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Nuova Zelanda, un viaggio nella terra della lunga nuvola bianca


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Nuova Zelanda, un viaggio nella terra della lunga nuvola bianca, testo e foto by Rollotom. Pubblicato il 05 Novembre 2015; 15 risposte, 5327 visite.


Aotearoa in maori significa "la terra della lunga nuvola bianca", ovvero la Nuova Zelanda

Della Nuova Zelanda non scorderò mai il profumo dei fiori e della fitta vegetazione, detta "bush", la cordialità e la disponibilità dei suoi abitanti, la musica creata dalle numerose specie di uccelli, le nuvole che disegnano sempre dei cieli meravigliosi, e la variabilità del meteo, non a caso un detto tipico è "four season in one day". Prima di partire ho fatto una ricerca su Juza e ho trovato meno foto e articoli su questo paese rispetto a quelli che mi sarei aspettato, perciò ho deciso di scrivere questo breve diario di viaggio sulla Nuova Zelanda.



Lake Wakatipu vicino Queenstown, sullo sfondo la catena dei Remarkables

Io e mia moglie siamo atterrati a Queenstown stanchissimi per le 30 ore passate in aereo o in aeroporto ma da subito la piccola città di montagna ci ha accolto e coccolato con la sua aria rilassata e la gentilezza dei suoi abitanti aiutandoci così a riprendere le forze. Monostante la stanchezza è stato meraviglioso fare una prima passeggiata e mangiare fish and chips sulle sponde del lago Wakatipu.

Queenstown è una delle più importanti città dell'isola del Sud, nonostante abbia una popolazione di soli 15000 abitanti, è famosissima per il bungy jumping e per le moltissime attività all'aria aperta fra cui, a seconda delle stagioni, sci, trekking, rafting, mountanin biking, jet boating, sky diving ecc. Noi non abbiamo praticato nessuno sport ma abbiamo visto il lato più rilassante della cittadina con passeggiate in paese e sul lungo lago godendo a pieno del paesaggio circostante con le meravigliose montagne che incoronano il lago Wakatipu. Abbiamo anche visto una riserva naturale dove abbiamo fatto coonscenza con i Kiwi, l'uccello simbolo della Nuova Zelanda, e altre specie autoctone fra cui i pappagalli alpini Kea, i piccioni ciccioni Kereru, i Tui e tanti altri.



Le Alpi neozelandesi nei pressi del passo Lindis

Seconda tappa del viaggio Twizel, un paesino di pochi anime situato a metà fra Aoraki/Mount Cook e il lago Tekapo. Percorrere i circa 200 Km che separano Queenstown e Twizel fra stupendi paesaggi di montagna e per strade ben tenute e senza traffico è stato veramente piacevole. Numerose sono state le soste durante il viaggio per ammirare il panorama offerto dalla catena montuosa della Alpi e per scattare qualche foto. La sosta più lunga l'abbiamo fatta ad Arrowtown una graziosa cittadina un tempo meta di minatori e cercatori d'oro.



Aoraki / Mount Cook

Durante il nostro breve soggiorno a Twizel siamo riusciti a visitare Mount Cook incorniciato da stupende nubi che donavano al panorama una luce spettacolare. Mount Cook con i suoi 3754 mt è il monte più alto della Nuova Zelanda.
Dalla catena montuosa nascono 4 ghiacciai il Murchison, l'Hooker, il Mueller e il Tasman e proprio dallo scioglimento di quest'ultimo è nato il lago Abel Tasman molto esteso e profondo nelle cui acque navigano numerosi iceberg
Nella tempo trascorso nei pressi dell'Aoraki/Mount Cook National Park siamo riusciti a fare un breve trekking, di un ora circa, e abbiamo navigato il lago Abel Tasman con i gommoni gialli del "Glacier Explorer"



A caccia di iceberg sul lago Abel Tasman

Nella stessa zona siamo riusciti a vedere il lago Pukaki e la cittadina di Tekapo posta sulle rive dell'omonimo lago. Appena sopra il lago Tekapo l'osservatorio astronomico di mount John è situato all'interno della dark sky reserve del Canterbury e da lì, se il meteo è favorevole, si ha una visuale perfetta su un magnifico cielo stellato, purtroppo per noi mentre eravamo in zona il cielo era coperto.

Prossima tappa Christchurch ovvero la città più grande dell'isola del sud, 300000 abitanti circa, che purtroppo fra la fine del 2010 e il 2012 ha subito circa 4000 scosse di terremoto di magnitudo superiori a 3.0, con punte del 6.0 e del 7.0 ed il suo centro è stato praticamente raso al suolo. La città attualmente è comunque viva e in ripresa e prima delle attività sismiche doveva essere molto bella, da segnalare i giardini botanici e il museo del Canterbury.

