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Daino Isabellino Femmina Chiede aiuto...

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Daino Isabellino Femmina Chiede aiuto inviata il 22 Luglio 2015 ore 22:47 da Gianni Aggravi. 111 commenti, 8236 visite. [retina]

a 600mm, 1/1250 f/8.0, ISO 1000, mano libera. Specie: Dama dama

Finalmente dopo estenuanti ricerche, sono riuscito a ritrovare la mia preferita che da circa 1 mese non riuscivo più a vedere, ormai pensavo al peggio, invece eccola qua, e questa volta talmente vicino che non sono riuscito a comporre diversamente, proprio non mi entrava nell'inquadratura, un emozione che potete immaginare. Si tratta di un raro esemplare di Daino femmina Isabellino, completamente bianco eccetto che per gli occhi e gli zoccoli, non è un albino contrariamente a quanto si possa pensare. Adesso però sono seriamente preoccupato per la sua incolumità e faccio appello a chi potesse darmi delle indicazioni al fine di poterla proteggere avvalendomi di non so quale istituzione e/o gruppo animalista/ambientalista, sò per certo che è già diventato un argomento di conversazione tra cacciatori, eeee....... mi avete già capito.



Vedi in alta risoluzione 3.8 MP  

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avatarsenior
inviato il 23 Luglio 2015 ore 19:45

Bah, temo (sinceramente, sono restio alla caccia e da dieci anni non pesco, ma quando andavo a pescare praticavo solo pesca no-kill, tutto quello che prendevo rilasciavo; se trovo un ragno in casa, lo metto fuori dalla finestra...), ti dicevo, temo che non ci siano ragioni o strumenti legali per considerare il simpatico soggetto come portatore di diritti particolari. Ha il diritto a vivere come tutti gli esseri di questo mondo, ma una volta che la legge dispone che si può cacciare, temo che anche la Forestale ci possa fare poco per non dire nulla. O dispongono il trasferimento in un'area protetta, adducendo la rarità dell'esemplare (magari te lo fanno per favore, ma ... ), oppure, se resta in zona libera, ha - ahinoi - gli stessi (scarsi) diritti di tutti i selvatici...
O si trova una soluzione "sottobanco", oppure mi sa che le leggi non distinguono gli isabellini dagli albini o dai soggetti di livrea comune (se mi sbaglio, sono contento...). Se si vuole risolvere ad-hoc, bisogna sfruttare qualcosa di diverso da leggi e norme...mi sa...Magari moilitando qualche circolo animalista o consimile e conquistando "politicamente" la collaborazione o almeno la tolleranza "omertosa" delle istituzioni preposte, si riesce a catturarlo e a metterlo in salvo. Sulla forestale non farei un gran conto, più che applicare le leggi non può fare.

avatarsupporter
inviato il 23 Luglio 2015 ore 22:19

Un ente di protezione animali che usa come slogan "Uniamoci per salvarli e salvarci" che ti risponde... "se l'animale è libero e sta bene non si può fare molto" mi lascia veramente molto deluso, e mi fa riflettere sul perché e con quale utilità esiste, bah... spendiamo tanti, sicuramente troppi soldi per mantenere in piedi che cosa ???? si sono però preoccupati di segnalare che si può destinare un contributo per il sostentamento.... vergogna, davvero vergogna. Mi sarei almeno aspettato una risposta articolata e magari esaustiva, ma mi faccio troppi sogni io....Triste Confuso

