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Appunti di viaggio dal mondo

Sono sempre stato affascinato dall'idea di viaggiare ed esplorare altri paesi, e ora il mio lavoro di fotografo mi permette di visitare molti dei posti che ho sempre sognato di vedere :-) Per alcuni viaggi ho già pubblicato articoli dettagliati, ma in questa pagina voglio dare alcune "prime impressioni" sui paesi che ho visitato. Questo articolo non è pensato per dare informazioni approfondite su ogni viaggio: sono invece degli "appunti", impressioni, e consigli dal punto di vista di un fotografo naturalista.

  Argentina visitata in febbraio 2010
  Costa Rica visitata due volte, novembre 2008 e novembre 2009
  Finlandia visitata in maggio 2009
  Francia visitata in dicembre 2009
  Grecia visitata in marzo 2011
  India visitata in agosto 2010
  Irlanda visitata in giugno 2009
  Madagascar visitato in settembre 2009
  Malesia visitata in febbraio 2009
  Malawi visitato in aprile 2012
  Marocco visitato in ottobre 2010
  Norvegia visitata in settembre 2007
  Paesi Bassi visitati due volte, aprile 2007 e aprile 2009
  Portogallo e Spagna visitato in maggio May 2011
  Svizzera visitata numerose volte a partire dal 2006
  Tanzania visitata in luglio 2008
  Tunisia visitata in giugno 2010
  Stati Uniti visitati in maggio 2008 (Florida e Louisiana)
  Zambia visitata in aprile 2012
   

Argentina, Febbraio 2010 



 
L’Argentina è un paese molto vasto ed ha una grande varietà di paesaggi e animali. Ho visitato la Patagonia - metà meridionale dell'Argentina - con l'amico Emanuele Castronovo; abbiamo pianificato il viaggio autonomamente e abbiamo scelto Febbraio perché è un mese estivo in Patagonia (nell’emisfero Sud le stagioni son invertite rispetto all’Europa: l’inverno è a Giugno, Luglio, Agosto e l’estate tra Dicembre e Febbraio). L’Argentina è un posto facile da visitare per i viaggiatori "fai da te". Non c’è molta criminalità, se state lontani dalle grandi città siete al sicuro; ci sono molti ostelli e i prezzi son molto bassi in confronto con Europa e USA.  
 
Siamo arrivati a Buenos Aires e il giorno stesso abbiam preso il volo per Trelew per esplorare la Penisola di Valdes. Valdes è un ottimo posto per fotografare il Leone marino sudamericano (Otaria flavescens); vi consiglio di andare a Punta Norte al tramonto, dove potete fotografare bene questi animali. Questo è il posto dove le orche arrivano molto vicine alla spiaggia per catturare i leoni marini, anche se non è una cosa che si vede facilmente - noi non abbiamo avuto fortuna. Un altro posto meraviglioso nella penisola di Valdes è la “loberia” (significa “colonia di leoni marini”) vicino Puerto Piramide: qui potete fotografare da una buona angolazione partecipando alle uscite in battello, organizzate ogni giorno. Il tour dura circa tre ore e costa l’equivalente di 30 euro. Il battello è pieno di turisti, ma non abbiamo avuto difficoltà a trovare una buona posizione. Bisogna aver fortuna: il giro in battello è nelle ore centrali del giorno….noi lo abbiamo fatto in un giorno nuvoloso e abbiamo portato a casa ottime foto, ma se ci fosse stato il sole il giro sarebbe stato completamente inutile a causa della luce dura. Un’ultima cosa a proposito di Valdes: se state vicino Puerto Piramide non perdetevi il bellissimo bar/ristorante “ La Estacion”, è un posto meraviglioso pieno di colore!  
 
Il secondo posto che abbiamo visitato è la Terra del Fuoco. Ushuaia è una piccola città sul canale di Beagle; è chiamata “La Fin Del Mundo” (la fine del mondo) perché è la città più a australe del mondo. Da qui si può raggiungere l’Antartide in due o quattro settimane in battello, con prezzi che vanno dai 2000 ai 60000 euro (leggermente folli!). Ad Ushuaia siamo stati al “Freestyle hostel”, economico e carino! Abbiamo visitato il Parco Nazionale Tierra del Fuego (vedute spettacolari e molti animali; l'ideale è andarci all'alba). Nel parco ho scattato buone foto di Caracara molto confidenti e altri uccelli…è impressionate vedere come gli animali non si curino delle persone! Abbiamo anche fatto un giro in battello nel Canale di Beagle verso il tramonto e un altro giro sul versante cileno, dove abbiamo avvistato un’ampia colonia di pinguini.  
 
Da Ushuaia abbiamo preso il volo per El Calafate, se avete tempo vi raccomando di dormire qui una notte. All’alba e al tramonto potete visitare il vicino lago, dove si possono fotografare fenicotteri e molti altri uccelli. Se andate lì a febbraio, anche il paesaggio è fantastico: ci sono infiniti campi di margherite... Da El Calafate abbiamo visitato il ghiacciaio Perito Moreno...altro posto magnifico; qui si può fare un giro in battello di un’ora per vedere il ghiacciaio da un’angolazione diversa dal solito, oppure raggiungere a piedi uno dei tanti punti panoramici. È abbastanza frequente vedere grandi blocchi di ghiaccio cadere in acqua! Dopo il Perito Moreno si può tornare a Calafate e prendere il bus fino a Torres del Paine. Non dimenticate il passaporto perché Torres del Paine è in Cile! La trasferta dura diverse ore e i documenti vengono controllati due volte. Torres del Paine è un posto splendido per i paesaggi, ma non è uno dei posti che preferisco tra quelli visitati. Se volete esplorarlo a fondo ci dovete stare 5-6 giorni e fare escursioni a piedi lungo i numerosi sentieri, dormendo in tenda: è il modo migliore per visitarlo ed è anche l’unico se avete un budget limitato. Non ci sono ostelli a basso prezzo a Torres del Paine, noi abbiamo speso circa 50 euro a testa a notte in una stanza condivisa! E questo è il posto più economico che abbiam trovato. Oltre ai paesaggi, Torres del Paine è anche una buona zona per i molti uccelli e guanachi; potete fotografarli facilmente con un 300mm.  
 
L’ultimo luogo che abbiamo visitato è stato El Chalten, dove si può ammirare il Fitz Roy e l'incredibile Cerro Torre. E' un posto che adoro...l’opposto di Torres del Paine! A Torres si paga ogni cosa…ancora un pò e vi faranno pagare anche l'aria che respirate! ;-) La prima cosa che ci è stata detta quando abbiamo visitato il centro informazioni di El Chalten, invece, era che i camping sono completamente gratuiti e per loro è importante che parchi e camping rimangano gratuiti, anche se non è facile. Abbiamo dormito in un bell'ostello per 7 euro a notte e avevamo anche internet wi-fi gratuito!!! El Chalten è un posto amichevole, tranquillo. Dal villaggio potete raggiungere il punto panoramico di Centro Torre e quello per il Fitz Roy in un’ora/un’ora e mezza (se avete un’andatura veloce). Arrivare lì all’alba è bellissimo, ma è ancora meglio una o due ore prima che sorga il sole. Io sono arrivato alle 5.00 del mattino e ho dovuto attendere un’ora e mezza per l’alba, ma ha avuto l'opportunità di scattare ottime foto in notturna! Ho usato il 300 2.8 sulla 1DsIII - il Cerro Torre non è così vicino, quindi serve un 300mm o equivalente (es. 70-200mm su reflex APS-C). Serve anche una buona dose di fortuna; mi è stato detto che spesso la montagna è completamente nascosta dalle nuvole, non è facile vedere un’alba bella come quella che ho potuto ammirare!  
 
Avevamo in previsione di passare gli ultimi due giorni a Iguazu ma mon abbiamo avuto fortuna e così siamo rimasti a Buenos Aires. Merita la visita? Dipende interamente dai vostri interessi. Per me le città sono solo posti da cui scappare il prima possible :-) Il mio compagno di viaggio Emanuele invece ha apprezzato la visita alla città. A B.A. potete assistere a fenomeni di magia in qualsiasi momento: per esempio borse e fotocamere non tenute d'occhio, anche se per pochi secondi, hanno una soprendente tendenza a svanire nell’aria. In altre parole, attenzione ai ladri! La D300 e alcuni obiettivi di Emanuele son stati rubati e noi non ci siam nemmeno accorti di quando sia successo, è stata davvero questione di pochi secondi...  
 
L’Argentina può esser molto economica. Se dormite negli ostelli, potete spendere appena 7-8 euro a notte. Potete trovare una buona guida agli ostelli qui: www.getsouth.com; solitamente non è necessario prenotare. Noi abbiamo sempre dormito in ostelli, è un buon modo per incontrare gente e spender poco; ovviamente ricordate che i letti sono in stanze condivise con altre 4-6 persone e anche i bagni e le docce sono in comune… è per questo che son chiamati ostelli e non alberghi 4 stelle :-). Se siete a Buenos Aires e volete vita notturna vi consiglio l’ostello Milhouse (www.milhousehostel.com), abbiamo dormito qui un paio di notti ed è un posto abbastanza fuori di testa!  
 