Dopo un giorno a Christchurch ci siamo diretti a Kaikoura paesino sulla costa del pacifico famoso per la possibilità di fare incontri con capodogli, con una percentuale di avvistamenti del 98%, e altri mammiferi marini quali delfini e foche.
Anche noi abbiamo visto diverse balene purtroppo per condizioni del mare avverse non siamo riusciti a nuotare nell'oceano con le foche, per me unico vero rimpianto della vacanza. Siamo comunque riusciti a vedere una colonia di foche ferme a riposarsi e a godersi il sole nel tardo pomeriggio durante un breve trekking lungo la costa



Tramonto a Marahau Abel Tasman National Park

Ci siamo poi diretti verso l'Abel Tasman National Park fermandoci di tanto in tanto a fare qualche foto lungo il percorso e con una tappa più lunga a Nelson per cenare. L'Abel Tasman National Park è letteralmente un paradiso di spiagge d'orate dove passeggiare e godersi il sole, fare gite in canoa lungo la costa e foreste pluviali dove fare trekking in mezzo alla natura. Il paese dove abbiamo alloggiato Marahau, situato alle porte al parco, è una piccola comunità di hippy che vivono in contatto con la natura e con ritmi decisamente rilassati, non che nel resto del paese siano particolarmente stressati. Infatti in tutto il paese i ritmi non sono frenetici si lavora dalle 9 o dalle 10 del mattino fino alle 17 e così il resto del tempo è dedicato alla "vita" e ai propri interessi.

Da Marahau abbiamo guidato sulla rigogliosa e tortuosa costa del Queen Charlotte Sound fino a Picton e lì abbiamo preso il traghetto che ci ha portato alla capitale Wellington, il nostro primo contatto con l'isola del nord.
Devo ammettere che l'approdo a Wellington è stato scioccante infatti mi sono trovato subito incolonnato durante l'ora di punta, erano le 17, io ero ormai abituato all'isola del sud dove è la natura a farla da padrone e si può tranquillamente guidare per Km senza incontrare nessuno tranne le pecore. La capitale della nuova Zelanda è una città molto ventosa "windy Wellington", molto viva culturalmente e con un sacco di locali dove si può ascoltare musica dal vivo, mangiare e bere cocktail dai nomi peculiari come il "Mad Hatter Tea Party" del Pub Alice.

In un giorno passato in città noi abbiamo visto il museo Te PaPa Tongarewa, un concentrato di arte e storia della Nuova Zelanda, e la City Gallery dove c'era una mostra monografica su una fantastica fotografa neozelandese Yvonne Todd.
Oltre ai musei non ci siamo fatti mancare un po' di svago fra i negozi di Cuba Street, una cena vietnamita e una malesiana e un sorso di "Mad Hatter Tea Party" nella tana di Alice.



Il vulcano Ngauruhoe (Monte Fato) e il cratere rosso

Di nuovo in macchina ci siamo diretti al Tongariro National Park, un parco naturale nella zona centrale dell'isola del nord caratterizzato da un paesaggio quasi lunare e da diversi vulcani attivi, da uno dei suoi numerosi crateri il Tongariro ha eruttato l'ultima volta nel 2012. Oltre al Tongariro gli altri due maggiori vulcani del parco sono il Ruhapeu, che con i suoi 2797 metri è la montagna più alta dell'isola del nord, e il Ngauruhoe famoso per aver "interpretato" monte Fato nella trilogia de "Il signore degli anelli", chissà quali altri vulcani si sono presentati alle audizioni?
Fra le cime vulcaniche del Tongariro e del Ngauruhoe si snoda un bellissimo trekking di circa 20km chiamato Tongariro Alpine Crossing da dove si possono ammirare paesaggi estremamente vari con corsi d'acqua, sorgenti, piccole cascate, laghi dai colori splendenti, la foresta pluviale e ovviamente i vulcani che hanno formazione rocciose dai colori che vanno dal giallo al rosso al nero più cupo.

Prossima tappa Rotorua cittadina al centro dell'isola del nord in un area geotermica famosa per i geyser, le sorgenti di acqua calda termale, la cultura Maori e l'odore di calzini sporchi non forte ma che si sente ovunque in città.
Prima di arrivare a Rotorua, a 80 km di distanza, abbiamo visto la cittadina di Taupo situata sulle righe dell'omonimo lago, il più grande della Nuova Zelanda e dell'Oceania, e vicino al paese abbiamo visitato le cascate di hukka.
Il lago Taupo si è formato dopo una grande esplosione vulcanica circa 26500 anni fa, ora per fortuna il vulcano è dormiente e così ci siamo potuti godere una bella gita in batello sulle calme acque del lago fino a Mine Bay dove si trovano delle belle sculture Maori intagliate nella roccia.



