Astrofotografia con EAGLE3
Astrofotografia con EAGLE3, testo e foto by
Emanuele Natali. Pubblicato il 07 Aprile 2020; 8 risposte, 10068 visite.
Per chi non conoscesse Eagle3 di PrimaLuceLab, è un'unità di controllo del telescopio e per la gestione da remoto dell'attrezzatura fotografica connessa alla montatura. In poche parole è un mini pc che gestisce a seconda dei cavi che viene dotato, montatura, reflex o CCD, camera guida, focheggiatore per l'autofocus, ruota porta filtri ecc.
Possiede diverse porte usb per i vari accessori come camera guida, focheggiatore, montatura, 2 hdmi per collegarci monitor esterni, porta ethernet per una connessione veloce a internet, 2 porte ad alimentazioni a 3A e due da 8A e una per l'ingresso dell'alimentazione, due antenne wifi una che riceve e una che trasmette. Ci sono vari modelli di Eagle3, per tutte le esigenze praticamente, possiamo trovare la versione base Eagle3, la versione intermedia Eagle3Q, la versione avanzata Eagle3S e poi per finire con la versione Eagle3PRO, le differenze tra tutte queste versioni è il processore, sistema operativo, RAM e SSD, il consumo medio e chiaramente il prezzo, si parte da circa 1000 euro fino ad arrivare intorno ai 2000 euro.
Oggi vi parlerò della mia scelta...Eagle3Q

La mia scelta è ricaduta sull'Eagle3Q in quanto idoneo alle mie necessità. Volevo infatti un accessorio che mi permettesse di comandare il tutto da dentro casa. Eagle3Q può funzionare come un solo cervello cosi da gestire tutte le periferiche collegate a esso; a tal fine l'ho dotato di un HDD esterno da 1Tb che a breve sostituirò con un SSD (scelto per non avere vibrazioni nel momento del salvataggio). Qui verranno salvate direttamente tutte le foto scattate nelle varie nottate in diverse cartelle, cosi che poi quando ne avrò la necessità potrò staccarlo ed elaborare da una postazione fissa.
Eagle3Q al momento dell'acquisto si presenta in questo modo:

Al suo interno potete trovare già alcuni software pre-caricati, come PHD2 per l'autoguida, Cartes du ciel per il planetario e la ricerca dei soggetti, la cartella dei programmi ASCOM. Viene fornito con le due antenne per il wifi, il cavo per alimentarlo a 12 volts, e una chiavetta usb con dentro i driver eventualmente necessari e il manuale d'uso in PDF.
Tramite i vari accessori (chiaramente vendibili separatamente) è possibile installare Eagle in qualsiasi parte della montatura che si voglia, si può installare nella parte dei contrappesi se si necessita di aggiungere peso alla montatura per un corretto bilanciamento, si può installare tra tubo guida e OTA, si può posizionare sotto l'OTA con relativa morsettiera e staffa vixen.

Come vedete in foto io l'ho posizionato nella parte dei contrappesi, perché sopra già c'è parecchio peso e avrei dovuto mettere un altro chilogrammo sotto per controbilanciare. Questo da una parte mi obbliga ad avere più cavi nel setup ma se cablati bene si riesce ad evitare eventuali aggrovigliamenti durante la notte. Il mio setup è composto in questo modo: come montatura ho preso una Skywatcher AZ-EQ5 GT, come OTA sempre della Skywatcher il 150/750, l'ho dotato quasi da subito del focheggiatore elettronico di PrimaLuceLab Sesto Senso 2, correttore di coma della Baader da 2 pollici con adattatore per la Canon 70D modificata Baader, sopra come tubo guida un PrimaLuceLab da 60mm con camera guida della QHY-5LII monocromatica, modulo ECCO (non visibile in foto) per il calcolo del punto di rugiada e per l'attivazione e disattivazione delle fasce anti condensa (per il newton non occorrono), tutto alimentato e gestito da un'unica applicazione Eagle Manager.

