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Recensione Sigma 14-24mm f/2.8 DG DN Art


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Recensione Sigma 14-24mm f/2.8 DG DN Art, testo e foto by Juza. Pubblicato il 10 Febbraio 2025; 21 risposte, 59154 visite.


Il Sigma 14-24mm f/2.8 DG DN Art è un grandangolo che permette di coprire le focali più estreme, offrendo al tempo stesso luminosità f/2.8, un peso ragionevole e un prezzo attorno ai 1500 euro: una combinazione eccezionale che ho testato sul campo sia in versione L-Mount, sul sensore da 60 megapixel della Sigma FP L, che in versione Sony FE sulla A7r III da 42 megapixel.





Il 14-24 e l'evoluzione dei grandangoli

Lo zoom grandangolare f/2.8 è un grande classico per i paesaggisti: permette di affrontare tanto foto in diurna come le notturne, passando al diaframma più aperto quando necessario. Col tempo, ho avuto l'occasione di provarne tantissime e seguirne l'evoluzione: ricordo bene i primi 16-35mm f/2.8 con cui ho scattato ormai quasi due decenni fa; ottiche professionali e costose, ma con qualità tutt'altro che impeccabile, specialmente rispetto al prezzo. Non c'è dubbio che progettare uno zoom grandagolare luminoso non sia impresa facile, e all'epoca la tecnologia non permetteva di arrivare a risultati eccelsi; gli angoli, in particolare, erano sempre abbastanza mediocri.

Col tempo, sono arrivate nuove focali e importanti miglioramenti ottici: nel 2007, Nikon è stata la prima a introdurre un 14-24 f/2.8, obiettivo molto migliore rispetto alla media dell'epoca e con una gamma di focali mai vista prima, ma dimensioni considerevoli e peso attorno al chilo. Anno dopo anno, la tecnolgia è andata migliorando, e l'avvento delle mirrorless ha permesso di progettare nuove ottiche con una nitidezza che in passato sarebbe stata impensabile.



Sony A7r III, Sigma 14-24mm f/2.8 DG DN Art a 24mm, 10 sec f/8.0, ISO 100, treppiede.

Ed ecco il Sigma 14-24mm f/2.8 DG DN Art: con 795 grammi di peso, è uno dei 14-24mm più leggeri sul mercato; Sigma ha ridotto enormemente peso e ingombro rispetto al precedente Sigma 14-24 f/2.8 per reflex. Nikon è l'unico marchio ad avere un 14-24 più leggero (650 grammi), ma in una fascia di prezzo significativamente più alta.

Essendo un'ottica solo per L-Mount e Sony E-Mount, l'unico concorrente diretto è il Sony FE 12-24mm f/2.8 GM: un'ottica senza dubbio eccellente, ma con un prezzo elevatissimo, il doppio del Sigma. Per portarsi a casa il Sony dovrete spendere 2800 euro; il Sigma costa 1400 euro e con quello che risparmiate potete prendere un'ottima mirrorless o completare il corredo col Sigma 24-70mm f/2.8 DG DN Art II (che costa anche sui 1400 euro; in altre parole col costo del Sony vi portate a casa sia Sigma 14-24mm f/2.8 DG DN Art che Sigma 24-70mm f/2.8 DG DN Art II).



Sony A7r III, Sigma 14-24mm f/2.8 DG DN Art a 24mm, 1/20 f/8.0, ISO 100, mano libera. Anche se l'obiettivo non ha stabilizzatore incorporato, la stabilizzazione sul sensore della A7r III mi ha permesso di scattare a mano libera e avere nitidezza perfetta nonostante il tempo lento.



Costruzione e funzionalità

Le dimensioni sono abbastanza simili a quelle del 16-35 f/2.8: in altre parole, pur non essendo minuscolo, non è neanche esageratamente grande come alcuni dei suoi precedessori; è un obiettivo con cui si può facilmente viaggiare. La costruzione è solida e professionale; il barilotto dell'obiettivo è in buona parte occupato dalla ghiera zoom e dall'ampia ghiera di messa a fuoco manuale (focus-by-wire, come sulla maggior parte delle ottiche moderne: in altre parole, la ghiera non è collegata fisicamente alle lenti, ma è un controllo che fa muovere le lenti tramite il motore dell'autofocus).

E' presente un pulsante di blocco messa a fuoco e il classico selettore AF/MF. Lo zoom è parzialmente interno: zoomando tra 14 e 24mm la lente frontale si sposta avanti o indietro di alcuni millimetri, anche se sempre all'interno della sagoma dell'obiettivo, che quindi non cambia la sua lunghezza. Il paraluce, come sulla maggior parte dei grandangoli estremi, è fisso e incorporato, e ha più la funzione di proteggere la lente frontale che di evitare i riflessi.



