user22061 | inviato il 25 Settembre 2013 ore 17:35
@Igioele: ho appena posto a discussione una mia foto. Posso solo così spiegarmi, con le modalità di presentazione che io propongo. Ne possiamo parlare tra un pò...?
Posso dirti che la discussione non è tra te e me, quì c'entra anche Jeronim che prego di intervenire per dare chiarimenti. Io sono convinto che c'è un messaggio chiaro intorno ad una foto (parlo di questo thread) ed un significato espresso in parole. Per le libere interpretazioni, sino alle disquisizioni tecniche, ci sarebbe tutto il sito Juza disponibile. Si tratta di capire se un messaggio che tu vuoi in una foto passa o meno e, attraverso i commenti, capire dove è il problema quando non passa. Non sono così bravo da essere più esaustivo di così...guarda la mia foto, la mia didascalia, ho messo del mio prima di postarla cercando di rispettare il thread. Credo sia la migliore spiegazione. Dopo di ché Jeronim mi correggerà |
| inviato il 25 Settembre 2013 ore 17:42
@Igioele con la tua frase “ Ho sviluppato in BN per sottolineare ancora di più la solitudine del ragazzo-panda, che si trova anche in un luogo chiuso come un panda in uno zoo con la gente "normale" fuori dal vetro. „ infatti avevi espresso il tuo concetto, io mi sono limitato a riportare quanto Paolo intendeva dire
Paolo, come Franco, vuole spronare un po' tutti a descrivere il più possibile la propria idea, il perchè è stata scattata la fotografia. Come dici tu HCB, come molti altri grandi, non scrivono didascalie simili, ma credo sia un bell'esercizio utile per chi non è ancora "grande", in questo modo ci si abitua a riflettere di più nella fase di scatto e nella fase di analisi e selezione delle proprie foto, prima di tutto per se stessi !
Ognuno poi scrive quello che riesce, però ci si deve sforzare.
Io per esempio non ho ancora postato nulla sia per la qualità delle foto sia perchè questo aspetto è per me molto ostico... ma ci proverò  |
| inviato il 25 Settembre 2013 ore 17:48
@Paolo
ho letto ora il commento alla tua foto e capito cosa intendevi
Il messaggio della foto l'ho esplicitato, è un concetto semplice, la solitudine di un ragazzo-panda che mangia da
solo in una gabbia con la gente "normale" fuori che è indifferente.
E a quanto pare da alcuni commenti precedenti al tuo il messaggio è arrivato, certo non a tutti, ad esempio Paco avrebbe preferito vedere in faccia il ragazzo-panda, ho anche argomentato la scelta di riprenderlo di schiena.
Più di questo non credo di essere in grado di dire, non voglio nemmeno, la tua foto mi piace, ma continuo a preferire
un'interpretazione un po più libera degli scatti, e poi la mia foto in teoria la sua storia la spiega già da se essendo descrittiva
e meno onirica della tua.
Comunque se non andasse bene come ho commentato la foto, mi scuso per non aver compreso bene prima il mood del topic.
@Andrea Zaini lungi da me avvicinarmi ad un HCB  sia chiaro.
piuttosto dico io, se un mostro sacro come lui avesse commentato le sue foto nessuno e dico nessuno si sarebbe mai azzardato a dire che il messaggio non arrivava bene, perciò ha ancora più valore il suo lasciare libera interpretazione allo spettatore, questo fa di lui ancora di più un grande... |
| inviato il 25 Settembre 2013 ore 17:59
Scusa Paolo, ho visto la foto ma preferisco chiarire qui alcune cose.
Tu la didascalia (che purtroppo ho capito poco  ) l'hai pensata dopo lo scatto?
Ma non dovrebbe essere il contrario?
Spiegare la motivazione che ci ha spinto a fare quello scatto.
Non cercare scatti già fatti e trovargli una motivazione postuma.
No? |
user22061 | inviato il 25 Settembre 2013 ore 18:00
Igioele, qui si discute..sono liberi scambi di idee ed è giusto che ognuno esprima la sua opinione. Intanto non credo che ci sia bisogno di scuse, anche perchè io non sono un moderatore. Volevo solo una motivazione maggiore per valutare la tua foto, ma è uno stimolo. Come si dice: Armati di Pazienza! leggi tutte le sei pagine precedenti. Ribadisco il concetto che le foto portate in questo thread """secondo me""" devono essere supportate da una forte motivazione che deve essere espressa chiaramente. A margine, ma questa è la mia opinione personale, penso che le foto che parlano da sole ed univocamente siano una rarità. Commenterò la tua foto con piacere. Con stima e cordialità: un saluto.
