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| inviato il 03 Marzo 2017 ore 23:45
Bella Francesco. Affascinante lo sfondo evanescente, quasi reso assente dalla presenza forte della ragazzina. L'unica veramente attiva: un'attrice che non ha neanche bisogno di un pubblico, forse lo farebbe lo stesso, ma tant'è, il pubblico c'è, qualcuno lo vediamo e il resto siamo noi! Complimenti! Ciao Stefano |
| inviato il 04 Marzo 2017 ore 0:40
Chiedo perdono a Michela e Marco, i cui passaggi mi erano sfuggiti: il commento di Caterina, già intervenuta, mi ha ingannato e fatto perdere quel che c'era sopra... Sempre belle parole Michela, di cui ti ringrazio. In fondo, nell'idea che esprimi, quella di una storia che finisce e un'altra che inizia, c'è poi tutto il senso della serie. Con l'idea positiva che, quella che inizia, sia più vera (e più ricca, non esteriormente) di quella che se ne va... Marco... da ugualmente diversamente giovane.... sono solo d'accordo con te! Grazie del passaggio! Una buona serata F |
| inviato il 04 Marzo 2017 ore 0:47
Matteo... grazie davvero del passaggio e dell'apprezzamento Claudio... Chissà, forse davvero, di molte cose, un giorno saremo contenti di esserne solo lontani parenti Si: un po' di ottimismo deve sopravvivere. Anche se, continuando a citare i nostri cantautori, la primavera tarda ad arrivare. Grazie del tuo apprezzamento e del suggerimento. Però.... sono timido per queste cose Raffaele... grazie davvero di cuore! Carissimo Stefano, ti ringrazio per il passaggio Si, lo sfondo volevo che ci fosse, anche e soprattutto col suo chiaro valore iconografico (visto anche il contenuto della galleria), ma anche che fosse spettatore lontano e discreto. Un pubblico, certe cose fanno molta fatica a trovarlo: quello è tutto per le maschere più appariscenti Ma come dici, possiamo sempre diventarlo noi, quel pubblico Un abbraccio F |
| inviato il 04 Marzo 2017 ore 9:00
una bella storia raccontata con una fotografia, molto bella! |
| inviato il 04 Marzo 2017 ore 9:38
Grazie davvero per l'apprezzamento Seimejotex Buon week-end F |
| inviato il 04 Marzo 2017 ore 23:42
Quello che più mi colpisce è la piccola con la maschera in mano, immobile e senza un sorriso, spettatrice immalinconita e attenta della fine di Carnevale. |
| inviato il 05 Marzo 2017 ore 10:59
E' vero Anonima-Paola, i bambini sanno essere terribilmente seri. Chissà se immalinconita, attenta, determinata o altro... Però piace anche a me, la maschera in mano... Un abbraccio e, spero, a presto! F |
| inviato il 05 Marzo 2017 ore 17:42
Grande e pregevole bianco e nero Francesco. Tanti saluti e buona serata Bruno |
| inviato il 06 Marzo 2017 ore 14:03
Grazie davvero ancora una volta caro Bruno! Sempre un grande piacere i tuoi passaggi e il tuo apprezzamento! Buona giornata F |
| inviato il 06 Marzo 2017 ore 16:09
Venezia che muore, Venezia appoggiata sul mare, la dolce ossessione degli ultimi suoi giorni tristi, Venezia, la vende ai turisti, che cercano in mezzo alla gente l'Europa o l'Oriente, che guardano alzarsi alla sera il fumo - o la rabbia - di Porto Marghera... Stefania era bella, Stefania non stava mai male, è morta di parto gridando in un letto sudato d' un grande ospedale; aveva vent'anni, un marito, e l'anello nel dito: mi han detto confusi i parenti che quasi il respiro inciampava nei denti... Venezia è un'albergo, San Marco è senz'altro anche il nome di una pizzeria, la gondola costa, la gondola è solo un bel giro di giostra. Stefania d'estate giocava con me nelle vuote domeniche d'ozio. Mia madre parlava, sua madre vendeva Venezia in negozio. Venezia è anche un sogno, di quelli che puoi comperare, però non ti puoi risvegliare con l'acqua alla gola, e un dolore a livello del mare: il Doge ha cambiato di casa e per mille finestre c'è solo il vagito di un bimbo che è nato, c'è solo la sirena di Mestre... Stefania affondando, Stefania ha lasciato qualcosa: Novella Duemila e una rosa sul suo comodino, Stefania ha lasciato un bambino. Non so se ai parenti gli ha fatto davvero del male vederla morire ammazzata, morire da sola, in un grande ospedale... Venezia è un imbroglio che riempie la testa soltanto di fatalità: del resto del mondo non sai più una sega, Venezia è la gente che se ne frega! Stefania è un bambino, comprare o smerciare Venezia sarà il suo destino: può darsi che un giorno saremo contenti di esserne solo lontani parenti... grande Francesco , questo testo è di una emozione unica come le tue fotografie claudio c |
| inviato il 06 Marzo 2017 ore 16:20
