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Recensione Canon EF 600mm f/4 L IS USM

Se siete interessati a uccelli e altri animali, il Canon 600mm f/4 L IS USM è uno dei migliori obiettivi che potete acquistare. Da tutta la portata che vi serve; ha un diaframma luminoso e una buona resa anche con i moltiplicatori, che danno un 840mm f/5.6 o un 1200mm f/8. Grazie al motore ultrasonico, l'autofocus è veloce e silenzioso, e potete variare la messa a fuoco in ogni momento grazie al full time manual focus. La stabilizzazione d'immagine è di grande aiuto per evitare il mosso, e rende possibile anche l'utilizzo a mano libera: il 600 f/4 è un obiettivo unico, un sogno per il fotografo naturalista.
 
 

Caratteristiche tecniche


  
 Lunghezza focale 600 mm
 Formula ottica 17 elementi in 13 gruppi
 Numero di lamelle del diaframma 8 lamelle
 Angolo di campo 2.87º(su fotocamera APS-C); 4.13º (su reflex 35mm)
 Massimo ingrandimento 0.12x (1:8.3)
 Diaframma più aperto f/4
 Diaframma più chiuso f/32
 Stabilizzazione Sì
 Autofocus Motore ultrasonico interno
 Full Time Manual Focus Sì
 Min. distanza di fuoco 5.50 metri
 Dimensione filtri 52 mm (posteriore)
 Dimensioni 168 x 456 mm
 Peso 5,360 g
 Tropicalizzazione Sì
 Prezzo 6600 € (8000 € quando l'ho acquistato, nel 2006)
 Annunciato 1999
 Accessori in dotazione Cappuccio posteriore, cappuccio anteriore, paraluce (ET-160), collare per treppiede, valigetta.


 
 

Descrizione

Il 600 f/4 è un obiettivo grande, pesante e solido come una roccia. Il corpo è costruito in lega di magnesio, ed è interamente tropicalizzato: questo è chiaramente un obiettivo progettato per l'utilizzo professionale, pesante e continuativo. L'elemento frontale in realtà è un vetro piano, che può essere facilmente sostituito dal un centro assistenza Canon in caso di danneggiamento.  
 
L'obiettivo ha un collare per treppiede molto robusto e non rimuovibile. Solitamente questo obiettivo viene montato su treppiedi professionali (se volete il supporto più solido possibile, vi consiglio il Gitzo GT 3541 LS o il Gitzo GT 5541 LS e la testa Wimberley WH-200), ma se siete in forma potete anche usarlo a mano libera, sfruttando lo stabilizzatore d'immagine e tempi relativamente rapidi. Tra il collare e la baionetta c'è uno sportello posteriore che permette di utilizzare filtri in gelatina. Anche se non pensate di usarlo (non conosco nessun fotografo che usi dei filtri con questi obiettivi) dovete lasciarlo al suo posto, perché fa parte dello schema ottico, anche quando non è inserito nessun filtro.  
 
Vicino al collare per treppiede c'è il pannello di controllo. Il primo selettore è il limitatore di messa a fuoco: potete scegliere tra 5.5metri-infinito, 5.5mt-16.2mt e 16.2mt-infinito. Ridurre la gamma di distanze migliora visibilmente la velocità dell'autofocus, ed è particolarmente utile in poca luce o con fotocamere non professionali. Il secondo selettore è per AF/MF. Nella fotografia di animali, uso sempre l'autofocus; inoltre, questo obiettivo dispone di "Full Time Manual Focus", quindi si può mettere a fuoco manualmente in qualsiasi momento, anche se il selettore è impostato su AF.  
 