avatarsupporter
inviato il 23 Luglio 2015 ore 23:28

Grande Gianni!! Sorriso

avatarsenior
inviato il 24 Luglio 2015 ore 1:12

Possiamo essere tutti d'accordo, Gianni, ma poi c'è una cosa che si chiama legge, che da una parte protegge gli animali dagli abusi e dall'altra autorizza la caccia, nei tempi e nei modi che il legislatore (che non è detto che ci capisca...) ritiene sostenibili e compatibili con gli equilibri ambientali (NB ho non ho detto "nei modi compatibili", ho detto "nei modi che RITIENE compatibii"...). Se una cosa è lecità, o la accetti o fai a tua volta delle azioni illegali tipo animalisti d'assalto. L' ENPA, proprio perchè soggetto giuridico e beneficiario di finanziamenti e sgravi fiscali, può solo rispettare la legge e chiedere che venga applicata. Non so se fa poco o molto, ma se non ci fossero loro passerebbero impuniti anche tanti abusi. Tra tanti con cui prendersela, l'ENPA mi sembra quello che c'entra meno. Non è - e non può essere - un deus ex machina...
Il daino isabellino non ha tutele specifiche, se è libero e sta bene nessuno (tranne i cacciatori...) è autorizzato a interferire con la sua esistenza. O si cambia la legge (ma i cacciatori sono un milione di voti e la lobby degli armieri sono un sacco di soldi...) o si assoggetta l'amica a quattro zampe al caso, proprio come i suoi compagni non isabellini.

avatarsupporter
inviato il 24 Luglio 2015 ore 8:05

Verissimo Andrea, ma infatti non voglio crocifiggere nessuno, ho concluso l'intervento con questa frase:
Mi sarei almeno aspettato una risposta articolata e magari esaustiva, ma mi faccio troppi sogni io....
Purtroppo spesso noi cittadini comuni ci creiamo aspettative senza fondamento, ciò non toglie che non possa esprimere il mio pensiero.... Ti faccio solo presente che territorio dove si trova è una riserva di caccia, quantomeno andrebbero fatte rispettare le regole in materia. come qualcuno a già detto, la Toscana è uno dei territori con più alto numero di azioni di bracconaggio, qualche problema ci sarà...???? vero che ha una popolazione di selvatici rilevante, ma proporzionalmente ha anche un altissimo numero di soggetti atti al controllo che probabilmente non funzione come dovrebbe, perchè dobbiamo avvalerci sempre e solo del volontariato quando paghiamo tasse a iosa ???? Confuso ConfusoConfusoConfuso

avatarsenior
inviato il 24 Luglio 2015 ore 8:12

Perche i soldi delle tasse non vanno esattamente in servizi, io vivo all'estero e potrei raccontarti quello che mi e capitato proprio ieri presso l'ambasciata italiana ma oltre ad essere ot mi tornerebbe il nervosoSorriso

user20639
avatar
inviato il 24 Luglio 2015 ore 9:07

Caro Gianni,
quando parliamo di cultura, in generale viene sottovalutata, ma è questa che fa la differenza...
Nel nostro paese non mancherebbero le leggi venatorie o sulla protezione degli animali, però manca chi le fa rispettare.
In questo caso, l'istituzione del controllo forestale viene sottodimensionato da anni, le guardie sono molto poche, di anno in anno sono stati decapitati i finanziamenti per la tutela, sono state fatte leggi che depenalizzano i reati ambientali e quelle sugli animali. Con molto rammarico delle guardie forestali e dei volontari ambientalisti, si è avvallata una cultura che difende chi uccide, e chi inquina, come fosse una mancanza di libertà non poterlo fare. Quando però gli appelli per salvare questo o quello si susseguono, la generalità delle persone non collabora, anzi nè è completamente indifferente. Pochi desiderano mettersi in contrasto con altri che uccidono per puro divertimento o per interessi sull'ambiente. Quando ci metti la faccia e il tuo tempo su queste cose, nel tuo territorio, tutti ti abbandonano, anzi ti considerano come qualcosa da evitare, tutti hanno piccoli interessi.
Prova a fare il salto di qualità, metti veramente al servizio le tue capacità per difendere quello che è rimasto, fallo con chi ti pare, ma vedrai che sarà molto dura....alla fine ti scontrerai con una cultura complice del "chi se ne frega", "Ho già molti problemi che bastano, vado a prendermi quelli dei animali o di 4 alberi?", " Il prezzo del progresso", sono le risposte che avrai.
Un caro salutoSorriso