Per dieci giorni sparisco.. altrimenti sembra smania di protagonismo la mia |
user22061 | inviato il 25 Settembre 2013 ore 18:27
@ Salve Paco68: devo essere sincero, ma l'ho anche scritto nella presentazione della foto, era persino un esperimento. Non credo però che non possa rientrare in un progetto. Mi devi credere se dico che questa foto mi ha subito manifestato qualcosa. Questa discussione in parte mi ha aperto gli orizzonti. Nulla in contrario ad eliminarla se è contradditoria con le regole impostate, solo tenevo ad esplicitare quello che ci vedevo e definirne il mio significato. Aggiungo al volo, grazie per avermelo fatto notare, la motivazione a fare lo scatto.
La motivazione non è postuma, ribadisco che già dallo scatto, dalla situazione, ho recepito quanto solo oggi ho saputo esprimere. Potrei dire, parafrasando un passaggio del link sulla progettualità, che ho imparato ad usare Word dopo lo scatto. Comprendo e condivido la necessità di questi chiarimenti qui, spero di essere stato esaustivo, per altri forse è meglio il luogo dovè è la foto. Correggimi in ogni dove se ti pare che interpreto male o sbaglio, sarò lieto di darti e dare ogni spiegazione o di tornare sui miei passi. Un saluto.
P.s: Paco68, ma quando stavo per mollare il forum per mancanza di commenti critici dove acc...nti eri? |
| inviato il 26 Settembre 2013 ore 0:13
Dopo la benevola (spero ) bacchettata di Paco, vi sottopongo un altro scatto, prima o poi ne azzeccheró una !
Ero nella mia casetta in montagna, pioveva a dirotto ininterrottamente da quattro giorni, avevo voglia di uscire, di aria, di sole, di spazio !
Alla parete avevo appeso in tempi non sospetti (nel senso che quando l'ho comprata non possedevo nemmeno una reflex) una copertina di Life del 1953, una foto scattata da un "certo" Feininger che ritrae la mitica Route 66, uno scatto a mio avviso straordinario.
Si dá il caso che io sia anche un motociclisita da piú di trent'anni con una passione enorme per le motociclette americane, un discreto conoscitore della Beat Generation e guarda caso su una mensola troneggia un modellino di Indian degli anni 40/50, non so bene.
Quindi come 2 + 2 fa 4, eccoci "On the Road" ">www.juzaphoto.com/galleria.php?t=442096&l=it spazi infiniti, vento sulla faccia, borbottio del bicilindrico, senso di libertá.
Che dite, ho toppato anche questa volta ?
Ah, non vorrei peccare di protagonismo e quindi giuro che per un bel pó staró in rispettoso silenzio, é che sono testardo ... |
| inviato il 26 Settembre 2013 ore 1:05
Ragazzi, sono all'estero e le mie connessioni sono precarie. Scusate se non sono potuto intervenire prima.
Qui ci stiamo un po' tutti rodando ed è naturale che ci siano diverse interpretazioni.
Si tratta di abituarci alla critica fotografica, iniziando da noi stessi, dai nostri lavori. Non è vietato parlare di tecnica, naturalmente, solo che qui le scelte tecniche dovrebbero essere discusse sul piano espressivo.
È uno sforzo che si chiede a chi è interessato a fare e ricevere una critica più approfondita. Nessuno è, ovviamente, obbligato a farlo: c'è un'enorme area commento nel sito.
Da quando è partito il topic ci sono già diversi esempi dai quali prendere ispirazione: leggeteli.
Chi chiede un commento qui deve poi anche aspettarsi delle domande. Deve essere in grado di spiegare le sue foto. Se leggo "ho scelto il B&N perché mi piace", mi verrà spontaneo chiedere perché ti piace e perché in quella foto?
Avere le idee chiare ci consente di dare risposte e, soprattutto, di chiarire le nostre idee.
HCB non mette dediche alle sue mostre? Certo, ma andate a vedere quanto si è scritto sul suo modo di fotografare ed intendere la fotografia.
Noi, in materia di critica fotografica, siamo in prima elementare. Partiamo da qui. |
| inviato il 26 Settembre 2013 ore 1:17
Dimenticavo: cerchiamo di evitare il più possibile le discussioni in questo spazio.
Facciamo la presentazione delle nostre foto e spostiamo lì le discussioni.
Ugualmente, stiamo lontani da ogni polemica, altrimenti qui si chiude tutto.
Col tempo le presentazioni diverranno un'abitudine e ci saranno meno problemi per chi si affaccia qui per la prima volta.
Credo, infine, che sia interesse soprattutto degli autori presentare come si deve, argomentando in modo esaustivo, i propri lavori, perché è il modo migliore per stimolare numerosi commenti.