La mia attrezzatura fotografica era composta da Canon 7D, Canon 1DsIII e quattro obiettivi: 12-24, 24-105, 180 Macro e il 300mm 2.8 L IS USM. Non c’erano molte opportunità macro in Patagonia (ho comunque usato un pò il 180 per dettagli del paesaggio); invece ho usato molto il grandangolo e il 300 2.8 L IS USM. Ovviamente avevo il treppiede Manfrotto che mi ha permesso di scattare foto altrimenti impossibili, come la notturna e l’alba al Cerro Torre. La 7D è una reflex fantastica… più la uso più mi piace! Certamente ci sarà sempre chi dice che una reflex da 1000 euro non può competere con una da 4000 o 6000, che le reflex più costose son sempre le migliori e così via… sarà :-) io continuo a pensare che se non riuscite a scattare buone foto con la 7D dovete solo criticare le vostre tecniche ;-) In futuro, penso di sostituire il mio Sigma 12-24mm col nuovo Sigma 8-16mm (equivalente 13-26mm sulla 7D), se la qualità di immagine dell’8-16 sarà soddisfacente nei miei prossimi viaggi potrei addirittura lasciare a casa la 1DsIII, e scattare esclusivamente con la 7D.
 
 

Costa Rica, Novembre 2008 e Novembre 2009 



 
A differenza di altri paesi, la Costa Rica mi ha dato un'impressione positiva riguardo il rapporto uomo/natura. Sono rimasto colpito dalla sensibilità della nostra guida Yehudi: conosceva bene gli animali, e ci ha mostrato come scattare foto senza disturbare troppo il soggetto. Quando abbiamo fotografato la famosa rana dagli occhi rossi, Yehudi ha addirittura proibito di usare il flash, per evitare di danneggiare la sensibile visione notturna di queste rane...una differenza immensa con la nostra guida tanzaniana, che non si preoccupava neanche di rallentare per evitare di investire i piccoli animali che si trovavano lungo la strada.  
 
In Costa Rica ci sono molti parchi naturali. Forse sarete un pò delusi dal sapere che al di fuori dei parchi naturali le foreste e la natura sono state sostituire dalle coltivazioni e dalle altre attività dell'uomo; c'è molta poca natura selvaggia al di fuori dei parchi. La cosa positiva però è che la Costa Rica è una delle nazioni con la più grande percentuale di aree protette al mondo - il 25% del territorio è parco nazionale, riserva biologica o un altro tipo di area protetta!  
 
La Costa Rica non è un paese ricco, ma in termini di criminalità è uno dei meno pericolosi dell'america centrale. La gente che abbiamo incontrato è sempre stata amichevole e cordiale - anche se bisogna dire che siamo sempre stati fuori dalle grandi città; durante il volo di ritorno in Italia abbiamo incontrato due ragazzi che ci hanno raccontato di esser stati assaliti tre volte!  
 
La mia attrezzatura fotografica non ha gradito l'umido e piovoso ambiente tropicale: ho avuto problemi sia con la reflex che con gli obiettivi. La Canon 1DsIII, nonostante la tropicalizzazione, spesso aveva gli schermi LCD appannati; ancora peggio, dopo circa una settimana l'esposimetro è impazzito, sottoesponendo qualsiasi immagine di 2-3 stop. Ho potuto continuare a scattare impostando la compensazione dell'esposizione su +2 o +3, ma se avevo bisogno di sovraesporre dovevo utilizzare la modalità M.  
 
Una volta tornato in Italia, ho portato la 1DsIII a Canon per farla sistemare e per far pulire il sensore (l'anti polvere della reflex non serve a niente). Ora il sensore è perfettamente pulito, ma purtroppo la reflex continua ad avere il problema di sottoesposizione: Canon ha sostituito molti componenti elettronici, ma quando mi hanno restituito la reflex, il problema era rimasto. Magari in futuro proverò a riportare la reflex in assistenza, ma ora mi serve, quindi mi son dovuto rassegnare a tenere sempre l'esposimetro su + 2 o +3..  
 
Un'altra vittima della pioggia è stato il mio Sigma 12-24. Ho scattato spesso foto sotto la pioggia sia col 24-105 che col 12-24...entrambi hanno avuto problemi di appannamento, ma dopo un giorno il Canon 24-105 (tropicalizzato) si è asciugato e ha ricominciato a funzionare bene, mentre il sigma ha impiegato molto più tempo per asciugarsi, e l'autofocus non funziona più. Il mio amico Simone non ha avuto migliore fortuna: la sua Nikon D3 ha avuto vari problemi, e tre obiettivi si son bloccatti e hanno avuto un forte appannamento; inoltre, l'auto-rotazione del suo fotocellulare Samsung i900 ha smesso di funzionare.  
 
In conclusione, questa esperienza mi ha insegnato che la tropicalizzazione in qualche caso aiuta (come col 24-105), ma sotto un'acquazzone non è una garanzia, anche con le reflex più robuste come la 1Ds3 o la Nikon D3. Da ora non farò più troppo affidamento sulla tropicalizzazione - proteggerò semplicemente la reflex con un sacchetto trasparente, che è anni luce migliore di qualsiasi tropicalizzazione.
 
 

Finlandia, Maggio 2009 



 
Nel Maggio 2009, ho passato otto giorni in Finlandia per fotografia di animali. Questo viaggio è stato organizzato da Memy - fotografo naturalista e membro del JuzaForum - ed eravamo un gruppo di 16 persone! In genere preferisco viaggi con gruppi molto più piccoli, ma grazie agli sforzi di Memy, il viaggio è stato un successo! Abbiamo raggiunto Helsinki via aereo, quindi abbiamo noleggiato quattro auto e viaggiato verso nord. Viaggiare in Finlandia è molto semplice - c'è sempre pochissimo traffico! D'altra parte, abbiamo fatto circa 4000 km in 8 giorni, eravamo sempre in giro a fotografare e abbiamo dormito 2-3 ore al giorno!  
 
Abbiamo visto gli orsi in vari posti. Siamo stati al Wild Brown Bear (www.wildbrownbear.fi/en), Kuntivaara (con www.karhukuusamo.com) e Martinselkonen (www.martinselkonen.fi). Questi posti non sono zoo come il famoso Bayerische Wald Park in Germania: si tratta di capanni permanenti, attrezzati per i fotografi, in luoghi dove orsi in libertà vengono attirati con carcasse di animali o altri tipi di cibo.  
 
Per fotografare gli orsi, bisogna entrare in capanno alle 18, e non si può lasciare il capanno prima delle 7 del mattino successivo: gli orsi sono attivi principalmente a sera, di notte e all'alba. In maggio in Finlandia le notti sono molto brevi - il sole tramonta verso le 22.30 o 23 e sorge alle 3.30, quindi nelle 11 ore che si trascorrono in capanno si ha molto tempo per la fotografia. Dato che la maggior parte delle foto sono scattate in poca luce, consiglio di cuore un obiettivo luminoso, f/4 o ancora meglio f/2.8. Un supertele fisso e uno zoom tele luminoso sono la scelta ideale - per la maggior parte delle mie foto di orsi ho usato il Canon 600 f/4 L IS e il Sigma 120-300 f/2.8 EX DG HSM prestato da un amico. In alcuni posti gli orsi erano abbastanza lontani quindi ho usato il 600 f/4, mentre in altri posti ho usato principalmente il 120-300 2.8 su fullframe...in certi momenti gli orsi erano così vicini che avrei potuto usare un grandangolo!  
 
Non serve portare il treppiede nei capanni; potete usare una beanbag, o potete montare la testa del treppiede direttamente sulla struttura del capanno: questi capanni sono pensati per i fotografi. Il comfort dei capanni varia ampiamente: alcuni sono veramente piccoli, non si può neppure stare in piedi e non c'è alcun tipo di bagno; altri capanni sono grandi e hanno brandine per dormire, bagno, e addirittura fornello a gas per scaldare la stanza. L'unico vero "difetto" di queste strutture è il prezzo: si va dai 150 € a 250 € a persona per ogni notte! Ma sono l'unico modo per fotografare orsi in natura in Finlandia.  
 
La Finlandia non è solo orsi: da questi capanni si possono vedere anche uccelli, acquile, e il ghiottone - se siete fortunati... noi non abbiamo visto nè le aquile nè il ghiottone! Abbiamo avuto molta fortuna, invece, con i galli forcelli: li abbiamo visti da alcuni capanni realizzati da Karhu, e abbiamo fotografato e filmato i forcelli in combattimento nella stagione degli amori...uno spettacolo!  
 