Se ti raccontassi le inadempienze delle leggi sulla caccia in Veneto, che non vuole adeguarsi al resto dell'Europa e per questo paghiamo salatissime (milioni di euro) multe ogni anno, pur di mantenere lo stato di fatto. E ci sono deputati che garantiscono questa situazione e sono votati, e finanziati.Sorriso

Se entri un pò nel merito delle questioni, ti accorgeresti quanto è difficile per un animale selvatico avere la fortuna di essere vivo nei nostri territori.Eeeek!!! Ne siamo un pò complici tutti, questa è la cultura, quando si parla di cambiamenti di stili di vita ......Una catena di supermercato ha addottato uno slogan: "NoN CAMBIARE STILE DI VITA, CAMBIA SUPERMERCATO" In poche parole....continua a mangiare porcherie buone a pochi euro, invece di mangiare poco e bene. Poi, basta vedere la situazione dei rifiuti, dappertutto in Italia, da qui comprendi anche la cultura.
Naturalmente, non è tutto negativo, ma quel poco di positivo incide pochissimo.

avatarsenior
inviato il 24 Luglio 2015 ore 10:49

Favorevole alla caccia, con le mie regole, io difendo il nostro amico con la mia carabina, un colpo io uno il cacciatore, allora si che mi diverto,
Tra il 1981 e82 ho protetto molti personaggi famosi, e sono rimasti tutti vivi , il nostro amico a 4 zampe può stare tranquillo.
Queste cose mi agitano.......gran scatto, mi informò se ho qualche dritta ti contatto privatamente.

Ciao

Ross

avatarsenior
inviato il 24 Luglio 2015 ore 12:07

Se il maiale,il pollo,il vitello potessero parlare..,anche i pesci..se potessero parlare!!!Magari la maggioranza di chi commenta ogni tanto si mangia un hamburger,un bel pollo allo spiedo,una bella carpa..,poi vedono un bel daino e si commuovono tutti..,e magari vanno allo zoo con la famiglia intera a fare foto agli animali..!!Vorrei vedere tutti i vostri frigoriferi!!Tutti gli animali cacciati ,e pescati soffrono,il daino non e'da meno!!Facciamo i cimiteri per gli animali selvatici ,quelli d'allevamento invece li mangiamo senza pentimento..Ma chi e'che ha deciso che un animale e'meglio di un altro?Uno sguardo di un pollo e'stupido e senza sentimento ..quello di un daino sembra piu'umano..Se fosse stato un gallo selvatico,nessuno avrebbe speso un commento.Non sono un cacciatore,ma bisogna stare attenti a commentare solo da una parte,si sfocia nel ridicolo.Magari il daino e'vivo e vegeto e campera'altri 20 anni,ma se gli sparano e lo mangiano,non possiamo fare niente,fa parte della nostra cultura che per secoli ha cacciato e pescato.Il daino in questione sta in toscana..se fosse stato in trentino era un'altra storia!!La forestale gira spesso con dei fuoristrada..e raramente li vedi camminare tra i boschi..(troppa fatica..!).., e molto spesso i cacciatori sono amici della forestale che si ritrovano nel bar del paese..Per non parlare delle pecore ogni tanto azzannate dai lupi..(Aretino-Pratese-Pistoiese)..Poveri lupi ..specie protetta..,andate a dirlo ai pastori..

avatarsenior
inviato il 24 Luglio 2015 ore 12:32

Sono d'accordo in parte con quello che hai scritto, sono stato un lungo periodo vegetariano convinto poi per problemi di salute un po di carne e pesce la devo mangiare, ma da qui a sparare a un daino ne passa.......


comunque rispetto il tuo pensiero.

Ciao

Ross

avatarsenior
inviato il 24 Luglio 2015 ore 23:48

Se il maiale,il pollo,il vitello potessero parlare...


