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Recensione Sigma 28-45 F1.8 Art


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Recensione Sigma 28-45 F1.8 Art, testo e foto by Juza. Pubblicato il 21 Dicembre 2024; 28 risposte, 6570 visite.


Il Sigma 28-45mm f/1.8 DG DN Art è un obiettivo unico al mondo: è l'unico zoom f/1.8 per fullframe, e in una sola ottica riesce a unire le tre focali più importanti per il reportage, cioè 28mm, 35mm e 45mm. L'ho provato in studio e sul campo, fotografando la splendida modella Miriam Nan!





I nuovi zoom superluminosi

Con l'avvento delle mirrorless (e della possibilità di sviluppare ottiche estreme, ma con dimensioni ragionevoli, grazie alle correzioni via software) è nata una nuova categoria di zoom ultraluminosi: il primo è stato il Canon 28-70mm F/2.0, e di recente anche Sony ha presentato il suo 28-70 F/2.0, con dimensioni ancora più compatte. Sigma ha scelto una soluzione un po' diversa: una gamma di focali più limitata, ma un diaframma ancora più luminoso, addirittura F/1.8. Nasce così il Sigma 28-45mm f/1.8 DG DN Art, che con i suoi 960 grammi di peso e 15cm di lunghezza ha dimensioni molto simili al Sony 28-70, e nettamente più piccole rispetto al Canon.


Sony A7C, Sigma 28-45mm f/1.8 DG DN Art a 40mm, 1/3200 f/1.8, ISO 100, mano libera.

Rispetto ai classici 24-70mm f/2.8, ci sono ben 1.3 stop di luminosità in più, il che permette di avere nettamente più separazione tra soggetto e sfondo e rende più facile lavorare in luce scarsa. La resa è più simile a quella dei fissi f/1.4 che degli zoom f/2.8: un risultato notevolissimo per uno zoom.

La gamma di focali 28-45 è perfetta per il reportage, dove si cerca di "ambientare" il soggetto nel suo contesto; per un uso puramente ritrattistico si sentirà un po' la mancanza delle focali lunghe, ma nulla vieta di abbinargli un 85mm f/1.4 per coprire anche queste focali. La messa a fuoco, tramite motore lineare, è velocissima e silenziosa come ormai siamo abituati con le moderne ottiche; non è presente stabilizzazione d'immagine, ma quasi tutte le fotocamere su cui verrà montato hanno stabilizzazione sul sensore (senza contare che il diaframma f/1.8 in genere permette di avere tempi veloci).

Lo zoom è interno, il che contribuisce ad avere l'obiettivo sempre ben bilanciato e migliora la resistenza agli elementi (aiutata anche dalla tropicalizzazione). Oltre alla ghiera zoom e quella di messa a fuoco, abbiamo una ghiera fisica dei diaframmi, impostabile sia con click che senza. La qualità costruttiva è di primissimo livello, come ci si può aspettare da un'ottica di questa fascia.


Sony A7C, Sigma 28-45mm f/1.8 DG DN Art a 28mm, 1/1250 f/1.8, ISO 100, mano libera. Poter scegliere tra la gamma di focali da 28 a 45 permette di decidere che aspetto dare allo sfondo: in questo caso, ho scelto la focale più grandangolare per dare maggiore tridimensionalità all'immagine e avere uno sfondo più leggibile. Nonostante il forte controluce, non c'è flare.

Infine, è importante menzionare il prezzo: questo Sigma costa circa 1600 euro; il Canon e il Sony 28-70 f/2 costano il doppio, con un prezzo tra i 3000 e i 3500 euro. In casa Canon non c'è scelta, dato che al momento non esiste una versione RF Mount; per Sony invece poter scegliere tra 28-70 F2 a 3500 euro o Sigma 28-45 F1.8 a 1600 rende quest'ultimo estremamente allettante.



Qualità d'immagine

Come al solito ho testato l'obiettivo in studio; di seguito potete vedere ritagli al 100% dal RAW di 42 megapixel della Sony A7r III. Un'ottica del genere verrà usata quasi sempre a f/1.8; a titolo di curiosità ho comunque incluso anche i test chiudendo il diaframma di due stop. Iniziamo dal vedere la resa al centro:




Come prevedibile, la resa è perfetta; abbiamo una nitidezza assoluta a qualsiasi focale, già a tutta apertura. A 28mm e 35mm la nitidezza supera talmente tanto la risoluzione del sensore (42 megapixel!) che si nota l'effetto moirè sui dettagli più fini, un artefatto dei sensori digitali che si verifica quando il dettaglio è superiore a quello che il sensore riesce a registrare. Sul campo non è quasi mai un problema (e di certo non è una "colpa" del 28-45mm, anzi ne dimostra l'incredibile nitidezza), ma è comunque affascinante pensare all'immensa risoluzione di questo zoom che sicuramente non avrebbe difficoltà a risolvere anche il sensore da 60MP, o futuri sensori con risoluzione ancora più estrema.