Lo stabilizzatore d'immagine ha due selettori. Il primo permette di attivarlo o disattivarlo: io lo tengo quasi sempre acceso. Il manuale fornito con l'obiettivo consiglia di disattivare l'IS quando si monta l'ottica sul treppiede, ma in realtà dipende dalla situazione: se il treppiede e la testa sono saldamente bloccati è meglio disattivare la stabilizzazione, mentre se la testa è sbloccata è meglio lasciarla attiva. Ricordatevi che l'IS impiega circa 1 secondo per attivarsi; quando l'IS è acceso, dovete premere a metà il pulsante di scatto circa un secondo prima di scattare la foto, altrimenti non avrete alcun vantaggio, anzi potreste addirittura perdere nitidezza. Per maggiori dettagli sul funzionamento dell'IS, vi consiglio di leggere "La stabilizzazione d'immagine". Il secondo selettore permette di scegliere tra IS Mode 1 o IS Mode 2. Il Mode 1 corregge le vibrazioni sia in orizzontale che in verticale, mentre il Mode 2 agisce solo in verticale (in teoria, il Mode 2 è per il panning). Io utilizzo sempre Mode 1; a mio parere è più efficace.  
 
L'ultimo selettore funziona in combinazione col pulsante "SET" e con la ghiera focus preset. Il focus preset permette di memorizzare una distanza, e riportare istantaneamente la messa a fuoco su questa distanza quando si gira la ghiera FP. Per usare il FP, impostate il selettore su "I" (attivo) oppure su "((" (attivo, con suono). Mettete a fuoco sulla distanza che volete memorizzare e premete il pulsante "SET". Ora potete tornare a questa distanza in ogni momento girando la ghiera FP; se avete attivato il FP in modalità "((" l'obiettivo emette in leggero beep quando viene raggiunta la messa a fuoco. Non ho mai utilizzato il focus preset, e la considero una funzionalità abbastanza inutile.


 
La ghiera di messa a fuoco è molto ampia. Anche se questo obiettivo viene usato quasi sempre in autofocus, la messa a fuoco manuale può aiutare a ridurre il tempo necessario all'AF per fissarsi sul soggetto. In alcune situazioni ( luce scarsa, soggetti con poco contrasto, ecc.) l'autofocus impiega un pò di tempo per trovare il soggetto, ma si può velicizzare l'AF portando manualmente la messa a fuoco verso il soggetto. Come già detto, questo obiettivo ha il FTM, quindi potete mettere a fuoco manualmente in ogni momento, anche se l'AF è attivato. Appena dopo la ghiera di messa a fuoco, c'è una ghiera molto più sottile: è la ghiera "Focus Preset" di cui avevamo parlato prima. Ruotate leggermente questa ghiera per spostare la messa a fuoco sulla distanza memorizzata.  
 
Vicino all'estremità frontale dell'obiettivo ci sono quattro pulsanti, che servono per bloccare la messa a fuoco: premete uno di essi e l'AF rimane bloccato finché tenete premuto. Personalmente, li trovo molto scomodi su un obiettivo di grandi dimensioni come il 600 IS: preferisco decisamente utilizzare il pulsante di blocco AF posto sul corpo della fotocamera. Il blocco AF è molto utile quando fotografate un soggetto statico: potete mettere a fuoco sull'occhio con il l'area AF centrale (quella più precisa), quindi bloccare la messa a fuoco e comporre la foto.  
 
Il paraluce è molto grande, ma sorprendentemente leggero. E' anche molto costoso (costa più di una reflex digitale entry-level!), quindi è meglio fare attenzione a non perderlo o danneggiarlo. Tutti i supertele Canon non hanno un coperchio copri-obiettivo vero e proprio, ma utilizzano un cappuccio in pelle che copre l'elemento frontale, il paraluce e quasi metà del corpo dell'obiettivo. Non mi piace per nulla questo tipo di cappuccio, e l'ho sostituito col LensCoat Hoodie, che è più comodo e veloce da usare.  
 
Il 600 f/4 viene fornito con una grande valigia, che è piuttosto ingombrante e più pesante dell'obiettivo stesso (pesa 6 kg). Potete addirittura chiudere la valigia con un paio di chiavi, e trasportarla sia orizzontalmente che verticalmente. Questa valigia è essenzialmente inutile: è decisamente troppo grande e pesante per essere usata sul campo, e non la consiglio per i viaggi in aereo, perché ha proprio l'aspetto di una valigia che contiene qualcosa di valore e la scritta Canon equivale a "rubami!" ;-)
 
 

Obiettivi simili (per Canon EOS)

Sigma offre uno zoom supertele, il Sigma 300-800mm f/5.6 EX HSM. Anche se è un obiettivo nitido e versatile, non lo consiglio; non ha la stabilizzazione, l'autofocus e la qualità costruttiva del Canon 600 IS. Sigma produce anche l'enorme Sigma 200-500mm f/2.8 EX: l'idea di un 500mm f/2.8 (o 1000mm f/5.6) è attraente, ma il peso e le dimensioni lo rendono praticamente inutilizzabile. Pesa 16.8 kg, è lungo 72 cm e costa 17000 euro!  
 