Cascate Hukka nei pressi di Taupo

A Rotorua abbiamo avuto tempo di visitare l'area geotermica chiamata Te Puia dove si trova il geyser Pohutu (grosso splash in maori) che erutta acqua bollente 2 o 3 volte l'ora sparandola a 20/30 metri di altezza, alcuni anni fa fece il suo show per 129 giorni di seguito senza soluzione di continuità. Ci siamo poi avvicinati alla cultura maori partecipando ad un hangi cena tipica con carne e verdure cotte per alcune ore, 4 o 5, con rocce calde in un forno scavato nel terreno.

Certo questi villaggi sono appositamente creati per turisti e a volte ho avuto la sensazione di essere come in uno show televisivo ma senza di essi sarebbe molto difficile avere un idea concreta di come fosse la cultura dei primi abitanti della Nuova Zelanda. Infine a Rotorua non può mancare una visita alle Polinesyan Spa centro termale all'aperto, da cui si gode una fantastica vista del lago Rotorua, il massimo del relax. Il mio consiglio e di andare alle Polinesian Spa di sera così da potersi godere il tramonto e il sorgere delle stelle sul lago Rotorua mentre si è in pieno relax nell'acqua termale.

Penultima tappa Tairua nella penisola di Coromandel, qui si alternano paesaggi con montagne coperte da una fitta foresta a spiagge di sabbia bianca incorniciate da rocce chiarissime a picco sul mare.
Come in tutte le località di mare della Nuova Zelanda se si vuole fare una nuotata si deve fare attenzione alle correnti molto forti e alle onde che ti scaricano addosso delle grandi masse d'acqua.
Su queste coste come in altre zone della nazione non è difficile trovare persone che si buttano fra le onde assieme alla loro tavola da surf o body surf.

Da segnalare vicino a Tairua le bellissime spiagge di Hahei, Cathedral Cove, Hot Water Beach. A Cathedral Cove si arriva solo dal mare o con un facile trekking di 30 minuti, il paesaggio ripaga ampiamente della fatica fatta camminando. Hot water beach invece è molto particolare perché durante la bassa marea si scopre un punto della spiaggia dove scavando delle buche zampilla dell'acqua calda a 50° e così gruppi numerosi di persone si costruiscono con una loro pala una personale spa di sabbia e acqua calda in riva al mare.



LA spiaggia di Cathedral Cove nella penisola di Cormandel

Ultima tappa del viaggio Auckland la città più grande della Nuova Zelanda che si affaccia sul golfo di Hauraki ed è costruita su un area vulcanica che conta numerosi coni di cui il più alto è il monte Eden con i suoi 196 metri. In città non poteva mancare una visita al porto dove si possono vedere le barche a vela usate dal team New Zealand durante la coppa America. Dal porto partono con barche a vela o a motore numerose gite nel golfo di Hauraki o alle isole che si trovano direttamente di fronte alla città

Sempre nella zona di down town si trova la Skytower, con i suoi 358 metri di altezza e l'edificio più alto dell'emisfero australe e dai 222 metri del piano più alto si gode una visione a 360 gradi sulla citta e sul golfo di Auraki. Consiglio mentre si è in città una visita alla Auckland Arta Gallery interessante, almeno per me, specialmente per le sezioni di arte Maori contemporanea e per i dipinti storici che ritraggono i Maori e la Nuova Zelanda.
Molto caratteristico il quartiere di Parnell con le sue gallerie d'arte i suoi negozi peculiari e i ristoranti etnici di ogni tipo.



La Sky tower e i grattacieli di Auckland

Dopo Auckland c'è stato il brusco ritorno alla realtà di tutti i giorni ma per fortuna il viaggio in Nuova Zelanda rimarrà per sempre nei nostri cuori con i suoi paesaggi unici e sempre diversi, il calore dei suoi abitanti che ci hanno accolto come se fossimo dei vecchi amici.


Massimiliano scrive di sè:" Sono un fotografo alle prime armi appassionato di arte in generale adoro la grafica e le illustrazioni. Ho scritto queste poche righe sulla Nuova Zelanda una terra meravigliosa che mi ha colpito in tanti modi per i suoi profumi, i suoi paesaggi, la cordialità dei suoi abitanti sperando di trasmettere qualcuna delle mie sensazioni a chi non ci è mai stato e a chi ci andrà.



