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Testo e foto by Lucaf2. Pubblicato il 24 Settembre 2018; 253 risposte, 40275 visite.
Risposte e commenti
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Ciao, articolo molto molto istruttivo. Quindi ricapitolando, da quello che hai scritto dopo la premessa: Hai scattato a 3200 ISO e una esposizione corretta. Le altre le hai scattate a ISO più bassi/alti a passi di uno stop, e IN POSTPRODUZIONE hai recuperato in positivo/negativo la corretta esposizione (o quella che volevi)? Perdonami ma so' de coccio.. Mi riprometto di provare personalmente
Esatto @Capotriumph, le foto ad una sensibilità diversa da ISO 3200 sono state corrette in + e in - in post produzione (nello specifico ho usato Lightroom).
Quindi dobbiamo far entrare solamente più luce. Aumento gli iso e quindi di conseguenza non velocizzo i tempi ne chiudo i diaframmi ma al contrario apro e rallento per far entrare più luce. W gli stabilizzatori allora ?
Ciao @Strasbuli, la risposta è SI nella misura in cui però possono darci una mano. E spesso non ci aiutano affatto. Per un paesaggista rigoroso, ad esempio, lo stabilizzatore è quella cosa che uno si deve ricordare di disattivare tutte le volte che fa una fotografia. Questo perché il paesaggista rigoroso va in giro con il treppiede e sul treppiede lo stabilizzatore fa solo danni. Chi non si occupa di fotografia di paesaggio spesso ha a che fare con soggetti in movimento. E capisci bene che se un soggetto è in movimento non posso certo allungare il tempo di scatto oltremodo solo perché ho lo stabilizzatore, dato che otterrei una foto ferma di un soggetto mosso. Quindi direi che gli stabilizzatori possono darci una mano ma certo non sono la panacea di tutti i mali.
Quindi le limitazioni impostabili in macchina su ISO min e max sono inutili. In una modalità Manuale con tempi e diaframma (anche al minimo) impostabili, briglia sciolta agli ISO auto fino al massimo consentito. Niente compensazione e recuperi in PP.
Articolo tecnicamente interessante ma non capisco nel concreto come posso sfruttarlo. In modalità M la luce che entra è prefissata per definizione, lavorare a ISO fissi o automatici mi impatta solo se scatto jpg. In modalità Av o Tv e' meglio fissare ISO alti o bassi? Oppure lasciare auto ISO ma con compensazione fissa a +1 o 2 stop?
Ciao @Dab963, l'impostazione ISO ha sempre un impatto (sia sui jpeg che sui RAW) perché l'amplificazione è fatta prima della digitalizzazione del segnale. La traduzione pratica di questi concetti è che dovremmo cercare sempre di massimizzare la luce che arriva sul sensore attraverso le impostazioni di tempo e diaframma dopodiché non farci troppi problemi ad alzare gli ISO in macchina se siamo ancora in condizione di sottoesposizione.
Me ne esco un po' in ritardo con due dubbi. 1. L'esperto con cui ha parlato ha detto: 'L'impostazione di sensibilità non c'entra nulla; è semmai un espediente che può addirittura migliorare il rapporto segnale/rumore”. In che senso si può avere un miglioramento da una variabile scorrelata dal fenomeno? 2. Alti ISO in buona luce restituiscono, con esposizione ttr, immagini con minore rumore in condizioni di cattiva luce, sempre ettr. Perché?
Ciao @Fabrizio, comincio con la risposta 1. Lo fa indirettamente. Alzare a sufficienza (quindi per una corretta esposizione) gli ISO in macchina ti evita di dover fare questa operazione in post produzione: aumentare l'esposizione in post, infatti, si traduce sempre nell'amplificare anche una tipologia di rumore che si genera a valle dell'amplificazione ISO (detto rumore di downstream) e questo ovviamente degrada il rapporto S/N. Detto così forse non è chiarissimo ma è proprio per questo che mi ripromettevo di fare un altro articolo in cui parlare delle tipologie di rumore e di quando queste si generano nel processso d'acquisizione di un'immagine. Risposta 2. Accade perché quando si abbassa il livello di segnale le varie componenti di rumore diventano relativamente più rilevanti (nel prossimo articolo cercherò di spiegare bene anche questo concetto). A presto
Intanto ti faccio i complimenti per un articolo molto interessante! Nella pratica quindi se ad esempio devo fotografare in scarsa luce un soggetto che non è statico, la miglior cosa sarebbe quella di aprire il diaframma al massimo, impostare un tempo accettabile per evitare il mosso (ad esempio 1/125s) e lasciare gli ISO Auto ad ISO max impostato al massimo consentito dalla macchina senza ISO estesi (sempre dal solo punto di vista di minimizzare il rumore). Corretto? Nel caso invece di foto paesaggistica su treppiede la corretta esposizione si può raggiungere anche tenendo ISO più bassi possibile, scegliendo il diaframma che ci dà maggior nitidezza e i tempi di conseguenza; però se c'è scarsa luce e i tempi si allungano a decine di secondi (lunga esposizione) quasi quasi sarebbe meglio alzare gli ISO per non esagerare con tempi troppo lunghi che potrebbero scaldare il sensore e generare adirittura più rumore (specialmente nei sensori m4/3) ...dico bene? Questo perchè mi capita spesso nelle lunghe esposizioni di avere problemi di rumore anche a ISO bassi con tempi lunghi (sul minuto).
Porto la mia esperienza, del tutto pratica ma ponderata. Scatto spesso a concerti jazz, soprattutto all'interno di club o locali con un'illuminazione piuttosto "intima". Quindi, iso alti. Ho sempre cercato di tenere la sensibilità il più basso possibile, nella convinzione di avere maggiore qualità del file. Anche se lo scatto era un po sottoesposto, poco male, si agisce in postproduzione. Bene, ricupero ombre, rumore coriaceo che si genera, guarda caso, in corrispondenza delle parti sottoesposte. Ma, guarda caso, le parti correttamente esposte soffrivano molto meno di questo problema. Quindi, meno scrupoli, iso più alti, e, in barba a quanto si possa pensare, file mediamente più pulito. Ovviamente in condizioni difficili, alti contrasti e ombre profonde.