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| inviato il 05 Settembre 2016 ore 7:17
“ Maserc
Non mi piace Palazzo de' Dogi tagliato a metà. Avrei aspettato un altro po' a vedere il campanile in una finestra, il palazzo nell'altra.
Anche se così magari ti perdevi la gondola „
grazie del passaggio:
la particolarità dello scatto è stata quella di trovare una gondola in quella posizione, perchè è inusuale, non si fanno giri turistici in gondola nel bacino.Molto probabilmente non è un giro turistico visto l'abbigliamento del "passeggero".
Perdere la gondondola rispetto al palazzo ne perdeva la foto a mio avviso.
grazie a tutti per i commenti.
Ciao
rob
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user81257 | inviato il 05 Settembre 2016 ore 10:02
Nulla da obiettare se non forse la figura messa un po' li della persona (non che non debba starci, ma forse non in quel modo).
Però ovviamente poi non sarebbe più una street, ma uno scatto in posa.
Per il resto è molto interessante, la composizione e la visuale esterna, hai un grande occhio.
Mi comunica un senso di leggerezza, sul battello e fuori la città in lontananza.
Marco. |
| inviato il 05 Settembre 2016 ore 11:28
“ Nulla da obiettare se non forse la figura messa un po' li della persona (non che non debba starci, ma forse non in quel modo). „
purtroppo la street è un prendere o lasciare, è un regalo quando tutto è perfetto, chi scatta è un semplice spettatore che attende regali da cogliere....
“ hai un grande occhio. „
non non ho un grande occhio ...... ne ho due scherzi a parte, ho dovuto lavorare molto per uscire dagli schemi a cui ero legato, facevo foto carine ma non crescevo, non mi è stato regalato nulla non ho doti che altri non hanno solo duro lavoro
ciao
rob |
user81257 | inviato il 05 Settembre 2016 ore 12:31
Per me le doti le hai, non si esce dagli schemi senza avere una visione diversa della realtà.
Ci sto provando anche io e quindi ti capisco, ma io ancora non riesco ad uscirne, mi ci vorrà del tempo.
Ovvio che il lavoro e la fatica servono.
Marco. |
| inviato il 05 Settembre 2016 ore 13:39
“ Per me le doti le hai, non si esce dagli schemi senza avere una visione diversa della realtà „
è semplicemente questo "l'inganno" non sono le doti che ti portano ad avere una visione diversa della realtà, ma è avere una visione diversa della realtà che ti porta a raffigurarla. Non sono le doti, le doti non esistono questo deve essere chiaro, bisogna sviluppare un diverso vedere.
ciao
rob |
| inviato il 05 Settembre 2016 ore 13:47
Se mi posso permettere un pò discutibile..la realtà è la realtà. Ciò che vedi della realtà è la sensibilità che ti porta a raffigurare quello che vuoi tu!! Non è una dote questa? |
| inviato il 05 Settembre 2016 ore 13:56
D'accordo su tutta la linea con RobBot.
Il difficile é togliersi dalla conformazione che deriva dai social e dai like,creare una propria visione é allo stesso tempo meraviglioso ma anche frustrante se non si é pronti a piacere a tutti.
In questo percorso credo possa aiutare leggere molte immagini di grandi autori del genere preferito,non cercando poi di copiare,ma prendendo l' essenza delle stesse.
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user81257 | inviato il 05 Settembre 2016 ore 14:46
Rob, se fosse come dici tu, sarebbe facile per tutti. Purtroppo la vedo come Ale, nel senso: un quadrato per il 99% delle persone è un quadrato, se tu ci vedi un cerchio è una tua dote visiva o immaginaria o quello che vuoi, ma nella realtà quello resta un quadrato. È non è detto che, perchè tu ci vedi un cerchio, allora basta applicarsi per far in modo di vederlo. Se una persona ha una immaginazione diversa o non ce l'ha proprio, il cerchio non lo vedrà mai.