Eagle Manager gestisce tramite una bellissima interfaccia e di facile intuito, tutte le porte attive, perciò i vostri componenti da tasti che se attivi diventano verdi e viceversa, nella parte centrale della schermata è possibile vedere il consumo effettivo del momento, se alimentato con una batteria esterna e non come nel mio caso da un alimentatore a 220v appare anche un'indice di carica della batteria. Sulla sinistra c'è il modulo ECCO per la gestione delle fasce anti condensa e dei sensori per il controllo della temperatura. È possibile nominare ogni porta dell'Eagle a piacimento, basta che una volta staccati i cavi bisogna ricordarsi dove erano collegati nella precedente sessione.
Ho scelto Eagle perchè oltre per la semplicità di utilizzo, è un sistema che si basa su windows 10, avendo già un mac mi trovavo in difficoltà nel ricercare i programmi per gestire il tutto per questa piattaforma.
Per far funzionare la montatura e iniziare la nostra sessione Astrofotografica abbiamo la necessità di installare altri programmi perchè il nostro Eagle è vuoto, bisogna ricercare e scaricarne uno per la gestione dell'allineamento alla stella polare, io mi sono affidato a SharpCap che tramite la camera guida posta sopra all'OTA mi permette di metterlo nella giusta posizione, tramite le manovelle di azimut e declinazione sposto la montatura in base a quello che mi chiede il programma e con l'altezza alzo o abbasso la camera guida. Se eseguito tutto quello che dice la finestra di dialogo di SC dovremmo essere sulla polare con un puntamento sul Good o Excellent, meglio quest'ultimo.
Ora passiamo al programma chiave di tutto il nostro sistema, ne ho girati parecchi prima di arrivare a Lui, ho provato BackyardEOS che aveva un bel liveview ma non controllava il focheggiatore e una volta caricato i driver ASCOM della montatura smetteva l'inseguimento, perciò sono passato ad Astro Photography Tool ma per molto poco. Infatti di APT non mi ha colpito molto la grafica e mi crashava ogni tre per due, dopo di che sono passato a questo ultimo programma, e ne sono rimasto affascinato per come è tutto ben disposto nella schermata iniziale e al suo database di immagini dove è possibile ricercare e programmare il tutto prima di montare l'attrezzatura fuori dal balcone di casa… sto parlando di Sequence Generator Pro.

Sequence Generator Pro, il top per camere CCD e reflex, da una finestra è possibile gestire tutto, dalla montatura alla reflex, dalla ruota porta filtri all'osservatorio, nel momento in cui si chiede al programma di connettere tutti i dispositivi presenti nell'elenco lui li connette, apre il programma PHD2 per l'autoguida, apre la finestra per il controllo della montatura se collegata in EQMOD e si parte...chiaramente bisogna fare un profilo utente con tutte le impostazioni da inserire che non sono poche, dalle coordinate gps di dove si monta il telescopio, altitudine e longitudine, da che altezza si scatta, tutte le impostazioni delle varie porte usb e dove trovare gli accessori esterni, reflex, focheggiatore, camera guida e montatura nel mio caso, per chi invece possiede una cupola, ruota porta filtri, camere monocromatiche e altre cose sono altre impostazioni. Questo programma inoltre ci permette tramite la connessione internet la creazione di sequenze, io di solito le creo da casa per poi usarle una volta sul campo più velocemente, tramite una finestra verticale si inserisce il nome dell'oggetto, che può essere per esempio M101 o M42 o la Nebulosa Rosetta si da invio e lui ricerca nel suo database un'immagine, a volte la fa uscire in bianco e nero altre volte a colori, dipende da come gli gira in quel momento.

