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Testo e foto by Juza. Pubblicato il 03 Gennaio 2016; 340 risposte, 91837 visite.
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A proposito di batterie il 6 gennaio ho fotografato a basse temperature il tramonto sulla neve a circa 1200mt. Dalle 14 alle 17.30. Ho salvato 100 raw quindi effettivamente avrò fatto almeno 130 150 scatti anche alcune lunghe esposizioni... Insomma ho consumato completamente due batterie, l'originale ed una Patona. Utilizzavo A7r con Canon 16-35/4L is. Però mi son divertito ed avevo pronta la terza nel caso
D'estate ho fatto una marea di foto e duravano di più praticamente mai sono arrivato alla fine della seconda batteria.. Forse oltre esserci caldo usavo come grandangolo lo zeiss 21 manuale e quindi ora il canon con af e stabilizzatore incide pure sul consumo? Comunque durano poco, lo sapevo bene prima di prenderla e a me la cosa non crea problemi, ad altri può dar fastidio...
Sembra un film , un documentario di lusso , siete molto bravi , deve essere una grande emozione trovarsi in quei posti , non ci sono mai stato e mai ci potrò andare , ma , grazie a voi li posso vivere ,
Juza, praticamente ho passato le ultime 2 ore a leggere la tua avventura. E' emozionante a dir poco il fatto di condividere ogni momento delle giornate che stai vivendo. è come essere li con voi, e ovviamente l'invidia c'è a valanga. Ma vogliamo più foto, molte più foto I colori tanto irreali del nord, avvolgono le foto di un aurea magica, e forse è proprio per questo che devi aver optato per un attrezzatura fotografica non esageratamente "pro".
Aspettare o ripartire? Di fronte a condizioni meteo tutt'altro che favorevoli - ancora una volta abbiamo trovato cielo coperto - è difficile scegliere se restare ad aspettare in un posto, sperando che si sposti qualche nuvola ed esca uno spiraglio di luce, oppure spostarsi a qualche decina di km in cerca di condizioni migliori. Alla fine abbiamo lasciato la cascata di Godafoss, circondata dalle nubi, dirigendoci verso est, dove rimaneva un piccolo spiraglio arancione nel cielo. La meta era Grjotagja, una piccola grotta allagata da acqua calda nella zona del Myvatn. La lava che scorre in profondità nel sottosuolo riscalda l'acqua a 50 gradi; i pochi raggi di sole che penetrano tra le fessure della roccia creano sfumature di colore tra l'azzurro e l'arancione. Sopra la grotta, un piccolo canyon roccioso emerge dal paesaggio innevato.
Anche il percorso stesso per arrivare fino lì merita di essere raccontato. Una volta lasciata la Ring Road a Reykjahlio, abbiamo imboccato la 848, e da qui la 860...purtroppo dalla parte più difficile: uno sterrato coperto da uno spesso strato di neve ghiacciata, con profondi solchi scavati dal passaggio delle superjeep islandesi. E' stata la guida più impegnativa fatta finora: la S5 procedeva lentamente, talvolta toccando nei punti dove i solchi erano più profondi e la neve più alta; nei tratti più impegnativi sono sceso per fare un sopralluogo a piedi della strada davanti e me e capire i punti migliori su cui far scorrere le ruote, cercando di non scivolare in un solco. Nonostante tutto ce l'abbiamo fatta: dove sono arrivati i poderosi fuoristrada islandesi, è arrivata anche la S5 :-)
Dopo aver scattato qualche foto, ci siamo rimessi in marcia per il lungo trasferimento fino a Hvammstangi, sulla costa ovest. Passiamo per Akureyri, la capitale del nord: una "capitale" di appena 18000 abitanti, pochi per i nostri standard, ma tantissimi per un posto desolato e scarsamente abitato come il nord dell'Islanda. Si è ormai fatta notte; la strada a volte è completamente innevata, il forte vento soffia la neve sulla strada formando cumuli e disegni in continuo mutamento. Le ultime ore trascorrono senza difficoltà su strada più pulita, fino ad arrivare in una meravigliosa casetta dove trascorreremo la notte (purtroppo ancora cielo coperto, quindi niente aurora, speriamo che il meteo migliori nei prossimi giorni!).
Bellissimo racconto Juza! mi sembra di tornare lì...anche se per fortuna ci sono stata questa estate e già il vento mi sembrava a tratti insostenibile...non so come riuscite a resistere!! vogliamo tante foto!!!!
ciao, sonia
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