Rispettabile ma opinabile: se affrontiamo il problema della catena alimentare in termini estremistici e idealistici nascono un sacco di problemi.
Cosa facciamo di leoni e tigri, li ammazziamo tutti perchè per mangiare uccidono altri animali? No, la natura li ha fatti così e fanno parte di un equilibrio complessivo. Ma la stessa natura che ha fatto carnivori la martora e l'orso polare, ha fatto noi onnivori. Secondo me il discriminante non è sopprimere o meno per nutririsi: anche un vegetariano si nutrire di organismi viventi e vale chiedersi a che grado dell'evoluzione (o in che ramo) un organismo diventi sacrificabile. Perchè le piante si e gli animali no? Sono tutte entità viventi e se è la vita il valore supremo da rispettare, non è vita quella di una pianta di soia come è vita quella di un daino? Entrambi si nutrono e si riproducono, entrambi sono frutto di evoluzione, entrambi hanno DNA e gameti, se uno ha una certa ottica sono entrambe creature di Dio.
Secondo me, quello che fa imbestialire non è accettare il ruolo che la natura ci ha dato (erbivori, predatori, onnivori...), è arrogarsi il diritto di divertirsi o annoiarsi a discapito della vita. Rispetto e condivido chi mangia una lattuga e chi mangia un pollo, rispetto a fatica ma contrasto chi strappa una pianta, maltratta un cane (rettifico, chi maltratta un cane lo rispetto pochissimo...) o spara a un fagiano solo per il gusto di farlo, per affermare di essere più forte di lui, per godere del diritto di vita e di morte sugli altri. Il maile lo uccido per necessità, ho pietà di lui ma devo mangiare. Il capriolo lo uccidono (altri, non io..) per svago e questo proprio non mi va...
Non mi va neanche chi regala un pesce rosso a un bambino, sapendo che poi ci giocherà, lo prenderà sempre in mano, gli farà mille pasticci nell'acqua e lo farà morire!!

avatarsenior
inviato il 25 Luglio 2015 ore 0:00

Poveri lupi ..specie protetta..,andate a dirlo ai pastori..


Questa mi sembra veramente grossa... scusa la franchezza e il sarcasmo, ma la stai mettendo giù come se i lupi fossero una specie infestante, con pecore e pastori sull'orlo dell'estinzione. Guarda caso, è più verosimile il contrario...Come mai??

avatarsenior
inviato il 25 Luglio 2015 ore 7:04

Jevenska75 non sara mica che stai provando a far passare il concetto che il lupo sia da condannare perche carnivoro? Se cosi fosse sarebbe una delle cose piu patetiche che abbia sentito in vita mia...Come giustamente detto da Andrea Ferrari l'uomo e onnivoro, la cosa da condannare non e il fatto che mangi carne, casomai sono gli allevamenti intensivi (con tutto cio che comportano) e ancor di piu tutto il rapporto quasi sempre malato che l'homo sapiens sapiens ha instaurato con le altre specie...caso unico nel regno animale. Se vogliamo dirla tutta il problema piu grande e che....siamo troppi, una sana politica di prevenzione delle nascite a livello mondiale sarebbe cosa buona e giusta...vai a leggerti i rapporti produzione/consumo su base annuale e scoprirai che a meta anno il genere umano ha gia consumato tutto quello che dovrebbe bastare per 12 mesi...altro che pastori...il genere umano ha ammorbato il pianeta come un virus. Sai cosa fanno i virus, unico esempio nel regno animale,? Trascinano l'organismo ospite alla morte...uccidendo alla fine anche se stessi....siamo un virus.

