“ Capito, anche se quanto mi pare di capire e da mio primo veloce test, Sequator risolve il problema dello stack, ma non risolve la noia della sovrapposizione perfetta cielo-terreno quando si fa lo stiching per un mosaico di foto con doppia esposizione cielo-terreno, „
no, se ho capito bene tu fai N foto al cielo, esposte come vuoi, e poi fai n foto al terreno e vuoi mettere tutto assieme. No, che io sappia sequator non fa questo lavoro ma "somma" N foto del cielo con tutti i suoi ammennicoli (dark, bias ecc ecc). quando fa questo lavoro può essere istruito per trascurare una parte dello scatto che cielo non è.
“ rispetto al singolo scatto con esposizione cielo e poi terreno, che in posti davvero da dark sky, magari in ambiente vulcanico e quindi nero, trovavo quanto mai necessario per avere un po' di leggibilità del terreno. „
eh non ho capito: se parli di singolo scatto di nuovo sequator non ti serve. Nella mia galleria trovi una foto dell'arco galattico sono 12 foto singole, 6 per il cielo con astroinseguitore "serio" e 6 per il terreno . le 6 foto sono state unite in lightroom. Quasi tutte le foto della via lattea non sono scatti del cielo multipli unite con sequator ma l'unione di due scatti (uno astroinseguito e l'altro no) fatta con Photoshop tramite le maschere di livello.
Sequator a me serve per galassie e nebulose. Per la via lattea ambientata è raro che mi serva visto che generalmente mi accontento di quel che ottengo con uno scatto di 90/120 secondi