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Le cincie dell'Engadina, testo e foto by Juza. Pubblicato il 10 Settembre 2011; 0 risposte, 6775 visite.
Dati di scatto:Canon EOS 350D, Sigma 180mm f/3.5 EX APO Macro HSM, 1/800 f/5.6, iso 400, mano libera. Engadina, Svizzera.
Era un freddo giorni del Dicembre 2005 quando il mio buon amico Luigi Ziotti mi propose di partecipare a un'escursione in Val Roseg, in Engadina, Svizzera. Luigi è un fotografo molto esperto e conosce bene i posti migliori per fotografare uccelli e animali, quindi accettai volentieri la sua proposta. Arrivammo a Pontresina alle 9 del mattino. Pontresina è un piccolo paese (circa 2000 persone) nella Val Roseg, vicino a St. Moritz. Questo è uno dei posti più belli delle Alpi svizzere - ci si potrebbe fermare in qualsiasi momento, lungo la strada che porta a Pontresina, per fotografare la bellezza del paesaggio. Ci sono molti laghi, vicino a St. Moritz, Silvaplana e Sils Segl che sono coperti dal ghiaccio durante l'inverno, quando la temperatura è ben sotto lo zero.
Il mio amico Luigi e sua moglie, lungo il percorso nella neve.
Appena misi piede fuori dall'auto, rimasi colpito dalla rigidità della temperatura. C'erano circa 20 gradi sotto zero! Dopo una breve camminata nella neve, ci fermammo in uno spiazzo vicino al sentiero. I capelli di Luigi erano letteralmente congelati e le mie mani erano dolorosamente fredde. In quel periodo utilizzavo la Canon 350D e la mia focale più lunga era il Sigma 180 Macro...la 350D, come la nuova 400D, è una fotocamera molto piccola ed è impossibile utilizzarla con guanti pesanti, quindi ero costretto a fotografare senza alcuna protezione per le mani - che esperienza! ;-)
L'equipaggiamento era ben sotto alla "temperatura operativa" specificata dalla casa produttrice - Canon garantisce la funzionalità della 350D da 0 a 45 gradi Celsius, mentre noi eravamo a -20°...tuttavia, fui positivamente sorpreso dal vedere che sia la fotocamera che l'obiettivo funzionavano perfettamente. C'erano solo due difficoltà, oltre alle dimensioni della fotocamera. Era veramente molto facile appannare il mirino, dato che a questa temperatura ogni respiro si trasformava immediatamente in condensa. Inoltre, era difficile mettere a fuoco sugli uccellini in continuo movimento col mio Sigma 180 Macro - anche se questo obiettivo ha un motore autofocus HSM (ultrasonici), la messa a fuoco è molto lenta.
La distanza dal soggetto non era un problema. I boschi vicino a Pontresina sono diventati famosi per gli animali facilmente avvicinabili: potete fotografare una grande varietà di uccelli (Cincia Mora, Cincia dal Ciuffo, Cinciarella, ecc.) e altri animali senza bisogno di capanni o abbigliamento mimetico, bastano pochi semi o arachidi per attrarre molti amichevoli animaletti. Gli uccelli di questa zone si sono abituati alle persone che gli portano il cibo e sono incredibilmente confidenti - prendono addirittura il cibo dalle vostre mani: in questa foto, un paio di Cincie More stanno atterrando sulla mano di Luigi per prendere un pò di noccioline. Ho scelto un diaframma aperto (f/5.6) per avere un tempo di scatto sufficentemente rapido per bloccare il movimento, e per avere uno sfondo piacevole (in questo case, lo sfondo è neve molto sfocata). Ho selezionato l'area AF centrale e ho scattato alcune raffiche di 3-4 foto ogni volta che una cincia si avvicinava sulla mano di Luigi, cercando di far coincidere il punto AF con l'occhio del soggetto. Penso che questa foto trasmetta bene l'essenza della Val Roseg - un posto dove l'uomo e la natura convivono in pace e armonia.
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