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Elogio ai PanaLeica


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Elogio ai PanaLeica, testo e foto by Calcos. Pubblicato il 15 Luglio 2019; 24 risposte, 5141 visite.


Una doverosa premessa introduce questo articolo: sono un m43 da 3 anni, attirato dalla prima E-M1 e stregato dall'evoluzione nel secondo modello. Vengo da Canon (5D "old") e da Fuji, che per vari motivi ho abbandonato. Al mio arrivo nel m43 la scelta all'interno del consorzio sembrava ovvia: Olympus. Macchine esteticamente più belle, una lunga storia nel mondo della fotografia e ottiche zuiko leggendarie.

A 3 anni dal mio ingresso nel mondo m43 mi ritrovo con il corpo macchina Olympus e tutte ottiche "PanaLeica". La mia è una passione senza freni.

Il PanaLeica è un connubio strano, dettato dal marketing. Ma non per questo poco efficace.
Panasonic: produttore di elettrodomestici quali asciugacapelli, bollitori per caffè e tè, asciugamani. Dal 2001 anche macchinette fotografiche "Lumix". Un po' come Sony, verrebbe da dire: un gigante elettronico che ha iniziato a ingurgitare il mercato della fotografia. Probabilmente è vero, ma con molto più stile.
Leica: c'é davvero qualcosa da dire? Un marchio storico, diventato fighettino, costoso, audace, analogico. E allora che ci fa con Panasonic? Nulla, diranno alcuni, solo branding. L'ho pensato anche io: che cavolo è 'sta partnerhip? Un altro modo per farci pagare di più degli obiettivi onesti? Disgraziatamente ne ho provato uno, e ho cambiato idea: fanno ottiche. Ottiche magiche.

La prima cosa che stupisce è la costruzione: tutta in metallo, con linee molto eleganti. I numeretti scritti in ocra con il loro font classicheggiante. Cose da feticisti dell'oggetto, ma che rendono l'esperienza complessiva davvero piacevole. Ghiere perfettamente frizionate, peso ragionevole. La seconda è l'intelligenza delle lunghezze focali: non zoom relativamente corti, ma luminosi, in stile olympus (7-14, 12-40, 40-150), ma estensioni focali più ampie, sacrificando luminosità (8-18, 12-60, 50-200). Con il piccolo bonus del 2.8, seppur quasi solo alla focale minima e l'aver evitato gli ingombri spropositati di ottiche ancora più estese (12-100). Per me, perfetti.

E poi le immagini che restituiscono: contrasti sempre morbidi, con le ombre aperte e lavorabili. Una resa colore che vira leggermente al caldo leica: non necessariamente un bene per tutti. Se vi piace, è uno spettacolo. Sfocati morbidi e progressivi e un carattere generale che non è clinico e saturo, ma delicato e leggero. Molto cinematografico.

Insomma, se ne prova uno e non si smette più.
Ne ho posseduti, e possiedo, un po': 8-18, 15, 25, 12-60, 100-400. Vorrei provare il 12 1.4, ma non posso giustificarne l'uso. Lascio stare il 45 macro, di cui non ho bisogno. Potrebbe succedere che il 50-200, con moltiplicatore, sostituisca il 100-400. Provo a resistere al 42.5. Di seguito un po' di pareri, foto, pensieri buttati lì di getto. Espressioni di una considerazione che non avrei mai pensato, ma che infine è sbocciata all'improvviso. E mi ha letteralmente stregato.

PanaLeica 8-18mm f/2.8-4 ASPH: paesaggi non-stop
Il più classico dei 16-35 equivalenti, con una construzione pazzesca e una resa distintamente Leica su tutto il frame. Piccolo, al confronto con gli equivalenti FF. Luminoso sul lato corto, che consente qualche stellata. Tropicalizzato alla perfezione. è la mia go-to-lens quando nei viaggi incentrati sul paesaggio o tra i vicoli delle capitali europee. L'accoppiata con il 25 1.4 è naturale e di qualità eccelsa. Piccola nota: abbinato ai 5.5 stop di stabilizzazione della EM1 II fa dimenticare il cavalletto. Scattare a mano libera a su tempi di qualche secondo a 8mm è godurioso da morire.