Canon ha recentemente annunciato un supertele che offre una portata ancora maggiore del 600: il Canon EF 800mm f/5.6 L IS USM è attualmente il tele più spinto prodotto da Canon (il 1200mm f/5.6 è fuori produzione da diversi anni, e quando era in produzione costava circa 80000 $). Il Canon 800mm è 0.8 kg più leggero del 600, e offre una qualità d'immagine leggermente migliore del 600 con moltiplicatori: ha meno aberrazione cromatica ed è un po' più nitido del 600 con 1.4x, come potete vedere nell'ottimo confronto realizzato da Bryan Carnathan (clicca qui per la recensione e il confronto di Bryan). Non ho ancora visto nessun confronto tra 800 + 1.4x vs 600 + 2x, ma mi aspetto di vedere la stessa differenza che potete notare nel test precedente: ovviamente l'800 è un po' migliore, dato che è di progettazione più recente e parte a una focale più lunga. Tuttavia, l'800 ha alcuni svantaggi: non ha la luminosità f/4 del 600, e ha un prezzo enormemente esagerato di circa 11000 è, praticamente il doppio del 600. Inoltre, in certi casi 800mm possono essere troppi. Vi consiglio questo obiettivo solo se vi serve assolutamente la massima portata, e se potete permettervi il suo prezzo esorbitante. Personalmente, non esiterei a scegliere il 600 f/4 invece dell'800 f/5.6.  
 
A mio parere, l'unica vera alternative al 600 IS è il più economico, piccolo e leggero Canon EF 500mm f/4 L IS USM. Il Canon 500 f/4 è uno dei migliori obiettivi per la fotografia di animali; sotto molti aspetti, è addirittura migliore del 600 f/4. La qualità d'immagine è identica - entrambi sono nitidissimi, anche col TC 1.4x, e molto buoni col TC 2X. L'autofocus è estremamente veloce; la minima distanza di fuoco è più breve di circa 1 metro rispetto al 600 (4.5 metri contro 5.5mt), anche se il rapporto di riproduzione è sempre lo stesso dato che il 500 ha meno lunghezza focale. La differenza più significativa tra il 500 e il 600 è il peso e le dimensioni: il 500 è più piccolo (146 x 387mm contro i 168 x 456mm del 600) e molto più leggero (3.9kg vs 5.4kg). In pratica, la differenza è ancora più grande di quanto si possa immaginare da questi numeri. Grazie alle minori dimensioni dell'elemento frontale, è più facile fotografare dalle piccole feritorie di molti capanni, e nel complesso le dimensioni più contenute rendono il 500 più facile da trasportare. Inoltre, se viaggiate in aereo è più facile portare con voi il 500 come bagaglio a mano, mentre il 600 potrebbe eccedere i limiti di alcune compagnie di volo.


 
Fianco a fianco: il 500 f/4 e il 600 f/4. In pratica, la differenza è ancora maggiore di quanto appare dalla foto.
 
La differenza di peso tra 500 e 600 è un altro fattore a vantaggio del 500; si potrebbe pensare che "solo" 1.5 kg non facciano molta differenza, ma in pratica la differenza è notevole. Il 600 f/4 richiede una certa forza per essere usato a mano libera, mentre il 500 è più facile da usare senza supporto. Con una mano ferma, è possibile avere regolarmente foto nitide, se si utilizza un tempo di scatto di almeno 1/250.  
 