Un'altra bellezza della Finlandia sono i paesaggi: ci sono laghi ovunque, e ogni giorno si possono fotografare fantastici tramonti e albe! Vi consiglio di cuore di portare uno zoom standard e un grandangolo, con un buon treppiede. Io avevo il Sigma 12-24 e il CAnon 24-105, col treppiede Manfrotto 055 e testa a sfera. Ho scattato tutte le foto di questo viaggio con la 1DsIII e con la mia nuova Canon 500D, che mi ha salvato quando la 1DsIII ha ceduto...nonostante il prezzo altissimo, la 1DsIII fino ad ora è stata la reflex che mi ha dato più problemi: nel viaggio in Costa Rica l'esposimetro è impazzito, e Canon non è più riuscita a sistemarlo, e in uno degli ultimi giorni del viaggio in Finlandia la levetta di blocco obiettivo si è incastrata! E' una piccola cosa, ma crea un grande problema, e la reflex diventa praticamente inutilizzabile perchè gli obiettivi potrebbero cadere da un momento all'altro...il mio 600 f/4 IS si è staccato mentre ero in un capanno, e per poco non è caduto in mezzo agli orsi! La Canon 500D ha funzionato bene, anche se ovviamente ha i suoi limiti - l'interfaccia non è al livello delle reflex di fascia semi-pro e pro, la batteria dura poco, le possibilità di personalizzazione sono inferiori a quelle della 1DsIII.
 
 

Francia, Dicembre 2009 



 
Come molti dei miei viaggi, anche quello in Francia è stato deciso all'ultimo momento - non avevo idea di dove andare tra fine dicembre 2009/gennaio 2010, e alla fine ho scelto il nord della Francia perchè è abbastanza vicino (circa 1200km da casa mia, una giornata di auto) e ha un clima relativamente mite anche in inverno, grazie alla corrente del golfo. L'obbiettivo di questo viaggio erano i paesaggi, e sono stato molto soddisfatto, la Normandia e la Bretagna sono fantastiche!!  
 
Ho visitato un'infinità di posti sulla costa, ma ce ne sono alcuni che vi consiglio particolarmente. Il primo sono le falesie di Etretat...impressionanti! Le foto che avevo visto su internet non rendono l'idea della bellezza di questo posto...ci sono molte belle vedute, una gioia per il fotografo paesaggista. Ho passato qui un giorno, ma se ci tornassi mi fermerei almeno due. Un altro posto affascinante è il Mont Sant Michel: ha un aspetto molto irreale, sembra uscito da un libro fantasy...inoltre, se arrivate in fase di bassa marea, potete camminare lungo il perimetro del "monte" su un'infinita distesa sabbiosa - anche se bisogna fare attenzione, sia per le maree che per la presenza di sabbie mobili.  
 
La Bretagna è famosa per i suoi tanti fari: anche se non ho avuto la fortuna di vederli in mezzo a grandi mareggiate come in alcune foto spettacolari che si vedono sul web, spesso sono stati occasioni per buone foto e interessanti panorami. Se visitate la Bretagna dovete assolutamente vedere il faro di St. Mathieu, posto su una scogliera spettacolare e vicino all'abbazia diroccata di St. Mathieu...tra l'altro, questo faro è aperto alle visite e se ne può raggiungere la cima, un'esperienza interessante sia per vedere com'è l'interno di un faro che per vedere il paesaggio dall'alto. Un'ultimo consiglio: non limitatevi ai posti più famosi...esplorate il più possibile la costa, troverete tantissime opportunità fotografiche!  
 
Ho fatto il viaggio con la mia auto, e penso che sia il modo migliore per visitare questa zona. Dormendo in hotel economici si può trovare una stanza per 35-50 euro...nel complesso per questo viaggio ho speso 1200 euro per 11 giorni (inclusa benzina, pedaggi, hotel, cibo), e viaggiavo da solo...se fate un viaggio del genere con uno o due amici e dividete i costi, potete arrivare a spendere appena 600/400 euro a testa! I mesi estivi possono essere un pò più costosi, ma io non esiterei a tornare in inverno...a mio parere è stato il periodo perfetto per questo viaggio! Le giornate sono corte, quindi non bisogna svegliarsi troppo presto - l'alba è verso le 8.40 e il tramonto verso le 17.30; il clima sulla costa è sorprendentemente mite (tra gli 0 e 10 gradi a fine dicembre!), e il cielo è spesso nuvoloso. Le nuvole sono un aspetto positivo per le foto paesaggistiche, rendono il cielo molto più interessante, e quando avete la fortuna di vedere un'alba o un tramonto con nuvole rosse o dorate è una meraviglia!  
 
La mia attrezzatura fotografica per questo viaggio era la nuova Canon 7D, 1DsIII, Sigma 12-24, Sigma 20 f/1.8, Canon 24-105 e Canon 300 2.8 L IS. Non ho mai usato il Sigma 20 1.8 (troppo inquinamento luminoso per fotografare la via lattea) nè il canon 300 2.8 (ho visto molti uccelli, ma alla fine ho preferito dedicarmi interamente ai paesaggi). Invece, ho usato molto il 12-24, montato sulla fullframe 1DsIII, e il 24-105, montato sulla 7D. Ovviamente avevo il treppiede, è stato essenziale per le migliori foto paesaggistiche.
 
 

Grecia, Marzo 2011 



 
Sono stato in Grecia con il mio amico Sandro per un viaggio di dieci giorni, focalizzato soprattutto sui paesaggi. Abbiamo visitato qualche posto classico, come le Meteore, ma la maggior parte delle foto sono state scattate in aree meno note e meno turistiche. Per ridurre i costi abbiamo deciso di evitare alberghi e ristoranti e invece abbiamo viaggiato con l'auto di Sandro, una Toyota Land Cruiser modificata con spazio per dormire e cucinare. A parte la spesa della benzina, il resto del viaggio è stato quasi a costo zero!  
 
Il paesaggio della Grecia alterna montagne, aree rurali e spiagge bellissime; ci siamo spostati da ovest a est e poi da nord a sud. Le già citate Meteore sono tra le mete clou del viaggio: queste montagne e i monasteri costruiti sulle pareti rocciose sono un vero spettacolo e, se avete tempo, consiglio di passarci più di un giorno, perché ci sono molti possibili punti di ripresa. Sicuramente l'alba e il tramonto sono i momenti migliori, sia per la luce calda e l'assenza di turisti.  
 
Per gli amanti degli uccelli, un altro luogo da non perdere è il lago Kerkini, dove è possibile avvistare varie specie di uccelli, in particolare pellicani, un bel soggetto per le foto. I pellicani possono essere fotografati a distanza ravvicinata nei pressi delle casupole dei pescatori lungo il lago; se prendete del pesce per attirare gli uccelli, potete persino scattare foto con un grandangolo! Io ho scattato con il Canon 300 f/2.8 L IS; abbiamo fatto un breve giro in barca con un pescatore per avvicinarci maggiormente. Dopo Kerkini, abbiamo viaggiato a est, per esplorare luoghi meno noti. Molte volte abbiamo preso destinazioni a caso e abbiamo impostato il navigatore sul "percorso più breve", invece del "percorso più veloce" - in questo modo il navigatore spesso include piccole strade secondarie e persino sentieri off-road e permette di scoprire posti che altrimenti rimarrebbero sconosciuti. Molte foto sono state scattate nella campagna o lungo la costa, in zone che abbiamo scoperto "giocando" con il navigatore (abbiamo usato un TomTom GO 1000).  
 
Un altro posto che consiglio di visitare è l'isola di Zakynthos o Zante; potete raggiungerla facilmente con un'ora di traghetto e le spiagge offrono buone opportunità paesaggistiche. Non mi ha invece colpito più di tanto la visita di Atene; i templi e i monumenti sono molto belli ma sono anche molto turistici ed è quasi impossibile scattare foto che siano diverse dalle milioni di foto che potete già vedere dappertutto.  
 
Per quasi tutte le foto di questo viaggio ho usato la Canon 7D con due soli obiettivi: il Sigma 8-16mm f/4.5-5.6 e il Canon 24-105mm f/4; l'unica eccezione riguarda le foto di uccelli, scattate con il 300mm e con i moltiplicatori. Ovviamente avevo con me il treppiede, che è quasi essenziale per fotografare paesaggi. Questa volta ho lasciato a casa la 1DSIII e non mi sono pentito della scelta: la 7D, in coppia con il fantastico 8-16 è un'ottima scelta per i paesaggi. Oltre ai tre obiettivi citati, ho portato il Canon 180 macro ma in questo viaggio non l'ho mai usato. Non abbiamo avuto molte occasioni per interagire con la gente del luogo, ma ho avuto un'impressione positiva, abbiamo sempre trovato gente amichevole.
 
 

India, Agosto 2010 



 
L'India è un paese molto grande, quindi quello che è visto è solo una piccola parte: ma almeno per questa parte, posso dire che non è stata una bella esperienza; è un posto che sono stato felice di lasciare e dove non penso tornerò. In passato avevo scritto un lungo articolo che raccontava l'esperienza di questo viaggio, ma dopo aver ricevuto insulti e addirittura minacce, l'ho tolto dal sito. In questi paragrafi, cercherò di riassumere il racconto del viaggio in modo più "soft" e, purtroppo, "censurato".  
 
Lo scopo del viaggio era il reportage, non la natura, quindi abbiamo visitato principalmente le città, in particolare Delhi, Varanasi e Calcutta. In termini fotografici, l'India è spettacolare: colori e scene pittoresche a ogni angolo, sopratutto nell'antica Varanasi. Una singola reflex con zoom standard (su fullframe la gamma di focali ideale è 24-105 o 24-120) è abbastanza per la maggior parte dei soggetti; avevo con me il treppiede Manfrotto 055 ma non l'ho mai utilizzato.  
 
