Brasile: Ilha Grande
Brasile: Ilha Grande, testo e foto by
Stefaninino. Pubblicato il 02 Novembre 2015; 14 risposte, 3881 visite.
Ottobre 2013: Tutto iniziò due anni fa quando programmai un'immersione presso Ilha Grande, isola situata tra Rio de Janeiro e San Paolo. La pousada dove dormivo era apparentemente raggiungibile solo via barca (beh ovvio è un'isola): essendo situata in fronte al mare e circondata da una folta vegetazione non sembrava possibile arrivarci in altri modi. Il giorno della partenza, i ragazzi brasiliani mi fanno notare che quella che ci accingevamo a lasciare non era la parte più bella dell'isola e che, tra le altre cose, era possibile visitarla interamente a piedi, addentrandosi, attraverso sentieri ("trilhas") in quella che sembrava un'impenetrabile foresta ("mata atlantica"). Il pensiero che qualcuno si fosse avventurato in questo viaggio attraversando un'isola di 193km quadrati s'insinuò nella mia testa, silente inizialmente, facendo sentire la sua presenza di tanto in tanto nei mesi successivi.
Agosto 2015: Negozio qualche giorno di ferie col mio capo, cerco di capire dove posso andare in un fine settimana lungo?dopo qualche giorno gli chiedo: "e se mi prendessi una settimana?" e lui:"Vai tranquillo, riposati!". Ecco non era proprio il riposo che stavo cercando! Daiane (la mia ragazza), non ha ferie?devo pensare a qualcosa che lei non farebbe?quel baco di quasi due anni prima torna alla ribalta e mi fornisce la risposta che forse già conoscevo: il giro a piedi di Ilha Grande!
Mi preparo attentamente studiando i percorsi, le tappe, inizio a cercare dove dormire e mangiare. Mi preparo anche fisicamente, per quel che si può! L'isola è composta da un lato che dà verso l'atlantico ("de fora"), con molte onde, non troppo turistico e con poche abitazioni e alloggi, e un lato che dà verso la costa ("de dentro") con acqua calma e verde, poche onde e quindi anche più attrezzato. Devo programmare attentamente per non rimanere senza cibo o senza un tetto!
Compro un libro, lo divoro, riesco anche ad entrare in contatto con l'autore, leggo su internet i relatori di chi mi ha preceduto in questa avventura, sento qualche persona per capire meglio le difficoltà: ci sono dei tratti che m'intimoriscono, anche perché non sono un esperto e in ogni caso sarò da solo ed essendo bassa stagione so che non ci saranno molti contatti umani.
Aver scelto un'epoca poco battuta è intrigante e si rivelerà azzeccata, ma le difficoltà non sono poche: il trasporto per arrivare sull'isola è più complicato, le pousadas (quando esistenti) sono in ristrutturazione, anche programmare i pasti e i luoghi dove rifornirmi non è semplice. Niente di preoccupante, come sempre nei viaggi la programmazione è la prima soluzione ai problemi.
21/22 Agosto San Paolo - Abraao: Vado in ufficio, cercando di uscire presto per affrontare la prima e più complicata avventura del viaggio: attraversare San Paolo di venerdì pomeriggio. Ci metto 3 ore solo per prendere l'autostrada, con Waze e un po' di fortuna riesco ad arrivare in altre 2 ore a Volta Redonda. Birretta, whisky e a nanna. Il giorno dopo arrivo agevolmente ad Angra dos Reis, dove casualmente incontro un ragazzo di Milano che lavorava presso l'ente del turismo locale. M'imbarco ed in mezzora sono ad Abraao (principale cittadina dell'isola). L'idea per questo sabato era quella di rilassarmi a Lopes Mendes, famosa e splendida spiaggia oceanica, in modo tale da essere pronto ad affrontare i 17km di camminata che mi aspettavano il giorno dopo.
M'informo e i taxi boat non sono disponibili, se non per prezzi assurdi e anche così c'era chi storceva il naso. Erano passate le 12/12,30, non posso non andare a Lopes Mendes! Per cui inizia la prima inaspettata trilha della settimana di 7km. I primi 2km sono pesanti, una salita impervia e in mezzo alla foresta, altro che relax!! Arrivo a Lopes Mendes verso le 15, non ho molto tempo per godermi la spiaggia considerando i 7km del ritorno e che fa buio verso le 17?scopro però che Lopes Mendes è tutt'altro che deserta! Posso rilassarmi due ore e prendere un taxi boat più tardi: gli stessi che si erano rifiutati qualche ora prima ad Abraao. La spiaggia è veramente bella, enorme, le onde fantastiche ed interminabili.