Complimenti sincerissimi Francesco! Immagine molto bella e che è veramente perfetta per "chiudere" il capitolo carnevale, almeno per quest'anno! E poi, per me, musicista non più giovanissimo che ama letteralmente il grandissimo Francesco Guccini, bellissimo il richiamo alla stupenda "Venezia" del... Maestro! Saluti, Paolo |
| inviato il 06 Marzo 2017 ore 16:40 | Questo commento è stato tradotto automaticamente (mostra/nascondi originale)
Stupenda, mi piace questo molto. Buonasera.. Ciao rony Superb, I like this very much. Good evening.. Ciao rony |
| inviato il 06 Marzo 2017 ore 17:13
Splendido scatto, complimenti! |
| inviato il 06 Marzo 2017 ore 21:13
Chissà che baldoria, da giovine, ascoltando Guccini! Quanta nostalgia, eh?!? Mi perdonerai quindi se, seguendo la via da te battuta, questa fotografia mi ritorna in mente questi versi: "Alla fine della baldoria c'era nell'aria un silenzio strano qualcuno ragliava con meno boria e qualcun altro grugniva piano. Alle sfilate degli stilisti si trasgrediva con meno allegria ed in quei visi sazi e stravisti pulsava un'ombra di malattia. Un artigiano di scoop forzati scrisse che Weimar già si scorgeva e fra biscotti sponsorizzati videro un anchorman che piangeva e poi la nebbia discese a banchi ed il barometro segnò tempesta ci risvegliammo più vecchi e stanchi, amaro in bocca, cerchio alla testa. Il Mercoledì delle Ceneri ci confessarono bene o male che la festa era ormai finita, è ormai lontano il Carnevale. E proclamarono penitenza e in giro andarono col cilicio ruttando austeri:" ci vuol pazienza, siempre adelante, ma con juicio ".... Sempre bei racconti Fra, ormai sono stufo di farti complimenti quant'è vero che anch'io ho un cuore e che mi chiamo sballo-panza |
| inviato il 07 Marzo 2017 ore 22:38
Mio caro Claudio... A serie finita e chiusa, dopo i miei "brandelli" gucciniani, mi pare che la tua chiosa con l'integrale ci stia a pennello Anche se ammetto il mio lato sentimentale, e l'epilogo, pur avendo usato le parole smembrate della canzone, è in fondo di segno opposto E' vero che la sensazione è spesso che non ci sia di che stare allegri, ma chissà... Sana invidia Paolo, del tuo essere musicista! La musica è una delle passioni della mia vita, ma solo per vie auditive, ahimè. Si: è arte che di cuore ti invidio! Grazie davvero! Hassan, grazie davvero per il passaggio e per l'apprezzamento E davvero grazie anche a te Diamante! Sballo... e non farli, che poi, c'hai ragione, diventano noiosi! E il cuore di Sballo-Panza, lo sappiamo, è troppo all di la perché le umane genti possano soltanto avvicinarsi alle sue altezze! Per cui, la soluzione mi pare azzeccata: andiamo, ruttando austeri! Grazie per il passaggio, e per un altro brandello colto, del grande mio omonimo! Un abbraccione F |
| inviato il 08 Marzo 2017 ore 14:11 | Questo commento è stato tradotto automaticamente (mostra/nascondi originale)
L'agilità della gioventù! Mi ricordo quando ho potuto fare che - nella notte dei tempi e molto lontana! :-) Una bella immagine che riflette il divertimento e l'atmosfera spensierata di Carnevale!
Ann :)) The agility of youth! I can remember when I could do that - in the dim and very distant past! A beautiful image that reflects the fun and carefree atmosphere of carnival time! Ann :)) |
| inviato il 08 Marzo 2017 ore 17:10
Grazie sempre per le tue belle letture cara Ann Un caro saluto F |
| inviato il 04 Aprile 2017 ore 0:27
aldilà della, superba, foto, noto un elemento che "stride" con la situazione da te colta, una presenza che mi incute un certo "timore", forse nemmeno tu l'hai notata.... ovviamente, dio non me ne voglia, è solo un'impressione, ma la donna seduta di spalle sulla panchina marmorea mi ricorda la morte, incappucciata, pronta ad eseguire il suo "sporco" lavoro..... "stride" perchè proprio in contrapposizione con la gioia che si "legge" sul volto della sua vicina di seduta, quella che guarda la bimba, che invidio in toto (), e ci leggo un po di invidia pure nel volto della bimba a dx nell'immagine....sappiamo tutti che i bambini sono competitivi di natura.... un mix di sensazioni..... splendida davvero, Fra, nemmeno il tuo amico avrà sicuramente fatto una foto così bella..... ciauuuzz Mario |
| inviato il 04 Aprile 2017 ore 1:44
Una foto d'autore. Solo complimenti! Annamaria |
| inviato il 04 Aprile 2017 ore 6:18
Bella realizzazione. Molto piacevole il contesto è la scena allegra e spensierata. Ottima PP. Quest'immagine, accostata alla didascalia, soprattutto alla citazione, assume un peso importante. Già, Stefania. Spero di cuore che il tuo bellissimo scatto sia di buon auspicio per Venezia (e non solo). Spero che la storia di Stefania, questa volta, abbandoni la tragica realtà raccontata nella canzone. Mi hai colpito nel profondo, Francesco. Ciao Gabbia65 |
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