Quello che mi ha fatto allontanare da questo paese è essenzialmente l'atteggiamento tutt'altro che amichevole di molta gente. Non voglio generalizzare - conosco anche molte persone Indiane amichevoli e gentili, sia sul JuzaForum che su Facebook. Ma durante questo viaggio, la nostra esperienza è stata molto negativa; ho visitato molte nazioni povere prima dell'India, ma non avevo mai incontrato questo atteggiamento "menefreghista" e talvolta aggressivo. Le città alternano aree molto moderne (sono rimasto colpito dall'aeroporto di Nuova Delhi, che è addirittura più moderno di molti aeroporti d'Europa) con aree di estrema povertà, caos e decadenza.  
 
Se visiterete l'India per l'aspetto naturalistico, probabilmente non incontrerete molte delle difficoltà che ho trovato, ma se il vostro obiettivo sono le città, la gente, il reportage... siate preparati; le città dell'India sono un posto molto "pesante" da visitare.
 
 

Irlanda, Giugno 2009 



 
L'Irlanda è stata una piacevole sorpresa. Ho viaggiato in tutto il paese concentrandomi sui paesaggi - siamo stati principalmente sulla costa, a parte un paio di posti nell'interno dell'isola. Alcuni luoghi sono davvero impressionanti! Il posto più spettacolare che ho visto è il "Giant's Causeway", una formazione di migliaia di colonne di basalto di forma poligonale, create da un'eruzione milioni di anni fa...è una vista impressionante, ed è un posto molto facile da raggiungere: è vicino al paesello di Bushmill (noi abbiamo dormito nel bel Kal-Mark B&B, 64A Causeway Road, Bushmills), e può essere raggiunto con una passeggiata di venti minuti. Altri posti eccezionali sono gli Slieve League Cliffs, vicino a Donegal, e i Cliffs of Moher, scogliere alte 200 metri, a picco sull'Oceano Atlantico. Per visitare i Cliffs of Moher, vi consiglio di stare a Doolin, che è un paese vicino al castello Doonagore, un'altra buona opportunità fotografica. A Doolin abbiamo dormito nel Paddy's Doolin Hostel (www.doolinhostel.com), un posto carino ed economico, che tra l'altro vende "relaxing stones" (sassi rilassanti) per 0.10 € l'uno...questi sassi sono semplicemente sassi qualunque, che potete trovare ovunque, ma ho trovato divertente che Paddy li venda, e mi sono chiesto chi può essere così pazzo da comprare un inutile e comunissimo sasso...ho finito per comprarne uno :-)  
 
Abbiamo visitato anche il Killarney National Park - siamo stati lì solo un giorno, ma è un posto che merita una visita approfondita! Lì ho fotografato la cascata Torc e alcuni paesaggi della foresta, che sembra quasi una foresta tropicale, mi ricorda quelle della Costa Rica e della Malesia! Tutti questi posti possono essere abbastanza affollati durante le giornate estive: se volete scattare foto senza persone, vi consiglio di andare al tramonto o, ancora meglio, all'alba, quando al massimo potete incontrare qualche altro fotografo mattiniero.  
 
Viaggiare in Irlanda è facile e sicuro: ci sono tantissimo piccoli e deliziosi villaggi, e ci sono più Bed&Breackfast che pecore - non è necessario prenotare, troverete sempre un posto dove dormire! Le persone che abbiamo incontrato sono state gentili e amichevoli, e anche "grandi" città come Dublino hanno un aspetto pulito e sicuro, molto meno caotiche delle grandi città italiane! D'altra parte, l'Irlanda ha anche lati negativi. Guidare è un piacere per gli occhi, si attraversa sempre splendida campagna, ma è meno piacevole per il guidatore: molte strade sono strettissime, e i limiti non hanno senso. Il limite è quasi sempre 100 km/h, fuori dai paesi...sia su strette strade di montagna dove andare a 50 km/h è già pericoloso, che sulle poche autostrade, dove si potrebbe guidare tranquillamente anche a 200 km/h... L'altro grande aspetto negativo che ho trovato in Irlanda sono i prezzi: tutto è molto costoso! Parecchie cose costano quasi il doppio che in Italia.  
 
In questo viaggio ho portato con me 1DsIII, 500D, Sigma 12-24, Canon 24-105 e Canon 180 Macro. Non ho scattato nessuna foto macro - in Irlanda c'è sempre vento! Ma il 180 Macro è stato utile per dettagli del paesaggio. Inoltre, ho usato molto i grandangoli sulla mia 1DsIII, in particolare il mio povero Sigma 12-24, che mi ha lasciato durante questo viaggio..stavo fotografando sui Cliff of Moher, sulla roccia piana a pochi metri dal bordo, quando una folata di vento ha fatto cadere il treppede con 1Ds3 e 12-24 sulla roccia...per poco non è caduta dai 200 metri a strapiombo della scogliera! L'obiettivo ha subito in pieno l'impatto, ed è stato completamente distrutto, mentre la reflex ha avuto solo qualche graffio. Una cosa divertente è che prima di questo incidente la 1DsIII aveva la levetta di blocco obiettivo incastrata (era incastrata dal viaggio precedente e non l'avevo ancora portata in assistenza), e dopo il colpo la levetta si è sbloccata! Certo un modo molto costoso ed estremo di aggiustare le cose ;-) Ora ho già ordinato un nuovo Sigma 12-24, è un obiettivo che uso moltissimo: a mio parere il miglior grandangolo per fullframe.
 
 

Madagascar, Settembre 2009 



 
Il Madagascar è molto diverso da come me lo immaginavo: mi aspettavo qualcosa come la Costa Rica, un paese coperto di foreste, invece molte parti del Madagascar sono decisamente aride. Ci sono foreste nel parte nord, mentre il sud è secco, a volte addirittura desertico. Ho visitato questo paese col mio amico Emanuele Castronovo - non avevamo preparato molto questo viaggio quindi ci siamo affidati a un'agenzia locale, che però ci ha fatto fare un percorso tutt'altro che ottimale. Da Antananarivo, abbiamo fatto un lungo giro ad anello passando per Morondava, Tulear, Ambalavao...questi luoghi offrono buone opportunità paesaggistiche, ma non sono buoni per la fotografia di animali: per questo genere vi consiglio di visitare il nord del paese, coperto dalle foreste. Inoltre, è meglio pianificare con attenzione il viaggio, tenendo conto che serve molto tempo per spostarsi da un luogo all'altro: la maggior parte delle strade sono in pessime condizioni, e può servire un giorno interò per spostarsi di 250-300km.  
 
Anche se non consiglio il percorso che abbiamo fatto (per la fotografia di animali), se siete interessati principalmente a paesaggi e reportage ci sono alcuni posti da non perdere: il mercato di Morondava, la Baobab Avenue, le formazioni rocciose degli Tsingy (paesaggio meraviglioso, ma assicuratevi di visitarle all'alba o al tramonto, e portate solo un paio di obiettivi con voi perchè è un'arrampicata molto impegnativa!), l'Isalo National Park (bei paesaggi e qualche animale) e il Ranomafana Park (l'unica foresta che abbiamo visto). A proposito di Morondava: se passate una notte in questa piccola città, vi consiglio l'Hotel Tre Cicogne (http://hoteltrecicogne.com) del nostro amico Gabriele! Se poi siete in cerca di musica e vita notturna, non ne troverete tantissima nella sperduta Morondava, ma vi consiglio comunque un giretto all'Oasis Hotel Restaurant di Jean Le Rasta.  
 
Purtroppo, in Madagascar è difficile noleggiare autonomamente un'auto, la maggior parte degli autonoleggi danno solo auto con conducente...il costo non è un problem, potete trovare jeep + conducente a prezzi ragionevoli, ma non avrete la libertà e l'autonomia che si ha viaggiando per conto proprio, e può essere un'esperienza "adrenalinica" - molta gente in Madagascar guida da pazzo! Anche molti parchi non possono essere visitati per conto proprio ed è necessario assumere una guida (oltre al conducente); solitamente si può prendere la guida direttamente all'entrata del parco, oppure prenotarla il giorno prima della visita. Avere una guida ha i suoi pro e contro: a volte abbiamo avuto ottime guide, che ci hanno aiutato a trovare animali che non avremmo mai visto da soli, e a volte è possibile avere anche una guida che parla italiano! Il lato negativo è che avete meno libertà in confronto a una visita autonoma.  
 
Gli alloggi variano da hotel economicissimi, dove una stanza costa appena 4-5$, a hotel di fascia media (25-40$ per stanza) e hotel di grande lusso che possono costare 100-200 $ o più a notte. Vi consiglio di evitare sia quelli più economici (sporchi e di qualità davvero bassa) che quelli di lusso (soldi buttati); gli hotel di fascia media sono più che buoni, quasi su standard europeo, e offrono un ottimo rapporto qualità/prezzo. Il cibo è molto economico, ma è anche molto schifoso - non ho mai mangiato così male come in Madagascar...il mio consiglio è di portarvi qualche cibo in scatola dall'Italia :-) Anche se il Madagascar è un paese molto povero, è sorprendentemente sicuro da visitare - fuori dalle grandi città, non abbiamo avuto problemi a camminare tra la gente con tutta la nostra attrezzatura fotografica. Le persone sono amichevoli e spesso sono felici di essere fotografate, capita molto raramente che vi chiedano soldi per le foto...questo paese è un paradiso per gli amanti del reportage!  
 