23 Agosto Abraao - Parnaioca: Mi sveglio non troppo presto per fare colazione in pousada. Come anticipato, mi aspettano 17km che so che posso percorrere "tranquillamente" in un unico giorno. Anche in questo caso i primi km sono in salita, ma la strada è buona. Non si tratta neanche di una trilha ma di una vera e propria strada utilizzata da secoli per collegare Abraao a Dois Rios (prossima destinazione), quando sull'isola si produceva caffè, zucchero, banane ed era, purtroppo, anche un luogo di deportazione di schiavi. Arrivo a Dois Rios in 2 ore e 20 min?sono stanco, mangio un panino e mi perdo il tappo dello Zeiss (rosico e non poco?ancora ne sto cercando un altro).
Dois Rios è una piccola colonia dove anni fa era anche presente un carcere ma che adesso è abitata da poche famiglie. Il carcere è stato attivo fino agli anni 60. In quel periodo l'isola era interdetta ai non residenti e gli abitanti vivevano nella paura di ritrovarsi ostaggio di uno dei tanti evasi dalla prigione (uno è fuggito addirittura in elicottero!).
Visito la spiaggia di Dois Rios dove, come di capisce dal nome, sfociano i due fiumi, ma non ho molto tempo. La mia destinazione finale è Parnaioca. Dicono abbia una fascino particolare, che ci sia qualcosa di magico in quella spiaggia. Mi rimetto in marcia e percorro i 9 km in 2 ore e mezza. Interminabili! Ho le gambe a pezzi, sempre più stanco, viene fuori la prima (e unica fortunatamente) vescica. Sembrava di non arrivare mai, un po' di Samba con l'MP3 mi aiuta ad andare avanti. Sulla trilha incontro alcune persone, nessuno nella mia direzione. Non incontrerò più nessuno sui sentieri fino a Provetá, due giorni dopo.
Parnaioca effettivamente è bellissima, il sole è alto e l'acqua verde smeraldo. Tempo fa ha vissuto una sua epoca d'oro, ma il carcere, la paura degli evasi e la situazione economica hanno progressivamente svuotato questo centro abitato che ospitò fino a 5.000 persone. Ora ci sono 4 famiglie!!

Faccio qualche foto e aspetto Janete, la nativa che avrebbe dovuto ospitarmi. Scopro dalla nipote che è dovuta andare a Rio per un problema fisico. Peccato! Volevo conoscerla! Le avevo anche portato una piccola cachaça da Abraao. Dicono che sia una persona fantastica, che si è battuta molto per difendere l'isola da potenziali speculazioni. È una sorta d'istituzione! Aspetto il tramonto sul mare, che qua in Brasile è abbastanza difficile da vedere. Ne approfitto per fare qualche altro scatto. Il posto è stupendo. Deserto. Inizio ad apprezzare quell'atmosfera magica di cui avevo sentito parlare. Forse la decadenza rispetto al passato, insieme alla bellezza del luogo, il tramonto, la solitudine?non lo so, inutile tentare di descriverla, non troverei le parole:

Alle 20 già vado a dormire stanco morto e innamorato di Parnaioca.
24 Agosto Parnaioca - Aventureiro: Mi sveglio alle 6, non faccio colazione?troppo presto per chi mi ospita, per cui mangio fichi secchi e noccioline che avevo portato con me. Calorici e ottimi per il trekking. Il giorno prima mi avevano invitato ad una battuta di pesca con la rete alle 7, ma devo muovermi verso Aventureiro. Devo farlo presto perché la zona è fuori dai percorsi ufficiali e ho paura che ci sia qualche controllo che mi blocchi. Andrebbe a monte tutta la programmazione, oltre a dover tornare indietro a piedi! Percorro 9,5 Km in poco più di 3 ore senza incontrare nessuno. È forse la parte più difficile e più bella del viaggio. Mi aspetta la solita salita iniziale in mezzo alla foresta, circa 2,5km che percorro lentamente, le gambe sono pesanti. Scavallato il "morro" (collina) e arrivo alla Praia do Leste: sono quasi 2km di sabbia che con lo zaino sulle spalle si fanno sentire. Alla fine della spiaggia mi aspetta una piccola laguna da attraversare per arrivare nella spiaggia successiva (Praia do Sul).
Mi sono informato abbastanza sulla laguna, ho visto video, letto relatori su internet?c'è chi ha addirittura avvistato dei caimani!! Non so se è vero ma di sicuro sull'isola ce ne sono, solo che non sono mai stati avvistati in quella zona?insomma qualche dubbio ce l'ho eccome! A Parnaioca mi avvisano che esiste un sentiero alternativo per non entrare nella laguna, che però non essendo molto battuto presenta un alto rischio d'incontrare serpenti?per cui caimani o serpenti? Decido per i caimani quindi mi spoglio per testare la profondità della laguna. So che il percorso è breve, saranno 100 metri e che la marea è bassa: spesso il mare si unisce alla laguna ma oggi fortunatamente non è così (avevo precedentemente verificato le tabelle delle maree). Mi spoglio di tutto, purtroppo anche delle scarpe per evitare di bagnarle, e inizio a dare un'occhiata, con un po' di timore: immaginatevi su un'isola semi deserta, accingendovi ad attraversare una laguna col rischio d'incontrare dei caimani!!! L'acqua è bassa e trasparente all'inizio?poi mi avvicino alle mangrovie (per fortuna ci sono dei galleggianti per segnalare il cammino) e l'acqua diventa scura e non troppo pulita, rimpiango di non avere le scarpe ma capisco che ce la posso fare. Torno indietro prendo le cose e attraverso la laguna, mangrovie comprese. Il tratto è breve, ma l'emozione è tanta!

Mi aspettano altri 3km di spiaggia. Non finisce più! I muscoli reclamano e ho paura d'incontrare qualcuno che controlli il passaggio delle persone. Subito dopo devo affrontare il Costao do Demo, ultima peripezia prima della spiaggia dell'Aventureiro. Si tratta di una specie di scoglio di 500 metri, in pendenza, con alte onde che battono forte ai suoi piedi?fa un po' paura. Ci sono dei rigoli d'acqua assolutamente da evitare, scivolosi, mi manderebbero direttamente a fare un bagno e, visto il mare agitato, non so se con quali esiti. Alla fine bisogna solo fare attenzione e sperare che non piova. Affrontarlo con la pioggia potrebbe essere eccessivamente pericoloso.
Arrivo verso le 10 e cerco Dona Neneca che avrebbe dovuto ospitarmi?ma anche lei (altra istituzione dell'isola) è assente?mi accolgono i suoi cordiali familiari. La spiaggia è abitata ma è tutto chiuso, considerando l'epoca dell'anno. Ho difficoltà anche a pranzare! Teoricamente sarebbe dovuta essere Dona Neneca a provvedere, ma vabbè riesco a trovare in un ristorantino riso, fagioli e un pesce fritto (penso 2 giorni prima). La fame è tanta e non mi faccio troppi problemi. Purtroppo la signora mi avvisa che ha finito le provviste e che non posso tornare per cena. Non avevo alternative, per cui elemosino un piatto di riso e fagioli (questa volta con uovo) dalle persone che mi ospitano. Mi ero già rassegnato ai fichi secchi e alle noccioline!
Aventureiro è molto bella, ma il tempo non mi aiuta. È una delle spiagge più famose dell'isola, non facile da raggiungere a piedi e spesso anche in barca (come si deduce dal nome). Ho paura per il giorno dopo, sta piovendo molto e la trilha sarà bagnata. Oltretutto si rompe un fermo del treppiedi (ottimo Cullman Nanomax, forse invidioso perché avevo ordinato un Sirui prima della partenza).
Passo il pomeriggio a scattare foto:

25/26 Agosto Aventureiro - Araçatiba - Bananal: Mi sveglio verso le sei e sempre mangiando i miei fichi secchi mi avvio verso un'interminabile salita in direzione Provetá. Non piove ma il tempo è brutto, è scuro ancora. Sapevo che sarebbe stata la peggiore salita ma le gambe sono sempre più stanche e ad ogni curva spero di vedere la discesa o almeno un percorso piano?che però non arriva mai! Sono provato ma vado avanti?anche perché non ho alternative!! Finalmente arrivo a Provetá, secondo maggiore insediamento dell'isola, mi godo una meritata colazione, proseguendo successivamente verso Araçatiba dove dormirò. Mi perdo per la prima volta nella trilha, nonostante il GPS?grazie ad un paio d'indicazioni sbagliate. Il percorso diventava sempre più difficile e la vegetazione più folta. Era troppo strano, mi aspettavo un cammino facile facile e poi non vedevo i cavi elettrici che, a partire da quel momento (sul lato oceanico non ci sono), accompagnano tutti i sentieri. Torno indietro, cerco un po', seguo il GPS e alla fine mi rimetto sulla strada buona.
Per non farmi mancare nulla decido di conoscere la Praia di Itaguaçu. Credevo fossero poche centinaia di metri di deviazione, alla fine saranno 4km aggiuntivi tra andata e ritorno! Ne vale la pena: la spiaggia è una piccola perla contornata da enormi scogli! Mi tolgo tutto, tra l'altro non avevo il costume ma i boxer?ma vabbè è deserta (poi scoprirò di no) e mi tuffo?rinasco!

Non fa caldo ma è umido?molto?troppo! Tutto quello che ho è bagnato! Le uniche cose asciutte erano nello zaino. Alcune cose rimarranno bagnate tutta la settimana: le lavo ma non si asciugano! I filtri appannati, l'MP3, il touch screen del cellulare, che uso come GPS, non funziona e non so come asciugare le mani! Scoprirò poi che era stato raggiunto il 95% di umidità!
Arrivo ad Araçatiba dopo aver percorso in totale 12,5km. È una località abbastanza turistica e a cena ricompenso i miei sforzi con un ottimo pesce in foglia di banana.
Mi sveglio alle 7.30 e per una volta riesco a fare colazione in pousada, abbondante visto che mi aspettano 17 km. Finisce la parte semideserta dell'isola, nei prossimi giorni incontrerò alcune persone in spiaggia o nella trilha. Il tempo è brutto, le previsioni anche?sono triste perché so che non potrò conoscere appieno la bellezza delle spiagge del lato di dentro. Mi dirigo verso la Lagoa Verde, allungando un po' il percorso ufficiale, ma il tempo appunto non è di supporto e infatti la Lagoa di verde ha ben poco! Si tratta di un tratto di mare che dalle foto appare stupendo?ma con questo tempo non ha niente di particolare. Vado avanti, per lo meno non piove e anzi a tratti appare un timido sole. Inizia un susseguirsi di spiagge Longa, Ubatubinha, Tapera. Tutte di un verde smeraldo, appannato dal brutto tempo. Avvicinandomi a Tapera il sole inizia a fare capolino, sempre più insistentemente?il paesaggio è favoloso, tiro fuori la reflex, torna la felicità! Che posto! Solo io, il mare, la foresta e il cielo!

Arrivo in spiaggia, non è deserta come le altre ma bella bella bella!! Anche qua mi tuffo in acqua (questa volta col costume) e mi rigenero completamente. Sarebbe bello passarci la giornata, ma la strada è lunga.