Risposte e commenti


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avatarjunior
inviato il 05 Novembre 2015 ore 20:45

bell'articolo, interessate. Bravo!

avatarsenior
inviato il 05 Novembre 2015 ore 21:17

Fantastico!

avatarjunior
inviato il 05 Novembre 2015 ore 22:26

Grazie per aver condiviso questo racconto di viaggio con noi! Dev'essere stato fantastico, le tue parole mi ricordano il mio viaggio di nozze alla scoperta della Polinesia meno turistica.

avatarsenior
inviato il 05 Novembre 2015 ore 23:40

Bellissimo articolo, lo trovo davvero molto interessante Sorriso
Mi piacerebbe tanto visitarla un giorno...

Andrea

avatarsenior
inviato il 06 Novembre 2015 ore 0:15

Davvero interessante e coinvolgente l'articolo: grazie !Sorriso

avatarjunior
inviato il 06 Novembre 2015 ore 2:23

Grande testimonianza.
Hai realizzato il sogno di tanti come me che aspirano ad un "bagno" di civiltà in uno dei pochi paesi a tasso zero di corruzione e 100% di integrazione con la natura. Se poi parliamo di spunti fotografici, parliamo di natura incontaminata e paesaggi unici e fantastici.
Insomma, spero di andarci un giorno! Complimenti per le belle foto!

avatarjunior
inviato il 06 Novembre 2015 ore 8:11

Per curiosità quanto vi siete fermati?

avatarjunior
inviato il 06 Novembre 2015 ore 9:16

Grazie a tutti

@Rgb78 in Nuova Zelanda ci abbiamo passato 3 settimane che sono letteralmente volate. Ce ne sarebbero volute altre 3 o forse 6 o di più ma purtroppo non avevamo tempo. Sicuramente un posto da vivere e dove vivere.

avatarjunior
inviato il 06 Novembre 2015 ore 9:33

@Photodysseus
Ho trovato la Nuova Zelanda un paese oltre che civile molto accogliente dove le persone ti sorridono per strada e ti salutano anche se non ti conoscono.
I Neozelandesi non sembrano affetti da stress, hanno orari di lavoro ridotti rispetto ai nostri finiscono quasi tutti alle 17, forse il fatto di avere tempo per coltivare qualche interesse personale contribuisce a una maggiore serenità.

Veramente un paese meraviglioso dove mi sono sentito sempre come se fossi a casa.

E' vero che in Nuova Zelanda la natura è difesa e rispettata ma è vero anche che prima di arrivare a questo livello di coscienza l'uomo ha fatto anche qui diversi danni fra cui un forte disboscamento, introduzione di animali e piante non autoctone che sono diventate praticamente infestanti, la quasi estinzione dei Kiwi (ora specie protetta e in via di ripopolamento). Per fortuna negli ultimi decenni gli abitanti stanno cercando di porre rimedio agli errori fatti in passato.

Ciao

avatarjunior
inviato il 08 Novembre 2015 ore 21:30

Ciao Rollotom, è stato davvero un piacere leggere il tuo articolo e vedere le tue immagini; mi hai riportato alla mente sensazioni ed impressioni di qualche anno fa (anche io sono stato con mia moglie in NZ, precisamente nel 2010, e guardacaso avevo pubblicato un articolo qui su Juza).
Complimenti per il lavoro! Sono certo che anche tu serberai in cuore la nostalgia per questo meraviglioso Paese, una sorta di "Italia al contrario" (geograficamente ribaltata) ed allo stato primordiale.

Buona serata!

avatarjunior
inviato il 09 Novembre 2015 ore 12:47

@Cemb Si anche io ho nostalgia della Nuova Zelanda, un meraviglioso paese

ciao

avatarjunior
inviato il 20 Novembre 2015 ore 8:38

Grazie! 10 anni fa in occasione del nostro viaggio di nozze mia moglie ed io abbiamo passato un mese meraviglioso in questo angolo di paradiso, rivedere con gli occhi di altre persone qui posti ci ha fatto tornare indietro nel tempo. Bravo belle foto e ottimo reportage.

avatarsupporter
inviato il 17 Dicembre 2015 ore 14:17

Bravo Massimiliano. Mi era sfuggito il tuo articolo e l'ho trovato molto interessante, soprattutto per chi non conosce bene la zona e vuole farsi un'idea. Hai ragione, sulla Nuova Zelanda non c'è tantissimo, quindi il tuo lavoro rappresenta un buon punto di partenza conoscitivo ;-)

Grazie per la condivisione, ciao.
Nicolò

avatarjunior
inviato il 22 Dicembre 2015 ore 16:08

Qmark73, Nicophoto grazie a voi

avatarsenior
inviato il 19 Aprile 2017 ore 13:32

a volte dovremo imparare proprio da queste realtà a prenderci il nostro "tempo" e non farci sempre coinvolgere dallo stress.... d'altronte la vita è una sola !
Complimenti per come hai impostato scatti e descrittivo.
Roby





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