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avatarsenior
inviato il 06 Marzo 2014 ore 9:46

Salve a tutti.
Girovagando per i mercatini di libri usati di Bologna, ho portato a casa una guida alla fotografia di National Geographic risalente ai tempi della fotografia analogica, dove le macchine digitali vengono citate solo per dire che ne stanno iniziando ad uscire alcune.
Ebbene, a parte che rispetto ai testi attuali lo sto trovando decisamente più preciso e tecnico, sono abbastanza perplesso dalla questione ISO.
Leggendo il forum pare che ormai se non si hanno 6400 ISO usabili non si scatti. Eppure, in quelle pagine, raramente si parla di sensibilità oltre gli 800, se non per impieghi speciali.
Secondo voi perchè? La tecnica fotografica è cambiata così tanto? Si è impoverita al punto che non sappiamo più trovare un appoggio stabile e ci affidiamo a sensibilità esasperate? A guardare le foto dei professionisti dell'epoca e leggere i dati di scatto mi sono fatto delle domande... e ho iniziato a scattare con ISO più bassi. E la mia 7D ringrazia MrGreen

user39791
avatar
inviato il 06 Marzo 2014 ore 9:53

Fino ad inizio anni 80 si usavano solo fissi, non esistevano l'aufofocus e gli stabilizzatori, si scattava molto con le dia a 100 iso, oppure in B/N non andando oltre ai 400/800 iso e mancavano tante altre cosine che oggi sono normali.
Se non finivi il rullino lo finivi la domenica dopo, casomai vedevi le foto che avevi scattato dopo 15 o 20 giorni.
Ma non esistevano manco i telefonini e i computer sembravano dei mostri ma avevavo potenze ridicole, potrei andare avanti ore....
Eppure si viveva lo stesso, oggi forse si vive meglio. Oppure no, chissà?

avatarjunior
inviato il 06 Marzo 2014 ore 9:56

Hai perfettamente ragione. Io con la pellicola non sono mai salito sopra gli 800. Cerco di farlo anche con il digitale. E la pulizia del file la cerco a 100iso non 24 milioni di iso.

Forse perchè oggi si spara a raffica, il cavalletto non si usa più e tanto c'è photoshop.

Io sono per le innovazioni, è giusto che la fotografia si evolva ed utilizzi le nuove tecnologie per migliorarsi, ma alle volte si ha l'impressione che certe caratteristiche si vadano a ricercare più per averle che per la loro utilità.

avatarsenior
inviato il 06 Marzo 2014 ore 10:04

In due parole: le sensibilità erano comunque vincolate alla pellicola, quindi se fosse stato possibile cambiare al volo e avere le sensibilità che si hanno adesso senza perdita di qualità, la si sarebbe sfruttata eccome. Quanto al supporto stabile, c'è poco da fare quando si ha bisogno in ogni caso di tempi rapidissimi (ad esempio sport al chiuso). Io in generale non condivido l'idea che la tecnologia impoverisca i contenuti, anzi.

avatarsenior
inviato il 06 Marzo 2014 ore 10:05

In due parole: le sensibilità erano comunque vincolate alla pellicola, quindi se fosse stato possibile cambiare al volo e avere le sensibilità che si hanno adesso senza perdita di qualità, la si sarebbe sfruttata eccome. Quanto al supporto stabile, c'è poco da fare quando si ha bisogno in ogni caso di tempi rapidissimi (ad esempio sport al chiuso). Io in generale non condivido l'idea che la tecnologia impoverisca i contenuti, anzi.

avatarsenior
inviato il 06 Marzo 2014 ore 10:07

Quando c'è una tecnologia che ti semplifica la vita, qualsiasi essa sia, è difficile poi farne a meno... lo si vede quotidianamente dappertutto... leggasi anche "ascensore" "telecomando" "cellulare"... gli ISO sono solo, si fa per dire, gli ultimi arrivati.
Io con la mia D90 scatto in modalità "M" con ISO sempre a 200 (tranne una uscita dove li avevo a 1000 per sbaglio Confuso) e mi piace giocare con il tempo e i diaframmi. Risultato? file molto lavorabili e soddisfazione (personale) per il risultato ottenuto.
Ma forse è anche perché la mia piccolina mal digerisce gli ISO alti e quindi ne ho dovuto fare di necessità "virtù"...

avatarsenior
inviato il 06 Marzo 2014 ore 10:09

Tanto c'è Photoshop? Anche prima c'era la post produzione. E non ci sono santi che tengano, se una foto è sbagliata rimane sbagliata

avatarsenior
inviato il 06 Marzo 2014 ore 10:15

Considera che le pellicole avevano una loro impostazione ASA (ISO attuali) per cui se acquistavi ad esempio una Ilford FP4 impostavi il suo valore ASA in macchina a 100 o 125 in genere e poi facevi tutto il rotolino così.
Se pensavi di avere luce potevi andare di PAN F (mi sembra) e andavi a 64 ASA per avere il massimo di nitidezza ma ti scordavi di scattare con poca luce.
Le pellicole a 400 ASA davano una bella grana e le usavi in genere per il BN.
Ora ho una 6D, ho fatto uno scatto BN di una gondola sotto un ponte a Venezia (è qui in galleria) a 25.600 ISO, l'ho stampata 30x30 ed è fantastica, niente a che vedere di come si vede a monitor ovviamente, ha meno grana dei BN che facevo a 400 ASA;-)

p.s. ho riscoperto un vecchio mondo, la stampa!!!

avatarsenior
inviato il 06 Marzo 2014 ore 10:21

Molto semplicemente adesso scatti anche in situazioni in cui prima avresti riposto la macchina nello zaino.

