Nel viaggio in Costa Rica (Novembre 2008), per la prima volta ho portato con me una seconda fotocamera, oltre alla mia Canon 1DsIII. Il secondo corpo è la Sigma DP1, una delle compatte più interessanti sul mercato: ciò che la rende speciale è il suo sensore, un CMOS Foveon formato APS-C, molto più grande del sensore di tutte le altre compatte. In altre parole, la DP1 ha il "cuore" di una reflex dentro il corpo di una compatta!
La Sigma DP1 è diversa da tutte le altre compatte, e certamente non è per tutti. E' costosa, ha un obiettivo a focale fissa (equivalente a 28mm f/4) senza stabilizzazione d'immagine, è abbastanza lenta e ha una modalità video molto limitata: se state cercando una compatta tuttofare per foto ricordo e foto di famiglia la DP1 non è la fotocamera che fa per voi.
Se, invece, volete il massimo della qualità d'immagine, un obiettivo nitido con pochissime aberrazioni, RAW, buona qualità costruttiva e una dotazione completa di controlli manuali, la Sigma DP1 può essere una buona scelta. La prima cosa che ho notato, osservando il corpo, è il design minimalista. Ci sono pochi pulsanti, e sulla ghiera principale ci sono solo le modalità di esposizione "creativa" (Program, priorità diaframma, priorità tempi, manuale), un singolo modo automatico e registrazione video/audio. Non ha le 20-30 modalità scena che sono lo standard su quasi tutte le compatte - e questo è un grande punto a favore a mio parere, le modalità scena sono solamente delle trovate per attirare i fotografi meno esperti...chi invece ha già un pò di esperienza nel campo fotografico saprà che le modalità P, S, A, M sono tutto quello che serve per avere controllo completo sull'esposizione.
Inoltre, la Sigma DP1 ha un sistema di menu ben organizzato - è molto intuitivo, e non avrete bisogno spesso di controllare il manuale per comprendere come funziona.
 
Principali caratteristiche tecniche