| inviato il 08 Giugno 2013 ore 15:43
Ciao a tutti,
ho appena acquistato il colorchecker della X-Rite, ma purtroppo non riesco ad utilizzarlo con Lightroom.
Praticamente quando eseguo la foto al checker e vado su Lightroom per bilanciare i colori, mi da errore con la creazione del profilo colore del file DNG.
Vi è mai capitato? Dove sbaglio?  |
| inviato il 08 Giugno 2013 ore 19:02
nessuno sa aiutarmi? |
| inviato il 08 Giugno 2013 ore 22:34
La foto che mostri non è quella che dai in pasto a LR per la costruzione del profilo vero? |
| inviato il 09 Giugno 2013 ore 0:22
non vorrei dirottare la discussione, ma mi chiedevo se sia uno strumento utile anche per me, magari più avanti...
non ha nulla a che fare con la calibrazione monitor, vero?
O meglio, se capisco bene: monitor calibrato, stampante calibrata, e color checker.. assicurano risultati cromatici consistenti in tutto il workflow.. giusto? |
| inviato il 09 Giugno 2013 ore 11:15
La costruzione di un profilo DNG per una fotocamera serve a garantire che il "rapporto" tra i vari colori sia corretto, cioè non incide sulla corretta WB, ma assicura che una volta impostata la WB corretta, gli altri colori vengano letti correttamente dal software di sviluppo del RAW.
Direttamente non c'entra niente con la calibrazione del monitor nè della stampante, ma come dici correttamente, fa parte del flusso completo di gestione del Colore. |
| inviato il 09 Giugno 2013 ore 13:29
Certo è che il color checker va utilizzato, almeno da quello che leggo, con la giusta esposizione e da un "illuminante" di cui francamento posso solo intuire il significato. |
| inviato il 09 Giugno 2013 ore 15:00
Giusto Ermoro.
La differenza tra "Illuminante" e "Sorgente Luminosa" è che gli Illuminanti sono una specie di Sorgente Luminosa Ideale, cioè "inventata" a tavolino per descrivere una situazione di particolare interesse, ma non reale.
Così è per esempio il D50 o il D65. Esistono sorgenti che gli si avvicinano, ma non esiste una lampadina perfettamente D50.
Quanto al Colochecker per costruire il profilo DNG a doppio illuminante servono due foto, fatte con due situazioni diverse: una è una illuminazione artificiale abbastanza comune e le lampade alogene dicroiche vanno benissimo e l'altra è una illuminazione a 6500K che va fatta al sole in una giornata senza nuvole.
E' FONDAMENTALE evitare i riflessi, per cui un'idea può essere quella del parcheggio di un supermercato deserto, magari di domenica, appunto col sole. |
| inviato il 09 Giugno 2013 ore 17:07
ok.. mi sta passando la voglia d prenderlo  |
| inviato il 09 Giugno 2013 ore 18:31
qualcuno di voi usa il ColorChecker a livello professionale? c'e' qualche howto in giro sulla rete per capire come utilizzarlo?
Sarei molto interessato alla cosa. Al momento ho tutta la catena calibrata (monitor, stampante), ma vorrei iniziare ad addentrarmi di più nella gestione del colore
Grazie infinite
Andrea |
| inviato il 09 Giugno 2013 ore 19:23
dai un occhio qui |
| inviato il 09 Giugno 2013 ore 19:34
“ qualcuno di voi usa il ColorChecker a livello professionale? „
Io gestisco uno dei più importanti Laboratori di Stampa Fine-Art del Nord-Est e ovviamente uso anche il Colorchecker per le foto che scatto personalmente. Quindi spero che questo risponda alla tua domanda.
Però fate molta attenzione al video postato: non si deve fare confusione tra Bilanciamento del Bianco (WB) e profilazione di Input della fotocamera. Il fatto di aver profilato la fotocamera non vuol dire che avremo un miglior WB. Vuol dire un'altra cosa: e cioè che dopo aver fatto il WB coi soliti metodi (contagocce su punto neutro) gli altri colori di conseguenza saranno corretti.