Sony A7r III, Sigma 14-24mm f/2.8 DG DN Art a 14mm, 1/80 f/2.8, ISO 1600, mano libera. Il diaframma f/2.8 mi ha permesso di scattare a mano libera, e l'eccellente nitidezza anche a tutta apertura non fa rimpiangere l'utilizzo di diaframmi più chiusi.

L'autofocus, tramite stepper motor, è velocissimo - anche grazie alle focali molto corte - e totalmente silenzioso. Non è presente stabilizzazione d'immagine, ma sulla maggior parte delle fotocamere moderne questa è disponibile sul sensore, il che compensa alla mancanza nell'obiettivo.



Qualità d'immagine

Ho testato il 14-24 DN sul sensore da 42 megapixel della Sony A7r III, scattando alle focali principali (14mm, 19mm e 24mm) e ai due diframmi che considero più significativi su un'ottica del genere: f/2.8, importante per l'utilizzo in notturna, e f/11, il diaframma che utilizzo di più nella fotografia paesaggistica in diurna, dato che offre un'ottima combinazione tra profondità di campo e nitidezza (da f/16 in poi sui sensori big megapixel si comincia a notare la perdita dovuta alla diffrazione). Vediamo come sempre i ritagli al 100% dal file RAW; cominciamo dalla resa al centro.




Come ormai mi aspetto dalle moderne ottiche Sigma DN, la nitidezza al centro è perfetta a tutte le focali e già al diaframma più aperto; chiudere il diaframma non porta miglioramenti, e anzi c'è una leggerissima perdita di contrasto dovuta alla diffrazione.

Vediamo ora la resa negli angoli, uno degli aspetti più critici per gli zoom grandangolari.




A tutta apertura, gli angoli più estremi sono discreti a 14mm, poco incisi a 19mm e buoni a 24mm. A f/11 abbiamo invece la perfezione assoluta a tutte le focali. Per le foto in diurna il 14-24 DN è quindi promosso a pieni voti; per le notturne bisogna accettare un po' di morbidezza negli angoli a f/2.8, anche se quest'ultima tutto sommato non è particolarmente problematica: è presente solo negli angoli più estremi, e non dobbiamo dimenticare che stiamo osservano un'immagine enormemente ingrandita (42 megapixel!).

Oltre ai ritagli per valutare la nitidezza, ho incluso anche un test per mostrare distorsione e vignettatura. In questo caso, possiamo vedere le foto intere, a sinistra in versione originale (senza nessuna correzione) e a destra con la correzione via software.




La distorsione è sorprendentemente corretta a 19mm e 24mm, mentre a 14mm è abbastanza marcata. La vignettatura a f/2.8 è chiaramente visibile a 14mm, mentre diventa meno pesante alle focali intermedie e lunghe. Sia distorsione che vignettatura possono essere corrette efficamente via software, e come quasi tutte le ottiche moderne anche il Sigma 14-24 DN è pensato per sfruttare le correzioni software, unico modo per ottenere una lente così leggera e compatta.

Non ho incluso in questi test ritagli per valutare l'aberrazione cromatica, dato che questa è totalmente assente, anche prima della correzione via software: probabilmente viene già corretta in modo del tutto automatico nel file RAW, anche questa una caratteristica comune alle ottiche recenti.



Sul campo

Il 14-24mm si può certamente definire "il re dei grandangoli", tuttavia, non bisogna dimenticare le peculiarità di queste ottiche: parliamo di focali cortissime, con un angolo di campo enorme. Se sfruttato nel modo giusto, permette di creare foto con una forte tridimensionalità e paesaggi spettacolari; bisogna però fare attenzione (soprattutto nelle vedute cittadine e architettoniche) alle linee cadenti, e trovare scene che si adattato a un angolo di ripresa così ampio, altrimenti si avrà solo tanto spazio vuoto.



Sony A7r III, Sigma 14-24mm f/2.8 DG DN Art a 24mm, 1/320 f/8.0, ISO 100, mano libera.

Nell'uso sul campo, ho sentito spesso l'esigenza di abbinargli uno zoom standard: certamente il 14-24mm non è un obiettivo da utilizzare come unica lente; è una gamma di focali che va completata con un 24-105 (o per i miei gusti sarebbe ancora meglio un 24-200mm di qualità, ma al momento manca ancora nella gamma Sigma, così gli ho abbinato il 28-105mm f/2.8 DN). Scattando con una big megapixel abbiamo un notevole margine di ritaglio e possiamo "stringere" l'inquadratura fino all'equivalente di un 35 o 40mm, ma comunque l'abbinamento a uno zoom standard rimane la soluzione migliore.