Per quanto riguarda l'attrezzatura, avevo con me 1DsIII, 500D (che attualmente ho sostituito con la 7D), 12-24, 20 f/1.8, 24-105, 180 Macro e 300 2.8 + teleconverter. Ho sfruttato quasi tutte le ottiche, tranne il 180 Macro, dato che non abbiamo avuto molte occasioni per foto a fiori e insetti. Per la prima volta sono riuscito ad ottenere buone foto col Sigma 20 f/1.8: anche se la qualità d'immagine è scarsa, il cielo di notte in Madagascar è stupendo, e si possono scattare belle foto alle stelle e alla via lattea...nelle zone rurali non ci sono luci durante la notte, quindi l'inquinamento luminoso non è un problema. Settembre è un ottimo mese per questo genere di foto, dato che è poco piovoso e abbiamo trovato spesso cieli limpidi...detto questo, per tutti gli altri generi di fotografia preferirei mesi più piovosi, un pò di nuvole in cielo sono meglio sia per i paesaggi che per animali e macro.  
 
Dato che a settembre il clima è secco, l'umidità non è stata un problema; a volte l'attrezzatura è diventata molto sporca a causa della polvere, ma tutto ha continuato a funzionare a dovere. Durante il giorno le temperature sono abbastanza calde, mentre le notti sono fresche, e negli altopiani centrali possono addirittura essere fredde - circa 10 gradi. Ricordatevi di portare batterie di riserva e una presa multipla, in molti hotel c'è energia elettrica solo per un paio d'ore quindi può essere necessario caricare tutte le batterie contemporaneamente.

Malawi, Aprile 2012



 
Ho visitato Malawi e Zambia in uno splendido viaggio organizzato da AfricaWildTruck. In Malawi abbiamo visitato principalmente il Liwonde National Park, un bel parco lungo il fiume Shire. Oltre al classico safari in jeep, il parco offre anche safari in barca, un'esperienza che consiglio molto: danno la possibilità di vedere gli animali da un diverso punto di vista. La fauna è abbastanza confidente; ho scattato quasi tutte le foto con 300 f/2.8 IS e moltiplicatori. Avevo con me anche il 24-105 e l'8-16, ma li ho usati pochissimo, così come il treppiede: tutte le foto dalla jeep e dalla barca sono a mano libera.  
 
Abbiamo dormito all'interno del parco, nel Mvuu Camp - il campeggio è molto meno costoso dei lodge e lo consiglio molto, sopratutto se viaggiate con un budget ridotto. Gli animali possono entrare liberamente nel campeggio quindi bisogna essere prudenti, in particolare di notte: spesso si avvicinano gli ippopotami e possono essere molto pericolosi, quindi è sconsigliato lasciare la tenda durante la notte. Non abbiamo passato molto tempo a visitare il resto del paese, ma ho avuto un'impressione positiva - nonostante la povertà, la sicurezza è abbastanza buona e la gente è amichevole.
 
 

Malesia, Febbraio 2009 



 
Nel Febbraio 2009, ho visitato la Malesia peninsulare in un viaggio di tre settimane con la mia grande amica Daniela...abbiamo scelto questo paese in particolare perchè eravamo affascinati dall'idea di vedere la foresta tropicale malese, e perchè speravamo di fotografare la rara mantide orchidea (Hymenopus coronatus) e gli insetti foglia (Phyllium sp.). Non abbiamo trovato nessuno dei due, ma è stata comunque una bella esperienza! La Malesia peninsulare ha una grande varietà di ambienti: foresta tropicale, foresta di montagna coperta dai muschi, e spettacolari isole con un mare cristallino. La foresta è certamente l'ambiente pià affascinante, ma non è affatto facile trovare gli animali e fotografare in mezzo all'abbondante vegetazione e i grandi alberi. Nel Taman Negara, per esempio, abbiamo passato l'intera giornata camminando nella foresta, senza scattare quasi nessuna foto. Abbiamo visto molte farfalle spettacolari, ma non stavano mai abbastanza ferme per essere fotografate, e spesso volavano troppo distanti, anche per il 300 f/2.8 + 2x. In generale, abbiamo scattato molte più foto nei prati lungo la strada che dentro la foresta.  
 
La società malese mi ha lasciato impressioni contrastanti. La maggior parte delle persone sono gentili e amichevoli; viaggiare autonomamente è abbastanza sicuro e facile (l'inglese generalmente viene capito). I prezzi sono veramente bassi - la benzina costa 1.8 Ringgit al litro (0.38 Euro), tre volte più economica che in Italia; il cibo e i ristoranti costano poco, e anche i prezzi degli hotel sono molto contenuti: i più economici costano appena 30-40 Ringgit per stanza (6-8 Euro), e gli hotel di lusso costano 200-300 Ringgit per stanza (40-60 Euro). La capitale, Kuala Lumpur, è una città moderna e il suo simbolo, le Petronas Towers, sono una vista impressionante, in particolare di notte, quando sono completamente illuminate.  
 
Ci sono però anche aspetti negativi. Spesso abbiamo visto molti rifiuti gettati lungo la strada, nei campi, sulle spiagge...anche su alcune piccole isole (come Pulau Lang Tengah), a volte si vedevano cumuli di rifiuti nascosti malamente a pochi metri dalla spiaggia. La mia impressione e che molti Malesia diano poca importanza all'ambiente - è un peccato per un paese così bello...  
 
In questo viaggio ho portato con me quasi tutta la mia attrezzatura, con l'eccezione del 600 f/4. Gli obiettivi che ho usato più spesso sono stati il Canon 180 Macro - spesso abbinato col moltiplicatore 2x, per ottenere maggiore distanza di lavoro - e il Sigma 12-24, che ho uno dei miei obiettivi preferiti per i paesaggi. Dal viaggio in Costa Rica l'autofocus del 12-24 non funziona più, ma non è un grande problema. A volte ho usato il 24-105 e il 300 f/2.8 L IS, anche se non così tanto come gli altri due obiettivi. Non ho usato per nulla, invece, il Sigma 20mm f/1.8 - è stato uno dei miei peggiori acquisti, e ho intenzione di venderlo. Non ho avuto alcun problema con l'umidità, dato che la stagione delle piogge è finita a gennaio. Sull'isola di Tioman ho avuto occasione di fare snorkeling, e sono rimasto colpito dalla bellezza del mondo sommerso: anche a pochi metri dalla spiaggia, si potevano vedere coralli e pesci coloratissimi. Non ho ancora attrezzatura subacquea, ma sto predendo seriamente in considerazione una custodia sub da usare nei miei prossimi viaggi che includono isole e mare!
 
 

Marocco, Ottobre 2010 



 
Sono stato in Marocco per tre settimane insieme al mio amico Sandro Tessoni... abbiamo visitato i posti più remoti in cerca di foto e avventura. Abbiamo scelto Ottobre per il nostro viaggio: in questo mese di giorno non fa molto caldo e le notti sono fresche. Invece di noleggiare un'auto abbiamo viaggiato con la Toyota Land Cruiser di Sandro, un mostro di tre tonnellate che ci ha permesso di raggiungere montagne e deserti selvaggi. Abbiamo percorso più di 5000 Km, viaggiando da Tangeri ad Agadir, ma le cose più belle che abbiamo visto si trovano nel centro del paese. Le montagne dell'Atlante sono una gioia per gli occhi e una grande opportunità per la fotografia.  
 
Alcuni dei posti da non perdere sono le Gole di Dades,le cascate Ouzud e la strada tra Taliouine e Tafraoute, ma ogni luogo dell'Atlante può essere un posto fantastico con una buona luce e un po' di fortuna. Una delle ragioni del successo di questo viaggio è stato il cielo tempostoso; abbiamo spesso trovato condizioni di luce spettacolare, bellissime nuvole e arcobaleni. Se possibile, consiglio di noleggiare una 4x4 offroad o di fare questo viaggio con la propria jeep; alcuni posti remoti non possono essere raggiunti con una normale auto. Avevamo con noi le guide "Pistes du Maroc" di Jacques Gandini; sono degli ottimi libri con molti buoni consigli e indicazioni GPS. La nostra Toyota era ben equipaggiata, siamo riusciti a completare molte piste, nonostante certe volte siamo dovuti tornare indietro e trovare alternative a causa delle frane.  
 
Abbiamo trascorso quasi tutto il viaggio lontano dalla civiltà, visitando velocemente solo due città: Marrakesh e Fes. Quest'ultima merita decisamente una visita perchè potete vedere gigantesche concerie della pelle, uno spettacolo insolito. Ci siamo sempre sentiti al sicuro; certamente nelle grandi città bisogna fare attenzione ma non abbiamo avuto problemi ad andare in giro con le nostre fotocamere. Di solito le persone sono amichevoli, anche se talvolta un pò insistenti e c'è sempre il rischio di venire truffati: abbiamo spesso visto in vendita fossili e minerali falsi.  
 