Il 500 ha 100mm di focale in meno rispetto al 600. Non è una differenza dal giorno alla notte - se siete in grado di scattare una foto col 600, probabilmente sarete in grado di scattarla anche col 500, avvicinandovi un po' di più al soggetto o ritagliando di più il file. D'altra parte, col 600 tendo a usare meno i moltiplicatori, mentre col 500 sarei invogliato più spesso ad usare almento il TC 1.4x, perdendo uno stop di luce. Molti soggetti naturalistici sono sfuggenti e non è facile avvicinarsi quindi ogni millimetro di focale è d'aiuto,e permette di avere un migliore qualità d'immagine riducendo la necessità di ritagliare quando non si più ridurre la distanza dal soggetto.

  

Questi due esempi simulano la differenza tra il 500 (a sinistra) e il 600 (a destra). Non è facile scegliere tra la portata del 600 e la facilità di trasporto del 500!
 
In conclusione, la scelta tra 500 e 600 non è certo facile; se possibile, vi consiglio di provarli entrambi prima dell'acquisto. Se avete in programma di viaggiare molto e trasportare l'obiettivo per lunghe distanze, vi consiglio il 500, mente se volete fotografare soggetti moltosfuggenti, in particolare uccelli di piccole dimensioni, il 600 è la scelta migliore. Per quanto mi riguarda, ho scelto il 600 perché volevo il massimo della portata, e l'ingombro non è un problema, dato che quando ho bisogno di un obiettivo più piccolo e leggero uso il 300 f/2.8 IS.
 
 

Qualità d'immagine (senza moltiplicatori)

Ricordatevi che potete correggere facilmente colore, distorsione, aberrazione cromatica e vignettatura con Photoshop; anche se elenco tutti gli aspetti della qualità d'immagine, non considero questi quattro aspetti così importanti come gli altri tre che invece non possono essere corretti con Photoshop (nitidezza, contrasto e flare). Potete migliorare un poco nitidezza e contrasto con PS, ma i risultati non sono così buoni come una foto scattata con un obiettivo veramente nitido e contrastato.  
 
Le foto di esempio sono state scattate in formato RAW e convertite con Adobe Photoshop; le ho elaborate per ottimizzare la qualità d'immagine (contrasto, colore, nitidezza), e salvate come JPEG alta qualità per mostrarle sul web. Potete scaricare sia i file JPEG elaborati che l'originale in RAW. Clicca su ogni immagine per scaricare la foto JPEG a piena risoluzione, oppure utilizzate il link "RAW" per scaricare il file originale (attenzione: file di grandi dimensioni!). Per favore rispettate il copyright! Le immagini possono essere stampate solo per valutare la qualità dell'obiettivo, per uso personale. Ogni altro uso è proibito.


 
Gorilla a 600mm - Canon 600 4 IS, ISO 100, 1/40 f/4 JPEG / RAW - il 600 al massimo della sua resa.
 

  
 Nitidezza la nitidezza è fantastica da angolo ad angolo, anche a tutta apertura. E' uno degli obiettivi più nitidi prodotti da Canon!
 Contrasto il contrasto è eccellente, anche a tutta apertura.
 Colore i colori sono perfetti, senza nessuna dominante introdotta dall'obiettivo.
 Flare non ho mai avuto problemi di flare con questo obiettivo.
 Distorsione non c'è alcuna distorsione visibile.
 Aberrazione cromatica c'è solo una leggerissima aberrazione, ma è davvero difficile da notale, e si toglie molto facilmente.
 Vignettatura c'è una leggera vignettatura a f/4, che scompare a f/5.6 o f/8.

Nel complesso, la qualità d'immagine del 600 f/4 può essere descritta con una sola parola...meravigliosa! Il Canon 600 IS ha il potenziale di produrre una qualità superba, anche a tutta apertura. Non è facile, però, realizzare questo potenziale: bisogna combattere contro due problemi significativi, il mosso dovuto alle vibrazioni e la distorsione atmosferica. Per evitare il mosso, dovete usare tempi rapidi e una buona tecnica se lo utilizzate a mano libera, oppure un treppiede stabile. In passato usavo il Gitzo 1548 con testa WH-200, mentre attualmente lo uso quasi sempre a mano libera, ma uso tempi veloci per congelare sia i movimenti del soggetto che i miei.  
 