Passo per diverse spiagge come Sitio Forte, Marinheiro, Maguariqueçaba dove mangio dei calamari fritti: non ha prezzo un piatto del genere in quel posto! Un'ora dopo arrivo a Bananal, destinazione del giorno. Il posto è tristemente noto per uno smottamento che provocò diverse vittime anni prima. Tutta la regione tra San Paolo e Rio è circondata dalla Serra do Mar, una catena montagnosa non troppo alta, interamente ricoperta di foresta, che poggia su terra che a sua volta poggia su roccia. Non sono infrequenti i casi in cui, a causa di forti piogge, il terreno letteralmente scivola sulla roccia per l'eccessivo peso causato dall'acqua accumulata. Le isole non sono altro che un'estensione della Serra do Mar semi sommersa.
Secondo la mia pianificazione dovrei solo pernottare e poi dirigermi verso Japariz a circa 6km. L'idea era quella di lasciarmi alle spalle la parte più pesante del percorso e approfittare degli ultimi due giorni per rilassarmi un po'. Incontro però un ragazzo proveniente da Abra?o, anche lui con l'idea di percorrere interamente l'isola, ma seguendo la direzione opposta. Capisco che posso arrivare a destinazione in un giorno. Questo è importante perché mi trovo molto bene nella pousada che mi ospita, il posto è bellissimo e il tramonto sarà fantastico. Prendo la mappa, la studio un po' e decido di rimanere due notti. Il giorno seguente visiterò le spiagge più prossime. Ho qualche dubbio perché sono stanco e 17km mi separano da Abraao. Il tramonto del giorno successivo mi ricompenserà!

Mi sveglio con calma, devo affrontare "solo" 9km per visitare alcune fra le più belle spiagge dell'isola. Il tempo è brutto, arrivo alla Praia do Baixo dove tira un forte vento, ho paura che possa peggiorare repentinamente, so comunque di essere in una zona abitata per cui vado avanti. Visito anche la bellissima Grumixama, che oggi tanto bella non è, e Freguesia di Santana con un po' di sole finalmente! Molto bella, deserta ma con segni di civilizzazione come una chiesetta coloniale e alcune barche.
Voglio conoscere però una piccola perla poco distante: Baleia! Non so bene la direzione, cerco la trilha e nel girarmi intorno appare un enorme serpente! Saranno 10 mt di distanza?non so cosa fosse ma era grande! Lui neanche mi nota, più che altro avevo paura che avesse degli amici là intorno! Mi armo di un bastone per battere per terra e continuo fino alla spiaggia tanto meritatamente decantata!
Adesso posso tornare a Bananal, ma sono stanco, le gambe sono deboli e ho una sensazione come se mi stesse venendo l'influenza. Sono preoccupato perché non riuscirei ad arrivare ad Abraao il giorno dopo.
Arrivo in pousada, pranzo e mi butto sul letto tutto il giorno, prendo un paio di medicine e scatto solamente qualche foto al tramonto.
27-28 Agosto Bananal - Paraty: Mi alzo presto, so che devo fare molti chilometri, 17 (sempre 17!!) per la precisione. Mi sento meglio, molto meglio. Il passo è leggero! Mi sembra addirittura strano, pensando al giorno anteriore, forse avevo solo bisogno di dormire. Il percorso è un po' impervio all'inizio ma poi non risulta presentare particolari difficoltà. La maggior parte delle spiagge è abitata, riesco addirittura a bere un espresso in una di queste, incontrando varie persone sui sentieri.

Forse è la parte meno bella dell'isola, non perdo molto tempo e vado dritto a destinazione, sostenuto dal ritmo del samba. Non amo particolarmente ascoltare musica in queste circostanze, non solo perché mi piace ascoltare i rumori della natura, ma anche per una questione di sicurezza. Ogni tanto però mi serve per risollevare il morale! In particolare ascolto un samba che dice più o meno: "tristezza, che stava per tentarmi, che stava per avvicinarsi a me, se non fosse per il pandeiro e o ganzá e o tamborim" (che sono alcuni strumenti del samba). Il tema centrale della canzone non ha nulla a vedere, ma il senso finale è lo stesso: mi ritrovo da solo, in mezzo alla foresta, spesso stanco e non sempre è facile. La musica mi aiuta a respingere qualsiasi pensiero negativo che tenta di avvicinarsi.
Arrivo ad Abra?o, origine del viaggio, all'ora di pranzo con complessivi 90 km di solitarie emozioni alle spalle, 90 km di natura, mare e mata atlantica. La sfida iniziata inconsapevolmente anni prima è vinta. Felice di esserci riuscito, ma consapevole che il tutto stia volgendo al capolinea. Torno sulla terra ferma e mi dirigo verso Paraty, dove madre natura mi rivolge questo saluto sulla strada del ritorno:

PS: Non sono un esperto di trekking, probabilmente i carichi di questa settimana possono sembrare banali per qualcuno, ma per me non è stato semplicissimo. Questo è stato il primo vero viaggio dedicato al trilhas in solitaria. Credo che il grado di difficoltà sia medio ma che, con un po' di allenamento, chiunque possa affrontarlo. In particolare la parte abitata è piuttosto semplice. Alla fine sono stati 90 km e quasi 3.000 metri di dislivello cumulati in 7gg. La mia attrezzatura è stata Lowepro Fastpack 250 / Nikon D700 + Zeiss 21mm F2.8 + Nikon 105 F2.5/ Cullmann Nanomax. Cose importanti che ho portato: fichi secchi, noccioline, carboidrati in gel, cerotti per vesciche, il libro Caminhos e Trilhas da Ilha Grande, percorsi GPS e relativa app?e maglietta della Roma.
Vi lascio:
1) con una musica bellissima che è stato il leitmotiv della settimana:
https://www.youtube.com/watch?v=pzfcvaUTs20
2) per chi abbia voglia di vedere qualche dettaglio in più con un semplice e breve video che riassume in immagini quanto scritto finora:
https://youtu.be/sRhL4vwlqmE
3) con la serie completa delle foto:
www.colap.net/album/Brasil/Ilha%20Grande/index.html Grazie a chi ha avuto la pazienza di arrivare fino a qua!
Stefaninino scrive di sè: "Due anni fa ho avuto l'opportunità di trasferirmi in Brasile, a San Paolo precisamente, dove vivo e lavoro. Viaggi e fotografia, unite a sana curiosità, sono le passioni che mi spingono a conoscere questo splendido paese e questo affascinante popolo." Risposte e commenti
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| inviato il 02 Novembre 2015 ore 13:53
WOW! |
| inviato il 02 Novembre 2015 ore 14:02
Grande. Sei il mio eroe di oggi |
| inviato il 02 Novembre 2015 ore 14:02
Splendido racconto di un posto splendido! |
| inviato il 02 Novembre 2015 ore 14:28
Riassumo il mio pensiero sul tuo racconto fotografico e su quella terra in generale... W Brasil!!! |
| inviato il 02 Novembre 2015 ore 21:26
Complimenti per il racconto! ed il viaggio ciao Ale |
| inviato il 03 Novembre 2015 ore 16:20
Grazie a tutti! Christian cosí é troppo!!!Grazie ancora! |
| inviato il 03 Novembre 2015 ore 19:28
Tanti complimenti per il viaggio-avventura che hai intrapreso. Sei stato bravo e sopratutto coraggioso. Belli il racconto e le foto. Ciao ciao, Lully |
| inviato il 03 Novembre 2015 ore 19:56
Bellissima esperienza! Io però fra le mangrovie mi sarei ca%ato addosso |
| inviato il 06 Novembre 2015 ore 14:49
Lully molte grazie! Viaggio fantastico! Lrbzz: io pure! ma non avevo alternative! é stata la parte piú "critica" hahaha hai dato un'occhiata al video? |
| inviato il 06 Novembre 2015 ore 15:13
“ hai dato un'occhiata al video? „ Sì visto, si capisce che non ci passa molta gente da quelle parti |
| inviato il 06 Novembre 2015 ore 16:58
Gran bella avventura complimenti per le foto e per il racconto ben dettagliato |
| inviato il 21 Gennaio 2016 ore 16:16
Grazie ancora a tutti! |
| inviato il 30 Gennaio 2017 ore 19:34
Grazie per il racconto bello e divertente.  |
| inviato il 31 Gennaio 2017 ore 15:38
Grazie mille Claudio! |