Voto : 8.8 (media su 10 voti; scala da 0 a 10, dove 0 è pessimo e 10 è ottimo)Coordinate : -25.149511,20.975189 (
Apri in Google Maps)
Soggetti : Tra le manguste i suricate, yellow mangoose. Comunissimo il south african ground squirrel (scoiattolo locale). L'erbivoro più comune è lo Springbok che da nome alla nazionale di rugby, e che è simpaticissimo per i salti che fa come gioco o come allarme. Tra i grossi erbivori gli orici (gemsbok in inglese), l'alcelafo locale (Red Hartebeest). Simpatici incontri nell'otocione (bat-eared fox) e nello sciacallo della gualdrappa (Black-Backed Jackal). Tra i predatori senz'altro i leoni (con la "sottospecie" del kalahari dalla bella criniera), mentre i ghepardi sono anch'essi presenti ma meno visibili (quelli incontrati avevano poi tutti il collare). Il leopardo come al solito non è facile da avvistare. Non impossibile da vedere il gatto selvatico, mentre il tasso del miele è una preda più rara. La iena è presente sia con la brown che con la Spotted Hyena. Tra gli uccelli comuni i tessitori, i gruccioni e soprattutto i rapaci. falco giocoliere, falco pigmeo, nibbi bruni, diversi tipi di aquile sono facili da vedere. Meno comuni gli avvoltoi. Serpenti avvistati raramente. Qualche tartaruga occasionale, diverse le agame non coloratissime comunque.
Attrezzatura necessaria : Un 300 è sufficiente. Ovviamente per i rapaci e piccoli mammiferi occorre salire. Come nel resto dell'Africa, uno zoom della classe del 100-400 è maledettamente pratico.
Periodo : il periodo migliore è quello della nostra estate che corrisponde alla loro stagione fredda (sui 20-25° di giorno e sullo 0 di notte) e secca. L'acqua è ancora più rarefatta e quindi la vicinanza degli animali alle pozze maggiore. Inoltre la vegetazione non impedisce gli avvistamenti. Nel nostro inverno (la loro estate) viceversa la presenza d'acqua è relativamente più abbondante (è pur sempre un ambiente semi-desertico) e se ci sono pioggie consistenti l'erba può anche essere abbastanza alta da ostacolare gli avvistamenti.
Come arrivare : atterrando a Johannesburg si può noleggiare un auto (non importa che sia un 4x4) e con circa 10-12 ore (d'obbligo la tappa intermedia) arrivare a TweeRivieren il punto d'ingresso a sud del parco. In alternativa da Città del Capo si risale attraverso anche le zone vinicole (non fermatevi troppo per cantine...). Da non scartare la visita partendo dalla Namibia: dalla capitale namibiana il parco è molto più vicino in linea d'aria che partendo da Johannesburg.
Visite : c'è un orario di apertura al mattino e di chiusura alla sera corrispondente grosso modo a alba e tramonto. gli orari sono fissi, dipendono dal mese e sono visibili sul sito web del parco. per il biglietto conviene procurarsi la wildcard che da accesso ai vari parchi sudafricani e vale se ben ricordo un anno.
Note : Soggiornando in bungalow, avete il solito livello sudafricano con braciere esterno, frigorifero e spesso condizionatore. Il negozietto che è presente in quasi tutti i campi per il self-catering, è fornito di scatolame vario e carne congelata ma non ha ne frutta ne verdura fresche. Se siete stati in Kruger pensate a una versione ridotta e meno fornita dei negozi. Il ristorante c'è solo a Twee Rivieren il punto più basso. Il parco non è molto frequentato per fortuna, e ve lo potete godere tranquillamente con qualsiasi auto. Se avete un 4x4 c'è qualche strada in più che potete fare ed è vietata ai normali veicoli. Le strade sono fondamentalmente due e non si discostano molto dal percorso dei due fiumi (secchi) Auob and Nossob Rivers. Sulla cartina che vi consegnano sono segnate le varie pozze costruite dall'uomo per portare l'acqua a superficie. Soprattutto se ci andate nella loro estate, uscite molto presto perchè il caldo a seconda delle giornate, può mettere all'ombra gli animali già verso le 10-11. Parco meraviglioso. Soprattutto per l'ambientazione semi-desertica e molto diversa dai parchi più comunemente frequentati in Africa. A seconda dei punti del parco avete un ambiente abbastanza differente, con più o meno scarsa vegetazione e la presenza di dune rosse. Durante la nostra visita a febbraio 2009 la zona sud (Twee Rivieren) era secca e scarna di animali (ma ad esempio i suricate li abbiamo visti solo qui). A nord-est (Nossob) c'era molta vegetazione che impediva anche l'avvistamento dei piccoli animali (o di un leone/ghepardo acquattato...), mentre gli alberi erano il comodo punto di sosta di tanti rapaci (e qualche avvoltoio). Zona stra-piena di sciacalli. A nord-ovest (Mata-Mata) forse la zona migliore nel nostro periodo con i gruppi di leoni sempre visibili e la vegetazione scarna. Qui avvistati diverse volte gli otocioni, il gatto selvatico... Tenete inoltre presente che il Kgalagadi è un parco su 3 nazioni: ho descritto la parte sudafricana (che mi dicono essere la più piena di animali) ma esiste anche una parte in Namibia e in Botswana. Nei campi di confine si fa la dogana e si passa dall'altra parte. In Botwsana occorre il 4x4, non so in Namibia. Logisticamente il parco è abbastanza lontano da tutto: Upington è a circa 3 ore di macchina e a sua volta è una città abbastanza isolata anche se ci trovate tutto. La lontananza fa sì che non sia molto frequentato (a differenza del Kruger per capirci) e molto più selvaggio degli altri grandi parchi sudafricani. Credo sia tra l'altro il secondo per estensione dopo il Kruger. Vale assolutamente un viaggio, e credo si possa abbinare sia a una visita in Sudafrica che a una in Namibia.