Qualcuno ha detto cavalletto?

Data le sue dimensioni in rapporto alle focali, non disdegno il reportage. Giocare con le luci e il movimento diventa facile, grazie alla stabilizzazione e il perfetto bilanciamento dell'obiettivo. La resa è quella tipica Leica, che accomuna tutti questi straordinari obiettivi. Una nitidezza sempre uniforme, ma mai eccessiva e digitale. Dei colori tendenti al caldo. Su queste focali, non parlo dello sfocato.


PanaLeica 15mm f/1.7 ASPH: Leica alla massima potenza
Piccolo, estremamente discreto, veloce. Il 15mm è un obiettivo che si ama o si odia. L'estetica è particolare, a me piace in sé, ma non si abbina per nulla bene alla macchina. La focale lo è ancora di più: 30mm equivalenti. Perché non il 28? Perché non il 35? Non mi spendo in assolutismi, è un campo troppo soggettivo. A me piace, in Fuji giravo con 28 e 50 equivalente, ora giro con 30 e 50. Non noto particolari cambiamenti. Penso sempre che con un 35/40mm potrei risolvere tutto, ma la verità è che non l'ho mai provato.



Perfetto in scarsa luce grazie all'apertura generosa

Tornando all'obiettivo, la qualità è sempre ai massimi livelli. La portabilità anche, il che lo rende la lente che più di tutte è montata in macchina. Giorno, sera, viaggio, ogni situazione è perfetta. E' talmente piccolo che lo porti ovunque, infilato in tasca come lente serale nei viaggi con molto movimento. Ed è naturalmente nato e pensato per il reportage. Dona un tocco unico alle immagini, con uno sfocato sempre dolce e progressivo, che non ambisce a diventare protagonista dell'immagine, ma contribuisce ad esaltare il soggetto. E' corto, per ritratto ambientato. E non otterrai mai l'effetto wow di un 1.4 su full frame. Ma restituisce una visione maledettamente intima del soggetto, restituendo emozione e carattere a non finire. Pieno stile Leica, tra qualità e invisibilità. E poi è stato il mio primo PanaLeica, per la gioia dei commercianti.


PanaLeica 25mm f/1.4 ASPH: se fosse solo uno...
Prendete il 15mm, trasformatelo in un 25mm. Aggiungete l'1.4. La ricetta è semplice. Potrei copiare e incollare dal paragrafo precedente, adattando le considerazioni al nuovo campo inquadrato. E' un 50mm eq di qualità superba, che combina una nitidezza sufficiente a dei colori, dei passaggi tonali e uno sfocato da primo della classe. Di nuovo, non genera sfocatoni. Più del 15, restituisce un passaggio graduale dell'immagine al fuori fuoco che semplicemente amo.




Perfetto per il ritratto, ambientato e non, dove il 50mm mantiene ancora l'intimità con il soggetto tipica delle focali corte, diminuendo al contempo le distorsioni. Non provateci se siete amanti delle figurine. Interessante per il reportage, seppur non sia la mia focale per questo genere. Perfetto compagnio delle passeggiate in notturna, dove l'1.4 abbinato alla piccolezza della lente restituisce immagini splendide.

Se fosse uno solo, sarebbe lui. E' una lente che non si può provare, se non si è disposti poi a comprarla.


PanaLeica 12-60mm f/2.8-4 ASPH: nulla è precluso
Non c'è nulla di simile. Abbinate la focale equivalente di 24mm a quella di 120mm, una compattezza estrema che risulta in poco più di 300g di peso, la qualità eccelsa, la tropicalizzazione perfetta e una qualità costruttiva da sogno. In questa categoria ne esiste uno solo, su qualunque formato. Il PanaLeica 12-60 lascia da parte il fascino dei fissi, o delle focali specialistiche. Ma è un tuttofare come non ne esistono altrove. Se dovessi cambiare sistema mi mancherebbero in primis il 15 e il 25, vero, ma poi dove lo troverei un equivalente al 12-60?