Per dire... io ho scattato in un palazzetto dove avevo 1\320 - f2.8 - iso 6400 (massima sensibilità della 1d3) ottenendo file sottoesposti di uno stop che ho poi schiarito in Lightroom... i risultati stampati in 20x30 erano comunque accettabili.
In pellicola semplicemente non lo avrei potuto fare... anzi, non potrei scattare nessuna delle gare che normalmente scatto, dato che anche quando lavoro comodo ad iso 1600 in pellicola a colori ne esisteva solo una della Fuji e faceva abbastanza schifo.

Quello che è successo è che adesso facciamo a meno del flash, cosa che ha sensibilmente migliorato la naturalezza degli scatti.

avatarsenior
inviato il 06 Marzo 2014 ore 10:23

diciamo che iso elevati e senza grana permettono foto di qualità in condizioni che prima erano impossibili. Ad esempio ad un matrimonio, in chiesa si possono scattare belle foto con luce ambiente in modo da non disturbare, come avveniva prima sparando il flash a tutta potenza e sfondo buio.
Altra possibilità è quella di usare obiettivi f4 o 5.6, più economici dei 2.8. Il formato 24x36consentiva in proporzione tempi più lunghi di un aps. Si usava di più il cavalletto e nei corsi di fotografia solitamente si imparava anche a impugnare correttamente l'apparecchio per ridurre il mosso. Si badava meno al micromosso e alla qualità del singolo granello di alogenuro e più alla sostanza comunicativa della foto.
Ora se non si è soddisfatti di 1 pixel bisogna cambiare corredo. Cioè si sta a valutare una foto ingrandita al 300% che poi si stampa in 10x15 o si pubblica in formato web ma totalmente assente da forza emotiva, senza un briciolo di regole compositive o appiattita dal flash incorporato.
La tecnologia si sta mettendo a disposizione macchine straordinarie di cui ne sfruttiamo al minimo le possibilità.

avatarsenior
inviato il 06 Marzo 2014 ore 10:24

Mi ricordo anni fa,che chiesi al mio fotografo una pellicola superiore agli 800ASA,non c'erano ancora gli ISO e mi guardò allibito,come se avessi chiesto chissa cosa.Oggi 800 ISO,non dico che siano la normalità,ma poco ci manca.Io uso al massimo 320 iso,un volta i 400,sopra solo per curiosità.Mi ricordo un episodio,a Firenze,in vacanza,quando da piazzale Michelangiolo volevo fare un notturno sulla citta,ma con 100 ASA come trovare l'eposizione?Fortunatamente la mia Nikon F2 As arrivava a misurare fino a 6400 ASA,per cui,con calcoli(6400=x,3200=y,100=z) ecco l'esposizione a 100 ASA.Ci si divertiva di più.Naturalmente le dia sono uscite,anche se oggi sono un po malconcie per via del tempo,ma PS rimedia anche a questo.Questo è il mio pensiero,forse quello di una persona,che ragiona ancora analogicamente,ma mi aiuta ad usare meglio la mia bellissima 7D,notoriamente allergica agli alti ISO

avatarsenior
inviato il 06 Marzo 2014 ore 10:30

Chiaramente il mio non vuole essere un discorso del tipo "torniamo a quando si cacciavano le bestie con utensili di selce" MrGreen
Dico solo, e prendo spunto in particolare dalle feroci critiche che leggo spesso a questo o a quel corpo macchina, che forse ci stiamo facendo un po' prendere la mano dagli aiuti tecnologici al punto che, invece che riservarli ai casi in cui sono fondamentali, tendiamo ad abusarne.
Chiaro che le case hanno tutto l'interesse a spingerci in questa direzione, facendoci venire la fregola di cambiare corpo macchina per uno stop in più, ma inizio a chiedermi se non sia ora di imparare nuovamente a fotografare.
Mi è capitato di vedere foto di sport o animali fatte in analogico con dati di scatto semplicemente incredibili ora. Ergo, dato che la magia non esiste, per tirar fuori quei risultati dovevano avere molta più tecnica di quella oggi diffusa.

avatarsenior
inviato il 06 Marzo 2014 ore 10:46

consideriamo che la tecnologia tutta, dai sensori alle lenti, dal gps al pc, che viene data in pasto al grande pubblico, non è altro che la punta dell'iceberg di tutto quello che viene creato per scopi militari, scientifici, astronomici.
Le prime fotocamere distribuite avevano sensori poco più grandi di un granello di sabbia, e noi ancora eravamo ad annaspare tra le pellicole, quando venivano mandati in orbita satelliti con sensori enormi come finestre.

avatarsenior
inviato il 06 Marzo 2014 ore 11:00

Le critiche feroci ci stanno quando si tirano fuori i dindi. Se spendo 20.000 euro per una macchina senza aria condizionata mi in×, come è giusto che sia. Ci siamo tarati sulle nuove tecnologie e siamo in grado di dare un valore, per lo meno percepito.

Non capisco poi quei discorsi del tipo "non uso più di xxx iso per principio". Come dire.. Anche se schiatto di caldo non accendo l'aria condizionata". Forse la gente ha bisogno di sentirsi ayrton Senna anche quando va a fare la spesa!

user39791
avatar
inviato il 06 Marzo 2014 ore 11:16

Rifiutare la tecnologia per snobismo è da stupidi, ma anche divetarne schiavi lo è.

In medio stat virtus.


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