La distorsione atmosferica è un problema quasi sconosciuto a chi non possiede un supertele. Quando inquadrate un soggetto molto distante con un obiettivo come il 600 IS, passate attraverso molta aria. L'umidità e le correnti di calore possono ridurre notevolmente la qualità d'immagine dell'obiettivo. In giornate molto calde, l'effetto è impressionante: se inquadrate un soggetto distante potete letteralmente vedere le correnti di calore!  
 
In genere, le giornate fresche permettono di ottenere la migliore qualità d'immagine con i soggetti distanti, mentre alle distanze più brevi (tra i 5 e i 30 metri) potete ottenere quasi sempre una buona qualità, anche in temperature alte.
 
 

Qualità d'immagine (con TC Canon 1.4x)



 
Gorilla a 840mm - Canon 600 4 IS, 1.4x TC, ISO 100, 1/20 f/5.6 JPEG / RAW - a tutta apertura col TC 1.4x, focale 840mm.
 

  
 Nitidezza la nitidezza è molto buona, anche a tutta apertura.
 Contrasto il contrasto è eccellente, anche a tutta apertura.
 Colore i colori sono perfetti, senza nessuna dominante introdotta dall'obiettivo.
 Flare non ho mai avuto problemi di flare con questo obiettivo.
 Distorsione non c'è alcuna distorsione visibile.
 Aberrazione cromatica l'aberrazione diventa più visibile, in particolare negli angoli, ma è ancora abbastanza contenuta.
 Vignettatura c'è un po' di vignettatura al diaframma più aperto, che scompare a f/8.

Il Teleconverter Canon EF 1.4x è un accessorio perfetto per questo obiettivo: trasforma il 600 f/4 in 840 f/5.6. Tutti i moltiplicatori di focale riducono più o meno significativamente la qualità d'immagine, ma con il 600 IS la perdita di nitidezza è veramente minima, anche al diaframma più aperto (cioè a f/5.6). Scatto molto spesso a f/5.6 col 600IS+1.4xTC, e sono soddisfattissimo dai risultati. Ovviamente, i due problemi discussi nel paragrafo precedente (mosso e distorsione atmosferica) sono ancora più rilevanti, ma se riuscite a superarli potete scattare foto uniche e meravigliose.  
 
Utilizzare il teleconverter è molto semplice: montatelo sull'obiettivo, e quindi montate la fotocamera sul sistema obiettivo/moltiplicatore. Per rimuoverlo, prima smontate la fotocamera, quindi premete il pulsante di rilascio sul lato sinistro del TC e ruotatelo verso sinistra. Se osservate da vicino il TC, noterete che è tropicalizzato: è un'ottica "L" da tutti i punti di vista, anche se Canon non utilizza la designazione "L" per i teleconverter. L'unico svantaggio di questo TC è l'inevitabile perdita di 1 stop di luce...la qualità d'immagine, come già detto, è eccellente, e l'autofocus rimane abbastanza veloce anche per gli animali selvatici. Utilizzo questo moltiplicatore per oltre la metà delle foto che scatto col 600 f/4.
 
 

Qualità d'immagine (con TC Canon 2.0x)



 
Gorilla a 1200mm - Canon 600 4 IS, 2.0x TC, ISO 100, 1/5 f/11 JPEG / RAW - col TC 2.0x, chiudendo di 1 stop.
 

  
 Nitidezza la nitidezza è accettabile al diaframma più aperto f/8, ma io consiglio di chiudere a f/11 per ottenere il miglior dettaglio, se c'è abbastanza luce.
 Contrasto il contrasto è buono a f/8, ma migliora a f/11.
 Colore i colori sono perfetti, senza nessuna dominante introdotta dall'obiettivo.
 Flare non ho mai avuto problemi di flare con questo obiettivo.
 Distorsione non c'è alcuna distorsione visibile.
 Aberrazione cromatica c'è un po' di aberrazione cromatica che non sempre si riesce a rimuovere del tutto con ACR; tuttavia, è certamente accettabile, la potreste notare solo in stampe molto grandi.
 Vignettatura c'è una leggera vignettatura a f/8, che scompare a f/11.