Vediamo ora i ritagli al 100% dagli angoli:




Anche gli angoli sono davvero notevoli: pur non raggiungendo la perfezione assoluta del centro, hanno già la massima nitidezza a tutta apertura; sono molto buoni a 28mm, eccellenti a 35mm e molto buoni a 45mm. Ovviamente in questi crop bisogna osservare la scatoletta Lexar (non la parte a sinistra che è una zona fuori fuoco). Su un'ottica come questa in genere gli angoli corrispondono a zone fuori fuoco, ma fa comunque piacere sapere che all'occorrenza si potrà avere nitidezza ottima tanto al centro come negli angoli.

Riassumendo, la nitidezza di quest'ottica è al livello dei fissi: Sigma ha fatto davvero un capolavoro, creando uno zoom che non farà rimpiangere i classici 35mm o 50mm a focale fissa.



Sul campo

Anche se la gamma di focali 28-45mm può sembrare limitata, sul campo fa una differenza notevole: in un istante si può passare da un mezzo busto a un ritratto. Possiamo usare lo zoom per aggiustare la composizione, oppure possiamo utilizzarlo come una "raccolta di fissi", scegliendo la focale desiderata e quindi avvicinandoci o allontanandoci dal soggetto. Le focali più corte permetteranno di avere ritratti più ambientati, mentre a 45mm abbiamo una resa più da "ritratto classico", con una notevole separazione tra soggetto e sfondo.



Sony A7C, Sigma 28-45mm f/1.8 DG DN Art a 45mm, 1/1000 f/1.8, ISO 800, mano libera. La focale più lunga permette di avere una resa simile al classico 50mm da ritratto, con una grande separazione tra soggetto e sfondo data dal diaframma f/1.8. La resa è veramente perfetta, con una nitidezza al livello dei migliori fissi.

La messa a fuoco, in abbinamento all'eccezionale Eye-AF di Sony, è impeccabile: su oltre 600 foto scattate durante lo shooting, la quasi totalità (direi il 99%, se non di più) sono perfettamente a fuoco sugli occhi.

Pur essendo un'ottica da reportage o ritratto, nulla vieta di utilizzarlo anche per fotografia paesaggistica, se capita l'occasione: durante una pausa a Varazze, mi sono trovato di fronte uno spettacolare cielo temporalesco, e una sottile fascia di luce calda sull'orizzonte. In questo caso ho chiuso il diaframma per una maggiore profondità di campo; inutile dire che la resa è perfetta. In ambito paesaggistico, potrebbe essere una scelta interessante per le foto in notturna, e in particolare gli scatti dell'aurora boreale, dove il diaframma luminoso abbinato allo zoom permette di avere un'ottima versatilità.



Sony A7C, Sigma 28-45mm f/1.8 DG DN Art a 43mm, 1/400 f/9.0, ISO 100, mano libera. Il 28-45 non è certo l'obiettivo che prenderei per foto come questa, ma all'occorrenza, permette di avere risultati spettacolari anche in ambito paesaggistico.

Il bokeh è piacevole; l'aberrazione cromatica è totalmente assente (anche se qui penso sia in parte merito del software). La distorsione viene anch'essa corretta dal software, quando necessario (non è "imposta", e se non ci sono linee nello sfondo si può lasciare non corretta). La vignettatura a f/1.8 è abbastanza marcata, ma questa è una caratteristica che trovo piacevole, e in alcuni casi vado addirittura ad aumentare invece che correggere. Il flare è molto contenuto, nonostante la luminosità e la grande lente frontale.

La nitidezza, come evidenziato anche dai test in studio, è eccezionale già a f/1.8; va ben oltre i 24 megapixel della Sony A7C o i 42 megapixel della A7r III, e penso che sarebbe perfetto anche sui sensori da 50 o 60 megapixel delle ammiraglie Sony.



Sony A7C, Sigma 28-45mm f/1.8 DG DN Art a 29mm, 1/500 f/1.8, ISO 400, mano libera.



Conclusione

Se il Sony 28-70 F2 e il Sigma 28-45 F1.8 avessero lo stesso prezzo, sarebbe una scelta ardua: più focale o più luminosità? Ma la differenza di prezzo è enorme, 1600 euro contro 3500: a meno che non abbiate un budget enorme e che quei 70mm siano essenziali per il vostro lavoro, il Sigma sarà la scelta più conveniente; perderete le focali più lunghe ma guadagnerete luminosità e avrete una qualità d'immagine eccezionale, che non farà rimpiangere le ottiche Sony GM.



