JuzaPhoto utilizza cookies tecnici e cookies di terze parti per ottimizzare la navigazione e per rendere possibile il funzionamento della maggior parte delle pagine; ad esempio, è necessario l'utilizzo dei cookie per registarsi e fare il login (maggiori informazioni).
Proseguendo nella navigazione confermi di aver letto e accettato i Termini di utilizzo e Privacy e preso visione delle opzioni per la gestione dei cookie.
Puoi gestire in qualsiasi momento le tue preferenze cookie dalla pagina Preferenze Cookie, raggiugibile da qualsiasi pagina del sito tramite il link a fondo pagina, o direttamente tramite da qui:
Testo e foto by Juza. Pubblicato il 17 Agosto 2013; 52 risposte, 21145 visite.
Risposte e commenti
Che cosa ne pensi di questo articolo?
Vuoi dire la tua, fare domande all'autore o semplicemente fare i complimenti per un articolo che ti ha colpito particolarmente? Per partecipare iscriviti a JuzaPhoto, è semplice e gratuito!
Non solo: iscrivendoti potrai creare una tua pagina personale, pubblicare foto, ricevere commenti, partecipare alle discussioni e sfruttare tutte le funzionalità di JuzaPhoto. Con oltre 251000 iscritti, c'è spazio per tutti, dal principiante al professionista.
Bello sarebbe andare in Kazachistan...nei pressi del lago d'Aral e particolarmente sull'isola maledetta.Io,in Kazachistan ci sono stato per lavoro.Per andare lassù occorre avere visti e permessi a iosa.Il viaggio per reportage è fattibile solo in camion/camper a tenuta ermetica e con attrezzatura adeguata.Sovente le tempeste di sabbia che si abbattono nella zona portano con se le polveri dei concimi chimici di cui ne è stata irrorata la terra con milioni di tonnellate.E tutti cancerogeni,per cui è pericoloso stare all'aperto...quindi:tute ermetiche e maschera di tipo antigas..Acqua e cibo occorre portarli dall'Italia meglio evitare il cibo locale.E' contaminato.Evitare nel modo più assoluto la zona Nord del Paese...PARTICOLARMENTE quella attorno a SEMIPALATINSK.Li si trovava il poligono atomico sovietico ed adesso è tutto abbandonato.Le radiazioni sono al di sopra di 500 volte i limiti fissati dall'OMS.Per accedere all'isola dei veleni ed osservare le "vestigia dei laboratori biologici"del Biopreparaat(guerra batteriologica)occorrono permessi speciali....Quindi o sei della Slumberger/Saipem/Atlas Corporation oppure occorre pagare....Comunque meglio evitare...anche se l'isola ormai si è attaccata alla terraferma...Molto bella la fotografia...Della porta dell'inferno ne avevo sentito parlare già quando ero in trasferta di lavoro da quelle parti,ma non ci sono mai potuto andare...Mancava la scorta e poi in giro era poco consigliabile andarci per il fatto che eri straniero e loro lo sapevano...A proposito....portatevi SEMPRE APPRESSO UN APPARECCHIO MISURATORE DI RADIAZIONI E MAI DORMIRE IN TENDA A CONTATTO DEL TERRENO.
Ciao, gratificante poter leggere dei testi che sono in perfetto equilibrio ed armonia con le immagini che li accompagnano, o viceversa, grazie per averci reso partecipi e complimenti
seduto in una comoda poltrona, davanti ad un monitor e ad una TV a led, al caldo, ho letto e guardato con commozione il tuo bellissimo reportage. Aggiungo, però, che quando posso, trascorro dei mesi in una casetta sull'Etna, a quota mille, lavorando la campagna e senza tante comodità. Bravo! Il tuo messaggio è arrivato forte e chiaro.
E' la terza o la quarta volta (ho perso il conto) che leggo questo articolo e più lo leggo più mi affascina! Ma come si puo' andare in un simile posto? mi piacerebbe molto se mi fornissi delle informazioni grazie Angela
“ Ma come si puo' andare in un simile posto? mi piacerebbe molto se mi fornissi delle informazioni „
Serve una lettera di invito, che si può avere solo tramite un'agenzia locale, che ti darà anche una o più guide e i mezzi per girare il paese. Per il tutto serve qualche mese di anticipo; puoi scegliere un itinerario 'fisso' oppure crearne uno tu concordando le destinazioni con l'agenzia (io me lo sono creato 'su misura' :-))
Io ho avuto la fortuna di trovare una guida veramente fantastica, un ragazzo disponibile e simpatico, così come i due autisti Se ci vuoi andare ti dò i miei contatti! Per me è stata un'esperienza veramente indimenticabile...
Adesso nella zona di Darvaza ci sono le compagnie petrolifere anche straniere che eseguono prospezioni petrolifere alla ricerca di idrocarburi..ci sono compagnie americane,francesi,italiane e russe.Purtroppo stanno rivoluzionando tutto piano piano e il mondo che hai conosciuto nel tuo reportage è destinato a sparire.Bellissimo reportage,narrato più che perfettamente.Direi coinvolgente,emozionante.
Veramente un ottimo resoconto di questo splendido viaggio corredato da foto splendide, con particolare riferimento a Darvasa. Anche io sono stato in questo incredibile sito nel maggio 2013 e ne ho conservato un ricordo indelebile. Saluti Eugenio