Il Canon EF 2.0x duplica la portata dell'obiettivo: in altre parole, il 600 f/4 diventa un eccezionale 1200 f/8! Anche se la perdita di qualità d'immagine col 2x è più sensibile che col 1.4x, le foto sono ancora buone anche al diaframma più aperto, e a f/11 - f/16 la nitidezza è molto buona. Non esito a utilizzare il 2x, quando ho bisogno della potenza di questo TC, in particolare ora che utilizzo la 1DsIII che permette di mettere a fuoco in AF anche a f/8.
 
 

Approfondimento: la qualità con i moltiplicatori di focale

Non sono un amante dei test di studio perché non permettono di conoscere interamente un obiettivo - bisogna provarlo sul campo per settimane o mesi per conoscere la sua vera qualità. Detto questo, farò un'eccezione in questa recensione, includendo un test in studio del 600 f/4: lo scopo del test è mostrare la (favolosa) qualità d'immagine che si può ottenere col 600 e moltiplicatori, in condizioni ideali. Tutte le immagini sono ritagli ingranditi al 100%, elaborati con Livelli (contrasto) e Smart Sharpen.  
 
Ho scelto un francobollo come soggetto, dato che ha moltissimo dettaglio fine (nelle immagini scattate a 1200mm, si possono realmente vedere i puntini di inchiostro che compongono il disegno!). Questo soggetto permette di capire se il moltiplicatore aumenta veramente il dettaglio, o se dà solo un'immagine più ingrandita.


 
La foto sopra è il fotogramma intero (visto a 600mm); Il rettangolo rosso indica l'area del ritaglio. Ovviamente i ritagli delle foto scattate con i TC mostrano un'area più ristretta, dato che la distanza fotocamera-soggetto non è stata cambiata.  
 

  Diaframma più aperto Diaframma chiuso 1 stop Diaframma chiuso 2 stop
 no TC   
  600 mm a f/4
 
 600 mm a f/5.6
 
 600 mm a f/8
 


  Diaframma più aperto Diaframma chiuso 1 stop Diaframma chiuso 2 stop
 1.4x   
  840 mm a f/5.6
 
 840 mm a f/8
 
 840 mm a f/11
 


  Diaframma più aperto Diaframma chiuso 1 stop Diaframma chiuso 2 stop
 2.0x   
  1200 mm a f/8
 
 1200 mm a f/11
 
 1200 mm a f/16
 


  Diaframma più aperto Diaframma chiuso 1 stop Diaframma chiuso 2 stop
 1.4x+2.0x   
  1680 mm a f/11
 
 1680 mm a f/16
 
 1680 mm a f/22
 


  Diaframma più aperto Diaframma chiuso 1 stop Diaframma chiuso 2 stop
 2.0x int   
  1200 mm a f/11 (140%)
 
 1200 mm a f/11 (140%)
 
 1200 mm a f/11 (140%)
 

Senza moltiplicatori, è praticamente impossibile vedere una differenza da tra il diaframma più aperto e f/8 - l'obiettivo è nitidissimo a tutti i diaframmi. Con l'1.4x, il diaframma più aperto è un poco meno nitido degli altri due ritagli - ma "sul campo" è impossibile notare la differenza. Il 2.0x dà risultati più distinti - f/11 e f/16 sono molto nitidi, mentre f/8 (diaframma più aperto) è un po' soffice, ma ancora perfettamente utilizzabile; ha chiaramente più dettaglio della più nitida foto scattata con 600+1.4x. Inoltre, sul campo la differenza tra 1200 f/8 e 1200 f/11 è molto meno apparente, dato che il tempo di scatto più rapido dato da f/8 in parte compensa per la qualità ottica leggermente inferiore.  
 