Andando poi sull'immagine con il cursore del mouse come se si dovesse selezionare qualcosa si crea un rettangolo, sarà quello che vedrete al momento dello scatto, se si hanno a disposizione tanti millimetri o una reflex APS-C o state cercando di scattare Andromeda sarà necessario creare un mosaico di scatti, sempre sul pannello laterale dove abbiamo fatto la ricerca iniziale è possibile scegliere di quanti "pannelli" vogliamo che viene composta la nostra foto totale, possiamo scegliere a nostro piacimento 2x5, 2x2, 4x4, 1x1, 3x3, tutto dipende da cosa avete nel vostro corredo e come volete comporlo, noterete che ogni fotogramma e sovrapposto per una sua piccola parte, questo farà modo che quando si elaborerà sarà più facile al programma o a voi stessi di sovrapporre le immagini senza che si vede il taglio. Una volta creata le nostre sequenze ce le salva sulla finestra iniziale, da qui possiamo decidere quanti Light Dark Flat Bias si vogliono fare, dove salvarli, gestire gli ISO, la velocità di scatto e il numero degli scatti per i singoli gruppi. Vi consiglio visto che i Dark e i Bias si fanno con il tappo sull'OTA di non metterli nell'elenco e di farli una volta conclusi tutti i light, questo perchè se vi allontanate dal telescopio e vi dimenticate che lui è li fuori, solo soletto a scattare per voi e nel momento in cui finisce la sua operazione e passa ai dark vi ritrovate poi dark come i light e dovrete riniziarli da capo, stessa cosa per i bias. Inoltre si può impostare su altre finestre quante volte eseguire l'autofocus, il mio è settato su ogni ora nell'arco della sessione, ma lo si può impostare anche per ogni sequenza o per il variare della temperatura esterna anche di un solo grado. Se si setta nel modo corretto vi restituirà grandi serate tranquille, se non fosse cosi preparatevi al peggio :-)
Alcune delle ultimissime versioni di questo programma con Sesto Senso 2 si bloccano, perciò il mio consiglio è di provare sempre tutto al caldo o sul balcone prima di andare in posti remoti come montagna e soprattutto al buio i controlli che si possono fare sono minimi diversamente dalla comodità che si ha nella propria abitazione. La versione che ho scelto è la 3.0 l'ultimo release prima della 3.1, perchè ancora ad oggi non hanno risolto il problema di compatibilità nell'usare Sesto Senso 2 come focheggiatore per il fuoco automatico, inoltre questa versione è sprovvista di platesolve con ASTAP, ma comunque ne ha altri ma leggermente più lenti, ma non è un grossissimo problema dopo un po non ci si fa più caso.

Dopo aver dato una messa a fuoco con l'apposito processo automatizzato e aver lanciato il platesolve per un corretto puntamento, potete far partire la sequenza da voi creata...dopo di che stappatevi una birra e godetevela oppure andate a dormire perchè la vostra presenza non sarà più necessaria. Ove necessario anche il meridian flip potrà essere completamente automatizzato.
Spero vi sia piaciuto questo articolo, ho cercato nel mio piccolo, di dare un'infarinatura su quello che vi si può prospettare o vi si è prospettato nel passare ad un controllo remoto come Eagle3.
Ringrazio il GrAG Gruppo Astrofili Galileo Galilei per le ore passate insieme nel settare e trovare una soluzione al mio setup, per le ore al telefono con Paolo Zampolini e Giorgio Mazzacurati dell'osservatorio 3Z, e Pasquale Campus per l'aiuto software e settaggi avanzati.
A presto
Emanuele Natali
Risposte e commenti
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| inviato il 07 Aprile 2020 ore 15:43
Ottimo articolo Emanuele! |
user6737 | inviato il 07 Aprile 2020 ore 20:38
Grazie Pool dell'apprezzamento spero sia anche utile a chi si vuole avventurare con questi strumenti a presto Emanuele |
| inviato il 03 Maggio 2020 ore 18:55
Ottimo articolo. Vorrei sapere se rispetto all'utilizzo di phd tramite pc hai notato o meno differenze. 1 grazie anticipato |
user6737 | inviato il 04 Maggio 2020 ore 15:03
Zanzibar79...phd2 lo apre in automatico SGP, fa tutto lui in automatico ed è questo il bello...hai poche correzioni da fare se ci dovessero essere problemi...per ora ancora nulla con PHD2...io tanto che ho Eagle, phd lo uso solo li, inutile metterlo anche sul pc che uso per controllare eagle da remoto |
| inviato il 04 Maggio 2020 ore 21:04
grazie mille Emanuele |
| inviato il 07 Maggio 2020 ore 18:42
Non pensavo esistessero simi attrezzature , certo pilotare non sarà semplice. Complimenti |
user6737 | inviato il 11 Maggio 2020 ore 13:36
“ Decollo61 „ Non è cosi difficile come sembra, come tutto bisogna prenderci la mano, provare e riprovare, è da gennaio che ci lavoro e ogni volta che monto il tutto esce fuori qualche cosa strana, poche sere fa non riconosceva la reflex SGP, ma piano piano si riesce a capire perché non gli va giù. a presto |
| inviato il 14 Gennaio 2021 ore 8:38
..problema tecnico.. non vedo più alcuna immagine di questo articolo.. anche a voi? |