Amo il bilanciamento tra apertura ed escursione focale

Fantastico per paesaggi, dove consente di passare dalla visione classica in grandangolo ad isolare qualche soggetto della scena. Bellissimo nei ritratti, forse l'obiettivo in cui più di tutti viene valorizzato il delicato sfocato progressivo e i colori caldi tipici Leica.



E sempre abbastanza discreto da non essere notati


PanaLeica 100-400mm f/4-6.3 ASPH: anche HCB avrebbe scattato di avifauna
Un 200-800 equivalente in 1 Kg e 900€ (usato). Ottica di cui leggerete i difetti: cala leggermente alla massima focale, dove è anche buietto. Ma stiamo parlando di un 200-800 equivalente da meno di 1 Kg! Le possibilità che abilita quest'ottica sono incredibili, se amate fare trekking e osservare e fotografare gli animali la adorerete subito e per sempre.




La resa è più che ottima, non vi verrà a mancare nitidezza (ma tenete presente che con la turbolenza atmosferica i soggetti lontani possono essere complicati, non è colpa della lente). Con il suo peso più che ragionevole ho inziato a portarla ovunque, perfino in un viaggio a Tokyo. E proprio qui ho ringraziato di averla avuto dietro nella deviazione imprevista su Nagano e le scimmie.



A tu per tu

Insomma, mi ci sono avvicinato pian piano, partendo dal 15mm, di cui avevo letto bene in confronto all'Oly 17mm. E' stato amore a prima vista, è stato iniziare ad apprezzare versatilità estrema, luminosità ragionevole e resa super equilibrata. In ingombri davvero minimal. In un mercato in cui c'è chi punta alla resa senza se e senza ma o alla luminosità da record, a scapito di escursione focale e dimensioni, Leica, al solito, ha saputo trovare una nicchia, una nicchia saggia, in cui collocarsi.

I prossimi step? Provare il 50-200, solo per avere più versatilità lato tele e, prima o poi, il 12 1.4. Lo so, è un doppione, ma mi attira troppo da sempre, e prima o poi so già che dovrò provarlo (e comprarlo). Poi se qualcuno avesse un Nocticron da regalarmi...





Risposte e commenti


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avatarsenior
inviato il 27 Luglio 2019 ore 2:04

Dei Panaleica adoro il 15, il 25, il 42,5 Noctitron e il 100-400.
Corpo ideale per me é la Panasonic G9 (ho mani enormi).
Prima o poi un corredo m4/3 me lo farò per mio uso personale.

avatarsenior
inviato il 20 Agosto 2019 ore 19:23

Complimenti Calcos, bella panoramica della tua esperienza con m4/3 e ottiche PanaLeica. Ho apprezzato le tue considerazioni sulle differenze rispetto agli obiettivi Olympus (maggiore estensione focale a scapito della luminosità), di cui ho avuto e apprezzato il leggerissimo ed economico 40-150 R e soprattutto l'eccezionale 12-40 f/2.8.

Effetto collaterale del tuo articolo è la possibile alimentazione di scimmie (non quelle di Nagano MrGreen).

avatarsenior
inviato il 20 Agosto 2019 ore 23:25

Effetto collaterale del tuo articolo è la possibile alimentazione di scimmie (non quelle di Nagano MrGreen).


Quotone !!!

avatarjunior
inviato il 22 Agosto 2019 ore 14:13

Io ne sono stato assalito (e non sono a Nagano) MrGreen

avatarjunior
inviato il 22 Agosto 2019 ore 16:26

Sto aspettando e puntando un 15 usato...

avatarjunior
inviato il 05 Settembre 2019 ore 10:24

Il 15 merita davvero: piccolo, luminoso, bello sfocato dolce. Bellissima lente

avatarsenior
inviato il 28 Ottobre 2019 ore 12:28

45 minuti di applausi. Ho anche molte ottiche m.zuiko ma non posso che essere d'accordo, ce ne sono per tutti i gusti e di qualità eccelsa!