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| inviato il 26 Settembre 2013 ore 10:53
Torno anch'io....
Allora, vado a proporre uno scatto fatto questa estate nei prati dell' armentera in alta badia durante una passeggiata, volevo aspettare a sottoporlo al vostro giudizio perché ho intenzione di creare una galleria di paesaggi, di "visioni", in b/n dove voglio porre l' attenzione alle forme, alle linee, ai pensieri che magari possono evocare invece di puntare tutto sui colori, ma visto che ho poco tempo per fare la post alle altre intanto vi faccio vedere questa...
Ricapitolando, stavo camminando con la mia fidanzata verso il santuario di Santa Croce in badia, quando girandomi sulla destra ho visto questa scena, ne sono rimasto "folgorato", perché mi è sembrata una casetta in cielo, (un pò come il cartone animato visto con mio nipote in cui c'è un vecchietto che attacca tanti palloncini alla sua casa per farla volare via...) mi ha fatto sognare questa scena come se chi si trova lassù in quella panchina o affacciato dalla finestra potesse toccare il cielo, le nuvole e vedere il mondo come quando lo guardiamo da un aereo in volo...
La composizione ovviamente è stata dettata da questa sensazione che ho avuto, ho scattato alla massima lunghezza del tele per avere la nuvola quasi sullo stesso piano della casetta, il b/n così contrastato, non so se è una buona idea, ma a me piaceva perché rende il cielo più 3d e focalizza l' attenzione sulla casa, panchina e nuvola anziché far vagare lo sguardo sul cielo blu vuoto...
Sperò vi piaccia e vi faccia un pò volare...
www.juzaphoto.com/galleria.php?t=554360&l=it |
| inviato il 26 Settembre 2013 ore 12:29
Ieri notte ero cotto e mi sono sfuggiti un paio di concetti che mi sembra opportuno chiarire.
Si è parlato di idee espressive che dovrebbero nascere prima dello scatto, non dopo, e di progettualità.
A mio giudizio, così come sono stati sviscerati, non sono problemi.
Mi spiego: l'idea può venire in qualsiasi momento della realizzazione finale dello scatto, anche dopo. È importante perché ciò ci costringe a chiederci continuamente il perché delle nostre scelte. A tutti capita di scattare d'istinto a soggetti diversi: è proprio sulla nostra istintività che dobbiamo indagare. Chiederci cosa ci ha portato a quei risultati. E possiamo farlo in qualsiasi momento. Probabilmente, col tempo, ci accorgeremmo che le idee preventive soppianteranno quelle successive allo scatto. È il modo per cominciare ad abbozzare un nostro stile, una nostra personale visione del mondo. La consapevolezza di un nostro stile ci farà puntare direttamente a ciò che ci interessa, a ciò che stimola la nostra sensibilità espressiva. Da qui potremmo imbastire una nostra progettualità che, come ho scritto, va intesa nel modo più ampio. Faccio un esempio concreto: la foto divertente postata da Bzanna3 (l'uomo e la ragazza sfocata) non è certo un progetto, è un'istantanea. Ma potrebbe inserirsi in una progettualità attenta alle scene street lette in chiave ironica. Se fossi Bzanna3 mi chiederei: "perché tra tante foto, anche migliori tecnicamente, ho scelto di presentare questa?". È forse quella che "sento" di più? Il mio istinto mi porta in quella direzione? Solo lei può trovare, col tempo, le risposte perché è necessario indagare, innanzi tutto, in noi stessi.
In questo senso ritengo più importanti le presentazioni che ci costringono a pensare, a riflettere, piuttosto che gli stessi commenti che poi ne seguono.
Qualcuno ha detto che commentare dopo aver letto la presentazione dell'autore falsa l'impatto che l'immagine ha sull'osservatore. In parte è vero, ma per me è più importante imparare a conoscerci anche tra di noi. Criticare sulla base di una maggior conoscenza porta ad una critica più meditata ed approfondita e, certo, non può far male.
Scusate la "verbosità", ma mi sembrava importante.
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user22061 | inviato il 26 Settembre 2013 ore 14:00
Ripropongo la mia foto con una nuova descrizione:
Ho scattato questa foto vedendo un lampione, ed una luce, sferzato dalla bufera di vento e neve tutt'intorno. Da subito ho notato il contrasto tra la luce emessa dal lampione e quella tempesta in cui era immersa. Mi ha colpito subito dallo scatto e dalla successiva visione al pc. La pongo a commento perchè è un immagine che ogni volta mi magnetizza e mi colpisce molto ed ogni volta ne traggo la medesima sensazione.