La minima distanza di messa a fuoco è 0.28 metri; tuttavia, scattando a diaframmi chiusi sarà possibile avere a fuoco anche zone più vicine, specialmente alle focali più corte; a 14mm la profondità di campo è estesissima e rende possibile inquadrare oggetti in primissimo piano per dare profondità alla scena.

Il diaframma f/2.8 mi è tornato utile in più occasioni. Nelle foto in notturna, come la seguente, scattare a f/2.8 permettere di mantenere gli ISO entro valori ragionevoli; per questa foto ho potuto usare 3200 ISO, mentre con un f/4 mi sarei dovuto spingere a 6400 e con un f/5.6 addirittura a 12800 (non potendo allungare ulteriormente il tempo di scatto, altrimenti le stelle sarebbero venute completamente mosse).



Sigma FP L, Sigma 14-24mm f/2.8 DG DN Art a 22mm, 30 sec f/2.8, ISO 3200, treppiede.

In altri casi, come abbiamo visto per la foto della cattedrale di Parma, il diaframma luminoso ha permesso di scattare a mano libera in ambienti poco illuminati.

Si può anche sfruttare l'enorme angolo di campo e la prospettiva per cambiare le proporzioni tra gli elementi della foto, come possiamo vedere nei due esempi seguenti. Nella prima, ho scattato sotto la superficie ghiacciata del lago di Resia, sfruttando una crepa tra le lastre di ghiaccio vicine alla riva. Pur essendo uno spazio molto piccolo, l'angolo del 14-24 ha reso possibile portare a casa questa foto, dove l'assenza di elementi che diano senso di scala crea un'immagine irreale che potrebbe essere tanto un minuscolo frammento di ghiaccio come un'enorme caverna.

Nella seconda foto, quasi ho appoggiato la fotocamera sul selciato e ho sfruttato una piccola pozzanghera per avere un po' di riflesso; in questo caso la prospettiva fa apparire la pozzanghera molto più grande di come era in realtà, andando a occupare l'intero primo piano e bilanciando la composizione.



Conclusione

In termini di qualità ottica, direi che è ottimo, pur non raggiungendo la perfezione assoluta di zoom più moderni come il Sigma 28-45mm f/1.8 DN; mostra qualche limite negli angoli più estremi a f/2.8, ma nel complesso la nitidezza è molto soddisfacente, specialmente nell'uso in diurna.

La gamma di focali, abbinata al diaframma f/2.8, lo rende una lente da sogno per i fotografi paesaggisti; le dimensioni e peso non eccessivi (per un'ottica del genere) permettono di portarlo con sè anche nelle avventure zaino in spalla. Personalmente lo abbinerei, nell'uso paesaggistico, a uno zoom standard 24-105 o simile (al momento Sigma ha in catalogo solo il 28-105 F2.8; mi auguro che in futuro arrivi anche la versione DN del versatile 24-105 F4 Art).



Sony A7r III, Sigma 14-24mm f/2.8 DG DN Art a 17mm, 1/5 f/14.0, ISO 100, treppiede.

Tenendo conto anche del prezzo, la metà rispetto al concorrente Sony, penso che il Sigma 14-24mm f/2.8 DG DN Art sia una scelta eccellente, il miglior grandangolo tuttofare che possiate acquistare per Sony o L-mount.

Non lo consiglierei solo a chi si vuole dedicare esclusivamente ai paesaggi notturni: in questo caso il Sigma 14mm f/1.4 DG DN Art offre certamente una maggiore nitidezza e ben due stop di luminosità in più; tuttavia quest'ultimo è un obiettivo estremamente specialistico, molto grande e pesante, che ha senso solo per chi fa quasi solo notturne. Per un uso generalista, il 14-24 f/2.8 è la scelta migliore.

Il Sigma 14-24mm f/2.8 DG DN Art è disponibile presso i rivenditori autorizzati Sigma Italia - Mtrading.



Sony A7r III, Sigma 14-24mm f/2.8 DG DN Art a 14mm, 1/2 f/8.0, ISO 800, mano libera.



Risposte e commenti


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avatarsupporter
inviato il 10 Febbraio 2025 ore 10:08

Ottima recensione.

