| inviato il 01 Novembre 2014 ore 11:14
Ps.
La domanda piú giusta era:
ti è mai capitato di fare un unico scatto e di postprodurre quello, e poi ottenere un risultato finale che andava bene? |
| inviato il 01 Novembre 2014 ore 11:26
Ciao Gianluca, in parte si può ovviare usando i gnd, poi sensori e software stanno facendo grossi passi avanti per quanto riguarda la gamma dinamica, ho scritto questa traccia pensando di lavorare con la 5d2 e Lr3 oggi se hai una Sony a7s e Lr5 sicuramente è tutto molto più facile.
Rispetto ai tempi della pellicola è comunque cambiata molto la percezione dell'immagine paesaggistica, io avevo 15 anni d'esperienza analogica un'archivio di dia immenso con pubblicazioni su riviste di moltissimi paesi, eppure dopo il passaggio al digitale ho dovuto ripartire quasi da zero e lo Juzaforum mi è stato di grande aiuto
Ciao.
Ps importante ricordare che l'esposizione "corretta" per il paesaggio in digitale è quasi sempre quella che porta ad un'immagine chiara, con la massima flessibilità in post |
| inviato il 01 Novembre 2014 ore 11:27
“ ti è mai capitato di fare un unico scatto e di postprodurre quello, e poi ottenere un risultato finale che andava bene? „
Molto spesso, dipende solo dalla gamma della scena |
| inviato il 01 Novembre 2014 ore 11:54
Io sto iniziando ora con i paesaggi.
Ho sempre fatto altro, dove l'unico scatto era (analogico) ed è (digitale) ancora l'unico modo di lavorare.
Anche se devo ammettere che con il digitale ho spesso sviluppato da un unico scatto, diversi file da unire per ottenere quello che desideravo.
Quindi, in sostanza, la mia riflessione (in base alle mie scarsissime esperienze in questo campo) è questa: macinare meno km in auto alla ricerca del paesaggio perfetto. Studiare meglio quello che si vuole ottenere, eseguire quanti scatti servono e con gli accorgimenti necessari per ogni zona dell'immagine e tanta pazienza in post per ottenere quello che giá si ha in mente.
Ho fatto uno scatto ad un paesaggio, sapendo bene quello che volevo.
Purtroppo ho ripetuto piú volte in giorni differenti senza mai avvicinarmi a quello che desideravo ottenere.
Ora proveró a seguire i tuoi consigli e riproveró a metterci mano.
Ho sempre desiderato fare dei bei paesaggi.
Questo sará l'inizio di un nuovo modo di vedere.
Ti nomino mia madrina :-))))) |
| inviato il 02 Novembre 2014 ore 9:09
“ Studiare meglio quello che si vuole ottenere, eseguire quanti scatti servono e con gli accorgimenti necessari per ogni zona dell'immagine e tanta pazienza in post per ottenere quello che giá si ha in mente. „
Esatto, sul campo conviene fare una sorta di "raccolta dati" in modo da poter ovviare a qualunque possibile problema, poi in post si valuta cosa serve effettivamente, anche la fusione è un "punto debole" che può introdurre problemi, quindi meno scatti si usano e meglio è
Ciao |
| inviato il 02 Novembre 2014 ore 10:35
Questa "traccia" è un po' vecchia da quando l'ho inserita nel 2011 sono cambiate un po' di cose, comunque nelle linee principali è sempre valida
Un saluto, buona Domenica. |
| inviato il 02 Novembre 2014 ore 10:47
Cito "In ripresa cerco ottenere degli scatti che abbiano dettaglio sia nelle luci che nelle ombre facendo attenzione anche che fra le esposizioni non ci siano "buchi di toni" può accadere ad esempio in particolari situazioni che una sequenza -2,0, +2 contenga tutte le informazioni nelle luci e nelle ombre ma abbia una zona dove lo scatto a 0 è ancora troppo chiaro e lo scatto a -2 è già molto scuro e questo complica parecchio il lavoro in fusione.Ogni scena è diversa a volte bastano 2 esposizioni a volte ne servono 4 o più"... Come fai a farebbe controllo sul campo delle zone con buchi tonali? Cioè, istogramma, alla mano guardi cosa?
Ti ringrazio in anticipo! |
| inviato il 02 Novembre 2014 ore 11:18
Ciao Dna come dicevo la traccia è vecchia, gli scatti che davano quel tipo di problema in lr3 sono risultati gestibili in lr4 semplicemente aggiornando la versione d'elaborazione, in più i sensori attuali, specie i sony consentono ottimi recuperi dalle ombre, comunque io attualmente consiglio di lavorare visualizzando l'istogramma in tempo reale sul lv e di variare l'esposizione a scalini di uno stop
Un saluto. |
| inviato il 02 Novembre 2014 ore 11:30
Se ho capito bene + o -:
1) Scattare con istogramma corretto (magari con esposizione a dx);
2) +1 stop e scattare, +1 stop e scattare etc... finchè l'istogramma non rischia di bruciare i bianchi
3) -1 partendo dall'esposizione 0 finchè non rischio di "bruciare" i neri.
giusto? quindi a volte avrò solo 2 scatti altre volte anche 5/6 (mah ormai dubito visto la gamma dinamica delle nuove fotocamere!)
posso ritenerlo un flusso corretto di scatto? |
| inviato il 02 Novembre 2014 ore 11:42
Se lavori con l'istogramma in lv parti dall'esposizione che registra completamente le ombre (istogramma tutto dentro a sinistra con un po' di margine) e scendendo a scalini di uno stop arrivi a quello che tiene dentro l'istogramma a destra (anche qui meglio stare prudenti difficile in post cercare colori e separazioni tonali in aree troppo al vicine al limite), oppure fai il contrario, parti dalle luci e arrivi alle ombre è la stessa, poi in post magari non ti serviranno tutti, ma meglio averli per poter scegliere quelli che ti consentono di lavorare con meno problemi. |
| inviato il 02 Novembre 2014 ore 12:09
Ok in effetti è molto più semplice partire da uno dei due estremi... era la cosa più semplice da fare e non ci avevo pensato... 
Grazie ancora per i consigli! e complimenti per le foto e la disponibilità! |
| inviato il 17 Novembre 2014 ore 14:37
brava Caterina di deliziarci col tuo sapere.
ciao, stasera mi tuffo nella lettura
Luca |
user163311 | inviato il 04 Marzo 2019 ore 13:54
Ciao a tutti,
sapete se è possibile recuperare i file singoli che compongono le esposizione multiple ?? |
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