Se guardi alcuni miei still life, sembro scemo per le foto che ho fatto (per la foto "Verso L'Uscita" sono stato preso per il culo nella realtà), ma io li ci ho visto altro rispetto a quello che quell'oggetto rappresenta. Ma continuo ad essere preso per il culo dalla maggior parte delle persone, che li non ci vedranno mai e poi mai quello che ci ho visto io. Neanche se si applicano. Magari ci vedranno cose diverse, alcuni non ci vedranno mai nulla.
Ok pardon, sono entrato in un mio classico monologo, mi fermo qui |
| inviato il 05 Settembre 2016 ore 14:50
Vedi Marco,devi saper accettare le critiche se vuoi porti in modo personale alla fotografia.
Altrimenti un tramonto é rosso e un albero é verde.
Per crescere e vedere ci vuole anche cultura,e come dicevo prima una passata dai grandi del settore non fa altro che aumentare la fantasia e la visione personale.
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user81257 | inviato il 05 Settembre 2016 ore 15:02
Ma infatti io le critiche le accetto e le utilizzo per migliorare, ma il messaggio era che, se una persona non è predisposta ad aprire la mente per vedere diversamente, anche con tanto studio non ce la farà mai, almeno non fino a livelli di altri.
Non basta studiare per essere un bravo pittore o un bravo musicista, se non hai la dote di natura, non arrivi tanto lontano.
Io avrei voluto fare il fumettista, ma datemi una matita in mano e vi accorgerete che disegno peggio di un bambino di tre anni |
| inviato il 05 Settembre 2016 ore 15:08
“ Vedi Marco,devi saper accettare le critiche se vuoi porti in modo personale alla fotografia. „
devi saper selezionare le critiche filtro... il mondo è pieno di "espertoni", la metà dei quali non ha capito neanche di che cosa sta parlando. d'accordo invece sul discorso che la scuola più grande è quella dove si studia da soli. bisogna, guardare tonnellate di immagini, leggere milioni di pagine (non parlo di tecnica e neanche di libri di fotografia) e piano piano (anche grazie al passare del tempo) ci si accorge che la nostra visione cambia, si smette di giudicare e si impara ad accettare e condividere, ci si emoziona in modo diverso e in maniera quasi inconscia cambia il mondo di essere ed inevitabilmente il modo di fotografare. si chiama "maturare" e si applica in tutti gli ambiti, fotografia inclusa ovviamente.
detto questo, la foto di RobBot è bella ma a mio avviso è una street ancora acerba. Questo non è un difetto, sia chiaro, o tantomeno una critica, vuol semplicemente dire che ancora sei a metà del tuo percorso (per fortuna!). Filtro a mio avviso è qualche step più avanti.
complimenti comunque per i tuoi scatti!
alla prossima! |
| inviato il 05 Settembre 2016 ore 15:10
Ma usare una macchina fotografica rispetto ad un pennello é molto diverso.
Io la vedo come RobBot,non c' é un meglio o un peggio c' é la consapevolezza di rappresentare in uno scatto una propria visione,e in questo nessuno é uguale ad un altro,a meno di non volersi uniformare come dicevo sopra. |
| inviato il 05 Settembre 2016 ore 17:44
mi trovo in linea diretta con quanto esposto da Filtro46, l'argomento è interessantissimo e merita essere sviluppato.
Provo per quanto possibile rispondere ad ogniuno.
“ Se mi posso permettere un pò discutibile..la realtà è la realtà. Ciò che vedi della realtà è la sensibilità che ti porta a raffigurare quello che vuoi tu!! Non è una dote questa? „
la realtà è una convenzione, se rapportata all'arte poi...parte un film, ma non perdiamoci sulle definizioni.Ma la sensibilità di chi è figlia?Della realtà?No, anzi la realtà uccide la sensibilità.La sensibilità è frutto di sfere diverse meno attaccate alla materia, distanti dal raziocigno e dal materiale.
“ Rob, se fosse come dici tu, sarebbe facile per tutti. Purtroppo la vedo come Ale, nel senso: un quadrato per il 99% delle persone è un quadrato, se tu ci vedi un cerchio è una tua dote visiva o immaginaria o quello che vuoi, ma nella realtà quello resta un quadrato. „
se tu vuoi essere come il 99% dei fotografi continua a vedere il quadrato, invece se non vuoi porti limiti qualche limite te lo togli.