I paesaggi costituiscono la migliore opportunità fotografica in Marocco. Non abbiamo visto molti animali e non è un buon posto per i reportage perchè molte persone non vogliono essere fotografate, così abbiamo evitato questo genere di foto, per rispettare il loro volere. Se ci dovessi tornare di nuovo penso che porterei solo due obiettivi: il Sigma 8-16 e il Canon 24-105, entrambi sulla 7D (in questo viaggio ho usato il 12-24 sulla 1DsIII, invece dell'8-16 sulla 7D, perchè il mio 8-16 è rotto e non l'ho ancora fatto riparare). Non dimenticate di portare il treppiede, molto importante per i paesaggi!  
 
I prezzi sono decisamente bassi a confronto con l'Europa, è un'ottima meta se avete un budget ristretto. Potete stare in un hotel decente con 20-30 euro (prezzo per stanza) e qualche volta con 40 euro potete trovare posti splendidi - vicino Dades Gorges abbiamo dormito in un meraviglioso hotel-kashban a quel prezzo. Anche il cibo è abbastanza economico; di solito la spesa maggiore è il carburante: il diesel costa circa 0.7 euro al litro, e la benzina 1 euro al litro, quasi il prezzo italiano.
 
 

Norvegia, Settembre 2007



 
Il viaggio a Capo Nord, nel 2007, è stato il mio primo vero viaggio lontano dall'Italia.  
 
La Norvegia è uno splendido paese, da (quasi) tutti i punti di vista. I paesaggi sono meravigliosi! Potete fotografare paesaggi fantastici anche camminando pochissimo, basta fermarsi lungo la strada! Ho visitato la Norvegia in settembre: il clima era già abbastanza freddo, e molto piovoso, ma per me era perfetto...il cielo nuvoloso e le tonalità autunnali creavano colori fantastici e paesaggi ricchi di fascino. Inoltre, in settembre ci sono molti pochi turisti, e si può davvero apprezzare l'aspetto selvaggio del posto.  
 
Lo scopo di questo viaggio erano principalmente i paesaggi, quindi non ho passato molto tempo in cerca di animali. Verso capo nord ho comunque scattato molte foto alle renne, erano ovunque e ci si poteva avvicinare facilmente! L'obiettivo più lungo che avevo a disposizione era il Canon 100-400 L IS ed è stato più che sufficiente.  
 
Noleggiare un'auto o guidare la vostra è un ottimo modo per esplorare la Norvegia...io ho visitato tutto il paese, da sud a nord, e ogni giorno era una meraviglia! In questo viaggio non ho mai prenotato alcun albergo - ogni sera cercavo un nuovo posto dove dormire; in genere non ho avuto problemi a trovare campeggi o ostelli, anche se in qualche occasione ho dovuto dormire in auto. Molte strade in Norvegia non sono tenute bene, e bisogna fare attenzione quando si guida sotto piogge intense. Ma anche quando c'è il sole e la strada è ampia e diritta, non si può andare veloci - i limiti in Norvegia sono bassissimi! Anche sulle strade migliori non si possono superare gli 80 km/h...  
 
Ho passato la maggior parte del viaggio guidando o nella solitudine della natura selvaggia, quindi non ho molto da dire sulla gente norvegese; la mia impressione comunque è stata positiva - ho sempre incontrato persone cordiali, e quasi tutti parlano l'inglese, quindi non ho avuto problemi con la lingua.  
 
Nel 2007 usavo ancora la Canon 20D: è una reflex che ho molto apprezzato, era un'ottima fotocamera sia per paesaggi che per animali, ed è stata una scelta ideale per questo viaggio. Ho usato molto il 24-105 e il 10-22 per i paesaggi; due buoni obiettivi - il 24-105 L è uno dei miei preferiti in assoluto, l'ho comprato nel 2006 e lo uso sempre con soddisfazione! Come teleobiettivo ho usato il Canon 100-400 L IS: anche se ora l'ho sostituito con l'eccezionale Canon 300 2.8 IS, considero sempre il 100-400 un obiettivo eccellente per il suo prezzo...è un tele leggero, compatto e versatile. Avevo portato con me anche il 180 Macro; l'ho usato solo per un paio di foto: in settembre non ci sono molte occasioni per la fotografia macro.
 
 

Paesi Bassi, 2007-2009 



 
Sono stato nei Paesi Bassi due volte, nel 2007 e nel 2009, per fotografare uccelli sull'isola di Texel. Dal nord Italia, potete raggiungere Texel in circa 15 ore di guida; altrimenti, potete arrivare in aereo fino ad Amsterdam, noleggiare un'auto e raggiungere l'isola in circa un'ora. Texel è una piccola isola con qualche paesino; è un posto piacevole e rilassante, sia per gli amanti della natura sia per chi vuole semplicemente una vacanza relax. Ci sono numerosi campi di tulipani e prati verdi con le pecore al pascolo; le strade sono piccole ma c'è poco traffico, e i paesi sono veramente carini - insolite case con enormi tetti e grandi finestre senza tende. Nella parte nord dell'isola c'è un faro color rosso intenso, e una meravigliosa spiaggia che sembra infinita - sarà larga 1 kilometro e sembra un deserto! Nella luce della sera, è una veduta fantastica, anche se è difficile riprendere in foto la bellezza della sabbia sollevata dal vento (che qui soffia sempre) nella luce dorata...  
 
Per la fotografia di ucceli, il miglior posto che ho trovato è sul lato ovest dell'isola, molto vicino alla costa (qui) : ci sono alcuni acquitrini dove potete fotografare un'infinità di uccelli! Non servono nemmeno capanni o abbigliamento mimetico - gli uccelli qui sono abbastanza avvicinabili, e potete scattare buone foto anche con un 300mm o 400mm. In ogni caso, focali più lunghe sono sempre un vantaggio: nei miei viaggi a Texel, ho usato molto il 600 f/4 L IS, spesso abbinato al moltiplicatore 1.4x (sulla mia reflex FF Canon 1DsIII). Inoltre, vi consiglio di portare un obiettivo grandangolare per i paesaggi; ho usato principalmente il Sigma, che ha un incredibile angolo di campo.  
 
Visitare autonomamente i Paesi Bassi è facile; l'unico problema potrebbe essere la lingua, ma almeno negli hotel principali e nei ristoranti più grandi l'inglese viene capito. Se volete pernottare a Texel, vi consiglio il Residentie Californië (www.californie.nl) : le stanze sono fantastiche e non troppo costose, se viaggiate con amici (noi abbiamo pagato 90 euro a notte, ma ogni stanza può ospitare quattro persone, quindi se siete in un piccolo gruppo spenderete meno di 25 euro a notte!).
 
 

Portogallo (e Spagna), May 2011



 
Il programma iniziale di questo viaggio avventuroso e low cost era di vagabondare in Portogallo, ma alla fine abbiamo incluso anche una piccola parte della Spagna. Come faccio spesso per i viaggi in Europa, ho scelto di viaggiare con la mia auto: dà meno limiti di bagaglio rispetto all'aereo e aiuta a risparmiare. Ho diviso i costi con i miei due compagni di viaggio, Marco e Domenico, e nel complesso abbiamo speso 400 euro a persona per 8 giorni di viaggio! Ovviamente abbiamo rinunciato a un pò di confort per rismarmiare; abbiamo dormito in tenda ed evitato ogni spesa non essenziale.  
 
Nella parte Nord del Portogallo ci sono belle aree montuose: in particolare consiglio la visita a Serra da Estrela, la montagna più alta del Portogallo, ricca di punti panoramici. La costa invece non è spettacolare finché non si arriva nella parte Sud; la metà meridionale del paese ha meno zone montuose ma coste veramente bellissime, molto simili a quelle della Bretagna (Francia). Abbiamo trascorso un paio di giorni vicino Zambujeira Do Mar, ma ogni luogo sulla costa tra Sinses e Vila do Bispo offre buone opportunità paesaggistiche.  
 
Se siete in cerca di paesaggi spettacolari non perdetevi il Rio Tinto, un posto dall'aspetto "extraterreste"; è in Spagna ma molto vicino al confine con il Portogallo. Le acque del rio into sono "inquinate" dalle vicine miniere di rame e hanno un incredibile colore rosso intenso. Per raggiungere questo posto impostate il navigatore su Minas de Rio Tinto (Spagna): da lì potete raggiungere in auto vari punti del fiume; per 15-20 km l'acqua conserva il suo caratteristico colore.  
 
In generale il Portogallo (e la zona di confine con la Spagna) costituisce un'ottima destinazione per il fotografo paesaggista; il costo della vita è simile a quello degli altri paesi europei ma se siete un po' avventurosi e dividete i costi con altri viaggiatori, può essere una destinazione molto economica, in particolare per chi vive in Europa.
 
 

Svizzera, 2006-2007-2008 



 
La Svizzera è a poche ora di auto da casa mia, quindi l'ho visitata diverse volte. Sono stato in Svizzera per la prima volta nel 2006, col mio amico Luigi Ziotti, un grande fotografo e documentarista di natura. Nei miei primi viaggi ho visitato principalmente l'Engadina, che è famosa per gli uccelli: in inverno, è facile vedere da vicino molti piccoli uccelli, a volte vengono addirittura a prendere il cibo dalle vostre mani!  
 