Sony A7C, Sigma 28-45mm f/1.8 DG DN Art a 45mm, 1/100 f/1.8, ISO 100, mano libera.

Una possibile alternativa è il Sigma 35mm f/1.4: se per voi la luminosità e lo stacco tra soggetto e sfondo è tutto, nulla può sostituire un fisso, e il 35mm combina una maggiore luminosità con dimensioni ben più compatte. Tuttavia, un 35mm sarà sempre e solo un 35; un 28-45 offre una versatilità enormemente superiore. Fino ad ora avevo sempre prediletto i fissi per il reportage (negli ultimi viaggi ho scattato con 35mm f/1.4, 50mm f/1.4, 58mm f/0.95, 43mm f/2), ma devo dire che dopo aver provato questa ottica, sceglierei senza dubbio il 28-45 F1.8: la versatilità dello zoom è un vantaggio enorme, e lo sfocato dato dal diaframma f/1.8 è già davvero ottimo, pur non arrivando ai livelli delle ottiche f/1.4 o f/1.2.



Sony A7C, Sigma 28-45mm f/1.8 DG DN Art a 43mm, 1/200 f/1.8, ISO 800, mano libera. In poca luce, il diaframma f/1.8 consente di avere tempi ragionevoli senza dover alzare troppo gli ISO.

In conclusione, il Sigma 28-45mm f/1.8 DG DN Art è promosso a pieni voti, anche se le soddisfazioni che vi darà saranno proporzionali all'ambito in cui lo utilizzate: è assolutamente ideale per reportage e street, e in modo più moderato per ritrattistica e paesaggi notturni. Certamente non è uno zoom tuttofare o per foto casuali; è un'ottica specialistica che va acquistata dopo una scelta ben ragionata. Se lo userete nel suo ambito, questo Sigma è un vero gioiello che apre nuove possibilità, il primo zoom f/1.8 per FF al mondo.

Il Sigma 28-45mm f/1.8 DG DN Art è disponibile presso i rivenditori autorizzati Sigma Italia - Mtrading; lo potete trovare anche su Amazon.it attorno ai 1500 euro per Sony FE e attorno ai 1600 euro per L-Mount.

(JuzaPhoto è affiliato Amazon e riceve una piccola commissione che contribuisce a sostenere il sito, se l'obbiettivo viene acquistato tramite i link Amazon: vi ringrazio!)




Sony A7C, Sigma 28-45mm f/1.8 DG DN Art a 43mm, 1/4000 f/1.8, ISO 400, mano libera.






Risposte e commenti


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avatarjunior
inviato il 21 Dicembre 2024 ore 9:02

wow!!! ho il 24-70 f2.8 di cui sono molto soddisfatto ma questo gioiellino mi fa di nuovo scattare il desiderio di cambiare :)

avatarsenior
inviato il 21 Dicembre 2024 ore 9:13

Come e' la distorsione dell'immagine ?

avatarsenior
inviato il 21 Dicembre 2024 ore 9:46

Grazie della bella recensione. Vorrei chiederti se pensi che questo zoom possa dare reali vantaggi nell'uso pratico rispetto ad esempio al Sigma 35 1.4 Art
Probabilmente preferirei maggior compattezza, minor costo e maggior apertura di un 35 che un 28-48 però non avendo avuto modo di provare le lenti non mi esprimo sul caso specifico di questi obiettivi.

avatarsupporter
inviato il 21 Dicembre 2024 ore 10:01

Ampio e notevole test, obiettivo che è l'ennesima conferma del grande lavoro in crescente qualità di Sigma. Canon, "mamma" di tanti di noi, datti una regolata sui tuoi prezzi da monopolio.

avatarsupporter
inviato il 21 Dicembre 2024 ore 11:01

Bel test come sempre Juza, ottima la modella e perfetta l'analisi in studio.

Questa è la tua (privata) A7rIII?

Sigma sforna ottiche di primissimi livello, da quando ha anche introdotto i motori lineari HLA è ancora più appetibile; peccato che questa lente non arrivi @24mm sarebbe stata ancora più interessante.

Sulla comparazione con i 28-70 f2 che hanno un'escursione focale che io non amo (non amo i 28mm e non amo i 70mm) mi ritrovo nelle tue parole ma, per me, l'ideale combo è con un secondo corpo con su montato il 135mm (che io prediligo all'85mm).

Questione di gusti ;-)

avatarjunior
inviato il 21 Dicembre 2024 ore 11:10

Bello!!! Per FF c'è qualcosa di paragonabile al 20-70 Sony o al 17-50 Tamron al di fuori del mondo sony? (Parlo di focali)

avataradmin
inviato il 21 Dicembre 2024 ore 11:25

Come e' la distorsione dell'immagine ?


