RCE Foto

(i) Per navigare su JuzaPhoto, è consigliato disabilitare gli adblocker (perchè?)






Login LogoutIscriviti a JuzaPhoto!
JuzaPhoto utilizza cookies tecnici e cookies di terze parti per ottimizzare la navigazione e per rendere possibile il funzionamento della maggior parte delle pagine; ad esempio, è necessario l'utilizzo dei cookie per registarsi e fare il login (maggiori informazioni).

Proseguendo nella navigazione confermi di aver letto e accettato i Termini di utilizzo e Privacy e preso visione delle opzioni per la gestione dei cookie.

OK, confermo


Puoi gestire in qualsiasi momento le tue preferenze cookie dalla pagina Preferenze Cookie, raggiugibile da qualsiasi pagina del sito tramite il link a fondo pagina, o direttamente tramite da qui:

Accetta CookiePersonalizzaRifiuta Cookie

Tilt & shift analogici


  1. Forum
  2. »
  3. Obiettivi
  4. »
  5. Tilt and Shift
  6. » Tilt & shift analogici





avatarsenior
inviato il 09 Settembre 2014 ore 8:23

Callisto, vero che è semplice svitare quattro viti ed altrettanto vero che nel 90% dei casi i movimenti sono comodi così come sono "di fabbrica", resta però che se facessero una versione II con i movimenti indipendenti (senza dover svitare viti) e qualche grado di movimento in più la sua ragione d'essere la avrebbe.
Certo, io mi terrei il vecchio dato che il nuovo costerebbe sicuramente una follia ed il vecchio è fantastico.

avatarsupporter
inviato il 09 Settembre 2014 ore 19:17

Mi è arrivato questa mattina l'ultimo numero di Domus e, ricordandomi di questo 3D, ho prestato particolare attenzione a come sono corrette le linee cadenti nelle fotografie presenti nella rivista.
Due giorni fa Michelangelo aveva scritto:

Va detto che serve un po di esperienza nella post produzione e anche un po di sensibilità nello scegliere il grado di correzione perchè il parallelismo assoluto non è ben digerito dal nostro cervello e dare un tono di naturalezza alle immagini non solo le rende più belle ma anche più coerenti.
Se visitate il forum vedette moltissime immagini perfettamente dritte e nella mia personale visione della cosa non è corretto se non in casi di rilievo o viste molto lontane degli edifici. Ovviamente parlo di percezione per cui ogni uno la vede a modo suo. Questo però me lo hanno confermato anche un paio di professionisti del settore per cui mi fido :)


Effettivamente in molte delle foto che ho visionato è stata lasciata un po' di inclinazione. Ma mi pare che esistono, in proposito, diverse scuole di pensiero.
I differenti servizi di Domus sono illustrati da differenti fotografi. Ad esempio, in quello sull'ampliamento del British Museum di Londra (arch. Rogers Stirk Harbour + Partners) le foto sono realizzate da Paul Raftery, e ho notato che costui ha l'abitudine di lasciare una leggerissima pendenza. La si nota soprattutto in questa immagine, a p. 52:



dicevo, la si percepisce per la presenza della cornice della vetrata vicina al bordo destro della foto.
Suppongo che abbia usato un banco ottico, e mi chiedo se l'inclinazione sia stata realizzata lavorando sul decentramento dell'obiettivo e l'inclinazione della macchina o piuttosto con la messa a punto in PP (propenderei per la seconda ipotesi).

Come ho detto, esistono diverse scuole. Nel servizio sulla riconversione per uso residenziale di un filanda a Wolketswil (Burkhalter Sumi Architecten), le foto sono realizzate da Heinz Unger, che in questa immagine a p. 95:



ha lasciato un inclinazione piuttosto evidente.

Per quanto mi riguarda, preferisco l'opzione di Paul Raftery per le foto del British Museum.

avatarsenior
inviato il 09 Settembre 2014 ore 19:28

Callisto, vero che è semplice svitare quattro viti ed altrettanto vero che nel 90% dei casi i movimenti sono comodi così come sono "di fabbrica", resta però che se facessero una versione II con i movimenti indipendenti (senza dover svitare viti) e qualche grado di movimento in più la sua ragione d'essere la avrebbe.
Certo, io mi terrei il vecchio dato che il nuovo costerebbe sicuramente una follia ed il vecchio è fantastico.


In pratica se ho capito bene nelle nuove versioni oltre a ruotare tutto l'obiettivo ruota anche la parte del basculaggio?
In questo caso sarebbe indubbiamente più comodo

avatarsenior
inviato il 09 Settembre 2014 ore 19:34

@Roberto P: probabilmente anche nell'architettura ci sarà un abbassamento della qualità e una necessità di recuperare più materiale possibile al minor costo, così anche foto che una volta sarebbero state cestinate, adesso sono considerate accettabili per una rivista di genere

avatarsenior
inviato il 10 Settembre 2014 ore 0:08

Callisto hai capito benissimo;-)
In sostanza c'è una sezione in più che ruota.

avatarsenior
inviato il 10 Settembre 2014 ore 8:04

grazie andrea... non lo sapevo ed ecco che a questo punto ci può stare un aggiornamento.
(ammetto altrettanto che non credo cambierei versione per questa innovazione ma giustamente se uno lo deve comprare...la versione " movimento indipendente" sicuramente è più appetibile.

forse l'unico motivo per cui non hanno mai aggiornato può essere che anche a livello ottico il 90 (mio modesto parere) è superiore alle altre ottiche e quindi il solo movimento indipendente non valeva la pena?