Juza, ti segnalo solo un refuso. Alla fine, subito sopra l'ultima foto, hai lasciato scritto "Il Sigma 85mm f/1.4 DG DN Art è disponibile presso i rivenditori autorizzati Sigma Italia - Mtrading."

avatarsenior
inviato il 10 Febbraio 2025 ore 10:21

parma minuscolo...non vorrei ci fossero parmalosi da quelle parti MrGreen

avatarjunior
inviato il 10 Febbraio 2025 ore 10:59

Sono felicissimo di avere questo Sigma da ormai 5 o 6 anni. Sono sempre stato soddisfatto dei suoi risultati e della sua qualità costruttiva. Mi era balzato in testa di sostituirlo col costoso 12-24 sony ma poi ho pensato che non ci sarebbero state poi così tante migliorie effettive per l'uso che ne faccio :)

avataradmin
inviato il 10 Febbraio 2025 ore 11:36

Ho corretto i refusi :-)

avatarjunior
inviato il 10 Febbraio 2025 ore 13:48

Veramente OTTIMA ottica, anche se come detto, essendo una delle prima versioni per Mirrorless, a livello ottico ha perso un po' il passo con le ottiche della casa più recenti... tra qualche anno se Sigma la rinnova anche a livello ottico non sarebbe male! ;-)

avatarsenior
inviato il 10 Febbraio 2025 ore 15:38

Buongiorno,
Volevo chiedere un chiarimento sulle ottiche sigma in particolare sulla linea art: Non ho capito bene se sulle mirrorless le ottiche sigma hanno necessità di essere tarate con la dock station, oppure sulle ml la dock serve solo per aggiornarle.
Mi scuso anticipatamente se la domanda può sembrare banale oppure è stata già posta.
Grazie anticipatamente.

avatarjunior
inviato il 10 Febbraio 2025 ore 15:47

Sono già tutte tarate benissimo. alcune hanno la possibilità di applicare alcune calibrazioni, la maggior parte però con la doc possono solo ricevere aggiornamenti. comunque sulle macchine più recenti è possibile aggiornare il loro firmware tramite la camera stessa.

avatarsenior
inviato il 10 Febbraio 2025 ore 15:55

Grazie gentilissimo Elius94.

avatarsenior
inviato il 10 Febbraio 2025 ore 20:43

Generalmente i grandangoli spinti soffrono di CURVATURA DI CAMPO , che è evidente a diaframmi aperti, basta fare il confronto mettendo a fuoco su cavalletto i bordi e il centro e ci si rende subito conto
www.fotografareindigitale.com/la-curvatura-di-campo/12220

avatarsenior
inviato il 10 Febbraio 2025 ore 22:42

Juza, ho una curiosita'. La foto che hai scattato a Ponte Pietra con la Sony, l'hai eseguita a mano libera a 24mm, con un tempo di 1/20, grazie anche all'aiuto della a7R3 che è stabilizzata.
Con la Sigma FP-L, che NON ha lo stabilizzatore sul sensore, hai provato a vedere a quale tempo di sicurezza ti puoi spingere a quella focale, sempre a mano libera, considerando anche che la Sigma ha un sensore da 61 mpx?
Grazie.

PS della FP-L invidio molto che si possono fare scatti a 6 ISO, dovrebbero metterlo tutti i brand per legge! Cool

avatarjunior
inviato il 11 Febbraio 2025 ore 2:24

JUza, solo una curiosità: la prima foto quella dove presenti l'obiettivo è scattata a Pavia in Borgo Ticino?

Sto acquistando un grandangolo per la mia A7R5 e questo insieme al Sony 16-25 2.8 è una delle possibili opzioni ma mi sto orientando sul Sony 14 1.8 GM per peso e ingombro inferiori oltre che per la maggiore apertura a 1.8.
Mi mancherà lo zoom? mah staremo a vedere è un pò che non uso più i fissi.

avatarsenior
inviato il 11 Febbraio 2025 ore 5:38

“ha perso un pò il passo rispetto ad ottiche più recenti” Confuso

La stessa lente sulla stessa fotocamera ha sempre lo stesso comportamento

avataradmin
inviato il 11 Febbraio 2025 ore 10:19


Con la Sigma FP-L, che NON ha lo stabilizzatore sul sensore, hai provato a vedere a quale tempo di sicurezza ti puoi spingere a quella focale, sempre a mano libera, considerando anche che la Sigma ha un sensore da 61 mpx?


è una cosa troppo variabile, non c'è modo di fare un test scientifico... dipende da quanto si ha la mano ferma e va anche a fortuna. In genere con le fotocamere non stabilizzate per stare sul sicuro conto la regola dell'1/lunghezza focale, ma spesso stando anche ben ampio (diciamo che con un 14mm senza stabilizzazione, e su 61MP, cercherei minimo minimo di scattare a 1/50, meglio 1/100... poi magari se hai la mano fermissima e le condizioni sono ideali riesci anche con tempi ben più lunghi)

avataradmin
inviato il 11 Febbraio 2025 ore 10:20

la prima foto quella dove presenti l'obiettivo è scattata a Pavia in Borgo Ticino?


yess, di fronte al ponte coperto!

avatarsenior
inviato il 11 Febbraio 2025 ore 12:02

Grazie Juza.





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