Voto : 8.0 (media su 1 voti; scala da 0 a 10, dove 0 è pessimo e 10 è ottimo)Coordinate : 43.846049800826435, 17.03432501516969 (
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Soggetti : L'altopiano è famoso per la presenza di cavalli selvaggi. Dato che è molto esteso non è detto che si riescano a vedere, consiglio visita guidata con un'agenzia di base a Livno (io sono salito in autonomia e a parte l'impresa per arrivare in cima poi una volta arrivato all'altopiano di cavalli neanche l'ombra). L'ambiente è tipico degli altopiani, si possono fare foto paesaggisticamente interessanti inglobando le (poche) case dei pastori e/o le vacche al pascolo.
Attrezzatura necessaria : Grandangolo per i panorami, buon tele per i cavalli selvaggi.
Periodo : Io ci sono stato in giugno. Penso che il periodo migliore sia dalla primavera alla tarda estate. E' da considerare che la strada per arrivare è parecchio dissestata per cui presumo che in autunno con le piogge forti che in zona sono abbastanza frequenti possa anche essere a rischio smottamenti.
Come arrivare : Dalla cittadina di Livno c'è una strada forestale aperta al traffico normale. Attenzione però che è parecchio dissestata. E' sterrata e con parecchie buche, in alcuni punti addirittura al limite (ho dovuto tentare due volte in particolare in un punto parecchio ripido e con terreno molto scavato). I locali (principalmente pastori che abitano in cima all'altopiano) la percorrono tranquillamente con delle vecchissime Golf anni 90! Io però consiglio di non avventurarsi con macchine troppo basse, si rischia di fare parecchi danni. A Livno c'è un'agenzia che organizza tour guidati alla ricerca dei cavalli selvaggi, accompagnano i turisti con dei 4x4. Sicuramente meglio che usare la propria auto!
Visite : Ingresso libero, la strada è aperta e pubblica.
Note : A Livno c'è una piccola chiesa che nasconde un ossario. Il Pastore (abita in una casa di fianco) ci ha spiegato che si tratta delle ossa delle vittime di un massacro perpetrato dai fascisti croati contro la popolazione durante la seconda guerra mondiale. Se si capita in zona merita una visita, se si ha la fortuna di incontrare il Pastore si possono scambiare anche due parole. E' molto disponibile, parla inglese ed era felice di raccontare questa storia a degli stranieri.