Il posto migliore per questo tipo di foto è vicino a Pontresina, un paesello nelle Alpi svizzere. Qui potete scattare foto ravvicinate di uccelli e altri animali (scoiattoli) anche con un grandangolare! Ovviamente, un teleobiettivo può essere comunque preferibile perchè aiuta a creare separazione tra il soggetto e lo sfondo. Spesso la luce è difficile, quindi un flash può aiutare a creare un'illuminazione più piacevole, schiarendo le ombre. In inverno la temperatura può essere davvero fredda, siate preparati! Una volta ho fotografato a -20 gradi...  
 
Oltre agli uccelli, la Svizzera è un ottimo posto per i paesaggi. Nel novembre del 2007 avevo provato a fare un viaggio paesaggistico ma ero dovuto tornare dopo un paio di giorni perchè c'era troppa neve e molte strade erano chiuse; nell'ottobre 2008 sono ritornato con la mia amica Daniela, e questa volta abbiamo avuto più fortuna: abbiamo fotografato alcuni fantastici paesaggi. Ho usato molto il 24-105 e il 12-24 sulla mia 1DsIII; ovviamente il treppiede è essenziale. Quando faccio escursioni paesaggistiche in Svizzera lascio a casa il 180 Macro e i tele.  
 
Come la maggior parte dei paesi europei, la Svizzera è un posto sicuro e può essere facilmente visitato in autonomia; se viaggiate in auto nei mesi invernali dovete assolutamente avere catene da neve, e ovviamente siate preparati per temperature molto basse.
 
 

Tanzania, Luglio 2008 



 
La Tanzania è famosa per i suoi animali; molti fotografi naturalisti visitano i parchi della Tanzania per fotografare i "classici africani": leoni, elefanti, zebre, ippopotami e tanti altri. Non ci sono dubbi sul fatto che la Tanzania è un posto da sogno per il fotografo naturalista! Non ho mai scattato così tanto come in questo viaggio; ho riempito tre schede da 32 GB, e ho dovuto anche fare selezione tra le foto!  
 
La Tanzania è anche un posto che fa pensare...su tante cose.  
 
Ho letto un'infinità di discussione su fotografia in cattività vs fotografia in natura...c'è chi dice che la vera fotografia naturalistica è solo quella in natura, c'è chi non fa distinzioni tra foto in natura e cattività, e un'infinità di sfumature tra questi due estremi. Per quanto mi riguarda, ho iniziato la fotografia di uccelli riprendendo anatre in cattività, ma attualmente fotografo solo in natura; tuttavia, non direi mai che chi scatta foto in cattività non è un fotografo naturalista...  
 
Quando pubblicai le mie foto della Tanzania su un forum di discussione, un lettore commentò dicendo che "La Tanzania è come uno zoo all'aria aperta"...sinceramente sono daccordo; in termini di difficoltà fotografare un leone in Tanzania o in uno zoo è più o meno la stessa cosa...le differenze sono che nello zoo potete vedere immediatamente l'animale, ma è difficile escludere gli elementi umani e il comportanto dell'animale è influenzato dalla cattività; in Tanzania invece non è garantito vedere immediatamente l'animale (ma in un safari di 10-15 giorni lo vedrete sicuramente), e ovviamente in Tanzania è molto più facile avere un'ambientazione naturale, e si può osservare il comportamento naturale dell'animale...  
 
In altre parole, penso che scattare foto in natura non renda un fotografo automaticamente "migliore" di chi fotografa in cattività...per me le foto che hanno più valore sono quelle che colpiscono l'osservatore, quelle che trasmettono emozioni o raccontano una storia, indipendentemente dal fatto che siano scattate in natura o in cattività.  
 
Un'altra cosa che non si può ignorare in Tanzania è la povertà e le sue conseguenze. C'è una netta differenza tra le strutture per i turisti e la vita del popolo Tanzaniano - i lodge per i turisti sono come gli hotel europei, o anche meglio, sono moderni e a volte addirittura opulenti...ma appena ci si allontana dalle strutture create per i danarosi turisti, si vede una povertà allucinante.. Camminare fuori dalle strutture turistiche è molto difficile per l'occidentale; a volte ci siamo fermati in piccoli paesi e appena scendevamo dalla jeep eravamo circondati da gente che cercava di venderci qualcosa, a volte anche molto aggressivamente. Pensateci due volte prima di scattare foto alla gente: se qualcuno se ne accorge, vi chiederà soldi con insistenza. Ovviamente c'è qualche eccezione...verso la fine del nostro viaggio, abbiamo visitato il villaggio Masai di Jorna, che si è rivelato una persona molto gentile, amichevole e onesta!  
 
Ovviamente, la povertà influenza anche il rapporto tra uomo e natura. Ho avuto l'impressione che molta gente in Tanzania consideri la natura solo come un modo per guadagnare...la cosa che mi ha colpito (negativamente) di più è stato il comportamento del nostro autista (in molti parchi nazionali della Tanzania non si può più guidare autonomamente, bisogna noleggiare un'auto con una guida/autista autorizzato). Durante le "ore di lavoro" l'autista guidava molto lentamente per permetterci di scattare foto agli animali; appena arrivavano le ore 18, tornava al campeggio o al lodge guidando a velocità esagerata, senza fare alcuna attenzione agli animali che si trovavano sulla strada - se l'animale non era abbastanza veloce a scappare, finiva per essere ucciso dalla jeep...assurdo. Un giorno trovammo una piccola gazzella morente lungo la strada, con ferite causate chiaramente dall'impatto con un'auto; un'altra vittima dei numerosi autisti "poco sensibili".  
 
Non fraintendetemi: la Tanzania è un posto eccezionale per il fotografo naturalista, ne consiglio di cuore la visita e ci voglio sicuramente tornare! Ma non è un posto che trasmette pace e armonia; è un posto pieno di contraddizioni...  
 
In termini di attrezzatura, la principale difficoltà è la polvere. Dopo poche ore di viaggio sulle piste asciutte e sabbiose, la polvere era ovunque...a volte nella nostra auto c'era così tanta polvere in sospensione che pareva nebbia! (non scherzo!) Ovviamente, tutta l'attrezzatura si era sporcata molto, ma non mi ha dato nessun problema. Avevo portato la 1DsIII col 12-24, 24-105, 300 2.8 e moltiplicatori; ho usato spessissimo il 300 con i moltiplicatori, con molta soddisfazione...non ho sentito molto la mancanza del 600 f/4. In tanzania molti animali possono essere fotografati da vicino e anche un 300mm è sufficiente per molte foto.  
 
Il 24-105 ancora una volta ha dimostrato di essere un fantastico obiettivo tuttofare; lo stabilizzatore è stato di grande aiuto tenendo conto che era quasi sembre impossibile montare il treppiede (si può fotografare solo dalla Jeep, è vietato scendere dall'auto quando si è in mezzo alla savana). Ho usato molto poco, invece, il 12-24, a parte alcune foto in notturna dal nostro campeggio. Sono stato molto felice di aver portato con me tre schede Transcend 32 GB, invece di scegliere altre soluzioni. Un giorno abbiamo incontrato due fotografi italiani che avevano portato diversi hard disk: su quattro, due si erano rotti dopo una settimana!
 
 

Tunisia, Giugno 2010 



 
La Tunisia è un posto meraviglioso da visitare: ci sono molte cose affascinanti da vedere, è facile e sicuro da esplorare e i prezzi son davvero bassi, almeno a confronto con l’Europa. Di solito il viaggio inizia da Tunisi: se potete, vi consiglio di arrivarci con la vostra auto; altrimenti dovrete affittare qualcosa - un 4x4 è indispensabile per viaggiare nel deserto ma nella maggior parte del paese anche un’auto economica va bene (noi avevamo una Ford Fiesta). Da Tunisi andate a Sud: c’è qualche posto meraviglioso anche a nord (vi consiglio di visitare Tabarka con le sue splendide spiagge; le rovine romane di Sbeitla; la tranquilla città di Madhia), ma il sud è la parte più sorprendente. L’area vicino Tataouine è stata utilizzata come set di “Guerre Stellari” e certamente il paesaggio arido offre grandi opportunità fotografiche. Vicino Tataouine potete visitare il villaggio abbandonato di Douiret, il grande Ksar di Ouled Soltane, il villaggio di Chenini e moltri altri Ksour. Un altro posto fuori dal mondo è il lago asciutto Chott El Jerid, tra Kebili e Tozeur: è un deserto di sale senza fine, dove poche pozze d’acqua rivelano colori incredibili: in alcuni luoghi l’acqua è così salata che diventa…rosa!  
 