avatarsenior
inviato il 26 Luglio 2015 ore 1:16

casomai sono gli allevamenti intensivi


Cautela...ci si addentra come niente in un campo minato di luoghi comuni!! Ho lavorato per anni nel settore della zootecnia e ti garantisco che la maggior parte dei paladini del benessere animale non ha la minima idea di cosa sia un allevamento. Che non è il paradiso in terra degli animali, ma parlarne conoscendo sia gli allevamenti, sia gli animali che li abitano - anzichè parlare tanto partendo da stereotipi assolutamente artificiosi - non sarebbe male...
Ti faccio solo un esempio: quallche anno fa la lobby degli animalisti (dico lobby perchè da tale si è comportata, ha messo sul piatto il proprio peso elettorale per condizionare la disciplina di un settore che evidentemente ignorava) ha preteso un minimo di legge per la superficie disponibille per ogni maiale in allevamento, sostenendo che le condizioni di affollamento erano inaccettabili. Gli allevatori hanno dovuto obtorto collo ampliare le baste, col risultato di vedere recinti molto ampi con tutti i maiali ammucchiati in un angolo (!!): il maiale è un animale "handicappato", geneticamente costruito per produrre carne, restio alla "ginnastica", scarso di motilità e freddoloso, tant'è che negli allevamenti si tengono sempre temperature superiori ai 32-33 gradi. Quando non mangia, dorme o ozia stravaccato addosso ai suoi simili per scaldarsi a vicenda. Lascia perdere le cinte senesi o altre razze "di nicchia" che vivono ancora semibrade: con quei metodi - migliori dal punto di vista ecologico ed etologico - la carne suina sarebbe un genere dal prezzo inaccessibile. Non è che i maiali liberi sono più felici, ormai sono animali differenti da quelli di allevamento, fortemente modificati e funzionalmente degenerati..

avatarsenior
inviato il 26 Luglio 2015 ore 6:40

Io non parto da stereotipi artificiosi, mi pare che le batterie di polli e conigli, per dirne un paio, dove gli animali sono sottoposti ad alimentazione continua non siano stereotipi e la cosa si sta ampliando con il fish farming. Oltretutto cosa viene dato da mangiare agli animali? Spesso cibo contaminato (olio minerale o altri rifiuti tossici dagli elevati costi di smaltimento), tanto ormai non si tratta piu di animali ma di organismi viventi modificati allo scopo, quindi soggetti a pratiche moralmente accettabili in quanto non piu animali...io un certo schifo lo provo, anche se ho capito il tuo ragionamentoSorriso

avatarsenior
inviato il 26 Luglio 2015 ore 10:35

La commozione del tuo appello è nei miei occhi . Credo che l'unico ente che possa aiutare questa femmina così dolce , sia La Guardia Forestale.
Spero vivamente che si possa salvare questo splendido esemplare , e placare la paura e la commozione che hai portato a conoscenza . In bocca al lupo .Seguirò questa storia , sperando in un lieto fine .
Fabrizio

avatarsupporter
inviato il 26 Luglio 2015 ore 14:44

Innanzi tutto grazie a tutti per gli interventi e per gli apprezzamenti, graditi ma non necessari in quanto l'intento è ben diverso. Comunque questa mattina, ho finalmente parlato con la guardia forestale, gentilissimi e molto disponibili, ma le risposte ricevute non sono state proprio quelle sperate....Triste Purtroppo l'argomento è complicato da affrontare, anche se trattasi di esemplare molto raro, fa comunque parte di una specie "cacciabile", almeno stando a certe regolamentazioni, soprattutto per quanto riguarda gli abbattimenti selettivi, pertanto non esistono regolamenti o leggi che possano garantire il tranquillo proseguo vitale del soggetto Confuso inotre, ammesso che si possa trovare una strada da percorrere non ci sono risorse per poterlo fare, organizzare una cattura e il relativo spostamento significa sostenere delle spese che oggi non troverebbero copertura. Eeeek!!! ConfusoTriste
Tenterò altre strade.... nel frattempo sto tentando una campagna di sensibilizzazione con i cacciatori della zona, che peraltro hanno dimostrato grande sensibilità e interesse. Tenere il luogo di avvistamento segreto è la mia priorità, anche se, al momento della mia diffusione delle foto, già molte persone ne erano a conoscenza.

