JuzaPhoto utilizza cookies tecnici e cookies di terze parti per ottimizzare la navigazione e per rendere possibile il funzionamento della maggior parte delle pagine; ad esempio, è necessario l'utilizzo dei cookie per registarsi e fare il login (maggiori informazioni).
Proseguendo nella navigazione confermi di aver letto e accettato i Termini di utilizzo e Privacy e preso visione delle opzioni per la gestione dei cookie.
Puoi gestire in qualsiasi momento le tue preferenze cookie dalla pagina Preferenze Cookie, raggiugibile da qualsiasi pagina del sito tramite il link a fondo pagina, o direttamente tramite da qui:
Testo e foto by Peda. Pubblicato il 15 Marzo 2020; 59 risposte, 30925 visite.
Risposte e commenti
Che cosa ne pensi di questo articolo?
Vuoi dire la tua, fare domande all'autore o semplicemente fare i complimenti per un articolo che ti ha colpito particolarmente? Per partecipare iscriviti a JuzaPhoto, è semplice e gratuito!
Non solo: iscrivendoti potrai creare una tua pagina personale, pubblicare foto, ricevere commenti, partecipare alle discussioni e sfruttare tutte le funzionalità di JuzaPhoto. Con oltre 251000 iscritti, c'è spazio per tutti, dal principiante al professionista.
Bravo Peda, davvero un bell'articolo con belle immagini. Nella pratica mi servirà poco (a Torino le mareggiate sono rare ) ma chissà, magari quando sarò in vacanza... Ciao. Luca
@Luca eh si a Torino la vedo dura, ok il riscaldamento globale ma se il mare arriva a Torino fare foto sarà il nostro ultimo problema , grazie per averlo letto.
@Max contento che possa esserti utile. Un saluto Giorgio.
Si, un bell'articolo. soprattutto per chi non ha dimestichezza con le “mareggiate”. Parlerei anche delle Isobare, che rapresentano le differenze di pressione, più sono vicine più il vento sarà forte e come hai già accennato, più la pressione sarà bassa più le onde saranno alte. A volte queste isobare sono circolari in un area ristretta dove al centro c'è il “minimo barico” in questi casi si prevede una bella mareggiata con venti e pioggia molto forti. Il sito Lamma Toscana, per esperienza è molto attendibile, forse uno dei migliori. Io utilizzo il 100-400 L Canon serie due, perché faccio foto di sport nautici. Prima ho avuto il 28-300, ottimo obiettivo. Per proteggere l'obiettivo sconsiglio materiale non traspirante che provoca condensa. Io mi son fatto fare da un amico che fa mute per sub, una manica in neoprene traspirante, il massimo sarebbe il goretex. Seguo.
RobertMarc intanto ti ringrazio per il tuo interessante apporto alla discussione.
Avevo visto il sito Lamma Toscana poi per comodità ne ho linkati solo alcuni, ma concordo con te che è fatto bene. Il sito inglese invece non lo conoscevo.
Sulle isobare vedo che ne sai parecchio, io ho letto qualcosina ma non sono così esperto, mentre sulle onde avendo fatto un esame di marittima all'università qualcosa mi ricordavo. Non volevo comunque rendere troppo pesante/tecnico l'articolo.
Per quanto riguarda la protezione dell'obiettivo non ne ho mai utilizzate però immagino possano risultare utili. Ti chiedo invece perché preferisci usare un filtro neutro? Alla fine la lente frontale è molto resistenze e il sale se non si secca non rischia di rigarla. O almeno pulendo sul campo la lente, ma anche il filtro polarizzatore non ho mai rigato nessuna lente.
Grazie ancora per il tuo intervento e complimenti per le foto
Ciao Peda, per il filtro ho sempre preferito usarlo, perché oltre a fare foto dalla costa faccio anche foto dal gommone e la lente si bagna spesso e volentieri e nello sport non hai tempo di pulire la lente con accuratezza. Preferisco cambiare il filtro che la lente originale. Anche fotografando dalla costa il vento trasporta aria salmastra che rende la lente “umida”. Pensa che il vecchio obiettivo 28/300 usato 10 anni in condizioni anche “proibitive” ha la lente come il giorno che l'ho comprato. Comunque va bene qualsiasi filtro, l'importante è proteggere la lente. Il mare sardo è molto salato
Sarà comunque interessante sviluppare il tuo post.
Ps. Grazie per i complimenti. Spero domani di aver voglia di accendere il computer per fare un salto sulla tua pagina.
Spero che questo avvenga prima perché vuol dire che siamo usciti da questa situazione .... Ti consiglio anche la zona dell'iglesiente quando soffia il maestrale e comunque venti dal quadrante ovest. È una costa ancora libera dal turismo di massa con zone “impervie”. E se non c'è il maestrale puoi fare un giro per le vecchie miniere. Cerca in Google Masua, Buggerru, Pan di Zucchero e la miniera di Porto Flavia
Sì, c'era vento forte ed una bella mareggiata! L'acqua nebulizzata bagnava qualunque cosa. Ogni tanto si aprivano squarci tra le nuvole e filtrava la luce del sole. Uno scenario fantastico!!!