Senza correzione è visibile, specialmente a 28 e 45mm, come la maggior parte delle ottiche moderne è pensata per utilizzare la correzione via software (che funziona benissimo, quindi per me non è un problema)

Vorrei chiederti se pensi che questo zoom possa dare reali vantaggi nell'uso pratico rispetto ad esempio al Sigma 35 1.4 Art


Sì, dopo aver provato questo 28-45 F1.8 non avrei dubbi a preferirlo al 35 F1.4... anche se è più ingombrante e pesante, il vantaggio dato dallo zoom è immenso.

Questa è la tua (privata) A7rIII?


Quella che si vede nelle foto no, era di un mio amico che me l'ha prestata prima che arrivasse la mia personale (che invece è quella che ho utilizzato per i test in studio).

c'è qualcosa di paragonabile al 20-70 Sony o al 17-50 Tamron al di fuori del mondo sony? (Parlo di focali)


C'è il 20-60mm Panasonic, altri non me ne vengono in mente. In effetti anche quelle sono focali interessanti che mi auguro prima o poi anche Sigma vada a coprire! Anche se ora il primo obiettivo che vorrei vedere da Sigma è la versione DN del 24-105 F4, o ancora meglio un 24-200mmSorriso

avatarjunior
inviato il 21 Dicembre 2024 ore 11:26

la resa a 45 1.8 non mi piace.
ad ogni modo, la torta nel tavolo poi l'ha mangiata la modella? MrGreen

avatarsenior
inviato il 21 Dicembre 2024 ore 11:45

Se il Sony 28-70 F2 e il Sigma 28-45 F1.8 avessero lo stesso prezzo, sarebbe una scelta ardua: più focale o più luminosità? Ma la differenza di prezzo è enorme, 1600 euro contro 3500: a meno che non abbiate un budget enorme e che quei 70mm siano essenziali per il vostro lavoro, il Sigma sarà la scelta più conveniente; perdete le focali più lunghe ma guadagnate luminosità e avrete una qualità d'immagine eccezionale, che non farà rimpiangere le ottiche Sony GM.


Vedo il confronto un pò forzato, con quelle focali non riesco a vedere il Sigma come una lente da ritratto, un pò come confrontare una Panda e una Station wagon, verranno acquistate (prezzo a parte) da persone che hanno necessità diverse, un 28-70 è molto più fruibile in certi lavori di un 28-45. Sinceramente 1/3 di stop di differenza non mi farebbero preferire il Sigma, poi sul prezzo sappiamo bene che incide vista la differenza, ma sono lenti che come dicevo attirano esigenze ben diverse, se anche Sigma facesse un 28-70 F2 dubito riuscirebbe a proporlo a 1600 euro.

avatarsenior
inviato il 21 Dicembre 2024 ore 12:00

Viene da scegliere Sony anche "solo" per la presenza di queste "alternative"; Nikon ci sta arrivando pian piano, ma Canon con la sua politica "chiusa", rischia grosso.

avatarsupporter
inviato il 21 Dicembre 2024 ore 12:06

Non avendo i raw sottomano , a me sembra che non sia cosi nitido ad 1,8 , ma forse sbaglio

avatarsenior
inviato il 21 Dicembre 2024 ore 12:46

non mi aspettavo niente di meno da sigma e da una recensione di Juza

nota a margine: questa modella è spettacolare MrGreen

avatarsenior
inviato il 21 Dicembre 2024 ore 12:57

Chi l'ha usato parla anche di un'ottimo bilanciamento, nonostante le dimensioni importanti.

avataradmin
inviato il 21 Dicembre 2024 ore 14:22

a me sembra che non sia cosi nitido ad 1,8 , ma forse sbaglio


Magari è un'impressione a schermo, ma la nitidezza è pazzesca... dai test in studio va oltre i 42 MP della A7r III, e anche sul campo, per dare un'idea, consiglio di guardare le foto a piena risoluzione, es. :

www.juzaphoto.com/hr.php?t=4944161&r=37386&l=it

la torta nel tavolo poi l'ha mangiata la modella?


L'ha mangiata lei, giuro! :-D

non mi aspettavo niente di meno da sigma e da una recensione di Juza

nota a margine: questa modella è spettacolare


Miriam è fantastica! per chi volesse lavorare con lei: www.juzaphoto.com/p/MiriamNan

avatarjunior
inviato il 21 Dicembre 2024 ore 17:52

Ho avuto il 18-35 per apsc e ancora mi ricordo di quanto fosse eccezionale. Ho sempre pensato che un'ottica del genere su ff avrebbe spopolato e così sarà secondo me .





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