Di certo, se visitate la Tunisia non potete perdervi il deserto del Sahara! Senza un 4X4 e buone capacità di guida, l’unico posto che potete raggiungere nel deserto è l’Oasi di Ksar Ghilane, 150 kilometri da Douz. Ksar Ghilane è un’oasi bellissima con acqua limpida, palme e dune tutt’attorno: qui abbiamo dormito in tenda e ci siam spostati in cammello verso le antiche rovine, a 2km dall’Oasi. Nel complesso ho trascorso due settimane in Tunisia , anche se una settimana è sufficiente per visitare i luoghi più belli, se per voi non è un problema guidare molto ogni giorno. I prezzi son davvero bassi – ho speso circa 7-8 euro a notte in hotel economici e il cibo costa pochi dinari, se mangiate in posti non turistici o fate la spesa al supermercato. L’inglese è poco parlato: la maggior parte della popolazione parla il francese e qualche volta l’italiano. La gente è amichevole, nonostante alle volte cerchi di vendervi con insistenza souvenir e giri guidati.  
 
Una cosa che mi ha colpito è l’onnipresente foto del presidente Ben Alì. La Tunisia è stata protettorato francese fino al 1956, quando Habib Bourguiba ha dichiarato indipendente il paese ed è divenuto presidente. Bourguiba ha fatto passi importanti verso la modernizzazione del paese: ha dato maggiore libertà alle donne e ha sradicato il fondamentalismo religioso. Nel 1983, con un colpo di stato Ben Alì ha preso la presidenza. Nonostante la proclamata “democrazia”, la Tunisia è stata sempre una sorta di “dittatura benevola”, sia sotto Bourguiba che sotto Ben Alì. In 27 anni ha reso il paese molto più stabile e moderno della maggior parte degli altri stati Africani. Il prezzo da pagare per tale benessere sono limitazioni delle libertà personali: giornali, televisione e internet sono sottoposti a censura dal governo; è obbligatorio esporre un ritratto di Ben Alì in tutti i luoghi pubblici e la “democrazia” di fatto non esiste.  
 
Per quanto riguarda la fotografia, in questo viaggio ho usato solo due obiettivi: il Sigma 8-16mm per la maggioranza delle foto e il Canon 24-105. Entrambe le ottiche erano montate sulla mia adorata Canon 7D. Come potete immaginare, per me paesaggi e reportage son stati l’interesse principale in Tunisia. Nel deserto la sabbia fine portata dal vento può rappresentare un problema per gli obiettivi; a parte questo, non ho avuto grandi difficoltà per l’attrezzatura.
 
 

USA - Florida e Louisiana, Maggio 2008 



 
Ci sono stati due motivi principali che mi hanno portato a visitare la Florida e la Louisiana: il famoso Parco Delle Everglades e la possibilità di incontrare il mitico Ronnie Gaubert, il miglior fotografo macro del mondo! Lo conoscevo da tempo tramite forum e mail, ma non lo avevo mai incontrato di persona, prima di questo viaggio. L'idea di visitare gli USA è stata proposta dalla mia amica Daniela, ma ho accettato volentieri.  
 
Per questo viaggio abbiamo scelto il mio modo preferito di viaggiare: avevamo pianificato solo un itinerario approssimativo, e decidevamo i posti da visitare sul momento, giorno per giorno.  
 
Negli Stati Uniti ho avuto spesso l'impressione che tutto sia "grande", a volte anche fin troppo...le strade sono ampie, molto più che in Italia; le auto sono grandi, e anche le porzioni di cibo sono enormi...mi ricordo che una volta ordinai una (singola) porzione di torta al cioccolato, ed era così grande che anche in due non riuscimmo a mangiarla tutta :-) Ma grande non significa migliore - alcuni piatti erano ottimi, ma altre volte il cibo era veramente scarso...a volte siamo stati in "Italian Restaurants" che non avevano niente di italiano, ad eccezione del nome...l'unico Italian Restaurant di cui siamo stati veramente soddisfatti è stato "Fratelli La Bufala" a Miami Beach, dove abbiamo mangiato ottima pasta...  
 
La benzina costa pochissimo negli USA, in confronto con l'Europa - questo è il motivo principale della popolarità degli enormi SUV, che popolano qualsiasi strada americana. Mi chiedo quanti possessori di SUV abbiano veramente bisogno di un'auto del genere :-) Noi avevamo, invece, una bella Dodge Avenger, che ci ha permesso di percorrere oltre 4500 kilometri con soli 350$ (250 €) di benzina! (nel maggio 2008, la benzina costava 4$ al gallone, ora -dicembre 2008- è scesa addirittura a 2$ al gallone, cioè circa 0.5 euro/litro).  
 
Guidare negli USA è abbastanza piacevole; le strade sono tenute bene e molto più ampie che in Italia. Ovviamente, ci sono alcune piccole differenze: per esempio, i semafori sono sul lato opposto dell'incrocio (magari vi può servire un poco per abituarvi, ma nel complesso preferisco il sistema americano); potete sorpassare sia sulla destra che sulla sinistra (buono); i limiti di velocità invece sono più bassi che in Italia (decisamente troppo bassi...). Ultimo ma non meno importante, la maggior parte delle auto americane hanno il cambio automatico: può piacere o meno, a seconda delle preferenze personali, ma certamente è molto comodo e semplice.  
 
Viaggiare autonomamente negli Stati Uniti è facile e sicuro; non avevamo neppure un itinerario preciso, ma decidevamo la destinazione ogni giorno. Ci sono motel ovunque quindi non abbiamo avuto nessun problema a trovare un posto dove dormire; solitamente i prezzi sono abbastanza contenuti.  
 
La natura negli USA è spendida! In realtà, è meglio di quanto pensassi: ci sono molti grandi parchi, ed è molto più facile vedere animali che in Europa...per questo viaggio avevo il 300 f/2.8 e moltiplicatori come obiettivo per gli animali, e quasi sempre è stato sufficiente. Il parco delle Everglades è enorme e offre molte buone opportunità, anche se diverse zone possono essere raggiunte solo in canoa. Durante i primi mesi dell'anno, è un ottimo posto per gli uccelli, mentre agosto e settembre sono i mesi migliori per la macro. Quando camminate nei campi erbosi delle Everglades vi consiglio di indossare pantaloni lunghi e stivali: ci sono alcuni serpenti velenosi, una volta ho avuto addirittura un incontro ravvicinato con un serpente a sonagli! Inoltre, le zanzare sono un grande fastidio, ma la fantastica natura che potete fotografare merita lo sforzo.  
 
Oltre al già citato 300 2.8, in questo viaggio ho portato con me la 1DsIII, 12-24, 24-105 e 180 Macro. Il macro e il tele sono state certamente le ottiche che ho usato di più, ma i grandangolari mi sono stati utili per alcuni paesaggi. Sia la fotocamera che gli obiettivi non mi hanno dato alcun problema, mentre non sono stato soddisfatto del treppiede Manfrotto 190MF4 - nelle Everglades, dopo essere affondato nel fango, aveva perso un piedino; dopo un paio di settimane era pieno di sabbia e sporco, e spesso le gambe si bloccavano (ora l'ho sostituito col Manfrotto 055 WNXB).

Zambia, April 2012



 
Ho visitato Malawi e Zambia in un singolo viaggio organizzato su misura da AfricaWildTruck; in particolare, in Zambia abbiamo visitato il South Luangwa National Park. Questo parco è diverso dalla classica savana: molte zone sono coperte da foresta o boscaglia. E' possibile vedere moltissimi animali e numerose specie di uccelli; noi abbiamo avuto la fortuna di vedere il leopardo varie volte, spesso in posizioni ben fotografabili. Un aspetto interessante di questo parco è che si può stare all'interno fino alle 20 e fare anche safari in notturna: anche se questo genere di safari non è il massimo per la fotografia, è un'esperienza interessante per vedere molti animali notturni.  
 
La maggior parte della fauna è abbastanza confidente quindi si possono scattare ottime foto con un 300mm. Tutte le mie foto sono state scattate con una Canon 7D, Canon 300 f/2.8 IS e moltiplicatori, più qualche foto scattata con 24-105. Non ho mai usato il treppiede, dalla jeep è molto meglio scattare a mano libera. In questo parco la maggior parte dei fuoristrada sono vecchi Toyota Land Cruiser totalmente aperti (senza portiere e finestrini), una scelta ottimale per la fotografia visto che permettono di scattare da quasiasi angolazione. Le guide sono molto preparate e hanno un atteggiamento di rispetto verso gli animali e l'ambiente, a differenza di quanto accade in altri paesi - l'autista che avevamo in Tanzania guidava senza nessuna attenzione per quello che poteva attraversare la pista, incurante degli animali che potevano finire sotto le ruote.  
 
Oltre a visitare il parco, abbiamo passato un pò di tempo in un vicino villaggo e abbiamo davvero apprezzato l'atteggiamento amichevole che ha la maggior parte della gente. All'interno del parco non si trovano posti economici dover pernottare, quindi abbiamo dormito a pochi chilometri dall'ingresso, nel Croc Valley Camp. Il campeggio è direttamente sul fiume Luangwa; c'è una bella vista e i manager - Louis e Lisa - sono veramente forti! :-) C'è anche un piccolo ristorante dove si mangia abbastanza bene, docce e elettricità, almeno per qualche ora ogni giorno. Gli animali possono entrare nel campeggio, quindi di notte non bisogna lasciare la tenda (gli ippopotami sono aggressivi); stare in tenda è comunque abbastanza sicuro e dopo un paio di giorni ci si abitua agli insoliti "visitatori" del campeggio.
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