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Testo e foto by Juza. Pubblicato il 09 Aprile 2020; 113 risposte, 61967 visite.
Risposte e commenti
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Sto valutando l'acquisto di un programma e ho provato Helicon e Zerene, al primo ho dato in pasto i dng mentre per secondo gli stessi li ho trasformati in tiff. Devo dire che, dopo tante prove variando i parametri dei vari algoritmi, che Zerene mi sembra migliore, è più nitido e con meno artefatti, e costa circa 40 euro in meno. Voi potete dire la stessa cosa tra i due? Ad oggi sarei più propenso per Zerene.
I miei esperimenti li sto facendo con Sony A7r, Zuiko OM 50mm Macro f/3.5, tubi di prolunga e Focus Stacking con Photoshop CS6. Esempio: fiore di rucola (il fiore misura circa 2cm)
A volte ho qualche problema, ma in genere funziona.
@skylab59 Com'è fare macro con i tubi di prolunga? Cioè viene bene con qualsiasi obiettivo generico che già ha una distanza minima di messa a fuoco piccola? Il rapporto di ingrandimento non cambia però giusto?
Ciao Alle, Oggi ho usato un macro, quindi le foto sono venute bene. Avevo provato altre volte anche con obiettivi non macro, alcuni vanno più o meno, ma in genere aumentano i difetti ottici. Sono per esempio meno nitidi, e ci sono aberrazioni cromatiche a go go. Domani magari provo di nuovo...
“ @skylab59 Com'è fare macro con i tubi di prolunga? Cioè viene bene con qualsiasi obiettivo generico che già ha una distanza minima di messa a fuoco piccola? Il rapporto di ingrandimento non cambia però giusto? „
La distanza minima di messa a fuoco non è determinante; se hai un obiettivo di 50 mm e uno o più tubi per complessivi 50 mm, il rapporto di riproduzione sarà 1:1 con l'obiettivo regolato sull'infinito, se regoli la messa a fuoco a distanza minima,il rapprto di riproduzione sarà leggermente più alto. Per capire la relazione tra lunghezza focale obiettvo, lunghezza dei tubi e rapporto di riproduzione, pioi vedere nelle pagine precedenti il mio post.
Pablo, io non faccio tanti calcoli: provo. Se i tubi non bastano metto il soffietto. Poi però più aumenti il rapporto di ingrandimento, più la qualità scade.
La tecnica del Focus Stacking nella macrofotografia è stata una vera e propria rivoluzione. Il superamento del limite principale della macrofotografia, dove con l'aumentare dell'ingrandimento si riduce la profondità di campo. Un limite fisico ottico, che nessuna lente poteva superare. Oggi con il FS si possono produrre fotografie impensabili fino a pochi anni fa. Infatti si stanno diffondendo sul web foto di piccoli animali, e non solo insetti, veramente spettacolari. Un mondo immenso e poco conosciuto, se non agli studiosi specialisti. Ad ampliare ulteriormente le potenzialità di ripresa va aggiunta la comparsa delle ML su cui si possono montare con gli opportuni raccordi, obiettivi macro di altre epoche, e obiettivi per ingranditori, acquistabili usati a prezzi molto bassi.
In aggiunta al bell'articolo di Juza direi che è preferibile usare diaframmi aperti che producono singole immagini con ridotta profondità di campo. Sarà il numero di scatti ad aumentarla. Gli obiettivi utilizzati per questa tecnica danno il meglio di se chiudendo di 1/1,5 stop. Inoltre lo sfondo maggiormente sfuocato farà risaltare meglio il soggetto.
Come SW io preferisco Zerene Stacking con cui si può intervenire con il ritocco direttamente al suo interno, scegliendo come fonte del clone una qualsiasi delle singole immagini. Carico i raw con il suo plugin di LR ed evito PS con cui ho poca dimestichezza. L'immagine ottenuta sarà affiancata alla pila in Lr. Però è più lento!
Utilizzo da diverso tempo Photoshop per la fusione, non faccio fusioni esagerate, dai 3 ai 5 scatti. Funziona benone, ho provato più volte Helicon, lo trovo davvero ottimo, però preferisco gestire tutto in Photoshop. Volendo è possibile modificare le funzioni tramite i livelli, però non è una procedura propriamente facile. Sarebbe bello in futuro una migliore implementazione di Adobe.
Oggi ho provato a riprendere dei fiorellini di circa 2 mm di diametro, utilizzando il soffietto. Ma con la mia attrezzatura siamo al limite. Focus Stacking di 5 foto. Qui la foto