avatarsenior
inviato il 10 Settembre 2014 ore 13:29

Vedrai che lo aggiornerannoSorriso
Sarà un ottimo motivo per alzare il prezzo e vendere un po' di lenti nuove.
C'è anche da dire che se lo aggiornassero a livello ottico per consentire maggiori movimenti ne varrebbe la pena, in pratica dovrebbero ampliare ancora il cerchio di copertura.


avatarsupporter
inviato il 10 Settembre 2014 ore 16:14

@ Sabbiavincent

@Roberto P: probabilmente anche nell'architettura ci sarà un abbassamento della qualità e una necessità di recuperare più materiale possibile al minor costo, così anche foto che una volta sarebbero state cestinate, adesso sono considerate accettabili per una rivista di genere


In effetti sto sfogliando alcuni numeri di Casabella e Domus degli anni '80 e '90 e mi sembra che il livello qualitativo medio delle fotografie fosse più elevato.
Magari faccio solita parte dell'anzianotto che rimpiange "i vecchi bei tempi", ma la sensazione è quella...

avatarsenior
inviato il 10 Settembre 2014 ore 16:28

Beh, la seconda foto la trovo davvero bruttina....

avatarsupporter
inviato il 10 Settembre 2014 ore 16:45

@ Andreafalco

Ho dato un'occhiata al sito "ufficiale" di questo Heinz Unger:
www.heinzunger.ch/
e mi sembra che in genere sappia fare di meglio. Le foto che qui vedo hanno le linee verticali a "filo di piombo" o con quella leggerissima pendenza che serve a dare naturalezza alla composizione.
Mi sa che andava di fretta...
Quel che lascia sconcertati è che una rivista della fama e della tradizione di "Domus" l'abbia pubblicata senza un minimo di messa a punto. Io stesso, che non sono certo un mago della PP, avrei corretto quelle linee cadenti in pochi minuti.
Probabilmente è come dice Sabbiavincent, cioè che l'esigenza di recuperare più materiale possibile al minor costo abbassa il livello qualitativo.

avatarsenior
inviato il 10 Settembre 2014 ore 20:43

Ti dirò che anche gli scatti presenti nel sito non è che mi facciano gridare al miracolo, tanto più che l'architettura è un genere in cui la perfezione formale dovrebbe essere assoluta...

avatarsenior
inviato il 10 Settembre 2014 ore 21:50

Infatti, anch'io mi aspettavo un rigore e una perfezione che non ho trovato.
A questo punto sarebbe meglio affidarsi ad un programma 3d MrGreen

avatarsupporter
inviato il 10 Settembre 2014 ore 22:39

@ Andreafalco
@ Sabbiavincent

Se cercate rigore e perfezione formale assoluta allora è meglio rivolgersi a Candida Hofer.
Qui, rispetto al povero Heinz Unger, siamo non dico su di un altro pianeta, ma in un altro tra gli universi paralleli.
Per me rappresenta, insieme al compianto Gabriele Basilico, il vertice della fotografia d'architettura contemporanea.

Comunque, senza scomodare la Hofer che certo non effettua foto per le riviste ma realizza stampe in grande formato, destinate a collezioni private e musei (come Andreas Gursky, anche lui allievo della scuola di Dusseldorf), ho dato un'occhiata agli scatti di Paul Raftery, autore della prima foto che ho postato:
www.rafphoto.com/#
rafphoto.photoshelter.com/portfolio/G0000fQIXsY5NSTw
Qui sono visibili alcune delle fotografie pressenti anche nel servizio su Domus in questione:
www.designboom.com/architecture/richard-rogers-stirk-harbour-partners-
Direi che il salto qualitativo rispetto a Unger è evidente; lo stesso che intercorre tra il progetto di "Rogers Stirk Harbour + Partners" e quello di "Burkhalter Sumi Architecten".

avatarsenior
inviato il 11 Settembre 2014 ore 10:22

@Roberto P
Sarà che non capisco nulla di foto di architettura e come fotografo non è che sia granché, ma 'sto rafphoto non mi pare che anche lui sia chissà chi, anzi onestamente, alcuni suoi scatti avrei anche fatto a meno di metterli nel sito, fossi stato lui.

avatarsupporter
inviato il 11 Settembre 2014 ore 11:30

@ Sabbiavincent

Devi considerare che la priorità per un fotografo come Raftery è mostrare le caratteristiche del manufatto che fotografa; è quindi un illustratore. Non persegue l'idea di fare foto "artistiche".
Naturalmente una Candida Hofer o un Gabriele Basilico o, andando indietro nel tempo, un Andreas Feininger, non sono vincolati a questa finalità pratica e hanno prodotto opere di ben altra valenza estetica.

Che cosa ne pensi di questo argomento?


Vuoi dire la tua? Per partecipare alla discussione iscriviti a JuzaPhoto, è semplice e gratuito!

Non solo: iscrivendoti potrai creare una tua pagina personale, pubblicare foto, ricevere commenti e sfruttare tutte le funzionalità di JuzaPhoto. Con oltre 242000 iscritti, c'è spazio per tutti, dal principiante al professionista.




RCE Foto

Metti la tua pubblicità su JuzaPhoto (info)


 ^

JuzaPhoto contiene link affiliati Amazon ed Ebay e riceve una commissione in caso di acquisto attraverso link affiliati.

Versione per smartphone - juza.ea@gmail.com - Termini di utilizzo e Privacy - Preferenze Cookie - P. IVA 01501900334 - REA 167997- PEC juzaphoto@pec.it

www.juzaphoto.com - www.autoelettrica101.it

Possa la Bellezza Essere Ovunque Attorno a Me