I due moltiplicatori 1.4x+2.0x TCs sono una combinazione estrema; ero davvero curioso di vedere se danno veramente più dettaglio di una foto scattata con 600+2x e interpolata al 140%. Per confronto, ho incluso un'ultima serie di ritagli, che mostrano il dettaglio di un'immagine scattata con 600+2x a f/11 (il diaframma più nitido di questa combinazione), interpolata al 140%. A f/11,il 600+1.4x+2x ha chiaramente meno dettaglio della foto 600+2x interpolata. A f/16, invece, il 600+1.4x+2x ha un maggiore dettaglio - questo è il diaframma più nitido della combinazione 1.4+2x, l'unico che consiglio. A f/22, non c'è differenza tra i due ritagli. In pratica, la combinazione a 1680mm è quasi sempre più soffice di una foto scattata a 1200mm e ingrandita: ricordatevi che per avere un vantaggio reale in termini di risoluzione, combinando 1.4x e 2.0x, dovete chiudere il diaframma a f/16...in studio funziona bene, ma sul campo è molto difficile evitare il mosso con una focale di 1680mm a f/16.
 
 

Approfondimento: Canon 600 f/4 IS con moltiplicatori combinati



 
Canon EOS 1Ds MarkIII, Canon EF 600mm f/4 L IS USM, Canon 1.4x TC, Canon 2.0x TC, 1/640 f/16, iso 800, mano libera.
 
Il precedente test in studio ha mostrato che i TC combinati, a f/16, danno veramente più dettaglio di una foto scattata a 1200 f/11 e ingrandita. Questo risultato è valido anche sul campo? Ho provato in diverse occasioni i moltiplicatori combinati, sia con l'obiettivo montato sul Gitzo 1548 che a mano libera, ma nel 99% dei casi i risultati sono deludenti.  
 
Il problema principale non è solo la qualità ottica - anche se i TC combinati riducono considerevolmente la nitidezza, hanno comunque il potenziale di dare più dettaglio del solo TC 2x. Il problema principale è la distorsione atmosferica: dato che lo scopo di usare moltiplicatori combinati è riprendere soggetti molto distanti, c'è molta aria tra l'obiettivo e il soggetto, e la qualità d'immagine ne risente molto. Inoltre, il mosso è spesso un problema, dato che dovete chiudere a f/16 (al diaframma più aperto, f/11, la qualità d'immagine è veramente inutilizzabile). L'autofocus diventa molto inaffidabile (anche se funziona ancora, sulle reflex serie 1) o viene completamente disattivato (sulle reflex semi-pro e amatoriali); la messa a fuoco manuale è molto difficile, dato che a f/11 il mirino è buio.  
 
In qualche raro caso si possono ottenere buoni risultati, come nella foto qui sopra (clicca qui per vedere un ritaglio 100%) che ha una nitidezza sorprendentemente buona tenendo conto dei TC combinati e delle condizioni di scatto (soggetto molto distante, obiettivo a mano libera), ma in generale gli svantaggi dei TC combinati sono maggiori dei vantaggi, e vi daranno solo foto peggiori. Non consiglio di usare entrambi i TC sul 600 f/4; è meglio scattare col solo 2x e ritagliare un po', se necessario.
 
 

Altre Recensioni

. Canon EF 600mm f/4.0 L IS USM Review by The-Digital-Picture.com 
 
. Canon EF 600mm f/4.0 L IS USM Comments by Robert Royse 
 
. Canon EF 600mm f/4.0 L IS USM User Reviews su Fred Miranda Reviews 
 
. Canon EF 600mm f/4.0 L IS USM Review by Luminous Landscape
 
 

Conclusione

Il Canon 600 f/4 è grande e pesante, ma offre una portata eccezionale e qualità d'immagine ottima; è uno degli obiettivi più desiderati dai fotografi di animali. E' decisamente utilizzabile anche con i moltiplicatori, che danno un ottimo 840mm f/5.6 o un buon 1200mm f/8. Ha un autofocus veloce e l'utilissima stabilizzazione d'immagine; la qualità costruttiva è perfetta, come ci si può aspettare. Non è un obiettivo economico, ma è molto, molto meno costoso dell'800 f/5.6; l'unica vera alternativa è il 500 f/4. Se state valutando l'acquisto di un solo supertele, il 500 f/4 potrebbe essere una scelta migliore; altrimenti, se penso e dimensioni non vi preoccupano (o potete affiancarci anche il 300 2.8 come alternativa leggera), vi consiglio vivamente il 600 f/4.
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