sta, in generale, arrecare volontariamente dolore all animale sia in fase di allevamento che di soppressione, e visto che noi abbiamo la cognizione di causa del dolore provato gratuitamente ad un animale mentre un animale predatore non penso che ne sia in grado, quello che mi auspicherei e'che tutti gli animali destinati all alimentazione non soffrissero.
Detto questo, sono conscio del fatto che in quei posti sia durissima la vita, e non metto in dubbio quello che abbia detto Marco, cioe'che li abbiano un enorme rispetto degli animali, ma personalmente avrei evitato di scattare la foto, penso anzi che non avrei neanche avuto il coraggio di guardare, la morte va fotografata solo nei casi si vogliano denunciare gravi fatti di violenza disumana, come le foto apparse online di bambini magrissimi per la guerra silenziosa in Yemen, oppure rimanendo nell ambito animale fotografando quello che succede in cina nel festival di yulin per come vengono trattati e macellati i cani e i gatti, tutto questo per smuovere le coscenze, e ho lasciato in minuscolo cina per la pessima considerazione che ho di quel paese...visto che tutto avviene con il benestare delle autorita'... |
| inviato il 14 Gennaio 2019 ore 10:18
Innanzitutto complimenti.
Credo che il reportage debba riportare i fatti, c'è chi ci riesce e chi (per motivi insindacabili) non ci riesce. Marco ci è riuscito e lo ha fatto nel pieno rispetto. Non è intervenuto, non ha alterato la scena. Ha risportato quello che succede. La foto è bellissima, essere lì ad assistere deve essere stata un'esperienza unica, non per tutti, certo, ma unica.
Io credo che è proprio dove c'è dolore e sofferenza gratuiti che non si debba fotografare, dove ci sono abusi, lì bisogna intervenire, non scattare foto, ma qui apriamo un discorso lunghissimo dove non c'è chi ha ragione o torto, c'è solo la sensibilità di ognuno, che cambia da persona a persona. Poi ogni caso chiaramente va considerato a se, analizzato e apportunamente affrontato.
Questo lo trovo uno scatto davvero utile dal punto di vista del reportage. Io non so se ce l'avrei fatta a scattare o anche solo ad essere lì, ciò non vuol dire che sia un errore farlo.
Mia perosnalissima opinione chiaramente.
Ciao. |
| inviato il 26 Agosto 2021 ore 15:35
Scena esplicita e drammatica immortalata in questa tua che è e rimane una bella foto-documento. Se "interpreto" correttamente, qui il primo colpo mortale è già stato inferto [le due cose che si vedono alzarsi dal cranio dovrebbero essere il liquido cerebrospinale con sostanza cerebrale] , per cui non capisco il bisogno d'aggiungervi il secondo colpo in arrivo. Mah, so altrettanto bene che recarsi a un supermarket per comprare bistecche rigorosamente vegetali sia anche una forma di snobismo da iper-ricchi.... |
| inviato il 26 Agosto 2021 ore 20:53
@Merak secondo me quello che vedi lì dietro la testa so o delle corde nella neve, io la vedo così e il primo colpo ancora deve essere inferto, tra l'altro l'ascia è pulita |
| inviato il 26 Agosto 2021 ore 21:05
La penso esattamente allo stesso modo. Troppi film splatter…
Tra l'altro se fosse un gesto inutile, il gruppo avrebbe “posato” per esigenze sceniche per farsi immortalare in un gesto finto. Conoscendo l'autore dello scatto dubito che avrebbe scattato. Comunque sono certo che interverrà a chiarire. |
| inviato il 26 Agosto 2021 ore 21:47
Ciao a tutti, quello che si vede è il primo ed unico colpo che viene inferto da posizione defilata perché l'animale non si spaventi. Non si tratta di pietà (a certe latitudini la pietà per un animale che rappresenta l'unico cibo insieme al raro pesce crudo e pelle non esiste perché non esiste ipocrisia), ma di un modo di agire perché le contrazioni dovute alla paura farebbero rilasciare all'animale sostanze che rendono la carne più amara. Quelle che si vedono sono corde, confermo. L'animale, che con quell'unico colpo perde i sensi (non a caso chi lo assesta è il più anziano e il più esperto), viene strangolato dalle corde intorno al collo che i due uomini tendono successivamente. La caccia avviene in modo leale, ma soprattutto non si uccide mai inutilmente e si sceglie con cura l'animale da macellare in base ad una miriade di fattori. Il centauro dice il vero |
| inviato il 26 Agosto 2021 ore 22:40
Pace ragazzi! Sebinobmfi, Centauro, Marco: mi rimangio la mia precedente frase centrale, anzi, chiedo scusa perché, se avessi guardato meglio in alta definizione ci sarei arrivato da solo a capire che si trattava di due nastri colorati.
L'ironia, tirando in ballo i film splatter mi pare però eccessiva: sono figlio del mondo contadino e la vista dell'uccisione domestica di galline, oche, conigli, capre, maiali l'ho vista dal vero, non al cinema: era una realtà ubiquitaria anche qui in Italia, fino agli anni cinquanta-sessanta: come scrive Marco si percepiva "lealtà" verso l'animale che sarebbe stato ucciso e soprattutto chi lo faceva non lo faceva per piacere, per divertimento o per cattiveria. In questo il sentimento e il comportamento degli uomini poveri di tutti i luoghi e di tutti i tempi, spinti dal bisogno di nutrirsi per sopravvivere, credo, sia al fondo profondissimamente simile. |
| inviato il 26 Agosto 2021 ore 22:51
Il “dice il vero” era riferito al fatto che non costruisco scatti, sul resto si scherza (se sapessi di quanto humor è dotato il centauro  che è anche bravo fotografo e persona per bene)
Un saluto a tutti è sempre un piacere discutere di foto  |
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