Io ci vedo il tormento in cui a volte ci troviamo nella nostra vita, nelle nostre giornate e nei periodi più difficili. In quei periodi che idealmente non vorremo mai aver vissuto e mai vorremo vivere. Ma vedo anche la luce, che sento essere dentro di noi. Per luce intendo la nostra facoltà di libero arbitrio, di discernere il bene dal male, la nostra sapienza e intelligenza che ci consente di fare scelte appropriate per superare ogni volta le nostre difficoltà. Il messaggio che vedo in questa foto che inevitabilmente attrae lo sguardo sulla luce, è che dovremmo guardarla sempre. Non farci abbattere dalla tenebra ne dalle tempestose difficoltà. Ho scelto di lasciare la foto a colori per conservare l'immagine che ho visto al momento dello scatto e per avere forte l'effetto della sostanziale flebilità della luce. In genere non scatto in bianco e nero, in questo caso la scelta ha la sua ragione d'essere sul fatto che le trame della neve sarebbero state meno intense, effetto non desiderato. Ho persino rafforzato il contrasto proprio per avere più forte l'effetto cromatico e la tessitura creata dalla bufera di neve.
Questa è la foto che vi chiedo sia commentata ...
Grazie per la vostra pazienza. Un saluto.
Attendo voi per parlarne. |
| inviato il 26 Settembre 2013 ore 14:39
Provo ad inserire una mia fotografia, ma sopattutto provo da descriverla
Questa foto è stata scattata per caso (prima pugnalata) e non l'ho ne pensata in BN (seconda pugnalata) ne tantomeno in formato quadrato (e sono tre !)
scherzi a parte...
Stavo passeggiando in un bosco/pioppeto vicino al fiume Po con 5D ed il nuovo 35L ancora tutto da scoprire, quando, ad un tratto, ho sentito dietro di me il rumore di zoccoli e della carrozza che scorrazzava sull'argine.
Inizialemnte non la vedevo, era lontana e compariva e scompariva dietro le piante, stando sul posto ho seguito la sagoma e ? click !
Solo a casa me la sono guardata e l'ho vista subito nel formato che vedete. Ho optato per il formato quadrato per concentrare l'attenzione sui cavalli, e l'immagine è croppata perchè la foto originale aveva un campo un po' troppo ampio, ma senza esagerare, i cavalli non dovevano essere troppo "presenti". Il BN è volutamente un po' "secco" sempre per far risaltare la silhouette deli cavalli.
Il taglio, il crop ed il BN sono quindi tutti elementi che ho deciso di sfruttare per ricostruire la situazione vissuta e portare l'osservatore a cercare i cavalli. Se guardate la foto da lontano (l'ho stampata a casa 20x20), i cavalli non sono così immediati, ma il formato e gli elementi che la compongono vi portano da loro. Se partite dall'alto, gli alberi vi "buttano giù", mentre dal basso è il piccolo prato che vi accompagna. Il formato quadrato fa il resto.
Questa ovviamente la mia intenzione e la mia sensazione :P
Nota : parlo al plurale perché i cavalli sono due, ma in perfetta sincronia tra loro
ecco la foto : www.juzaphoto.com/galleria.php?t=597582&l=it
PS : cosa ne dite se queste didascalie le riportiamo anche nei commenti delle foto ? in questo modo, chi vi entra direttamente senza passare da qui ha modo di leggerle.
Ciao
Andrea |
| inviato il 26 Settembre 2013 ore 17:11
La bella proposta di Andrynoce ed il discorso sulla panchina del suo scatto, mi ha portato alla mente un mio scatto che vi sottopongo all'attenzione.
La scalata era stata dura, avevo ancora il fiatone, sono arrivato in cima alla collina con la chiesetta da dove si gode della vista del faraglione di Etretat.
Lì mi si è parata davanti una scena che non potevo mancare, sentivo i pensieri aleggiare nell'aria e difatti ho intitolato questo scatto "pensieri".
Pensieri di quella persona assorta.
Il faraglione era lì davanti, come se avesse tutte le risposte a questi pensieri e l'uomo era in attesa di riceverle.
www.juzaphoto.com/galleria.php?l=it&t=457390
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| inviato il 26 Settembre 2013 ore 21:16
Andrea Zaini ha scritto:
“ PS : cosa ne dite se queste didascalie le riportiamo anche nei commenti delle foto ? in questo modo, chi vi entra direttamente senza passare da qui ha modo di leggerle. „
Mi sembra un'ottima idea. Possiamo fare qui la presentazione (come abbiamo fatto finora) e copiarla sulla didascalia della foto. Magari citando che si tratta della presentazione scritta qui. |
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