“ ......Se una persona ha una immaginazione diversa o non ce l'ha proprio, il cerchio non lo vedrà mai. „
una persone non vedrà mai il cerchio perchè dice :io non vedrò mai il cerchio o peggio ancora: io voglio vedere il cerchio!
La cosa migliore è che quando si fotografa bisogna sentirsi liberi ed il più possibile autentici, verranno fuori delle ca@@ate, bene ma sono le TUE ca@@ate non quelle che hai visto sul forum il giorno prima di un'altro.Ma la partenza è SANA nelle foto non c'è più il 10% tuo e 90% dei condizionamentei delle mode fotografiche, ma sara una foto autentica che all'inizio non troverà estimatori ma quando ti abituerai a fare foto autentiche e poi saranno belle o piaceranno allora sarà un'altra musica.
La condivisine è figlia dell'insicurezza, e dell'appagamento egoico. Quando vi dicono " bella" , "stupenda" che parte di voi nutrite?Chi è quella parte di voi che si "gonfia", quella componente che vi abita in quei momenti come va gestita? Come và separata?
“ detto questo, la foto di RobBot è bella ma a mio avviso è una street ancora acerba. Questo non è un difetto, sia chiaro, o tantomeno una critica, vuol semplicemente dire che ancora sei a metà del tuo percorso (per fortuna!). „
sei bravo a capire che sono a metà del percorso, anzi ti ringrazio io mi vedevo all'inizio, ma (non è polemico) come hai fatto a capirlo? Perchè io non essendomi posto un'arrivo, una meta, faccio fatica a fare metà di un nulla
buona luce
rob |
| inviato il 05 Settembre 2016 ore 18:52
“ sei bravo a capire che sono a metà del percorso, anzi ti ringrazio io mi vedevo all'inizio, ma (non è polemico) come hai fatto a capirlo? Perchè io non essendomi posto un'arrivo, una meta, faccio fatica a fare metà di un nulla ;-) „
girovagare senza una meta è girovagare nel nulla... questo si vede nelle tue foto. ecco perchè acerbe...
tutti abbiamo bisogno di Itaca...
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| inviato il 05 Settembre 2016 ore 18:57
Beh forse l'area commento è un po fuoriluogo per discussioni di questo tipo
Comunque quella gondola della tua foto...per esempio.... era veramente tra te il vaporetto ed in linea con il campanile...è stata la tua sensibilità a notarla e la tua bravura a scattare la foto!!
Casomai è la sensibilità che non è figlia della realtà come dici te...ma sicuramente in questo caso l'ha stimolata piuttosto che "ucciderla"...
Concordo comunque con filtro che per crescere ci vuole cultura e osservare grandi in tutte le materie non solo la fotografia ti ampia gli orizzonti e aiuta a crearti uno stile tuo...
Ciao Ale! |
| inviato il 05 Settembre 2016 ore 19:00
“ girovagare senza una meta è girovagare nel nulla „
Finalmente qualcuno mi ha capito: il nulla è il tutto, è lì che amo stare!
Ciao
Rob |
| inviato il 05 Settembre 2016 ore 19:19
beh... affermazione forte la tua. l'esistenza e l'utilità del nulla è un dibattito filosofico che dura dai tempi dei miei illustri antenati (intendo antichi greci) e che ancora non ha trovato risposta certa nonostante il notevole quantitativo di menti eccelse che hanno affrontato il problema...
i miei complimenti per avere non solo la risposta in merito all'esistenza ed all'utilità del nulla, ma anche un collocamento certo nella tua esistenza! mi ritiro nel mio umile "pensiero"
ps. a scanso di equivoci, il tutto in vena scherzosa... |
user81257 | inviato il 05 Settembre 2016 ore 19:27
Mi tiro fuori dai vostri discorsi filosofici, io sono piú, come diciamo a Roma, "tera tera" |
| inviato il 08 Settembre 2016 ore 12:45
Buona idea e buona realizzazione!
Bravo!
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