Voto : 10.0 (media su 2 voti; scala da 0 a 10, dove 0 è pessimo e 10 è ottimo)Coordinate : 62.21521969957248, 59.30374483185333 (
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Soggetti : Il viaggio propone innumerevoli spunti fotografici, ovviamente i Monoliti In quarzo fibroso di Manpupuner sono assolutamente imperdibili, sperando di trovare condizioni umane per riuscire fotografarli, (la spedizione precedente alla nostra ha trovato una visibilità a un metro). La taiga è meravigliosa in febbraio, stupenda e mistica di notte. Dal Plateau di Manpupuner, con il tele, si possono fotografare gli Urali artici, enormi distanze che in Italia non ho mai visto. Lo stesso fiume Pečora dà possibilità di scatti fantastici.
Attrezzatura necessaria : Grandangolo, medio tele, super tele, treppiede di qualità (con speroncini è meglio), si fotografa in condizioni di vento molto forte. ATTENZIONE! È vivamente consigliato un abbigliamento tecnico adeguato, le temperature possono scendere sotto i -40 gradi centigrati.
Periodo : Le migliori opportunità fotografiche le troviamo nel periodo invernale, a febbraio, i monoliti diventano bianchissimi, perché ricoperti da uno strato di ghiaccio.
Come arrivare : Il Viaggio parte da Syktyvkar, raggiungibile con voli interni da San Pietroburgo e da Mosca, da lì si va in auto a Troitsko-Pechorsk (Circa 500 km). Il giorno successivo ci sono altri 150 km di auto per arrivare nel piccolissimo abitato di Ust-Unya, qui, se le condizioni della strada lo permettono, si percorrono in auto altri 60 km (in caso di strada impraticabile si parte già da Ust-Unya in motoslitta). Arrivati al limite della taiga si parte con i primi 55 km in motoslitta nella foresta. Si dorme in una piccola baita di legno (elettricità fornita da un generatore, no acqua corrente, no servizi igienici). Il giorno successivo è previsto l'arrivo sull'altopiano di Manpupuner, ci sono circa 110 km di motoslitta, di cui 3/4 sul fiume Pečora (sul fiume la motoslitta è più difficile da controllare, il rischio di perdere il controllo del mezzo e cadere è alto (ne so qualcosa, credo di essere caduto nella neve fresca, almeno, 50/60 volte). Si arriva sull'altopiano di Manpupuner di notte, non prima di aver superato circa 200 metri di percorso pericoloso (è l'unico punto del viaggio dove bisogna fare davvero attenzione). Il ritorno è esattamente articolato come l'andata, stesso tragitto, stesse soste.
Visite : Il sito è visitabile per un'ora, non oltre. I guardiani del parco (sono 4 e vivono in un piccolo rifugio nei pressi dei monoliti) registrano le entrate e le uscite, sono fiscali. Sì, è un viaggio tosto, lungo giorni, per stare lì solo un'ora.
Note : Viaggio che richiede una buona condizione fisica.La bellezza aliena del luogo è incredibile.Il Viaggio, tosto, in condizioni difficili, contribuisce a rendere questa esperienza unica e indimenticabile.