avatarsenior
inviato il 27 Luglio 2015 ore 22:07

Oltretutto cosa viene dato da mangiare agli animali? Spesso cibo contaminato (olio minerale o altri rifiuti tossici dagli elevati costi di smaltimento)


Davide, noon so con che cognizione di causa tu stia parlando, io ho fatto per più di dieci anni prima l'assistente alla formulazione di mangimi per zootecnia, poi il responsabile del controllo qualità in stabilimento.
Ho promosso gruppi di lavoro tra i capi laboratorio dei venti-ventidue principali mangimifici italiani, ho ospitato tecnici di tutte le aziende e ho conosciuto un numero elevatissimo di aziende diverse (tutti mangimifici, ovviamente).
Ho la presunzione di sapere come vengono fabbricati i mangimi e cosa ci finisce e non ci finisce dentro (tra l'altro, dai miei tempi a oggi la legislazione è diventata molto più restrittiva). Non sono neppure in conflitto di interessi, sono da anni fuori dal settore.
Ti garantisco, per fortuna mia, tua e di tutti, che stai dicendo cose senza senso e senza fondamento. Capisco e in qualche modo condivido un certo tipo di attenzione alle probematiche della sicurezza e della salute, ma propalare delle assurdità palesi come quelle dei rifiuti tossici e degli oli minerali danneggia prima di tutto le buone cause per cui pare che tu ti voglia spendere. Ci sono dei problemi nel settore, ma sono molto più subdoli e più plausibili delle fantasie che hai scritto.

avatarsenior
inviato il 28 Luglio 2015 ore 23:43

significa sostenere delle spese che oggi non troverebbero copertura.


Capisco i poveri cristi in divisa e anche quelli dell'amministrazione pubblica, ma penso che questa storia dei costi senza copertura siano un po' il paravento con cui quasi sempre (magari non questa volta, ma vorrei vedere...) si camuffa disinteresse e ignavia. Certo, se nei costi dell'operazione ci mettiamo dentro la quota parte dei costi fissi, raggiungiamo cifre astronomiche. Però non è che i guardacaccia, i veicoli, gli impiegato coinvolti e quant'altro, se non spostano il daino non li paghi. Di costi diretti resterebbero da sostenere giusto quei dieci euro di carburante necessari a mettere in moto il camioncino, e la fiala di sonnifero da sparargli, che altrimenti andrebbe in scadenza e si butterebbe via. Va bene tutto, ma mi rifiuto di pensare che non si abbiano 30 euro per salvare - nota bene - una rarità zoologica e non per fare un trattamento di favore a un daino che, per quanto simpatico, non avrebbe diritto, altrimenti, a privilegi di sorta. Probabilmente, se pubblicizzassero la presenza della piccina in opportuna destinazione e facessero una colletta per salvaguardarla, ricaverebbero 100 volte quello che si spenderebbe per trasferirla. Ma così va il mondo...in Canada la gente paga per andare a farsi sbranare dagli orsi, da noi in Trentino ce ne sono trenta (e non sbranano nessuno...) ed è già ora di farne fuori qualcuno, perchè disturbano...

avatarsenior
inviato il 29 Luglio 2015 ore 0:56

Andrea, non mi riferisco a chi produce mangimi ma ad esempio allo scandalo di qualche anno fa dove emerse il fatto che fifiuti tossico-nocivi come appunto gli oli minerali (in quel caso provenienti da radiatori) erano stati miscelati agli sfarinati usati per l'alimentazione del pollame, se non ricordo male successe in Belgio. Tu credi si tratti di un evento singolo? Con l'allevamento ittico e ancora piu facile, come spieghi le mutazioni della forma fisica dei branzini allevati ad esempio, che non assomigliano piu neanche lontanamente a quelli selvatici? Torniamo ai mangimi e ai polli, rompi un osso di pollo allevato in cortile a mais e poi rompine uno di un pollo allevato a mangimi e vedrai che quello del secondo ha la consistenza del cartone.... epotrei andare avanti parecchio


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