Ottime recensioni.

avatarsenior
inviato il 28 Ottobre 2019 ore 15:31

Anch'io sono un fan PanaLeica.
Ho avuto il 45 macro ed ho attualmente il 25 1.4 e il 12-60.
Che dire?
Il 25 è irrinunciabile, lo terrei anche se cambiassi sistema o chiudessi con la fotografia. È poco ingombrante, poco costoso, è luminoso, ha una resa Fotografica, è la Lente.
Il 12-60 può affrontare qualsiasi situazione senza cedimenti particolari.
Il 45 macro è specialistico, lo utilizzavo poco, ma a volte vorrei riprenderlo per il carattere che ha.
Gli altri li ambisco, ma non posso avere tutto!

avatarjunior
inviato il 29 Ottobre 2019 ore 19:37

Ho anche molte ottiche m.zuiko ma non posso che essere d'accordo, ce ne sono per tutti i gusti e di qualità eccelsa!


Assolutamente, molto sta nelle preferenze soggettive. A me ad esempio non ha fatto impazzire il 12-40 PRO, mentre ritengo il 40-150 PRO una lente straordinaria.

Il 25 è irrinunciabile, lo terrei anche se cambiassi sistema o chiudessi con la fotografia. È poco ingombrante, poco costoso, è luminoso, ha una resa Fotografica, è la Lente.


Concordo, davvero una lente notevole, piccola e dalla resa fantastica. Il 45 macro dev'essere altrettanto valido, fortunatamente non facendo macro mi salvo MrGreen

avatarjunior
inviato il 19 Novembre 2019 ore 15:06

Bella disamina. Anch'io ho una predilezione per i pana Leica dove inserisco anche qualche semplice pana a mio avviso però “contaminato” (vedi 12-35). La differenza con i corrispettivi Olympus è spesso talmente evidente che la scelta diviene immediata, o piace uno o piace l'altro, indipendentemente dalla focale.

avatarjunior
inviato il 04 Dicembre 2019 ore 20:14

Belle lenti ho solo provato il 45 Macro avendo Olympus e un solo obbiettivo il 12/100 F4 Is pro sempre oly vorrei affiancarci un fisso luminoso,sono indeciso tra il 15 ed il 25 . Cosa faccio?

avatarsenior
inviato il 04 Dicembre 2019 ore 21:55

Adoro e condivido le tue opinioni, che mi vedono totalmente in accordo. Il 15 è la lente che, tre anni e mezzo fa, mi ha convinto allo switch da FF nikon ed è quella che ad oggi uso di più : LA lente da reportage per eccellenza. Avuto il 25 per due anni (venduto ultimamente solo per necessità, insieme a mezzo corredo fotografico), sono curioso marcio di provare il mark2. Conosco bene (e amo) il 12-60, che come carattere e versatilità preferisco al 12-40 pro... Il mio sogno è il nocticron ma sono povero e per ora sulle focali da ritratto ho trovato il nirvana con l'eccellente 56 sigma che costa un terzo. Bramo di poter fare un giro anche col 50-200 ma il Costo è proibitivo. Ad ogni modo, il sunto è quello : le panaleica sono meno "chirurgiche" delle equivalenti zuiko ma hanno una grande anima fotografica. E non credo che sia suggestione, perché in questo lasso di tempo confronti ne ho fatti anche io. Sicuramente, perlomeno, sono più affini ai miei gusti fotografici

avatarsenior
inviato il 04 Dicembre 2019 ore 22:06

Bramo di poter fare un giro anche col 50-200 ma il Costo è proibitivo

Occhio che il Panasonic 50-200mm f2.8/4 di discosta molto dalle caratteristiche che tu cerchi. Resa "chirurgica", supernitido da bordo a bordo, sfocato orrendo, uno dei più brutti se non il più brutto di tutto il parco ottiche m43. Non e' lente per te, il fatto che sia pure caro e' un incentivo a lasciarlo stare.

avatarjunior
inviato il 04 Dicembre 2019 ore 22:19

Ciao Centauro! Come mai questa esperienza negativa con il 50-200? Non l ho mai provato ma mi incuriosisce. Mi chiedo come mai si discosta così dagli altri panaleica...

avatarjunior
inviato il 04 Dicembre 2019 ore 22:22

Concordo in pieno. Da aggiungere alla tua lista il 200 2.8, semplicemente strepitoso, un gioiello ottico.





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