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Testo e foto by Juza. Pubblicato il 02 Aprile 2019; 401 risposte, 160890 visite.
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ragazzi non bisticciate! chiamatela algoritmo, AI, APP o come vi pare, tanto non penso che sia permalosa e si offenda ;-) Per me questo Topaz è uno dei pochi software che si avvicinano a utilizzare una delle forme (seppur ancora limitata e "giovane") dell'AI, anche se il concetto di "intelligenza" è una cosa abbastanza filosofica e difficile da definire.
A parte il come, è di interesse il cosa. Se piace lo si tiene, altrimenti si cestina come tante altre cose. Dovrebbe però far riflettere il fatto che anche il cervello umano nel suo "vedere" effettua delle operazioni tutt'altro che oggettive, peraltro comuni a molti. Parlo del completamento "automatico" di parti mancanti, laddove ne senta il bisogno (rif. psicologia della Gestalt e percezione). Quindi anche se vedesse quello che non c'è, se il risultato è piacevole, perché no? D'altra parte nessuno si scandalizza se viene clonato un dettaglio sgradevole. Quindi se crea qualcosa dal nulla (e piace) perché no?
Se poi non siamo d'accordo su cosa sia la fotografia, che nulla ha a che vedere con la fedeltà al reale, beh allora è inutile parlarne.
"una volta si chiamava algoritmo, ora la chiamano intelligenza artificiale, fa figo"
Le reti neurali non hanno nulla a che vedere con un algoritmo. Utilizzano processi di apprendimento simili a quelli del nostro cervello, non vengono programmate per eseguire un task specifico.
Topaz è stato sempre all'avanguardia e dare un nome che attiri ci sta, certo è che le cose questi software se usati con la giusta tecnica le fanno bene :)
Il programma è sicuramente valido e permette di recuperare qualche scatto insalvabile fino a prima, ma concordo con Juza che, per chi faccia una fotografia più ragionata e non abbia la necessità di ingrandire i files, risulti meno utile. Immaginate però un fotografo di gossip che spesso produce files di bassa qualità (per le condizioni di scatto), quanto potrebbe avere il lavoro agevolato da questo software.
@Centauro. Giusta osservazione. L'occhio e il vedere umano funziona proprio così, ci ho fatto una ricerca per una mostra anni fa. Tende a ricondurre quello che vediamo alla registrazione che abbiamo in testa di cose simili, di fatto ci soffermiamo a osservare veramente solo i dettagli non in sintonia con la “registrazione”. In questo caso è una questione di percezione, non di “verità”. Son curioso di provarlo appena ho tempo
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