Cioè il profilo di input fa sì che la relazione tra i vari colori sia corretta, ma deve essere sempre fatto il WB manuale di ogni immagine.
In pratica facendo il WB "traslo" tutto il "pacchetto-colori" in modo che si incastrino nella posizione giusta tutti quanti, cosa non possibile senza il profilo di input.
Tutto ciò detto in soldoni e con termini scientificamente non corretti...ma comprensibili. |
| inviato il 09 Giugno 2013 ore 20:49
“ Io gestisco uno dei più importanti Laboratori di Stampa Fine-Art del Nord-Est „
sai cheti sei esposto alle domande di tutti gli utonti, sì?
Approfitto per chiedere se il mio workflow (ipotetico aggiungendo il color checker) può andar bene:
1) Ho un mac (non so quanto sia buono per la fotografia il monitor, un giorno forse ne comprerò uno dedicato wide gamut) su cui uso uno spyder 4 pro per la calibrazione (gradita conferma del fatto che sia effettivamente un prodotto valido)
2) Scatto una foto al colorchecker prima di una serie di scatti nello stesso ambiente
3) in Lightroom uso lo scatto di cui sopra per bilanciare il bianco e creare un profilo colore (non so se il termine è corretto, ma ci siamo capiti.. ho visto che c'è un plugin per lightroom, fornito dalla stessa xrite, che in pratica fa tutto in modo abbastanza trasparente) e sincronizzo le altre foto per usare lo stesso WB e stesso profilo.
4) Lavoro le foto in Lightroom (che utilizza uno spazio colore ProPhoto) ed esporto per il web in sRGB..
giusto?
E per stampare invece, immagino che il punto 4 cambi.. ma non so come.
Per i laboratori, ho inteso leggendo distrattamente in giro che i laboratori ti possono dare un profilo di stampa.. ma non ho affatto le idee chiare... men che meno ce le ho per eventuali stampe casalinghe un giorno che dovessi comprare una stampante dedicata. Se non ti dispiace troppo, potresti schiarirmi un po' le idee? |
| inviato il 09 Giugno 2013 ore 22:27
Ma la calibrazione con colorchecker passport è applicabile anche per fotografi naturalisti, e fotografie outdoor? Io ho sempre immaginato che fosse n prodotto destinato allo studio ... |
| inviato il 09 Giugno 2013 ore 22:53
@Guidoz..."utonti" è un lapsus Freudiano? 
Il tuo discorso fila tutto, tutti e 4 i punti yes!
In teoria non sarebbe necessario creare un profilo colore per ogni sessione. Se il profilo a doppio illuminante è stato creato bene, si può usare sempre quello. La foto al CC per fare il WB ogni nuova sessione, invece ci sta tutta.
LR in realtà utilizza uno spazio colore proprio chiamato Melissa che è un ProPhoto modificato perchè ha gamma=1 nelle zone a bassa L*, ma la cosa è ininfluente.
Il profilo che forniscono i laboratori serve solo per fare la soft-proof ma è grande il rischio di fare pasticci se non si è preparati. Io lascerei perdere.
Infine: se un giorno ti prenderai una stampante casalinga la cosa migliore sarà di farsi fare un profilo ICC di output da un laboratorio serio e professionale (come il mio ) ma pensaci bene se il tuo hobby è fotografare o stampare, perchè come spesa "effettiva" e come qualità uno Studio esterno serio sarà molto (ma molto) più conveniente.
@Nesys, come detto la profilazione della fotocamera serve a tradurre in modo corretto i segnali catturati dal sensore. Se è fatta bene servirà per tutta la vita della fotocamera. Quindi non è dipendente dal tipo di foto. E' una questione generale.
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| inviato il 09 Giugno 2013 ore 23:05
Moulin quindi non è presente, o è ininfluente, un decadimento del sensore nel tempo, corretto? |
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