Ritorno a casa, pagina 2

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4.2 MEGAPIXEL

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Appennino selvaggio Vedi galleria (13 foto)

Ritorno a casa inviata il 21 Giugno 2017 ore 15:25 da Alex Amariei. 26 commenti, 1436 visite.

, 1/2000 f/8.0, ISO 160, mano libera.

Di rientro da una caccia i due lupi a destra stavano attendendo il rientro del terzo esemplare, più giovane e rimasto a divorare un cerbiatto cacciato quella stessa mattina, presto all'alba. In una sola giornata ho avuto la fortuna di osservare l'intera catena alimentare appenninica, un vanto tutto italiano: sono partito alle 4:30 all'imbocco del sentiero, arrivato in quota ho avvertito per prima cosa la tensione che aleggiava nell'aria e la completa assenza di cervi; successivamente, scrutando i pendii erbosi, ho scoperto la causa di tale sensazione ed ho avuto la fortuna di osservare un giovane lupo maschio nutrirsi a poco meno di 500 metri su una carcassa di cerbiatto; alle 10:15, dopo una faticosa risalita ero a 2100 metri di quota, ormai rassegnato che i lupi se ne fossero andati ed avessero lasciato i resti (polmoni e una gamba anteriore) alle cornacchie. Intento a riposare, ben nascosto sotto l'ombra di un grande masso, la scena che mi si presenta davanti è questa, con i tre cacciatori del branco intenti, probabilmente, a rientrare al rendez-vous (la "tana" o luogo d'incontro dove le madri tengono i piccoli) dopo la fruttuosa caccia. Per tutti i dieci minuti nei quali sono ridiscesi (che anche per un escursionista ben allenato sarebbero stati almeno 50) li ho contemplati, la loro forza, resistenza ed agilità oltre che il forte spirito di squadra, visto che nessuno avanzava senza guardarsi prima indietro e vedere che ci fossero tutti. Una scena che non dimenticherò facilmente e momenti nei quali pensi "per questo vale la pena lottare" soprattutto contro riforme di legge stupide, speculazioni edilizie e deroghe sugli abbattimenti. L'Italia vanta il maggior numero di specie animali di tutta Europa ed è un miracolo se tanta selvaticità ancora permane nella nostra penisola dopo anni di sfruttamento da parte dell'uomo. Bisogna tener presente tutto ciò e ricordare che se il cemento prima o poi si esaurisce il patrimonio naturale è a lungo termine.

Vedi in alta risoluzione 4.2 MP

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